Sono stanco di piangere

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda robibi » mer gen 21, 2009 0:30 am

:(

un abbraccio roberto

non sono bravo con le parole, neanche quelle scritte

se tu tanto tempo fa non mi avessi detto "vai, tu puoi farlo"
mi sarei perso quello che di bello può darti la montagna
e non sarei quello che sono diventato, non come alpinista
ma come uomo
continua a comunicare agli altri quello che hai dentro che non si perderà
e tornerà in circolo
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Messaggioda Gigi64 » mer gen 21, 2009 0:40 am

Roberto ha scritto:Non so che aggiungere a quello che ho scritto, vi ringrazio per le belle parole.
No! Una cosa la posso dire ... quello che è accaduto a Giampiero rafforza la mia visione negativa della vita, la profonda ingiustizia e disparità di trattamento che abbiamo e la consapevolezza che proprio non vale la pena illuderci di un qualche senso a questo cammino verso la morte che è la vita.
Uno immagazzina dentro se esperienze, cresce, fa di se un prezioso magazzino di relazioni, di staria, di cultura. Durante la vita cerca inutilmente di comunicare agli altri quallo che ha dentro e poi tutto finisce e tutto si perde. Uno spreco enorme ed ingiusto!


Spesso mi sono posto le tue stesse domande Roberto, spesso mi sono tornate in mente le ultime parole pronunciate prima di morire dal replicante in Blade Runner interpretato da Rutger Hauer "...e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia...".
Il replicante era così attaccato alla vita da salvare dalla morte il suo stesso cacciatore, e le sue ultime parole non possono non far pensare, anche se è un film...
Lo so, ci sentiamo come un computer in cui passi la vita a caricare dei dati, e poi di colpo tutto viene cancellato. Dati... che vengono immagazzinati nella nostra mente per la nostra grande sete di conoscenza, per la nostra fame di esperienze, di emozioni, per i nostri infiniti "perchè", e a ognuno di questi "perchè" cerchiamo la sua risposta, ma alla fine ci dimentichiamo che per alcuni di essi una risposta non c'è, e non ci sarà mai... a volte le cose sono come sono senza alcun motivo, senza alcuna causa che ci sembri logica...
Nel Buddhismo si cita l'impermanenza di tutte le cose, ne viene dato un esempio con i Mandala, magnifici disegni fatto con granelli di sabbia, opere per le quali ci vuole tanto tempo e tanta pazienza, e alla fine vengono spazzati via con il semplice gesto di una mano... che senso ha questo? Possiamo cercare di attribuirgli diversi significati, o nessuno, possiamo scervellarci, ma di una cosa siamo sicuri, che la nostra stessa vita è un Mandala, e, prima che venga spazzato via, dobbiamo cercare di farlo il più bello possibile, tutto qua.

Tu ti senti in colpa Roberto, ma che colpe hai? Quella di aver spronato un amico nella sua passione? Tu non lo hai spronato verso la morte Roberto, lo hai spronato verso una sua grande passione, verso quanto abbiamo di più bello nella nostra vita, lo hai spronato verso la vita, non verso la morte.
Se io dovessi morire a causa di una mia passione e avessi un attimo per ripensare alle persone care, sicuramente ringrazierei coloro che mi hanno spronato nelle mie passioni, perchè le parti più intense della mia vita sono arrivate anche grazie a loro...
So che sono momenti dolorosi, molto dolorosi, io non conoscevo Giampiero, ma vedendo il suo sorriso non posso non pensare che con lo stesso sorriso ti appoggerebbe una mano su una spalla dicendoti una parola di conforto... e ti direbbe anche di vivere la tua vita serenamente, perchè è l'unica cosa veramente nostra. Se ci spogliamo di tutto alla fine ciò che ci rimane è la nostra vita, e non è una cosa brutta Roberto, è la cosa più bella che ci sia stata data, la prima e la più bella.

Le esperienze, soprattutto le emozioni, certo, finiranno con noi, ma possiamo condividerle, come ti dice Raven possiamo farlo comunicando con gli altri, e non dobbiamo smettere di fare questo. Soprattutto tu Roberto, anche su un forum come questo, quando scrivi sei uno di quelli che riesce a trasmettere di più le sue emozioni, la passione che ci metti in quello che fai, questo è tuo, ma diventa anche nostro, perciò non smettere mai di fare questo, per te, ma anche per noi...

Ciao.
Gigi
Forza SCOTT!!!
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Messaggioda Picchio » mer gen 21, 2009 2:34 am

Ciao Roberto, quello che scrivi è molto commovente e benchè io non possa nemmeno lontanamente immaginare come ti senti tuttavia capisco benissimo che non è facile reagire, specialmente quando hai addosso la montagna come la coperta di Linus. Hai usato una parola forte, una parola pesante che denota il tuo stato d'animo: colpa. La colpa qui non ce l'ha nessuno, a mente fredda, e forse un po' cinicamente, si può parlare di responsabilità, di causa, ma non di colpa. Su questo mi sembra che conveniamo tutti.
Una cosa però la voglio dire, sperando di non essere frainteso: se non si fosse verificato questo incidente forse il tuo amico ti avrebbe persin ringraziato, si sarebbe felicitato con te per la bella esperienza, ne avreste parlato, avreste condiviso altri bellissimi momenti. Sono sicuro che ti scenderà ancora qualche lacrima, la realtà purtroppo è molto stridente rispetto a questo mio pensiero, non voglio entrare nel merito di discorsi riguardo il destino e la nostra vita, una cosa però voglio fare: voglio esprimerti la mia più totale approvazione per tutto quello che hai fatto, che hai detto, che hai insegnato ai tuoi amici e a chi ti vuole bene, e non devi mai smettere di amare la montagna e soprattutto di farla amare alle altre persone.
Io sono circondato dall'amicizia e dall'affetto di tante persone che in un modo o nell'altro mi hanno insegnato e a cui ho insegnato ad amare la montagna, e penso che non smetterò mai di farlo, non ne sarei capace. Così devi fare anche tu: continuare a coltivare questa passione e insegnare che è una bella passione, non essere mai prodigo di insegnamenti, ascoltare e raccontare le tue esperienze, le tue sensazioni, insegnare cosa bisogna fare in montagna e cosa bisogna non fare, continuare a trasmettere il tuo messaggio e a mettere sulla tua stessa lunghezza d'onda le persone che ti circondano.
Non è vero che senza la montagna non sei nulla, perchè dopo la montagna ci sono le persone, che vogliono sapere della montagna, vogliono goderne, vogliono che tu faccia la tua parte. Se c'è bisogno di allontanare lo spettro del destino o di esorcizzare il mostro che si nasconde fra le rocce penso che la cosa più bella sia proprio avvicinarsi e domarlo assieme alle persone come il tuo amico.
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Messaggioda Roberto » mer gen 21, 2009 8:51 am

Grazie a tutti.

Da FV, di qualcuno che conosceva bene e amava Giampo, non posso fare a meno di copiarla e metterla qui, è bella:

Ci hai lasciato così.
In maniera assurda, violenta, allucinante, incomprensibile.
Un silenzio assordante.
Senza appello.
Una morte da telegiornale per te uomo riservato e pacato.
Lo zio giovane della mia infanzia. Lo zio fico. Un mito. Un fratello maggiore.
Con la tua musica, i colori, il pallone, la montagna di capelli, la tua gioventù ribelle e 'libera' anni '70, vista con i miei occhi di bimbo.
L'appartenenza di sangue.
I tuoi occhi vivi come la tua intelligenza e la tua voglia di fare e vivere.
La tua Gabri.
Il potere che davi alla parola, al capire, all'approfondire i problemi.
I nostri capelli prematuramente bianchi.
Le tue mani d'oro.
Il rapporto con i tuoi meravigliosi figli.
Il tuo lavoro e le tue passioni...
E poi?
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Messaggioda maurocon » mer gen 21, 2009 10:22 am

Un saluto a Giampo anche da parte nostra, anche se non sarà possibile separarsene facilmente!
Un abbraccio a Gabriella e ai suoi due cari figli.

Mauro e Anna
...amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore e mi sara' provato
io non ho mai scritto e nessuno ha mai amato...
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Messaggioda alberto60 » mer gen 21, 2009 16:14 pm

Molti anni fa ho perso in montagna un compagno di scalate ed un amico .
Nella notte li cercavamo disperati e al mattino sono stato a raccogliere quello che rimaneva di lui alla base della parete. E' stata un esperienza durissima e continuare ad andare in montagna non è stato facile. Non sono mai andato e mai ci andrò a percorrere quella via dove Giorgio a perso la vita.

Un pensiero al tuo amico ed uno a te.
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Messaggioda albertograia » mer gen 21, 2009 17:24 pm

un abbraccio :(
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Messaggioda gug » gio gen 22, 2009 10:02 am

Parole molto toccanti quelle di Roberto: sono colpito sia dalla tragedia che dalle riflessioni.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
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Messaggioda Payns » gio gen 22, 2009 19:54 pm

Roberto ha scritto:....



Siamo quello che siamo Roberto...

In poco tempo sono mancati Roberto vecioalpin, Fedeneg, Stefano ed ora Giampo....tutte persone non solo che conoscevo, con Fdeneg eravamo diventati amici.

Ma anche persone che conosceva bene anche Nella, e vedo nei suoi occhi tutta la paura dell'incidente, prima vissuta come astrattismo lontano ed ora reale come una pugnalata.

Forse, di base ci accomuna prevalentemente una forte dose di egoismo o di "paralisi emozionale".
Vivevamo in uno stato di magnifica confusione (A. Gobetti)

Io, ancora adesso...(Payns)

Le vie vecchie sono bellissime....
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Messaggioda five.eight* » gio gen 22, 2009 20:44 pm

Roberto ha scritto:Non so che aggiungere a quello che ho scritto, vi ringrazio per le belle parole.
No! Una cosa la posso dire ... quello che è accaduto a Giampiero rafforza la mia visione negativa della vita, la profonda ingiustizia e disparità di trattamento che abbiamo e la consapevolezza che proprio non vale la pena illuderci di un qualche senso a questo cammino verso la morte che è la vita.
Uno immagazzina dentro se esperienze, cresce, fa di se un prezioso magazzino di relazioni, di staria, di cultura. Durante la vita cerca inutilmente di comunicare agli altri quallo che ha dentro e poi tutto finisce e tutto si perde. Uno spreco enorme ed ingiusto!


roberto, la vita è un percorso e la morte non è la sua fine.
la morte è un passaggio e da' alla vita il suo senso e il suo compimento. comunicare agli altri è la cosa più importante che possiamo fare e non è assolutamente inutile, è il segno più forte che possiamo lasciare.
immagazzinare tutto ciò che tu dici consente di trasferire, di lasciare un segno ancora più forte e più ricco per chi resta.
il trasmettere le proprie passioni come tu fai non è che il segnale di grande amore per la vita e per le persone che abbiamo vicine, alle quali vogliamo dare, alle quali vogliamo insegnare le cose belle della vita. come l'andare in montagna.
come sicuramente faceva giampo.
io, è pensando alla morte con un senso, che ho iniziato a credere in Dio.
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Messaggioda carolina » sab gen 24, 2009 18:38 pm

.....frequento poco il forum, perchè in questa fase della mia vita sono più un escursionista che alpinista rocciatrice...
Ho conosciuto Giampo estate del 2007..abbiamo fatto un paio di uscite corno piccolo, facili e remunerative...
Poi ogni tanto ci siamo sentiti..
Persona gradevolissima, piacevole, prudente..
Ieri un amico comune, Carletto, mi ha telefonato per darmi la notizia..
Comunque quando un amico che condivide le tue passioni scompare, inevitabilmente una parte di te se ne và con lui...
ti sono vicina Roberto, così come alla sua famiglia..
ciao Giampo...
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Messaggioda lingerie » sab gen 24, 2009 19:16 pm

anch'io ti sono vicino Robe' e ti capisco...
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

(SCOTT)
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Messaggioda Roberto » mer gen 06, 2010 14:42 pm

Ripesco questo topic non per autocitarmi, ma per agganciarci un discorso che, da quando è accaduta l' ennesima tragedia ad uno del forum, mi frulla in testa.

Dopo Giampo, e prima di lui, altri amici del forum se ne sono andati saltando dalla montagna a chissà dove, molto probabilmente all' oblio.
Vecioalpin, Fedeneg, Stefano, Cusna, Giampo, Mamo ed altri, erano dei nostri, gente conosciuta nel forum, altrimenti sconosciuti e lontani. Sarebbero stati una notizia sul giornale e nient' altro, ed invece sono ora nikname vuoti, inattivi.

Fa impressione sapere che dietro quel nik non c' è più nessuno, che per sempre sarà muto, anche se ancora sarebbe teoricaente attivo.
Quando capita di rileggere vecchi topic mi imbatto in una discussione con uno di loro, so che non potrà più continuare quel discorso interrotto.
Posso ancora domandargli qualcosa, fare un MP, ma dall' altra parte non c' è più nessuno a battere sulla tastiera una risposta, il vuoto della nostra fagilità, del nulla che ci aspetta si manifesta. Tutto si avvolge di tristezza e perdo il conto di chi manca; sempre più preferisco la solitudine, il non conoscere.
Il mio piccolo-grande universo interiore si perderà in un nik vuoto, il mio nome resterà fermo al tot di messaggi scritti, le mie parole come messaggi elettronici a ricordo di chi ero e del nulla che sarò.
Non siamo niente di più che una serie di post, un inutile tentativo di comunicare l' incomunicabile, un cammino di ammucchiamento di messaggi persi nell' hard-disc della vita che passa e lascia solo ricordi che sbiadiscono.
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Messaggioda Kliff 62 » mer gen 06, 2010 15:10 pm

Roberto ha scritto:....... lascia solo ricordi che sbiadiscono.
Trovo molto profondo e meritevole di riflessione il tuo pensiero....
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Messaggioda arteriolupin » mer gen 06, 2010 15:39 pm

Roberto ha scritto:... sempre più preferisco la solitudine, il non conoscere.
Il mio piccolo-grande universo interiore si perderà in un nik vuoto, il mio nome resterà fermo al tot di messaggi scritti, le mie parole come messaggi elettronici a ricordo di chi ero e del nulla che sarò.
Non siamo niente di più che una serie di post, un inutile tentativo di comunicare l' incomunicabile, un cammino di ammucchiamento di messaggi persi nell' hard-disc della vita che passa e lascia solo ricordi che sbiadiscono.


Roberto,

pemettimi di dissentire. La solitudine la capisco, il non-conoscere è in diretta contraddizione con la tua continua ricerca. Ricerca è volontà, desiderio di conoscere, non di oblio.
Tu, come tutti gli esseir pensanti, hai bisogno di conoscere, parlare, scambiare, porti in relazione...
Il tuo piccolo-grande universo interiore non potrà perdersi, mai, se sarà stato comunicato, per iscritto o verbalmente, a qualcun altro. Se anche solo una delle tue frasi, dei tuoi pensieri, delle tue idee sarà rimasta in qualche modo impressa nell'animo di chi ha avuto la fortuna di trovarsi a discutere con te (ribadisco,a voce come per iscritto), allora, credimi, nulla sarà andato perduto e avrà dato i suoi frutti.

in più, noi non siamo una serie di post, così come non siamo una serie di frasi o di esperienze...
Siamo una parte del tutto, chiamata a dare ciascuno il proprio contributo. A parole, coi fatti, ognuno come meglio gli viene.
ma non credere che una volta cessata l'esistenza venga meno il senso di ciò che si è fatto o che si è detto...

Capisco perfettamente l'angoscia nel vedere che certi nick, per quanto ufficialmente attivi, siano tragicamente e tristemente andati...
E' umano, lo capisco...

Ma il solo fatto di vedere che molta gente se ne ricorda, foss'anche una sola persona, testimonia il fatto che nulla è stato inutile.

E' il corso della vita, che per definizione ha un inizio ed una fine.

Mi viene in mente una pellicola di Citti, dal titolo "Mortacci", molto meno valutata di quanto andrebbe in realtà. Nella narrazione, un gruppo di anime, di deunti, si trova a dover vagare come "fantasmi" nella notte, perché le anime non possno salire in paradiso fin quando nella terra c'è qualcuno che li ricorda...

Ora io non so se esista il Paradiso o cosa...

So, però, che dietro a tutti i nick citati esistono ora i ricordi di persone esistite, che hanno avuto una vita e sono ricordati. Ciascuno di loro ha dato e ricevuto...

Il che non mitiga il dolore per la mancaza, ma non giustifica il tuo desiderio di non conoscenza... Il volersi nascondere - proprio tu, che sei alla continua ricerca della conoscenza di te stesso, è una contraddizione in termini.
Pe ril solo fatto di stare a discutere, a parlare, a comunicare, dimostri l'esatto contrario...
L'amarezza, la tristezza, il magone fanno parte della vita. I momenti di gioia sono brevi, quelli di tristezza ben maggiori.
Mancheresti, però, di rispetto verso ciò che ci hanno lasciato quelli che ci hanno preceduto e sono "andati avanti", a dire di non "voler conoscere".
Secondo me, anche in loro nome, continuare ad amare la montagna e volerne discutere, anche tramite un mezzo apparentemente asettico come il forum, è uno dei mezzi che abbiamo per far sì che le loro memorie non vengano cancellate.

Se, a nemmeno 50 anni, dovessi voltarmi a guardare quante sono le persone che ho amato, conosicuto, con le quali ho interagito, che sono già "andate avanti", dovrei smettere di vivere e preferire di non consocere la vita...
ma la vita è, secondo me, ricerca continua. E la ricerca di sé, anche per un solitario, prevede comunque il confronto con "l'altro".

Io credo che tu abbi abisogno del tuo percorso solitario per conoscerti meglio, ma conoscerti meglio è funzionale al rapportarti in modo migliore e più cosciente al mondo che ti circonda...


Il comunicare è comunicare, l'incomunicabile non esiste. essite, per alcuni, l'incapacità di comprendere il comunicato, ma è un altro discorso, caro Roberto.
Per quesot motivo, ringraziando chi ha già comunicato ed è andato avanti, continuiamo a comunicare, sperando di riuscire ad essere sempre più "leggibili" a chi ci legge od ascolta.
Il nostro futuro non sarà essere il nulla. Il nostro ricordo sarà comunque qualcosa, ben di più che un pugno di messaggi o di post. Ciò che resterà nelle menti e nell'animo delle persone, anche quello che viene taciuto, varrà sempre e comunque molto più di quello che resterà sotto forma di post o di scritto.

Consentimi di mandarti una pacca sulla spalla e di offrirti un bicchiere di rosso, (quello, purtroppo, virtuale.. Ma sono i limiti dell'informatica attuale... magari tr aun paio d'anni potrò versare del refosco dal mio pc etu potrai bertelo comodamente da casa tua... chissà)
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda Roberto » mer gen 06, 2010 15:58 pm

Arterio
capisco le tue obiezioni, purtroppo la mia negatività vede solo lo sbiadire del ridorco, il perdersi degli impulsi elettronici che scrivono i nostri post.
Il forum come metafora della vita che passa, i post come parafrasi dei nostri tentativi di comunicare l' enormità di quello che abbiamo dentro, in gran parte incomunicabile.
Lo so, quello che ora scrivo resta, ma per quanto? Quello che sono avrà un senso, per quanto?
Credo solo in un "di qua", concreto, vitale e mortale. Poi passiamo e sfumiamo, come sfumeranno i messaggi che ci lanciamo.
Chi se ne è andato non è "andato avanti", è andato e basta, non lo raggiungeremo mai e di noi non resterà che un nik, che prima o poi sarà disattivato, inplacabilmente, definitivamente.
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Messaggioda grizzly » mer gen 06, 2010 15:58 pm

Ballata dei nick perduti?

Ascolta!
Le sue parole d'amore in montagna ora sono sincere,
da quando tu dormi qua sotto hai sognato che mai, mai lei ti ha lasciato.

Bisogna venirci di sera con l'animo oppresso dal pianto
per sentire la nenia leggera di un triste e di un lugubre canto.
Chi sei? Il mio nome era Gianni, scalavo a vent'anni appena,
ma qui avrò sempre vent'anni. E tu? Mi prese una pietra
su a monte, non fui mai trovato. E tu? Da solo una sera,
per me era peso il passato e la via sembrava leggera.

Riposa,
dimentica quello che è stato, il tempo quaggiù s'è fermato
ormai tu non puoi che dormire e ascoltare le storie del monte che va verso il cielo.

Il topic racconta leggende mentre veloce si fa dimenticare,
le ascoltano i soliti amici e al vento le fanno cantare,
e al vento le fanno cantare, e al vento le fanno cantare...
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Messaggioda Roberto » mer gen 06, 2010 16:02 pm

grizzly ha scritto:Ballata dei nick perduti?

Ascolta!
Le sue parole d'amore in montagna ora sono sincere,
da quando tu dormi qua sotto hai sognato che mai, mai lei ti ha lasciato.

Bisogna venirci di sera con l'animo oppresso dal pianto
per sentire la nenia leggera di un triste e di un lugubre canto.
Chi sei? Il mio nome era Gianni, scalavo a vent'anni appena,
ma qui avrò sempre vent'anni. E tu? Mi prese una pietra
su a monte, non fui mai trovato. E tu? Da solo una sera,
per me era peso il passato e la via sembrava leggera.

Riposa,
dimentica quello che è stato, il tempo quaggiù s'è fermato
ormai tu non puoi che dormire e ascoltare le storie del monte che va verso il cielo.

Il topic racconta leggende mentre veloce si fa dimenticare,
le ascoltano i soliti amici e al vento le fanno cantare,
e al vento le fanno cantare, e al vento le fanno cantare...

Bellissima, fa venire la pelle d' oca.... peccato che sia solo una poesia e non la realtà.
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Messaggioda generazione tepa sport » mer gen 06, 2010 18:19 pm

Da molti anni i ns. Veri Amici non ci sono piu', Lei ci ha sfiorato, a scelto Loro, sono stati piu' sfortunati. Il dolore è stato grande ma ora, piu' passano gli anni e piu' conosciamo la vita, ogni giorno, ci dispiace ancora di piu'.

Ora apprezziamo le salite che avevamo programmato e che poi noi abbiamo fatto, ora siamo felici dei nostri figli e della ns. famiglia che Loro non hanno avuto, ora siamo orgogliosi del ns. lavoro che Loro non hanno fatto in tempo a intraprendere.

Non dobbiamo piangere, ma solo aspettare, li ritroveremo e, insieme, ancora potremo ridere e scherzare dopo una dura salita.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer gen 06, 2010 18:57 pm

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