Ueli, non sei più l'unico.

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Pié » gio apr 28, 2011 11:31 am

ruvido1 ha scritto: ......


Mi sembra un po' estremista come discorso... estremizzo ulteriormente il tuo ragionamento: allora ogni volta che fai una ripetizione non dovrebbe esser alpinismo, perché manca l'incognita di saper che si può passare.

Non so mi sembra un po' limitata (in senso letterale) come visione, anche perché lo vedo molto difficilmente individualbile e soprattutto generalizzabile il limite tra "impresa" alpinistica ed "impresa" sportiva...
le vedrei di più come forme diverse d'alpinismo, o forse ancora meglio come modi diversi di vivere l'alpinismo
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Messaggioda ruvido1 » gio apr 28, 2011 11:47 am

Pié ha scritto:Mi sembra un po' estremista come discorso ... ... ...


In effetti si, io un pò la penso così .. la conoscenza della parete riduce l'ingaggio e quindi la qualità dell'esperienza ..se la parete la conosco a memoria vado sempre più verso una cosa diversa dall'esperienza alpinistica..
Un modo diverso di vivere l'alpinismo dici tu ...forse, anche, bo, sempre comunque manca la componente di esplorazione e scoperta personale .. che io ritengo inscindibile dall'alpinismo..

( mi piacciono i pensieri diversi, mi permettono di allargare gli orizzonti )
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Messaggioda Pié » gio apr 28, 2011 12:13 pm

ruvido1 ha scritto:
Pié ha scritto:Mi sembra un po' estremista come discorso ... ... ...


In effetti si, io un pò la penso così .. la conoscenza della parete riduce l'ingaggio e quindi la qualità dell'esperienza ..se la parete la conosco a memoria vado sempre più verso una cosa diversa dall'esperienza alpinistica..
Un modo diverso di vivere l'alpinismo dici tu ...forse, anche, bo, sempre comunque manca la componente di esplorazione e scoperta personale .. che io ritengo inscindibile dall'alpinismo..

( mi piacciono i pensieri diversi, mi permettono di allargare gli orizzonti )


è questo il bello del forum :wink:
poi anch'io di mio sono abbastanza estremista, ma più scrivo (e leggo) qui o in altri forum, e più mi rendo conto quanta varietà ci sia
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Messaggioda zampognaro » gio apr 28, 2011 16:52 pm

ma si... e poi si cresce comunque sempre e solo confrontandosi con chi la pensa in modo diverso dal tuo :D

se vogliamo essere ancora più estremisti dovremmo allora:

non leggere relazioni, non usare carte, mappe o gps,
non chiedere info sulle condizioni...
pensa che Messner in diverse occasioni ha contestato i sentieri segnati, in effetti anche quello allontana la qualità dell'esperienza
(quando vado sulle alpi spesso mi chiedo che divertimento c'è con i sentieri perfettamente segnati, senza mai la possibilità di perdersi :lol: )
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Messaggioda zampognaro » gio apr 28, 2011 17:04 pm

ruvido1 ha scritto: prestazione sportiva con rischio di morte.


ti racconto un aneddoto:
qualche tempo fa un amico in un corso di alpinismo su una via esposta, legati, ecc. sente il suo istruttore che indica in alto un tipo che senza corda scende la via che stanno salendo e dice ai ragazzi...guardate quello è un pazzo scatenato, ancora esiste gente che rischia la vita e fa queste minchiate...poco dopo si incrociano

...era manolo che faceva una passeggiata :wink:

tutto è relativo... :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda ruvido1 » ven apr 29, 2011 9:28 am

zampognaro ha scritto:
ruvido1 ha scritto: prestazione sportiva con rischio di morte.


ti racconto un aneddoto:


eheh simpatico .. :D
te ne racconto uno io, per amore di conversazione ..
ero sull'Eiger il 20 quando il ragazzo ha fatto il record, mi ha sorpassato correndo sul 2 nevaio, io mi sono spostato e ci siamo salutati in modo cortese,( ha una bella faccia sveglia il tipo) , poi però davanti a noi sopra il ferro da stiro c'era una cordata di ragazzi americani in netta difficoltà, il tipo è passato un pò sopra e un pò sotto alle loro corde ne ha affiancato uno è gli è passato un pò a fianco alla velcità della luce .. bravo e veloce senza far casino.. ma se nel frattempo fosse volato l'americano che per giunta era lì appeso per la pelle de culo ? :(

aneddoto a parte noi tutti sappiamo che scalare slegato è una cosa con rischio di morte, ognuno sulle sue difficoltà ma anche sotto le sue difficoltà, .. se poi intendi correre è ovvio che qualche rischio in più ( magari parecchi ) te li prendi .. ecco da dove viene 'prestazione con rischio di morte .. '
tanto per sgombrare il campo poi io confesso pubblicamente che adoro scalare slegato e lo faccio più spesso di quanto il buon senso non mi consigli :? 8O
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Messaggioda giorgiolx » ven apr 29, 2011 9:47 am

ruvido1 ha scritto: tutti sappiamo che scalare slegato è una cosa con rischio di morte, ognuno sulle sue difficoltà ma anche sotto le sue difficoltà, .. se poi intendi correre è ovvio che qualche rischio in più ( magari parecchi ) te li prendi .. ecco da dove viene 'prestazione con rischio di morte .. '
tanto per sgombrare il campo poi io confesso pubblicamente che adoro scalare slegato e lo faccio più spesso di quanto il buon senso non mi consigli :? 8O


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Messaggioda alison » ven apr 29, 2011 10:01 am

[quote="ruvido1"
tanto per sgombrare il campo poi io confesso pubblicamente che adoro ...... :? 8O[/quote]


io adoro la :oops: e BASTA!
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Messaggioda zampognaro » ven apr 29, 2011 10:45 am

io l'eiger non l'ho mai vista neanche da lontano :wink:

avevi fatto capire bene il discorso relativo agli eccessivi rischi (che condivido),
forse hanno rischiato quel giorno più gli americani che citavi e non il buon recordman tutto qui... :D
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Messaggioda ruvido1 » ven apr 29, 2011 11:16 am

zampognaro ha scritto:io l'eiger non l'ho mai vista neanche da lontano :wink:

avevi fatto capire bene il discorso relativo agli eccessivi rischi (che condivido),
forse hanno rischiato quel giorno più gli americani che citavi e non il buon recordman tutto qui... :D


eh eh .. quel monte è così grosso che metti la testa fuori dalla finestra lo vedi anche da casa tua :wink:

dovremmo parlare di ste cose davanti a 6 o 7 birre :wink:
ma ancora per amore di dialogo, preciso che ho il massimo rispetto di chi per un idea ( che magari ha senso solo per lui ) mette in gioco tutto se stesso .. vita compresa .. quindi in ragione di questo io mi levo il cappello di fronte a questi 'ragazzi' .. e li stimo in modo incondizionato ..
che poi gli americani avessero rischiato di più con la loro .. insicurezza.. può anche starci, il mio solo desiderio è quello di cercare di capire se queste cose siano ancora alpinismo o non semplice 'sport pericoloso' .. di fatto nn credo che il solo connubio rischio/montgna basti a fare di una cosa un esperienza alpinistica .. queste cose mi sembrano più simili a una corsa in moto : conosci la pista, ogni curva, ogni stacco, vai forte da matti, sei preparatissimo, e bravissimo, se sbagli magari ti spacchi l'osso del collo .. ecco .. perchè in una prestazione così hai tolto le componenti incognite come : meteo, condizioni, scoperta del percorso, avvicinamento, ritorno, .. ecc...
.. ciò che non amo e trovo dannoso è che i media vogliono spacciare queste cose come nuove frontiere dell'alpinismo .. alpinismo che non è solo 'prestazione' ma 'scoperta' e interiorità .. specie per un solitarista .. :D .. troppo prolisso ? :D
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Messaggioda Enzolino » ven apr 29, 2011 11:46 am

ruvido1 ha scritto: eheh simpatico .. :D
te ne racconto uno io, per amore di conversazione ..
ero sull'Eiger il 20 quando il ragazzo ha fatto il record, mi ha sorpassato correndo sul 2 nevaio, io mi sono spostato e ci siamo salutati in modo cortese,( ha una bella faccia sveglia il tipo) , poi però davanti a noi sopra il ferro da stiro c'era una cordata di ragazzi americani in netta difficoltà, il tipo è passato un pò sopra e un pò sotto alle loro corde ne ha affiancato uno è gli è passato un pò a fianco alla velcità della luce .. bravo e veloce senza far casino.. ma se nel frattempo fosse volato l'americano che per giunta era lì appeso per la pelle de culo ? :(

aneddoto a parte noi tutti sappiamo che scalare slegato è una cosa con rischio di morte, ognuno sulle sue difficoltà ma anche sotto le sue difficoltà, .. se poi intendi correre è ovvio che qualche rischio in più ( magari parecchi ) te li prendi .. ecco da dove viene 'prestazione con rischio di morte .. '
tanto per sgombrare il campo poi io confesso pubblicamente che adoro scalare slegato e lo faccio più spesso di quanto il buon senso non mi consigli :? 8O
Sulla velocita' non saprei se e' proprio come dici ...

E' vero che arrampicando piu' veloci si ha, apparentemente meno controllo pero', non so perche', quando a volte arrampico "veloce" ho anche la sensazione di arrampicare meglio e piu' sicuro.

E' come se pensassi di meno ed il corpo va in automatico scegliendo i percorsi ed i movimenti di minima resistenza.

Io ho notato che in freesolo quello che mi fa arrampicare male e' la paura, generata dai pensieri negativi. Ma se arrampichi veloce i pensieri negativii non hanno il tempo di affiorare ...
Solo che arrampicando veloce rischi di fare errori fatali ...

Insomma ... un bel dilemma ... :D
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Messaggioda ruvido1 » ven apr 29, 2011 12:23 pm

Enzolino ha scritto:Sulla velocita' non saprei se e' proprio come dici ...

E' vero che arrampicando piu' veloci si ha, apparentemente meno controllo pero', non so perche', quando a volte arrampico "veloce" ho anche la sensazione di arrampicare meglio e piu' sicuro.

E' come se pensassi di meno ed il corpo va in automatico scegliendo i percorsi ed i movimenti di minima resistenza.

Io ho notato che in freesolo quello che mi fa arrampicare male e' la paura, generata dai pensieri negativi. Ma se arrampichi veloce i pensieri negativii non hanno il tempo di affiorare ...
Solo che arrampicando veloce rischi di fare errori fatali ...

Insomma ... un bel dilemma ... :D


già un bel dilemma ..
io direi che freesolo ha senso 'abbastanza rapido' per evitare che la paura s'insinui ( almeno per me che sono umano ) .. però la necessità di correre può portare a fare errori non rimediabili ..
entrambi gli eccessi troppo piano e troppo veloce secondo me portano a fare cazzate di vario genere intendo
.. ad es se il runner dell'Eiger avesse avuto il tempo di aspettare e nn infilarsi fra gli americani avrebbe rischiato molto meno in quel tratto ..
è vero che è una causa esterna al climber quella che cito .. però scalare e sopravvivere deve tener conto di tutti i fattori di rischio, non solo la capacità del corpo di decidere per il meglio .. un aneddoto .. in solitaria su una parete ero così preso da me stesso da nn v edwere il temporale bufera in arrivo ... giunto in cima per poco nn ci lascio la pelle per la bufera .. se fossi stato più attento al 'contorno' magari scendevo ..
in generale però si .. è tutto un BELLISSIMO dilemma :D
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Messaggioda zampognaro » ven apr 29, 2011 12:49 pm

ruvido1 ha scritto:dovremmo parlare di ste cose davanti a 6 o 7 birre :wink:


anche 8 o 9 :D

vediamo se si può riassumere così:
agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...

se si ripete la via che si conosce a perfezione per pura gioia di essere in ambiente, condividere la salita con se stessi o con amici ecc. è alpinismo

se si gareggia non lo è più ...

concordo :wink:
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Messaggioda ruvido1 » ven apr 29, 2011 14:29 pm

zampognaro ha scritto:
ruvido1 ha scritto:dovremmo parlare di ste cose davanti a 6 o 7 birre :wink:


anche 8 o 9 :D

vediamo se si può riassumere così:
agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...

se si ripete la via che si conosce a perfezione per pura gioia di essere in ambiente, condividere la salita con se stessi o con amici ecc. è alpinismo

se si gareggia non lo è più ...

concordo :wink:


ORP(C)O ! :wink:
ci va molto molto vicino :D
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Messaggioda giorgiolx » ven apr 29, 2011 15:19 pm

zampognaro ha scritto:agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...


caz.zo dici...è l'essenza dell'alpinismo ad alto livello...DA SEMPRE!!!!!!!
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Messaggioda ettore » mer mag 18, 2011 18:47 pm

giorgiolx ha scritto:
zampognaro ha scritto:agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...


caz.zo dici...è l'essenza dell'alpinismo ad alto livello...DA SEMPRE!!!!!!!


io la penso come zampognaro,
un conto sono le perfomance, le corse slegati sulle pareti o simili,
un conto il grande alpinismo che personalmente lo associo a salite in cui l'agonismo proprio non centra...

nella seconda, direi che quasi la componente umana dello scalatore pare sovrastare quella fisica,
ma questo è un mio personalissimo parere.
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Messaggioda giorgiolx » mer mag 18, 2011 20:34 pm

ettore ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
zampognaro ha scritto:agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...


caz.zo dici...è l'essenza dell'alpinismo ad alto livello...DA SEMPRE!!!!!!!


io la penso come zampognaro,
un conto sono le perfomance, le corse slegati sulle pareti o simili,
un conto il grande alpinismo che personalmente lo associo a salite in cui l'agonismo proprio non centra...

nella seconda, direi che quasi la componente umana dello scalatore pare sovrastare quella fisica,
ma questo è un mio personalissimo parere.



si parla di agonismo non performance...vogliamo riesumare le gare per le prime dei grandi "problemi delle apli"???

gare giocate anche in modo sporchissimo a colpi di martello per rompere chiodi e prese?
di partenze di notte avvolte nella nebbia e in silenzio per superare cordate "avversarie"?

:wink:

se leggi i racconti di cassin, piussi, bonatti, mesner...l'agonismo trasuda.

vogliamo invece parlare dell'alpinismo dopo l'avvento del nuovo mattino fatto di corsa e rincorsa al superamento dei gradi?

che differenza c'è fra questa performance, sponsor e media a parte, rispetto ai racconti di mariacher o bini o manolo che salivano le classiche in scarpe da tennis alla velocità della luce in libera superando cordate di cajani con rigidoni e sacchi da bivacco?
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Messaggioda scheggia » mer mag 18, 2011 20:59 pm

giorgiolx ha scritto:
ettore ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
zampognaro ha scritto:agonismo e alpinsimo son due parole che non stanno bene insieme...


caz.zo dici...è l'essenza dell'alpinismo ad alto livello...DA SEMPRE!!!!!!!


io la penso come zampognaro,
un conto sono le perfomance, le corse slegati sulle pareti o simili,
un conto il grande alpinismo che personalmente lo associo a salite in cui l'agonismo proprio non centra...

nella seconda, direi che quasi la componente umana dello scalatore pare sovrastare quella fisica,
ma questo è un mio personalissimo parere.



si parla di agonismo non performance...vogliamo riesumare le gare per le prime dei grandi "problemi delle apli"???

gare giocate anche in modo sporchissimo a colpi di martello per rompere chiodi e prese?
di partenze di notte avvolte nella nebbia e in silenzio per superare cordate "avversarie"?

:wink:

se leggi i racconti di cassin, piussi, bonatti, mesner...l'agonismo trasuda.

vogliamo invece parlare dell'alpinismo dopo l'avvento del nuovo mattino fatto di corsa e rincorsa al superamento dei gradi?

che differenza c'è fra questa performance, sponsor e media a parte, rispetto ai racconti di mariacher o bini o manolo che salivano le classiche in scarpe da tennis alla velocità della luce in libera superando cordate di cajani con rigidoni e sacchi da bivacco?


giorgio hai storicamente ragione! :smt045

... corsa alla conquista ...

... corsa alla risoluzione del problema alpinistico ...

... il primo uomo a salire tutti i 14 ottomila senza ossigeno ...

Non c'è molto spirito decubertiano ... :wink:
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Messaggioda scheggia » mer mag 18, 2011 20:59 pm

Giorgio ti sei scordato solo di un nome, Claudio Barbier :wink:
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Messaggioda ettore » mer mag 18, 2011 22:22 pm

chi ha detto che le grandi conquiste coincidano sempre e per forza con grande alpinismo !?
non posso contraddire le tue note, però ci sono sempre stati, per fortuna,
personaggi controcorrente...
un massarotto che scala a destra e a manca, nel silenzio più totale, per sè stesso,
cercando un equilibrio tra la natura della parete e l'animo umano,
talvolta solo o in inverno, su vie nuove o su prime ripetizioni...
nel suo grande alpinismo non ci vedo tanto agonismo, ma passione smisurata.

ma magari ne parleremo al rif rosalba/elisa/bietti dopo qualche calice tra un mesetto :wink:

ciao!
e.
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