anche io contro i centri commerciali, anche io sono per il sostegno ai piccoli venditori, produttori, spacciatori (scherzo) però per rimarcare la differenza tra rifugio Cai ed esercizio commerciale riporto ma non quoto questo
Quando coi soci mi fermo in un rifugio consumo, non perche' ne abbia bisogno, ma come forma di rispetto. Usare gratis delle infrastrutture per le quali il gestore paga un affitto, mi sembra scorretto
perchè la ratio che ne sta alla base e cioè che il rispetto sta nel consumo immediato è perniciosa. Il rispetto sta nel presentarsi, nell'entrare in rapporto empatico con l'altro e se questo altro è un professionista che usufruisce di strutture non di proprietà sua il rapporto empatico oltre che nella comunicazione immediata è creato a monte con il finanziamento della struttura (Cai) che gli permette di lavorare. E' per questo che trovo giusta la norma per cui ai soci è giusto concedere posto a sedere senza pagare nulla, anche se ovviamente l'educazione obbligherebbe i beneficiari a comportarsi come ospiti in casa altrui e non come padroni.
Questo su un piano strettamente formale perchè se si vuole parlare di costume anch'io come ordine di preferenza metto non toccare il rifugio e se proprio devo farlo sento il dovere di acquistare qualcosa però credo che questo bon ton non debba inficiare la regola per cui nel rifugio Cai per i soci Cai il posto è gratis. Punto. Altrimenti si ingenerebbero logiche perverse tipo... ma allora dato che il rifugio è una struttura con locali interni ma anche con uno spazio esterno che viene tenuto in ordine da un gestore, quanto si deve fare pagare o quanto deve sentirsi in dovere di pagare una persona che usufruisce per esempio della seduta attigua al muro dell'edificio per prender eil sole o solamente riposarsi ma senza entrare nel rifugio? ciò porterebbe la gente lontana dai rifugi, cosa che non vuole nè il Cai, nè il gestore di un rifugi ne la gente di buon senso.
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello