zampognaro ha scritto:io l'eiger non l'ho mai vista neanche da lontano
avevi fatto capire bene il discorso relativo agli eccessivi rischi (che condivido),
forse hanno rischiato quel giorno più gli americani che citavi e non il buon recordman tutto qui...

eh eh .. quel monte è così grosso che metti la testa fuori dalla finestra lo vedi anche da casa tua
dovremmo parlare di ste cose davanti a 6 o 7 birre
ma ancora per amore di dialogo, preciso che ho il massimo rispetto di chi per un idea ( che magari ha senso solo per lui ) mette in gioco tutto se stesso .. vita compresa .. quindi in ragione di questo io mi levo il cappello di fronte a questi 'ragazzi' .. e li stimo in modo incondizionato ..
che poi gli americani avessero rischiato di più con la loro .. insicurezza.. può anche starci, il mio solo desiderio è quello di cercare di capire se queste cose siano ancora alpinismo o non semplice 'sport pericoloso' .. di fatto nn credo che il solo connubio rischio/montgna basti a fare di una cosa un esperienza alpinistica .. queste cose mi sembrano più simili a una corsa in moto : conosci la pista, ogni curva, ogni stacco, vai forte da matti, sei preparatissimo, e bravissimo, se sbagli magari ti spacchi l'osso del collo .. ecco .. perchè in una prestazione così hai tolto le componenti incognite come : meteo, condizioni, scoperta del percorso, avvicinamento, ritorno, .. ecc...
.. ciò che non amo e trovo dannoso è che i media vogliono spacciare queste cose come nuove frontiere dell'alpinismo .. alpinismo che non è solo 'prestazione' ma 'scoperta' e interiorità .. specie per un solitarista ..

.. troppo prolisso ?
