
Dopo l'incidente e l'operazione di quest'inverno ho duramente lottato e lavorato per un recupero veloce. 6 mesi dopo ho messo i piedi sul ghiacciaio e ho portato su la mia dolce metà.
Devo dire che è andata bene, sono ancora lento, ma i dolori e l'attrito della placca che ho sulla tibia, nello scarpone, si facevano sentire solo se non potevo evitare passi in traverso dove far giocare la caviglia. Tra l'altro erano almeno 4 anni che non favevo un uscita con mia moglie e abbiamo messo insieme, e celebrato con gioia le 2 occasioni.
Abbiamo scelto questa cima "test" al rientro, per la difficoltà alpinistica modesta(per alucni F per altri PD ma direi che la differenza non è significativa e può essere eventualmente data dalle condizioni del ghiacciaio (comunque tranquillo). Ha però un certo sviluppo e partendo dalla Capanna Albigna, dovendo perdere all'inizio ca. 200 mt di quota, il dislivello positivo tot. è di ca. 1500 mt.
La Cima di Castello è in effetti la vetta più alta di tutto il gruppo Masino-Bregaglia. E' forse il punto più panoramico della regione. La montagna sorge a cavallo fra la Valle di Zocca, versante italiano e le valli del Forno e dell'Albigna - Svizzera.
Possiamo quindi immaginare lo spettacolo di tutte le vette dei gruppi attigui che da qui si presenta totale
Dal rifugio scendere per circa duecento metri per dossi seguendo il corso del torrente proveniente dalla cima di Cantone. Consiglio però di non scendere sino ad arrivare a costeggiare il lago (alcuni report indicano questo) ma di tagliare (rari ometti e traccia di sentiero) e dirigersi direttamente verso la Punta Albigna. Una vota raggiunta la base di granito molto invitante della suddetta, aggirarla tenendosi il più possibile verso la parete (attenzione più avanti ad eventuali scaricamenti dall'alto). Seguire i cordoni morenici della sponda orientale del ghiacciaio lasciandosi a sx la parete nord della cima di Cantone ora con un semicerchio che ci fà evitare la parte più tribolata del ghiacciaio dirigersi verso la bocchetta di Zocca che ci porta sul versante opposto e sulla porzione meridionale del ghiacciaio (Vadrec di Castel Sud) . Noi ci siamo trovati a questo punto, chiusi in un suggestivo catino formato alle ns. spalle dalla cresta e innanzi a noi da una cornice aggettante di ca. 4/5 mt.
Ora in direzione est iniziano i 2 tratti più ripidi dell'intera ascensione 45° max che portano alla parte finale della cresta e alla vetta.
La discesa si effettua per la via di salita
Condizioni del ghiacciaio buone tutti i crepi bene in vista
Attenzione a passare sotto le creste circostanti, alcuni scaricamenti.
Attrezzatura consigliata: corda picca e ramponi
Purtroppo non ho un report fotografico completo causa morte improvvisa delle batterie.
la traccia
Vadrec di Castel Nord e dietro la vetta
tramonto dall Capanna Albigna
il fronte del ghiacciaio
il plateau superiore prima della bocchetta
la vista della vetta dai pressi della bocchetta
la Lucy prima dei pendii finali
CURIOSITA': foto della vetta e del ghiacciaio nel luglio 2004 - notare la differenza!