Per chi non lo ha letto, si parte dalla zona azzurra, che significa grado largo. Il verde per il grado giusto, il giallo per mezzo grado in più e il rosso per almeno un grado in più.
Non vengono prese tutte tutte le falesie (ad esempio c'è fuori la zona della provincia di Varese, che io conosco), ma una buona parte di esse sono incluse.
La valutazione viene fatta sulla base del giudizio di un gruppo di climber facenti parte della stessa rivista, che hanno girato varie falesie in giro non solo per l'Italia ma anche per il mondo.
Io ho un amico che scala da molto tempo e chioda anche da molto tempo. Spesso vedo che ha l'abitudine di sgradare in molte falesie (e non solo quelle frequentate abitualmente), ma quando trova qualche grado stretto, mettiamo che sia un 6c, dice con una certa soddisfazione che "quello è un vero 6c!".
Chi legge e fa parte del mio giro di amicizie avrà già capito a chi mi riferisco!


Caso vuole che... proprio dove so che ha chiodato lui viene dato il grado rosso!

Nella descrizione iniziale dei colori, viene detto che chi ha dato il "grado rosso" ha toppato in pieno. Glielo farò leggere...

Ora, sappiamo che il grado è anche molto soggettivo, però il tenerlo stretto oltre ad una certa misura mi sembra un misto tra un giochetto sadico e il gioco a chi ce l'ha più lungo (e più grosso ovviamente, se è solo lungo non è che serva un granchè!!!


Ritengo che alla fine il grado dovrebbe avvicinarsi il più possibile alla sua definizione, e cioè una misura pura e semplice. Per la soggettività e la differenza della conformazione della roccia si sa che sarebbe impossibile renderlo una misura precisa come ad esempio i gradi per misurare la temperatura, ma non andrebbe nemmeno usato per... ingrandire il proprio ego!

Cosa ne pensate di questa iniziativa? (vedi anche... diamo fuoco alle polveri!!!!!!!

