Roberto ha scritto:... sempre più preferisco la solitudine, il non conoscere.
Il mio piccolo-grande universo interiore si perderà in un nik vuoto, il mio nome resterà fermo al tot di messaggi scritti, le mie parole come messaggi elettronici a ricordo di chi ero e del nulla che sarò.
Non siamo niente di più che una serie di post, un inutile tentativo di comunicare l' incomunicabile, un cammino di ammucchiamento di messaggi persi nell' hard-disc della vita che passa e lascia solo ricordi che sbiadiscono.
Roberto,
pemettimi di dissentire. La solitudine la capisco, il non-conoscere è in diretta contraddizione con la tua continua ricerca. Ricerca è volontà, desiderio di conoscere, non di oblio.
Tu, come tutti gli esseir pensanti, hai bisogno di conoscere, parlare, scambiare, porti in relazione...
Il tuo piccolo-grande universo interiore non potrà perdersi, mai, se sarà stato comunicato, per iscritto o verbalmente, a qualcun altro. Se anche solo una delle tue frasi, dei tuoi pensieri, delle tue idee sarà rimasta in qualche modo impressa nell'animo di chi ha avuto la fortuna di trovarsi a discutere con te (ribadisco,a voce come per iscritto), allora, credimi, nulla sarà andato perduto e avrà dato i suoi frutti.
in più, noi non siamo una serie di post, così come non siamo una serie di frasi o di esperienze...
Siamo una parte del tutto, chiamata a dare ciascuno il proprio contributo. A parole, coi fatti, ognuno come meglio gli viene.
ma non credere che una volta cessata l'esistenza venga meno il senso di ciò che si è fatto o che si è detto...
Capisco perfettamente l'angoscia nel vedere che certi nick, per quanto ufficialmente attivi, siano tragicamente e tristemente andati...
E' umano, lo capisco...
Ma il solo fatto di vedere che molta gente se ne ricorda, foss'anche una sola persona, testimonia il fatto che nulla è stato inutile.
E' il corso della vita, che per definizione ha un inizio ed una fine.
Mi viene in mente una pellicola di Citti, dal titolo "Mortacci", molto meno valutata di quanto andrebbe in realtà. Nella narrazione, un gruppo di anime, di deunti, si trova a dover vagare come "fantasmi" nella notte, perché le anime non possno salire in paradiso fin quando nella terra c'è qualcuno che li ricorda...
Ora io non so se esista il Paradiso o cosa...
So, però, che dietro a tutti i nick citati esistono ora i ricordi di persone esistite, che hanno avuto una vita e sono ricordati. Ciascuno di loro ha dato e ricevuto...
Il che non mitiga il dolore per la mancaza, ma non giustifica il tuo desiderio di non conoscenza... Il volersi nascondere - proprio tu, che sei alla continua ricerca della conoscenza di te stesso, è una contraddizione in termini.
Pe ril solo fatto di stare a discutere, a parlare, a comunicare, dimostri l'esatto contrario...
L'amarezza, la tristezza, il magone fanno parte della vita. I momenti di gioia sono brevi, quelli di tristezza ben maggiori.
Mancheresti, però, di rispetto verso ciò che ci hanno lasciato quelli che ci hanno preceduto e sono "andati avanti", a dire di non "voler conoscere".
Secondo me, anche in loro nome, continuare ad amare la montagna e volerne discutere, anche tramite un mezzo apparentemente asettico come il forum, è uno dei mezzi che abbiamo per far sì che le loro memorie non vengano cancellate.
Se, a nemmeno 50 anni, dovessi voltarmi a guardare quante sono le persone che ho amato, conosicuto, con le quali ho interagito, che sono già "andate avanti", dovrei smettere di vivere e preferire di non consocere la vita...
ma la vita è, secondo me, ricerca continua. E la ricerca di sé, anche per un solitario, prevede comunque il confronto con "l'altro".
Io credo che tu abbi abisogno del tuo percorso solitario per conoscerti meglio, ma conoscerti meglio è funzionale al rapportarti in modo migliore e più cosciente al mondo che ti circonda...
Il comunicare è comunicare, l'incomunicabile non esiste. essite, per alcuni, l'incapacità di comprendere il comunicato, ma è un altro discorso, caro Roberto.
Per quesot motivo, ringraziando chi ha già comunicato ed è andato avanti, continuiamo a comunicare, sperando di riuscire ad essere sempre più "leggibili" a chi ci legge od ascolta.
Il nostro futuro non sarà essere il nulla. Il nostro ricordo sarà comunque qualcosa, ben di più che un pugno di messaggi o di post. Ciò che resterà nelle menti e nell'animo delle persone, anche quello che viene taciuto, varrà sempre e comunque molto più di quello che resterà sotto forma di post o di scritto.
Consentimi di mandarti una pacca sulla spalla e di offrirti un bicchiere di rosso, (quello, purtroppo, virtuale.. Ma sono i limiti dell'informatica attuale... magari tr aun paio d'anni potrò versare del refosco dal mio pc etu potrai bertelo comodamente da casa tua... chissà)
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!
Canto popolare veneto