pasasò ha scritto:altro sia fare confusione tra la norma e la diversità.
questa è proprio brutta secondo me...
Per questa norma è determinata, temporale, relativa, statistica, culturale tanto che in varie epoche storiche l'omosessualità fu considerata "normale" e ora per diverse motivazioni non lo è più.
E si badi bene, agisco preventivamente, l'omosessualità è anche strettamente naturale dal momento che è diffusa e praticata in moltissime specie animali oltre che nell'uomo.
Capisco però in un certo verso anche Falco e Siloga: non è facilissimo avere oggi un figlio omosessuale che si deve confrontare con una comunità di persone omofobe, però il problema non è nell'omosessuale ma negli altri.
Ho detto solo che mi dispiacerebbe se mio figlio fosse gay, nient'altro. Essere non-normali non è mai facile, e la norma in certi casi non è un fatto culturale ma una caratteristica determinata dalla natura, e molte culture del passato (Grecia, Roma, ecc.) sono state devianti per certi aspetti. Gli animali stessi hanno anche loro una cultura che influisce sui comportamenti, e non è detto che questi debbano essere considerati naturali a ogni costo confondendo l'animalità con la natura.
Ferma restando tutta la mia tolleranza, di più la comprensione, di più la solidarietà, di più la simpatia verso chi è stato costretto da una sua caratteristica personale a cercare strade non ortodosse per raggiungere la felicità, anche perché in molti casi non ha potuto scegliere.