Alpinista che delusione....

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda sö drèc » mer mar 02, 2011 12:39 pm

tu ha scritto:non sei il solo. :?
davvero complimenti per quello che scrivi, per l'autocritica e per la semplicità dell'analisi


...grazie.. :oops:
..e magari mettere la "pulce nell'orecchio" a qualcuno...non si sa mai che le mie autocritiche possano essere di stimolo anche ad altri...
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Messaggioda gug » mer mar 02, 2011 14:32 pm

Bella autoanalisi.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Danilo » lun mag 23, 2011 0:10 am

...e qui sta l'ultima magia:la pratica alpinistica è una passione(dipendenza?)a tutto tondo,che mal si presta a mediazioni e a mezze misure.
Lo sanno bene le mogli dei "malati di montagna"(o i mariti quando l'alpinista è donna),che si devono accontentare di residui di tempo e di sentimento,e che inevitabilmente,a volte per tutta la vita,devono accettare la concorrenza di una musa irresistibile ed esclusiva,una specie di diabolica amante che non invecchia mai.
Credo che l'alpinismo sia la rappresentazione di un amore adolescenziale mai consumato fino in fondo,proiezione infantile di sogni,speranze,capricci,egoismi,illusionii.
Per questo gli alpinisti non sono affatto persone facili,e nemmeno uomini e donne maturi.
Sono al contrario"eroi"eternamente incompiuti,fanciulli mai diventati grandi,instancabili collezionisti di attimi ed emozioni che mal si compendiano con le feriali incombenze della vita quotidiana.."




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Messaggioda Roberto » lun mag 23, 2011 7:48 am

Uno dei difetti degli alpinisti è prendersi troppo sul serio, dimenticare che scalare le montagne non ci rende migliori o speciali ma solo fortunati. Troppo facilmente ci dimentichiamo che "l' alpinismo resta sempre un gioco, anche se non uno scherzo" :wink:
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Re: Alpinista che delusione....

Messaggioda Jo3 » lun mag 23, 2011 16:05 pm

sö drèc ha scritto:Ed ecco un'altro sconosciuto che si avvicina svelto svelto?ha un viso tirato ed affaticato..ma appena incrociamo i nostri sguardi sorride e mi saluta con un ciao..
Strana questa gente che va in montagna?anche se non mi conosce non manca mai di salutarmi con gentilezza?ma che mondo è.??? ? bellissimo?
Erano le mie prime escursioni e questo comportamento ?della gente di montagna? mi aveva colpito molto e tra me e me pensavo? allora chissà lo ?scalatore?, l?alpinista? cavalieri delle vette che con sprezzo del pericolo sono sempre in cerca di nuove avventure?pronti ad accogliere, con il loro animo gentile, tutte le persone che entrano nel mondo che difendono?voglio diventare alpinista!!!
Passano le stagioni e i sentieri, che una volta riempivano le mie giornate, sono diventati avvicinamenti e le persone che mi appaiono di fronte (ed ancora saluto) non sono più piacevoli incontri ma ?merenderos? che disturbano la pace delle mie montagne?ormai mi sorprendo a criticare il comportamento di tutti ?
escursionisti..:?ah sanno solo sporcare e fare casino? ferratisti :? ah poveretti hanno bisogno delle scale per salire? ?.quelli che vanno dove c?è un spit ogni metro ?.?ah faranno anche il 7a però su una classica di V si cagano in mano??quelli che fanno solo vie classiche :? si bravi ma cmq non si fa cosi una sosta??e quelli che fanno cose fuori dal comune ..?ah per forza nella vita hanno fatto solo quello..?
Ma sono diventato alpinista?? Che delusione?o è solo la mia natura cattiva che emerge?
Eppure , non molto tempo fa, ringraziavo chi realizzava le ferrate dove mi divertivo come un matto?stimavo chi chiodava le vie per renderle più sicure ed alla portata di tutti?guardavo con ammirazione i ?veri? alpinisti?.
Adesso mi guardo e mi vedo intollerante , egoista , geloso , invidioso, sbruffone?..spero che questo non significhi che sono diventato un?alpinista?ma che sono solo un uomo con tutti i suoi difetti?.ma con la consapevolezza di ritrovare l?umiltà per ritrovare la strada giusta?
?ma sono solo in questo..???



Perdona la retorica : ma quando TU eri novello felice di andare in montagna, avevi occhi solo per la montagna, la libertà che ti dava la assaporavi tutta.

Poi hai iniziato a suddividerla, piano piano, catalogando le persone in categorie quali :

1) ?merenderos? che disturbano la pace delle mie montagne?ormai mi sorprendo a criticare il comportamento di tutti ?
1)?ah sanno solo sporcare e fare casino? ferratisti :? ah poveretti hanno bisogno delle scale per salire? ?.quelli che vanno dove c?è un spit ogni metro ?.
2)ah faranno anche il 7a però su una classica di V si cagano in mano??quelli che fanno solo vie classiche :? si bravi ma cmq non si fa cosi una sosta??e quelli che fanno cose fuori dal comune ..?ah per forza nella vita hanno fatto solo quello..?

Alla fine, TU (e anch' io) hai affettato quella libertà sconfinata che ti ha regalato la montagna : TU ti sei voluto autocatalogare le persone : la montagna non ha mai catalogato nessuno : ma insegna il rispetto di tutti, indistintamente : per questo in montagna ci si saluta tutti.

Perche' ti sei auto imposto queste suddivisioni? perche' ti sei castrato quella libertà che la montagna nelle sue sensazioni ti dava?

Dimenticali dentro di te! siamo noi che ci freghiamo con le nostre stesse mani, e invevce di godere della montagna, ci mettiamo a fare i retorici e i moralisti verso gli altri.

Io stesso a volte vado scalando con tutta una serie di capi ultra tecnologici.

Invece una volta vorrei andare con Jeans e maglietta a fare un Vb, libero solamente di affrontare la roccia con quella libertà che ci siamo tolti mettendoci addosso Petzl, Diamond, Montura, e tecnica, e Gore-tex, e Ultratecnologico, e mi raccomando quella via va fatta in classica, ma no nonb si puo chiodare, etc etc etc (discorsi sentiti infinite volte)

Ma stiamo scherzando?

Cosi' invece di parlare dellla montagna, delle sensazioni di libertà (si io dico proprio libertà perche e solo nell'incognito, nella sfida che l'uomo assapora la scelta che e' poi la base per sentirsi liberi) ci siamo chiusi dentro diecimila barriere e regole, di tante parole e tantissime catalogazioni che ci hanno chiuso a chiavistello dentro una gabbia.
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Messaggioda AlbertAgort » lun mag 23, 2011 21:32 pm

climbalone ha scritto:
Danilo ha scritto:...e qui sta l'ultima magia:la pratica alpinistica è una passione(dipendenza?)a tutto tondo,che mal si presta a mediazioni e a mezze misure
...
Sono al contrario"eroi"eternamente incompiuti,fanciulli mai diventati grandi,instancabili collezionisti di attimi ed emozioni che mal si compendiano con le feriali incombenze della vita quotidiana.."


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Sono parlole che fanno riflettere.

Ieri camminando per città, in un parco c'erano due-tre massi, saranno stati alti poco più di un metro, di bella roccia calcarea lavorata. Ho iniziato a guardarli, immaginando di essere alto 1 cm e 75, e di scalarli. Ero già lì che studiavo la nuova via di salita, quando mia moglie, che nel frattempo mi aveva osservato, interrompe i miei pensieri, e mi dice: "non starai mica pensando quello che temo, vero?"
Ma come fa quella là a leggermi nel pensiero???
Ma soprattutto come faccio io a pensare certe cagate???


lo fanno tutti :lol:
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Messaggioda elcanlapo » lun mag 23, 2011 22:01 pm

"Breast-Crawl è l?istinto che spinge un neonato ad ?arrampicarsi? sul ventre della madre alla ricerca del capezzolo per la prima poppata."


ho trovato il senso al mio alpinismo!!!!!!


secondo me sta roba centra qualcosa...

la grande tetta

il capezzolo

la poppata

io sicuramente ricerco questo in montagna ...una bella poppata :D :D :D

altro che adolescenza

sono un animale e sto ben tra i animali (non necessariamente della stessa specie :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggioda al » mar mag 24, 2011 10:41 am

Indugiare in questa specie di entomologia dell'uomo alpino è un passatempo divertente. Il pettegolezzo comaresco, sempre acido e corrosivo, è un modo per cogliere aspetti della realtà che possono anche farci conoscere meglio.
L'importante credo è non "schiacciare" nessuno sotto il peso del giudizio.
ps
Io in montagna saluto solo quelli che danno segni evidenti di essere alpinisti: corda o picca visibili, pantaloni montura, etc etc..
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Messaggioda berzius » mar mag 24, 2011 12:18 pm

Entomologia? :-k
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Messaggioda arteriolupin » mar mag 24, 2011 12:33 pm

berzius ha scritto:Entomologia? :-k


Mi sa che Al, probabilmente conscio di ciò che intende dire, parla di entomologia dell'uomo alpino sottintendendo la mutazione kafkiana dell'alpinista da Homo rampicans a bacherozzo, a scarrafone schifiltoso ed asociale, novello Gregor Samsa in versione alpina.

Quello che prima era un essere umano diventa sempre meno umano, un insetto non particolarmente attraente, presumibilmente puteolente, come una blatta...

Studiare questi mutamenti genetici dell'homo alpinus rientra correttamente nell'entomologia...


(Al per questo salvataggio mi aspetto minimo minio un bel bicchiere di Barolo d'annata)
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda berzius » mar mag 24, 2011 13:43 pm

arteriolupin ha scritto:
berzius ha scritto:Entomologia? :-k


Mi sa che Al, probabilmente conscio di ciò che intende dire, parla di entomologia dell'uomo alpino sottintendendo la mutazione kafkiana dell'alpinista da Homo rampicans a bacherozzo, a scarrafone schifiltoso ed asociale, novello Gregor Samsa in versione alpina.

Quello che prima era un essere umano diventa sempre meno umano, un insetto non particolarmente attraente, presumibilmente puteolente, come una blatta...

Studiare questi mutamenti genetici dell'homo alpinus rientra correttamente nell'entomologia...


(Al per questo salvataggio mi aspetto minimo minio un bel bicchiere di Barolo d'annata)


Arterio, questo si che è arrampicarsi :!:
... sugli specchi #-o
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Messaggioda Pimus » mer mag 25, 2011 18:25 pm

Interessante questa discussione, complimenti per l'autocritica che non è mai facile!
Io vedo le cose da un punto opposto: sono un escursionista da quando ho imparato a camminare, ma sono sempre stato esclusivamente un escursionista senza alcuna ambizione alpinistica.
Provo parecchio fastidio nei confronti degli alpinisti che spesso considerano gli escursionisti delle persone di serie B, come se amare la montagna significasse solo conquistare vette impossibili.

Purtroppo gli escursionisti come me sono una razza in via d'estinzione, specie tra i giovani.
Ormai i pochi che si appassionano alla montagna più che dall'ambiente di montagna in sè sono attratti dall'idea di fare uno sport che dia forti emozioni, per cui snobbano escursioni e trekking e si lanciano tutti in falesia, in ferrate o in vie alpinistiche (spesso senza neanche essere preparati...)
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Messaggioda ettore » mer mag 25, 2011 22:30 pm

è un'interessantissima discussione...porto due personali argomentazioni.

è una gran passione scalare e provare a fare gli alpinisti o rocciatori che sia,
ma tra tutti i pregi che si possono trovare in questa attività,
un difetto a cui sto facendo ultimamente caso è la profonda monotematicità di questa categoria!
caratterisica, quasi ossessiva, che difficilmente si riscontra in altri campi :!:
è poi dura, una volta ammalati, sentirsi totalmente a proprio agio fuori dalla grande famiglia dei climber :roll:

inoltre, se da un lato, nel subconscio, uno scalatore cataloga e critica le persone che vivono in modi diversi la montagna,
dall'altro ha perso in un certo senso l'inconsapevole ed innocente spensieratezza del vivere questi posti che hanno i non adepti.
si può crescere alpinisticamente nel modo più nostalgico possibile, più avventuroso ed esplorativo,
ma inevitabilmente si vuole sempre di più, si vuole migliorarei, si vuole adrenalina,
tanto da non riuscire a godersi totalmente una domenica di bel tempo al lago, per dirne una,
o al punto talvolta da sacrificare cose ben più importanti... :roll:

sono due grandi limitazione dell'alpinista (non tutti per carità) a mio parere,
ma che non possono scalfire un modo tanto stupendo quanto irreversibile di vedere la montagna :wink:
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Messaggioda Danilo » mer mag 25, 2011 22:50 pm

ettore ha scritto:è un'interessantissima discussione...porto due personali argomentazioni.

è una gran passione scalare e provare a fare gli alpinisti o rocciatori che sia,
ma tra tutti i pregi che si possono trovare in questa attività,
un difetto a cui sto facendo ultimamente caso è la profonda monotematicità di questa categoria!
caratterisica, quasi ossessiva, che difficilmente si riscontra in altri campi :!:
è poi dura, una volta ammalati, sentirsi totalmente a proprio agio fuori dalla grande famiglia dei climber :roll:

inoltre, se da un lato, nel subconscio, uno scalatore cataloga e critica le persone che vivono in modi diversi la montagna,
dall'altro ha perso in un certo senso l'inconsapevole ed innocente spensieratezza del vivere questi posti che hanno i non adepti.
si può crescere alpinisticamente nel modo più nostalgico possibile, più avventuroso ed esplorativo,
ma inevitabilmente si vuole sempre di più, si vuole migliorarei, si vuole adrenalina,
tanto da non riuscire a godersi totalmente una domenica di bel tempo al lago, per dirne una,
o al punto talvolta da sacrificare cose ben più importanti... :roll:

sono due grandi limitazione dell'alpinista (non tutti per carità) a mio parere,
ma che non possono scalfire un modo tanto stupendo quanto irreversibile di vedere la montagna :wink:



....consultato adesso wikipedia..

se scrivevi "pesanti" facevi prima :P
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Messaggioda arteriolupin » mer mag 25, 2011 23:01 pm

Monotematicità

per me che sono veneto

vuol dire <<la cui tematica preferita è quella riferentesi a colei che il Sommo Vate definì come la "seconda e più trepida bocca">>.

Il monologo, sempre in Veneto, è colui che la stessa seconda e più trepida bocca studia, cura e guarisce.

Un esempio di persona frequentemente e piacevolmente monotematica è Alison in questo forum...
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Messaggioda ettore » gio mag 26, 2011 13:19 pm

Danilo ha scritto:se scrivevi "pesanti" facevi prima :P

:lol:

Arterio ha scritto:...
ma, ma, ma... pota c'hai ragione :wink:
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Messaggioda berzius » gio mag 26, 2011 14:23 pm

Pimus ha scritto:Interessante questa discussione, complimenti per l'autocritica che non è mai facile!
Io vedo le cose da un punto opposto: sono un escursionista da quando ho imparato a camminare, ma sono sempre stato esclusivamente un escursionista senza alcuna ambizione alpinistica.
Provo parecchio fastidio nei confronti degli alpinisti che spesso considerano gli escursionisti delle persone di serie B, come se amare la montagna significasse solo conquistare vette impossibili....


"Ho cominciato la mia carriera come escursionista e l'ho finita da escursionista. E allora? Non è mica una vergogna!"

Riccardo Cassin (e scusate se è poco...) :wink:
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Re: Alpinista che delusione....

Messaggioda scheggia » gio mag 26, 2011 14:44 pm

Vigorone ha scritto:
Callaghan ha scritto: piuttosto emarginato nella propria convinta superiorità elitaria (del c@zzo, aggiungo io).

Ciao.


Mi vengono in mente le parole di Gervasutti il giorno di Natale.

La verita' e' che chiunque vuole sentirsi speciale, e avere l'umilta' di riconoscersi "speciale" rimanendo "normale" non e' comune.

Anzi, "tutti vogliamo sentirci speciali". La prima persona e' d'obbligo...


beh te non sei speciale!

contento!? :D
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Messaggioda scheggia » gio mag 26, 2011 14:46 pm

Gli alpinisti sono narcisisti!

voi siete narcisisti?
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Messaggioda montgra » gio giu 02, 2011 19:22 pm

ma io direi che a volte si può anche vivere tranquilli, tolleranti... poi certo alcune passioni accecano e rendono intolleranti, ma possiamo anche controllare questi atteggiamenti...
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