Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

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Messaggioda CMauri » gio nov 18, 2010 17:52 pm

Poco tempo fa mi son trovato ad arrampicare a vecchiano con un giovanotto locale che aveva da poco passato la 70ina.
Scalava allegramente su un tiro di 6b (unto ed old style) mostrandomi passaggi e movimenti, mentre lo faceva un suo amico mi fa: "adesso va forte, ma un tempo queste "passeggiate" le faceva sui 7b).

Al che mi è venuta la curiosità... sino a che età secondo voi si può "crescere" e quando inizia l'inevitabile decadenza?
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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda Raven » gio nov 18, 2010 18:04 pm

CMauri ha scritto:Poco tempo fa mi son trovato ad arrampicare a vecchiano con un giovanotto locale che aveva da poco passato la 70ina.
Scalava allegramente su un tiro di 6b (unto ed old style) mostrandomi passaggi e movimenti, mentre lo faceva un suo amico mi fa: "adesso va forte, ma un tempo queste "passeggiate" le faceva sui 7b).

Al che mi è venuta la curiosità... sino a che età secondo voi si può "crescere" e quando inizia l'inevitabile decadenza?


ma che ti sei impazzito a fare queste domande :smt103 ??? ora se legge Roberto comincia ... :smt100
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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda spaceC » gio nov 18, 2010 18:13 pm

CMauri ha scritto:Poco tempo fa mi son trovato ad arrampicare a vecchiano con un giovanotto locale che aveva da poco passato la 70ina.
Scalava allegramente su un tiro di 6b (unto ed old style) mostrandomi passaggi e movimenti, mentre lo faceva un suo amico mi fa: "adesso va forte, ma un tempo queste "passeggiate" le faceva sui 7b).

Al che mi è venuta la curiosità... sino a che età secondo voi si può "crescere" e quando inizia l'inevitabile decadenza?


Mahhh.... domandone, forse l'ho gia detto, comunque ho un amico istruttore che ha iniziato da zero a 50 anni ora ne ha 65. A vederlo sembra un gatto, l'ho visto chiudere vie sul 6c con una facilita estrema.
Ma la cosa bellissima, non e' tanto il grado, ma l'eleganza e la leggerezza che l'accompagnano o meglio gli appartengono in toto!
Personalmente tutte le volte che lo becco in giro le sto attaccato in modo da carpire piu segreti possibili. :lol: :lol:
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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda CMauri » gio nov 18, 2010 18:32 pm

spaceC ha scritto:Mahhh.... domandone, forse l'ho gia detto, comunque ho un amico istruttore che ha iniziato da zero a 50 anni ora ne ha 65. A vederlo sembra un gatto, l'ho visto chiudere vie sul 6c con una facilita estrema.
Ma la cosa bellissima, non e' tanto il grado, ma l'eleganza e la leggerezza che l'accompagnano o meglio gli appartengono in toto!
Personalmente tutte le volte che lo becco in giro le sto attaccato in modo da carpire piu segreti possibili. :lol: :lol:


Beh... probabilmente è molto portato, mi immagino che se avesse iniziato prima avrebbe fatto scintille. Il mio discorso era di "differenza" non di valore assoluto.. ossia, sino a quanto si può mantenere il grado compensando il fisico con l'esperienza e quando inevitabilmente "non ce ne sarà più?"... ma forse la domanda è troppo variegata per poterci rispondere...

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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda brando » gio nov 18, 2010 18:32 pm

spaceC ha scritto:
CMauri ha scritto:Poco tempo fa mi son trovato ad arrampicare a vecchiano con un giovanotto locale che aveva da poco passato la 70ina.
Scalava allegramente su un tiro di 6b (unto ed old style) mostrandomi passaggi e movimenti, mentre lo faceva un suo amico mi fa: "adesso va forte, ma un tempo queste "passeggiate" le faceva sui 7b).

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Mahhh.... domandone, forse l'ho gia detto, comunque ho un amico istruttore che ha iniziato da zero a 50 anni ora ne ha 65. A vederlo sembra un gatto, l'ho visto chiudere vie sul 6c con una facilita estrema.
Ma la cosa bellissima, non e' tanto il grado, ma l'eleganza e la leggerezza che l'accompagnano o meglio gli appartengono in toto!
Personalmente tutte le volte che lo becco in giro le sto attaccato in modo da carpire piu segreti possibili. :lol: :lol:

confermo, ne conosco anch'io uno così... pure lui over 60

Robbè vai tranquillo, ne hai ancora di strada :wink:
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda spaceC » gio nov 18, 2010 18:57 pm

CMauri ha scritto:
spaceC ha scritto:Mahhh.... domandone, forse l'ho gia detto, comunque ho un amico istruttore che ha iniziato da zero a 50 anni ora ne ha 65. A vederlo sembra un gatto, l'ho visto chiudere vie sul 6c con una facilita estrema.
Ma la cosa bellissima, non e' tanto il grado, ma l'eleganza e la leggerezza che l'accompagnano o meglio gli appartengono in toto!
Personalmente tutte le volte che lo becco in giro le sto attaccato in modo da carpire piu segreti possibili. :lol: :lol:


Beh... probabilmente è molto portato, mi immagino che se avesse iniziato prima avrebbe fatto scintille. Il mio discorso era di "differenza" non di valore assoluto.. ossia, sino a quanto si può mantenere il grado compensando il fisico con l'esperienza e quando inevitabilmente "non ce ne sarà più?"... ma forse la domanda è troppo variegata per poterci rispondere...

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Come dici tu forse l'amico in questione e' particolarmente portato, per quanto riguarda il quando "non ce ne sarà più?"... difficile rispondere.... comunque a guardare l'amico direi che fino a 65 ce ne possa essere.
A parte cio credo che la cosa sia molto individuale, insomma un mix di testa, fisico e perche' no fortuna.

Ps: ho un amica pakistana che dice che per ottenere una cosa basta pensarci, concentrandocisi, per 2-3 minuti al giorno... e via
Ultima modifica di spaceC il gio nov 18, 2010 19:16 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda grizzly » gio nov 18, 2010 19:08 pm

CMauri ha scritto:Poco tempo fa mi son trovato ad arrampicare a vecchiano con un giovanotto locale che aveva da poco passato la 70ina.
Scalava allegramente su un tiro di 6b (unto ed old style) mostrandomi passaggi e movimenti, mentre lo faceva un suo amico mi fa: "adesso va forte, ma un tempo queste "passeggiate" le faceva sui 7b).

Al che mi è venuta la curiosità... sino a che età secondo voi si può "crescere" e quando inizia l'inevitabile decadenza?


Secondo me la crescita non si arresta mai.
Devo però precisare. Perchè se si smette allora è ovvio che non si cresce.
E lo "smettere" non vuol dire solo non arrampicare più.
Vuol dire non voler più crescere. In modo consapevole.
Il discorso è ampio. E per certi versi è solo una "applicazione" all'arrampicata di un senso più generale. Quindi l'arrampicata essendone solo un aspetto potrebbe anche in termini generali, voler dire che crescita è sospendere di arrampicare.
Ma rimanendo nello specifico è da intendersi anche bene cosa vuol dire per te crescita.
Da come dici non mi sembra sia solo un indefinito progredire nel grado superato. Anche se su questo non metterei nemmeno un limite...
Però qui ci sarebbe da ragionare sulla morfologia dei tiri: placca, strapiombo... Sulla differenza tra un tiro chiuso a vista o meno. Sul terreno di gioco: falesia, montagna... ecc...
In "crescita" io comunque ci metterei anche l'aspirazione alla perfezione. Cioè il modo migliore possibile di salire. Che vuol dire eleganza. Vuol dire aumentare il rendimento. Quindi un maggior risultato con meno risorse. Su tutte queste cose si può lavorare, secondo me, sempre.
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Messaggioda Roberto » gio nov 18, 2010 19:35 pm

Occorre un po di realismo, non facciamo esagerazioni.
Se si intende una persona che inizia a tarda età è ovvio che migliora, come è ovvio che si possono avere risulatti confortanti nonostante gli anni che passano. Ci sono esempi di longevità, vedi Erri DeLuca ed il suo 8B+ a 52 anni, o Segafredo con lo stesso 8B+ a 57 anni, o Manolo con il 9A a 50 suonati. Ma ad eccezione di questi fenomeni della natura, ad una certa età, se si viaggiava a livelli sostenuti in precedenza, non si migliora più e lentamente, ma inesorabilmente, si peggiora.
Ho iniziato ad arrampicare quasi trenta anni fa, piano piano sono arrivato a dei gradi "sufficentemente soddisfacenti", poi, d' un tratto sono arrivati i primi problemi e, anche se ho mantenuto un livello discreto, non c' è stata più storia, non ho fatto più i gradi "sufficentemente soddisfacenti". Questo è conciso all' incirca con il compimento dei 50 anni.
Se da un lato la testa ha continuato a lavorare bene, la determinazione e la voglia sono addirittura aumentate, le prestazioni atletiche sono scese per poi stabilizzarsi fino ad ora (sempre se mi riprendo dall' incidente di questa estate).
Certo è che se ci si impegna e ci si sa amministrare, anche in tarda età si possono avere delle belle soddisfazioni, ma tutto è molto più complicato e difficile. Se prima dei cinquanta il livello era buono abbastanza stabilmente per quasi tutta la stagione, dopo si hanno poche occasioni di forma buona, con tanti picchi negativi e sconfortanti.
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Re: Sino a che età si può migliorare in arrampicata?

Messaggioda CMauri » ven nov 19, 2010 10:08 am

grizzly ha scritto:E lo "smettere" non vuol dire solo non arrampicare più.
Vuol dire non voler più crescere. In modo consapevole.
Il discorso è ampio....
Ma rimanendo nello specifico è da intendersi anche bene cosa vuol dire per te crescita.


Per crescere intendo fare domani qualcosa che non si è riuscito a fare ieri, è il percorso che facciamo un po' tutti, ogni stagione si fanno cose nuove, ci si diverte, si scopre, e si trova qualcosa che "è un po' oltre".

Allora a seconda del proprio carattere, o delle condizioni, si lascia perdere oppure la barriera diventa obiettivo che prima o poi si supererà.

Decrescere è non riuscire a fare domani quelle che si era fatto ieri.

Paradossalmente mi spaventa di più il "non crescere" che il decrescere, rifare qualcosa già fatto in fondo non è fondamentale, mentre l'arrestarsi toglie gli stimoli.

Prendiamo il running: a 30 anni se ci si allena bene sui 10km, in media si arriverà a percorrerli in 42'. A 40 anni in 46', a 50 50', e a 80 anni in un'ora secca.
La discesa è netta e inevitabile.

La corsa però è soprattutto fisicità (soprattutto nella 10k, ove la tecnica conta per un 20% tra i due estremi) l'arrampicata è uno sport molto diverso dove la testa è preponderante... si, ma quanto?
In particolare ero incuriosito dalla questione fisica, mi immagino che ad un certo punto col crescere dell'esperienza sarà la prima il collo di bottiglia che deciderà dove ci si può spingere...

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Messaggioda grizzly » ven nov 19, 2010 11:33 am

Si ma chiedevo quale parametro consideri, un parametro numerico: il grado, come mi pare possa considerare Roberto con i suoi gradi "sufficentemente soddisfacenti". Oppure che so scalare lo stesso grado ma a vista... o lo stesso grado in montagna... o lo stesso grado ma in free solo... insomma ci sono un bel po' di differenze.
Per come la vedo io comunque è un discorso che non si può astrarre, ossia tirar fuori (come da etimologia) da un discorso complessivo. Perchè si è tutti diversi e si è diversi anche nel tempo.
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Messaggioda lingerie » ven nov 19, 2010 12:11 pm

FINO A CHE non ci si girano le pulegge al contrario!!
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda basi » ven nov 19, 2010 12:51 pm

tutte le volte mi stupisco e rallegro di quanto questa nostra passione
sia longeva ...dove poi non arriva piu la freschezza fisica
corre in aiuto l'esperienza ...e conosco giovanotti che vanno
e come vanno.....
si insomma la montagna ci tiene giovani
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Messaggioda ncianca » ven nov 19, 2010 13:23 pm

Ho incontrato lo scorso weekend in falesia (El Chorro) una coppia di guide alpine francesi sulla 60-ina. Lei aveva 62 anni infatti. Lui qualcosa di piu'. I due si sono conosciuti sulle montagne decadi fa e vivono a Briancon vicino alle montagne. Hanno arrampicato, scalato, fatto prime ascensioni sulle Ande, prime ripetizioni e liberato qualche "8" in passato quando l'"8" era un grado limite. Li ho visti felici, sereni e rilassati, mentre letteralmente danzavano sui 7b di El Chorro al sole in modalita' FF, loro che hanno veramente lottato con l'alpe da giovani. Il raggiungimento di questa serenita' e' per me un segno di crescita. Arrampicano ancora. Non piu' "8", ma "7", io con il "7" ci litigo con la meta' dei loro anni. Ma sono sereni. Li ho ammirati ed invidiati un po' benche' francesi. E questo e' dire tanto...
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Messaggioda Roberto » ven nov 19, 2010 13:33 pm

ncianca ha scritto:Ho incontrato lo scorso weekend in falesia (El Chorro) una coppia di guide alpine francesi sulla 60-ina. Lei aveva 62 anni infatti. Lui qualcosa di piu'. I due si sono conosciuti sulle montagne decadi fa e vivono a Briancon vicino alle montagne. Hanno arrampicato, scalato, fatto prime ascensioni sulle Ande, prime ripetizioni e liberato qualche "8" in passato quando l'"8" era un grado limite. Li ho visti felici, sereni e rilassati, mentre letteralmente danzavano sui 7b di El Chorro al sole in modalita' FF, loro che hanno veramente lottato con l'alpe da giovani. Il raggiungimento di questa serenita' e' per me un segno di crescita. Arrampicano ancora. Non piu' "8", ma "7", io con il "7" ci litigo con la meta' dei loro anni. Ma sono sereni. Li ho ammirati ed invidiati un po' benche' francesi. E questo e' dire tanto...

Tra due anni non ho nessuna intenzione di essere "sereno e rilassato", spero di essere invece ancora "nervoso ed incazzato" per risolvere la prossima via :lol:
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Messaggioda CMauri » ven nov 19, 2010 13:35 pm

Roberto ha scritto:Tra due anni non ho nessuna intenzione di essere "sereno e rilassato", spero di essere invece ancora "nervoso ed incazzato" per risolvere la prossima via :lol:


:-)

Beh, forse è quello l'indice che "l'età l'hai passata", quando smetti di incazzarti perchè tanto è inutile... allora inizi a rasserenarti e a goderti la Montagna come viene... comunque anche la mia speranza è quella di mangiare ancora tanta rabbia! :lol:
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Messaggioda CMauri » ven nov 19, 2010 13:38 pm

grizzly ha scritto:Si ma chiedevo quale parametro consideri,


Il solo parametro che importa davvero, ossia quello "emozionale": Il Grado, non il grado :wink: Il sentirsi "più bravi", a prescindere da cosa oggettivamente si fa...

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Messaggioda ncianca » ven nov 19, 2010 14:15 pm

Roberto ha scritto:Tra due anni non ho nessuna intenzione di essere "sereno e rilassato", spero di essere invece ancora "nervoso ed incazzato" per risolvere la prossima via :lol:


Ma questi credimi non erano sereni e rilassati nel senso di rassegnati. Tutt'altro. Questa e' gente che fa ancora cose che io mi posso solo sognare. E continua a voler fare di piu'. E' l'approccio a queste cose che e' cambiato e che secondo me e' segno di crescita. Se a te serve essere nervoso ed incazzato per risolvere la prossima via, allora cosi' sia. Magari hai ragione tu. Te lo dico tra 30 anni...
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Messaggioda ciocco » ven nov 19, 2010 14:27 pm

CMauri ha scritto:
grizzly ha scritto:Si ma chiedevo quale parametro consideri,


Il solo parametro che importa davvero, ossia quello "emozionale": Il Grado, non il grado :wink: Il sentirsi "più bravi", a prescindere da cosa oggettivamente si fa...

C.-


Ma per poter misurare un miglioramento c'è bisogno di un parametro "oggettivo" come il grado (oggettivo l'ho messo tra virgolette per il trito e ritrito discorso del falesia che vai grado che trovi).
L'esempio di Manolo credo che sia abbastanza significativo: con tutto quello che ha fatto da giovane, a 50 anni continua a raggiungere gradi di difficoltà mai raggiunti prima.
C'è però da dire che il suo terreno preferito è la placca dove la tecnica è predominante sulla forza fisica e la tecnica è un elemento sempre perfezionabile.
Quindi si può dire che magari cala la prestazione fisica, ma migliorando la tecnica ci può comunque essere un miglioramento assoluto.

Aggiungo che questa estate sullo "spigolo giallo" in Lavaredo ero preceduto da una guida alpina che stava conducendo su una cliente 80enne (me l'ha detto lui in un orecchio perchè lei non voleva rivelare la sua vera età) e la signora saliva con grande tecnica e grazia e poca difficoltà.
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Messaggioda spaceC » ven nov 19, 2010 14:30 pm

ncianca ha scritto:
Roberto ha scritto:Tra due anni non ho nessuna intenzione di essere "sereno e rilassato", spero di essere invece ancora "nervoso ed incazzato" per risolvere la prossima via :lol:


Ma questi credimi non erano sereni e rilassati nel senso di rassegnati. Tutt'altro. Questa e' gente che fa ancora cose che io mi posso solo sognare. E continua a voler fare di piu'. E' l'approccio a queste cose che e' cambiato e che secondo me e' segno di crescita. Se a te serve essere nervoso ed incazzato per risolvere la prossima via, allora cosi' sia. Magari hai ragione tu. Te lo dico tra 30 anni...


Ti quoto! Bisogna dunque raggiungere la SERENA INCAZZATURA :smt084
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Messaggioda Roberto » ven nov 19, 2010 14:49 pm

spaceC ha scritto:
ncianca ha scritto:
Roberto ha scritto:Tra due anni non ho nessuna intenzione di essere "sereno e rilassato", spero di essere invece ancora "nervoso ed incazzato" per risolvere la prossima via :lol:


Ma questi credimi non erano sereni e rilassati nel senso di rassegnati. Tutt'altro. Questa e' gente che fa ancora cose che io mi posso solo sognare. E continua a voler fare di piu'. E' l'approccio a queste cose che e' cambiato e che secondo me e' segno di crescita. Se a te serve essere nervoso ed incazzato per risolvere la prossima via, allora cosi' sia. Magari hai ragione tu. Te lo dico tra 30 anni...


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