arteriolupin ha scritto:Una cosa è essere schierati, oppure avere un'idea chiara ed esprimerla. Tutt'altra scadere nel cattivo gusto, nell'ingiuria o nella diffamazione.
Stiamo vivendo un periodo pericoloso da questo punto di vista...
L'attuale regime - tra i vari sogni più o meno reconditi, più o meno inespressi - ha anche quello di reintrodurre il reato di lesa maestà...
Ritengo che uno dei modi per opporsi alla volgarità della brama di potere, di annullamento del libero pensiero, dell'omologazione forzata dello stesso, sia quello di non scadere con toni e forme al loro livello.
Dalle ultime esternazioni di andrearagorn e kinobi ci sarebbe di che partire con una discussione da ore ed ore... Significato di "democrazia"... Significato di "uomo forte" che si prende cura "pro bono Rei Publicae" e così via...
Mi limito a sottolineare che il "potere al popolo" è una pura e semplice utopia. Il potere va a chi amministra e governa per far vivere bene il popolo. Il popolo ha poi la possibilità id rinnovare o meno il mandato a chi lo rappresenta. L'attuale sistema prevede che poche persone possano collezionare i voti e poi stabilire chi saranno le persone demandate a rappresentare i votanti...
Un po' distante dal mio ideale di democrazia...
Per quanto riguarda il "pichéme", siamo nel 2010. L'impiccagione è una barbarie (come lo sono gli insulti gratuiti ed il lancio di statuine). L'annullamento elettorale di chi mal si comporta, invece, è un diritto garantito per legge....
Se io lancio una statuetta di San Marco contro Brunetta commetto reato e creo un martire...Se non lo voto, ottengo tutto.
Il problema è che, a furia di abusare del concetto e del termine di "democrazia", questa società "teleguidata" pare essere sempre più bisognosa di sentirselo infilare da qualche parte... Non so se siano rigurgiti filodittatoriali mai sopiti o se sia solo un qualche rigurgito sadomasochista.
So che, per un motivo o per l'altro, molta gente è convinta che votare alcuni personaggi politici , se non il meglio, sia attualmente il meno peggio. E questo mi preoccupa.
E' un po' il concetto espresso da un vecchio detto della saggezza popolare: "Quando ce l'hai nel culo non ti muovere... Faresti il gioco dell'avversario...".
Troppi stanno fermi, invece di cercare di rivoltare la situazione.
Ovviamente, sono solo idee mie, opinabilissime.
Eppure, senza fare tanto caos, basterebbe esercitare il diritto di voto... Altro che rivoluzioni, insulti e gesti sconsiderati. Tornare alla libertà di pensiero, di critica ed alla partecipazione attiva, col proprio cervello... Solo questo basterebbe per rimandare al mittente una marea di personaggi che con la politica e con la Res Publica c'entrano come i cavoli a merenda.
La vera rivoluzione parte dalle menti...
Come spesso succede mi trovo d'accordo con quanto scritto da Arterio, pur essendo su posizioni politiche lontane dalle sue.
