da marcov » ven gen 08, 2010 8:11 am
da Roberto » ven gen 08, 2010 8:39 am
da walker » ven gen 08, 2010 9:14 am
da Californico » ven gen 08, 2010 9:27 am
da Chief Tambaler » ven gen 08, 2010 9:54 am
Californico ha scritto:evidentemente non hai mai avuto un sogno così forte da dedicare la tua vita per quello. Probabilmente lo stupido sono solo io che la pensa così.
da Slowrun » ven gen 08, 2010 10:12 am
da cinetica » ven gen 08, 2010 10:22 am
da bertoldik65 » ven gen 08, 2010 10:46 am
Andare a deporre le ceneri di un pover'uomo in vetta ad una montagna in una zona cosi' remota è semplicemente RIDICOLO
da bummi » ven gen 08, 2010 10:47 am
da marcov » ven gen 08, 2010 11:29 am
da zampognaro » ven gen 08, 2010 11:37 am
da kenzo » ven gen 08, 2010 12:36 pm
bummi ha scritto:Secondo me ...
...
Quando andiamo in montagna lo facciamo per soddisfare il nostro ego e basta.
da Chief Tambaler » ven gen 08, 2010 13:11 pm
kenzo ha scritto:bummi ha scritto:Secondo me ...
...
Quando andiamo in montagna lo facciamo per soddisfare il nostro ego e basta.
Condivido con quanto Bummi ha scritto.
Nell'avventura moderna in ogni sua declinazione l'uomo cerca il soffio del pericolo e dell'emozione assoluta. Null'altro. La tragedia per fatalità o per rischio mal calcolato fanno parte di quell'avventura e ciò non dovrebbe supirci.
Putroppo cambiano i giudizi degli altri a posteriori, a secondo dell'esito finale: se riesci sei da ammirare, se fallisci e rimani in vita ti regalano false parole di consolazione, se fallisci e muori sei stato un'incosciente o il destino è stato crudele con te.
Avventurarsi su una vetta patagonica o in un bosco a cercare funghi o in mezzo ad un torrente impetuoso fino alla cinta a pescare trote differiscono solo dal livello di difficoltà complessiva, ma tutte racchiudono il senso di staccamento dalla quotidianità, di connubio profondo con gli elementi e di esercizio dell' Ego (quel "io ce la posso fare" "io comando del mio corpo", che sono preponderanti quando l'Avventura si fa Sport), aspetti costruiscono le distanze dalla comprensione di chi queste cose non le fa (e caso mai spinge a 240km il suo BMW).
Ciò che mi lascia perplesso sono invece taluni commenti di chi l'avventura la pratica e maledice il destino crudele, mentre personalmente mi hanno colpito le parole serene della moglie di Karl Unterkircher all'indomani della scomparsa del marito.
Ma in ogni caso ad ognuno il proprio di modo di vivere questo dolore.
Alla fine ci pensa sora Morte a livellare le differenze.
[youtube]http://www.youtube.com/v/AZ8mrzSKzQs&feature=player_embedded[/youtube]
da Enzolino » ven gen 08, 2010 13:27 pm
da Roberto » ven gen 08, 2010 13:36 pm
Ma finché noi per primi continueremo a descrivere l?alpinismo come una lotta fatta di lacrime e sangue, vestendoci dei panni dell?eroe che sfida la montagna e supera sé stesso, finché ometteremo e nasconderemo il lato gioioso e giocoso dell?andare in montagna: montagna come mondo privilegiato per sperimentare la vita, del camminare che fa bene al pensare e del passo lento e paziente con cui la natura educa l?uomo a se stesso e lo riconcilia con la sua essenzialità, finché non ?racconteremo? anche questo, non riusciremo a spiegare che gli alpinisti alla vita ci tengono, che non desiderano perderla e al contrario soffrono di non viverla abbastanza.
da alison » ven gen 08, 2010 13:59 pm
Californico ha scritto:evidentemente non hai mai avuto un sogno così forte da dedicare la tua vita per quello. Probabilmente lo stupido sono solo io che la pensa così.
da smauri » ven gen 08, 2010 15:28 pm
alison ha scritto:Californico ha scritto:evidentemente non hai mai avuto un sogno così forte da dedicare la tua vita per quello. Probabilmente lo stupido sono solo io che la pensa così.
siamo in 2 (stupidi) all'ora!
da Enzolino » ven gen 08, 2010 15:45 pm
Fammi capire,smauri ha scritto:alison ha scritto:Californico ha scritto:evidentemente non hai mai avuto un sogno così forte da dedicare la tua vita per quello. Probabilmente lo stupido sono solo io che la pensa così.
siamo in 2 (stupidi) all'ora!
evidentemente non hai cose più imoprtanti che ti trattengono.
molto semplicemente...
c'è un frase che riporta (e scusate gli errori):
...ilcoraggio non è assenza di paura, ma la consapevolezza che c'è qualcosa di più importante. . .
ecco secondo me l'unica cosa è che il sogno deve essere condiviso.
se io vado a fare un'ottomila e ho moglie e figli a casa che non condividono tale esperienza sono egoista.
se invece ho persone che mi appoggiano allora lo sono molto meno ed ilsogno porta solo che gioia a tutti.
poi credo che la superbia sia importante, ma molti hanno già scritto quanto penso, quindi quoto.
da smauri » ven gen 08, 2010 16:19 pm
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