Tocca ferro ha scritto:Per me c'è anche un'altro problema che stà emergendo, l'arrampicata in questi anni stà avendo un sviluppo di praticanti esagerato, arrampicare probabilmente và di moda e tanta gente si avvicina a questa disciplina in maniera talvolta superficiale, tanto per far qualcosa.
Certe sere quando a Silea non riesci neanche a muoverti mi guardo in giro e mi chiedo cosa sarà quando tutta questa gente si riverserà per le crode. Gente che urla, gente che non gliene frega niente della montagna ma parla già che fà il 7a, sembrano tutti già dei fuoriclasse.
Condivido l'aggiornarsi sui materiali, tecniche di assicurazione e tutto quello che puo' essere di aiuto alla sicurezza, ma stiamo attenti a non fare dell'arrampicata una solo e merita questione di business.
Troppo baccano intorno all'arrampicata.
Vorrei un po' piu' di silenzio, meno attenzioni, meno competizione.
Non mi interessa in quanto tempo sei arrivato in vetta, ma perchè hai scelto quella vetta!!!
ciao
ottimo concordo pienamente......è l'approcio sportivo-agonistico all'arrampicata che non vale una sega.....o almeno non per me....ognuno è libero di fare ciò che vuole e a tutti noi piace vedere i risultati dei nostri sforzi concretizzarsi......ma non bastano i gradi effimeri della sporca resina sudata...i risultati li voglio vedere in alpe...con tanta aria sotto il culo....a trovare sull'imbrago il friends giusto al volo ad occhi chiusi con la mano sinistra su un passaggio delicato e magari con il tuo compare sotto che spera solo che la sosta semi ballerina che hai rinforzato tenga in caso di volo......con la paura di aver sbagliato via perchè sei dentro la pancia della montagana e non hai trovato segno umano da 45 metri e fra un pò la corda finisce e speri di non finire sotto ad uno strapiombo del cavolo...quanti super sboroni in plastica...quanti boulderisti gonfi di sè stessi ho visto cagarsi in mano in alpe alla prima roccetta che gli rimane in mano o al primo strapiombetto aereo........dai....non scherziamo...........a mio modesto avviso è sempre la croda che seleziona l'uomo.......l'arrampicata sportiva ha portato le motivazioni del mercato e l'egoismo moderno autogratificante di tipo edonistico all'interno del concetto della verticalità.....il tutto miscelato da delle belle dosi di esibizionismo tristissimo.......ed ecco fatto il risultato......se poi inseriamo il tutto in un contesto urbano la frittata è fatta...........altro che "salire per scendere in noi stessi".........
Ma poi alla fine ognuno fà quel ca..o che vuole....come anche io sono libero di intristirmi quando sento sempre parlare di gradi in resina e di cazzate simili e mai di qualcunio che mi dica: "ho visto in dolomiti una bella linea, roccia ottima a sud.....informiamoci se ci sono vie..andiamo a vedere ...magari si può aprire qualcosa....".........in giro c'è gente che la montagna l'ha vista solo da una seggiovia o in cartolina......che non ha mai fatto una bella piaga con gliscarponi a forza di camminare....e che uno zaino in spalla l'ha portato solo per andare a scuola.......ma sono solo ca...i loro.......meglio che stiano sulla plastica o in falesia a farsi le pippe........ma a questo punto perchè salire più in alto dello spazio che ci è stato concesso per vivere.....??????????

Nell' incontro dell'uomo con la montagna grandi cose possono accadere.
W. Blake