Martello e vie classiche

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 15:17 pm

lamontagnadiluce ha scritto:
_GiO_ ha scritto: Io mi riferisco a vie dove e stato necessario un limitato uso di cesello rispetto a quello dei chiodi normali. Vedi imprese di personaggi citati prima


90 ch./e sulla sud della Trieste un limitato lavoro di cesello...? :roll:

in proprozione, rispetto ai 330 normali e 45 cunei non sono poi cosi tanti
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 15:19 pm

il Duca ha scritto:Io non sto dicendo che queste vie siano delle porcate in sé, me ne guardo bene, tuttavia non ritengo mezzi leciti tutti quelli che arrivano a modificare la montagna per passare ad ogni costo. Ritengo infatti che si debba sfruttare solo ciò che la montagna presenta, altrimenti la si è già in qualche modo tradita.
Questo per lo meno è il mio modo d'intendere l'alpinismo.

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Messaggioda lamontagnadiluce » lun nov 09, 2009 15:28 pm

_GiO_ ha scritto:
lamontagnadiluce ha scritto:
_GiO_ ha scritto: Io mi riferisco a vie dove e stato necessario un limitato uso di cesello rispetto a quello dei chiodi normali. Vedi imprese di personaggi citati prima


90 ch./e sulla sud della Trieste un limitato lavoro di cesello...? :roll:

in proprozione, rispetto ai 330 normali e 45 cunei non sono poi cosi tanti


330+45+90=465 chiodi/cunei

La via ha uno sviluppo di 750mt....

750:465=1.6........1 ch. ogni 1.6mt. :roll:
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Messaggioda il Duca » lun nov 09, 2009 15:35 pm

_GiO_ ha scritto:
il Duca ha scritto:Io non sto dicendo che queste vie siano delle porcate in sé, me ne guardo bene, tuttavia non ritengo mezzi leciti tutti quelli che arrivano a modificare la montagna per passare ad ogni costo. Ritengo infatti che si debba sfruttare solo ciò che la montagna presenta, altrimenti la si è già in qualche modo tradita.
Questo per lo meno è il mio modo d'intendere l'alpinismo.

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Credo che anche un tipetto quale Bonatti sarebbe d'accordo con me :!:
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 15:35 pm

lamontagnadiluce ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
lamontagnadiluce ha scritto:
_GiO_ ha scritto: Io mi riferisco a vie dove e stato necessario un limitato uso di cesello rispetto a quello dei chiodi normali. Vedi imprese di personaggi citati prima


90 ch./e sulla sud della Trieste un limitato lavoro di cesello...? :roll:

in proprozione, rispetto ai 330 normali e 45 cunei non sono poi cosi tanti


330+45+90=465 chiodi/cunei

La via ha uno sviluppo di 750mt....

750:465=1.6........1 ch. ogni 1.6mt. :roll:

conta che la parete strapiomba per 450 metri nella parte iniziale e i diedri superiori dovrebbero essere piu facili ma non di troppo
Imagino che gli strapiombi sottostanti abbiano richiesto chiodi piu ravvicinati di 1,6 metri, mentre la parte superiore presenti piu tratti scalabili in libera quindi con chiodi piu distanziati
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 15:38 pm

il Duca ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
il Duca ha scritto:Io non sto dicendo che queste vie siano delle porcate in sé, me ne guardo bene, tuttavia non ritengo mezzi leciti tutti quelli che arrivano a modificare la montagna per passare ad ogni costo. Ritengo infatti che si debba sfruttare solo ciò che la montagna presenta, altrimenti la si è già in qualche modo tradita.
Questo per lo meno è il mio modo d'intendere l'alpinismo.

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Credo che anche un tipetto quale Bonatti sarebbe d'accordo con me :!:

credo di si! :wink:
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Messaggioda ometto » lun nov 09, 2009 16:56 pm

_GiO_ ha scritto:Premesso che io non ho il pianta spit ne il perforatore e non li ho mai usati,ce da dire che se un eventuale ripetitore decide di salire ad esempio una via come la ''Piussi Redaelli '' alla Trieste e si trova ad un certo punto davanti a un pressione rotto cosa fa ?
Prova a piantare un altro chiodo normale? Se Piussi non c'e riuscito perche ci deve riuscire lui che sicuramente il tarvisiano era piu bravo a chiodare del presunto ripetitore.
Prova in libera? cosi su quella roccia notoriamente friabile sa cade sbottona un po di chiodi e magari qualche altro pressione .
Torna in dietro e lascia ad altri l'onere della decisione?
Altri che si troverebbero nella sua stessa situazione.
Sfodera il suo perforatore che si e portato solo ed esclusivamente per utilizzarlo in situazioni del genere,pianta un altro pressione e conquista la vetta :?:


Se tutta la tua salita è possibile solo perchè Piussi ha usato un chiodo a pressione... e tu nonostante...

-scarpette
-magnesite
-allenamento in palestra
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-rivetti
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-friends,
-nuts

non riesci a superare quel metro...

Per me è meglio se scendi.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 17:22 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:Premesso che io non ho il pianta spit ne il perforatore e non li ho mai usati,ce da dire che se un eventuale ripetitore decide di salire ad esempio una via come la ''Piussi Redaelli '' alla Trieste e si trova ad un certo punto davanti a un pressione rotto cosa fa ?
Prova a piantare un altro chiodo normale? Se Piussi non c'e riuscito perche ci deve riuscire lui che sicuramente il tarvisiano era piu bravo a chiodare del presunto ripetitore.
Prova in libera? cosi su quella roccia notoriamente friabile sa cade sbottona un po di chiodi e magari qualche altro pressione .
Torna in dietro e lascia ad altri l'onere della decisione?
Altri che si troverebbero nella sua stessa situazione.
Sfodera il suo perforatore che si e portato solo ed esclusivamente per utilizzarlo in situazioni del genere,pianta un altro pressione e conquista la vetta :?:


Se tutta la tua salita è possibile solo perchè Piussi ha usato un chiodo a pressione... e tu nonostante...

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non riesci a superare quel metro...

Per me è meglio se scendi.

Sono d'accordo..sicuramente con qualce attrezzo moderno che allora non esistava riusciremo comunque a cavarcela
piccola nota: all'0ora i rurp come li conosciamo oggi non esistevano ma si usavano cmq piccole lamette antenate dei moderi rurp.
Per mettere un rivetto serve lostesso il perforatore.
Resta ancora da decidere se affrontare una via con attrezzi che i primi salitori non hanno usato sia piu o meno giusto
ito ( e mi riferisco a mezzi che non modificano la roccia)
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Messaggioda Roberto » lun nov 09, 2009 18:07 pm

Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 18:10 pm

Roberto ha scritto:Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)

a quanto pare il nocciolo della questione e sempre quello
morale: non ne uscireo mai
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Messaggioda ometto » lun nov 09, 2009 21:49 pm

_GiO_ ha scritto:
Roberto ha scritto:Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)

a quanto pare il nocciolo della questione e sempre quello
morale: non ne uscireo mai


basta non metterli. Mai. E neanche chiodi a pressione.
Basta un po' di umiltà in più.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 21:59 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
Roberto ha scritto:Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)

a quanto pare il nocciolo della questione e sempre quello
morale: non ne uscireo mai


basta non metterli. Mai. E neanche chiodi a pressione.
Basta un po' di umiltà in più.

basta il buon senso
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Messaggioda ometto » lun nov 09, 2009 22:08 pm

_GiO_ ha scritto:
ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
Roberto ha scritto:Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)

a quanto pare il nocciolo della questione e sempre quello
morale: non ne uscireo mai


basta non metterli. Mai. E neanche chiodi a pressione.
Basta un po' di umiltà in più.

basta il buon senso


No.
Lo dimostrano i fatti.
Praticamente tutte le vie in dolomiti sono salibili in libera...
Anche tutte quelle che sono state aperte con chiodi a pressione e spit messe con buon senso.
In realtà bastava aspettare qualche decina di anni e sarebbe arrivato un alpinista più forte, temerario e preparato, che passava senza aver bisogno di forare la roccia.

In realtà chi usa gli spit non ha il buon senso di ammettere che quella parete per lui non è scalabile..
Ultima modifica di ometto il lun nov 09, 2009 22:13 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 22:13 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
Roberto ha scritto:Di questo passo arriviamo alla solita diatriba senza fine "spit si spit no"!.... meglio lasciar perdere 8)

a quanto pare il nocciolo della questione e sempre quello
morale: non ne uscireo mai


basta non metterli. Mai. E neanche chiodi a pressione.
Basta un po' di umiltà in più.

basta il buon senso


No.
Lo dimostrano i fatti.
Praticamente tutte le vie in dolomiti sono salibili in libera...
Anche tutte quelle che sono state aperte con chiodi a pressione e spit messe con buon senso.
In realtà bastava aspettare qualche decina di anni e sarebbe arrivato un alpinista più forte, temerario e preapartato che passava senza forare la roccia.

In realtà chi usa gli spit non ha il buon senso di ammettere che quella parete per lui non è scalabile..

sui passaggi chiodati con chiodi a pressione si passa in libera solo perche a proteggere i virtuosismi ci sono i pressione si era detto mi pare di non continuare in questo topic per non finire in questa discussione ma si vede che non ne potevi fare a meno
Ciao
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Messaggioda ometto » lun nov 09, 2009 22:19 pm

_GiO_ ha scritto:sui passaggi chiodati con chiodi a pressione si passa in libera solo perche a proteggere i virtuosismi ci sono i pressione


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Messaggioda Giorgio Travaglia » lun nov 09, 2009 22:21 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:sui passaggi chiodati con chiodi a pressione si passa in libera solo perche a proteggere i virtuosismi ci sono i pressione


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Messaggioda Roberto » lun nov 09, 2009 22:30 pm

L' integralismo è una brutta bestia e fa capolino non solo nell' ambito religioso :roll:
E' vero, molte vie storiche, aperte in artificiale e con uso di chiodi a pressione oggi potrebbero essere salite in libera, ma gli apritori di allora sono nomi che appatengono alla storia con la S maiuscola, affermare che hanno fatto porcate mi sebra sciocco.
Il fatto che per risolvere un problema alpinistico abbiano utilizzato dei chiodi a pressione non significa che abbiano tolto qualcosa ad altri, la rigidità è un problema nella convivenza come l' eccessiva elasticità, occorre moderazione e tolleranza.
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun nov 09, 2009 22:32 pm

ometto ha scritto: In realtà bastava aspettare qualche decina di anni e sarebbe arrivato un alpinista più forte, temerario e preparato, che passava senza aver bisogno di forare la roccia.

In realtà chi usa gli spit non ha il buon senso di ammettere che quella parete per lui non è scalabile..


Già... 8)

http://www.alpinrouten.de/files/routen/ ... across.htm
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Messaggioda ometto » mar nov 10, 2009 9:52 am

Roberto ha scritto:L' integralismo è una brutta bestia e fa capolino non solo nell' ambito religioso :roll:
E' vero, molte vie storiche, aperte in artificiale e con uso di chiodi a pressione oggi potrebbero essere salite in libera, ma gli apritori di allora sono nomi che appatengono alla storia con la S maiuscola, affermare che hanno fatto porcate mi sebra sciocco.
Il fatto che per risolvere un problema alpinistico abbiano utilizzato dei chiodi a pressione non significa che abbiano tolto qualcosa ad altri, la rigidità è un problema nella convivenza come l' eccessiva elasticità, occorre moderazione e tolleranza.


Roberto, sei un forte alpinista e nutro grande ripetto per te. Come nutro un grande rispetto per molti degli alpinisti passati. Mai mi sognerei di afferamare che hanno fatto porcate..

Ma

Per me l'alpinismo e ancora di più l'arrampicata è sempre stato un gioco in cui si prova a salire la montagna o la parete così come è.

Se ci sono prese, fessure e buchi che mi consentono di salire... bene!
Altrimenti... scendo. Probabilmente verrà qualcuno più forte di me, che ci riesce. Non trovo giusto adeguare la montagna alle mie capacità, solo perchè non riesco a fare a meno di poter affermare di aver aperto una via nuova sù una certa parete. Come non trovo giusto rubare lo spazio alle generazioni future, certamente più forti ed allenate.
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Messaggioda Roberto » mar nov 10, 2009 11:25 am

ometto ha scritto:
Roberto ha scritto:L' integralismo è una brutta bestia e fa capolino non solo nell' ambito religioso :roll:
E' vero, molte vie storiche, aperte in artificiale e con uso di chiodi a pressione oggi potrebbero essere salite in libera, ma gli apritori di allora sono nomi che appatengono alla storia con la S maiuscola, affermare che hanno fatto porcate mi sebra sciocco.
Il fatto che per risolvere un problema alpinistico abbiano utilizzato dei chiodi a pressione non significa che abbiano tolto qualcosa ad altri, la rigidità è un problema nella convivenza come l' eccessiva elasticità, occorre moderazione e tolleranza.


Roberto, sei un forte alpinista e nutro grande ripetto per te. Come nutro un grande rispetto per molti degli alpinisti passati. Mai mi sognerei di afferamare che hanno fatto porcate..

Ma

Per me l'alpinismo e ancora di più l'arrampicata è sempre stato un gioco in cui si prova a salire la montagna o la parete così come è.

Se ci sono prese, fessure e buchi che mi consentono di salire... bene!
Altrimenti... scendo. Probabilmente verrà qualcuno più forte di me, che ci riesce. Non trovo giusto adeguare la montagna alle mie capacità, solo perchè non riesco a fare a meno di poter affermare di aver aperto una via nuova sù una certa parete. Come non trovo giusto rubare lo spazio alle generazioni future, certamente più forti ed allenate.


Ma si, certo che occorre moderazione e capacità di capire che se il problema è troppo oltre le proprie possibilità, meglio farlo risolvere a chi ha queste possibilità. Ma la via del Nose a El Capitan ha dei tiri completamente rivettati ed oggi è salita il lbera, di corsa, slegati e non so in quanti altri modi verra salita in futuro, Warren Harding resta un grande dell' alpinismo e nessuno gli rimprovera di averla salita in quel modo.
La storia è fatta di pionieri che non vanno per il sottile, come la conquista dell' Everest con l' ossigeno, come Scott d Hamundsen ai Poli. Chi arriva dopo trova il modo di realizzare le sue aspirazioni in modo alternativo.
Come ho detto occorre moderazione, tolleranza e capacità di capire il proprio limite, ma l' "autocastrazione" mi sembra eccessiva :wink:
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