valanghe:giusto equilibrio fra divertimento e sicurezza

Sci fuori pista, snowboard, scialpinismo

valanghe:giusto equilibrio fra divertimento e sicurezza

Messaggioda clacav » mer feb 10, 2010 16:13 pm

Qualche spunto di riflessione dalla interessante conferenza di ieri sera al Palamonti di Bergamo:

non sto a relazionare il tutto e non voglio aver la pretesa di salire in cattedra perchè non ne ho le competenze e conoscenze necessarie ma mi soffermo su alcuni dati e indicazioni, alcune già note che non fa mai male ricordare, nella speranza che ciò possa dare un modesto contributo:



il primo dato per me sconvolgente è che, da statistiche AINEVA, il 95% degli incidenti di valanga sono di natura Antropologica e cioè provocati dalle vittime stesse (aimè quasi sempre non è quindi sfortuna...)



i bollettini e il relativo rischio (da 1 a 5 su scala non lineare ma esponenziale con andamento parabolico verso l'alto) rappresentano una situazione regionale o tutt'alpiù per gruppi montuosi; salendo l'indice di rischio si rende quindi sempre più necessaria una importante capacità di valutazione soggettiva locale estesa a tutto ciò che sta sopra,sotto e di fianco a dove andiamo a calcare il terreno. Inutile dire che se non si hanno sufficienti conoscenze è meglio non avventurarsi oppure affidarsi a qualcuno di esperto.



i bollettini nivo-meteo danno una valutazione globale, vanno letti e capiti attentamente non solo la sera prima ma ad ogni emissione, questo aiuta per la necessaria valutazione soggettiva in loco.

Per la corretta interpretazione l'invito è di scaricarsi la bellissima GUIDA ALL'INTERPRETAZIONE dal sito www.aineva.it nella sezione download



INDISPENSABILE PER OGNI SCIALPINISTA (o corridore in montagna con gli sci...) è l'attrezzatura per l'autosoccorso, quindi ARVA+PALA+SONDA. Se travolti la possibilità di cavarsela è legata all'arva e al pronto intervento di ricerca degli scialpinisti presenti.

NOTA IMPORTANTE la sonda è necessaria e va utilizzata perchè anche quando localizzato il sepolto, se questi è sotto a più di 1 metro di neve è molto probabile che, se si scava senza sondare esattamente dov'è, ci si trovi poi a dover fare una nuova buca da capo, un po' più in là, perdendo diversi minuti preziosi



i dati dicono che c'è ancora un'altissima percentuale di persone non dotata della necessaria attrezzatura di autosoccorso (arva+pala+sonda). la causa sembra essere il costo.. la mia personale opinione è che 500 euro valgono la vita propria o quella dell'amico.
Amo tutto ciò che emoziona positivamente.
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Messaggioda tommy~ » mer feb 10, 2010 20:23 pm

io penso che molti di quelli che si mettono nei casini non hanno alcuna conoscenza della montagna



e tantomeno delle valanghe, sicchè....
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Messaggioda dolomia83 » mer feb 10, 2010 22:09 pm

Il fatto è che bisogna essere consapevoli che non si deve per forza voler andare in un determinato posto proprio quel giorno, anche se ha fatto 1 metro di neve il giorno prima.
Ci sono altri 1000 posti sicuri dove andare. E se si arriva sotto al canalone e si vede che è ancora carico di neve non bisogna per forza arrivare in cima, l'importante è tornare a casa, possibilmente in senso verticale e non orrizzontale come i 9 di domenica.
Purtroppo la gente se la prende troppo facile avendo a disposizione solo quel giorno libero decidono per forza che bisogna andare lì.
Di certo potrebbe capiotare anche a me, nessuno è un mago, ma ci vuole sempre il buon senso che spesso manca.
Vi racconto una fatto accaduto nell'etate 2008:
14 agosto 2008, saliamo al rifugio Mantova sul Rosa da stafal, nevischia, il tempo non promette niente di buono per il giorno dopo.
Il programma era la traversata punta giordani ---piramide vincent.
15/08/09
Ci alziamo di buonora ma il tempo non è dei migliori. Parliamo col gestore che ci dice di stare all'occhio perchè è in arrivo una perturbazione nel pomeriggio, quindi di valutare bene i tempi.
Partiamo decisi veso Punta Giordani e salendo il tempo migliora con ampie schiarite, siamo veloci a salire e in poco tempo arriviamo in cima.
Foto velocissima e via verso piaramide vincent, non appena fatti 5 metri in 5 secondi il cielo inizia a coprirsi. Uno sguardo negli occhi tra me e il mio compagno e ci siamo detti: giù di corsa!!
Per farla breve siamo toranti al rifugio e dopo mezzora ha iniziato una bufera mai vista prima. Per andare al bagno che è fuori era un'impresa.
Così ha continuato tutta la notte fino alle 6 del giorno dopo.
Al mattino siamo saliti a capanna Margherita e a Col del lys abbiamo trovato 2 morti assiderati, forse qualcuno di voi ricorda, un'iglese e un'olandese mi sembra. Erano partiti dal rifugio quintino sella e dovevano arrivare al gnifetti. Il gestore del sella gli aveva più volte sconglaito la trversata perchè lunga data la pertutrbazione in arrivo.
A volte bisogna ascoltare.........
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