sö drèc ha scritto:Ed ecco un'altro sconosciuto che si avvicina svelto svelto?ha un viso tirato ed affaticato..ma appena incrociamo i nostri sguardi sorride e mi saluta con un ciao..
Strana questa gente che va in montagna?anche se non mi conosce non manca mai di salutarmi con gentilezza?ma che mondo è.??? ? bellissimo?
Erano le mie prime escursioni e questo comportamento ?della gente di montagna? mi aveva colpito molto e tra me e me pensavo? allora chissà lo ?scalatore?, l?alpinista? cavalieri delle vette che con sprezzo del pericolo sono sempre in cerca di nuove avventure?pronti ad accogliere, con il loro animo gentile, tutte le persone che entrano nel mondo che difendono?voglio diventare alpinista!!!
Passano le stagioni e i sentieri, che una volta riempivano le mie giornate, sono diventati avvicinamenti e le persone che mi appaiono di fronte (ed ancora saluto) non sono più piacevoli incontri ma ?merenderos? che disturbano la pace delle mie montagne?ormai mi sorprendo a criticare il comportamento di tutti ?
escursionisti..

ah sanno solo sporcare e fare casino? ferratisti

ah poveretti hanno bisogno delle scale per salire? ?.quelli che vanno dove c?è un spit ogni metro ?.?ah faranno anche il 7a però su una classica di V si cagano in mano??quelli che fanno solo vie classiche

si bravi ma cmq non si fa cosi una sosta??e quelli che fanno cose fuori dal comune ..?ah per forza nella vita hanno fatto solo quello..?
Ma sono diventato alpinista?? Che delusione?o è solo la mia natura cattiva che emerge?
Eppure , non molto tempo fa, ringraziavo chi realizzava le ferrate dove mi divertivo come un matto?stimavo chi chiodava le vie per renderle più sicure ed alla portata di tutti?guardavo con ammirazione i ?veri? alpinisti?.
Adesso mi guardo e mi vedo intollerante , egoista , geloso , invidioso, sbruffone?..spero che questo non significhi che sono diventato un?alpinista?ma che sono solo un uomo con tutti i suoi difetti?.ma con la consapevolezza di ritrovare l?umiltà per ritrovare la strada giusta?
?ma sono solo in questo..???
Perdona la retorica : ma quando TU eri novello felice di andare in montagna, avevi occhi solo per la montagna, la libertà che ti dava la assaporavi tutta.
Poi hai iniziato a suddividerla, piano piano, catalogando le persone in categorie quali :
1) ?merenderos? che disturbano la pace delle mie montagne?ormai mi sorprendo a criticare il comportamento di tutti ?
1)?ah sanno solo sporcare e fare casino? ferratisti

ah poveretti hanno bisogno delle scale per salire? ?.quelli che vanno dove c?è un spit ogni metro ?.
2)ah faranno anche il 7a però su una classica di V si cagano in mano??quelli che fanno solo vie classiche

si bravi ma cmq non si fa cosi una sosta??e quelli che fanno cose fuori dal comune ..?ah per forza nella vita hanno fatto solo quello..?
Alla fine, TU (e anch' io) hai affettato quella libertà sconfinata che ti ha regalato la montagna : TU ti sei voluto autocatalogare le persone : la montagna non ha mai catalogato nessuno : ma insegna il rispetto di tutti, indistintamente : per questo in montagna ci si saluta tutti.
Perche' ti sei auto imposto queste suddivisioni? perche' ti sei castrato quella libertà che la montagna nelle sue sensazioni ti dava?
Dimenticali dentro di te! siamo noi che ci freghiamo con le nostre stesse mani, e invevce di godere della montagna, ci mettiamo a fare i retorici e i moralisti verso gli altri.
Io stesso a volte vado scalando con tutta una serie di capi ultra tecnologici.
Invece una volta vorrei andare con Jeans e maglietta a fare un Vb, libero solamente di affrontare la roccia con quella libertà che ci siamo tolti mettendoci addosso Petzl, Diamond, Montura, e tecnica, e Gore-tex, e Ultratecnologico, e mi raccomando quella via va fatta in classica, ma no nonb si puo chiodare, etc etc etc (discorsi sentiti infinite volte)
Ma stiamo scherzando?
Cosi' invece di parlare dellla montagna, delle sensazioni di libertà (si io dico proprio libertà perche e solo nell'incognito, nella sfida che l'uomo assapora la scelta che e' poi la base per sentirsi liberi) ci siamo chiusi dentro diecimila barriere e regole, di tante parole e tantissime catalogazioni che ci hanno chiuso a chiavistello dentro una gabbia.