rapporto col volo...
il mio è finalmente cambiato, proprio ieri.
Premetto che arrampico da pochi mesi assieme ad un mio carissimo amico (abbiamo iniziato assieme con un corso in una palestra) e che le uscite in falesia si contano sulle dita delle mani, in ogni caso ora ci siamo attrezzati e stiamo cercando di instaurare l'indispensabile rapporto di fiducia e telepatia che serve tra chi arrampica e chi assicura.
Appunto ieri dopo un tentativo mal riuscito, da secondo, su un 6a messo su da un'altra coppia di amici un po' più ferrati, ci siamo dedicati all'unico 5c della falesia, io da primo e il mio socio ad assicurare.
Come al solito mi sono barcamenato per i primi rinvii tra la sicurezza di aver appena moschettonato e quindi aver il rinvio sopra la testa e la sana strizza di avercelo sotto di se, ben consapevole che prima o poi un voletto ci sarebbe dovuto stare, proprio per togliermi il blocco psicologico.
Detto fatto, dopo un bel diedro con fessura arriva la parte appena più ostica (per me che sono un apippa ovviamente), provo due volte a passarla, devo tornare un po' indietro su prese più comode a riposare un po', riprovo, arrivo quasi a tiro per finalmente moschettonare di nuovo, mi allungo, riesco a mettere sto belin di rinvio e... mi accorgo che le mani semplicemente mi dicono, ok ragazzo hai ancora 3 secondi poi noi molliamo. Sono riuscito ad avvertire con un urlo (un po' disperato lo ammetto) il socio e poi son venuto giù come una pera, questione di un attimo e un paio di metri soltanto, parato benissimo e con solo una botta alla caviglia dopo la pendolata.
Posso dire che ero solo che contento di essermi finalmente tolto il dente del primo volo e di aver guadagnato tantissima fiducia nella persona con cui scalo e continuerò a scalare sempre di più, mi sono ripreso dallo spavento e nonostante un po' di male alla caviglia e grazie ad uno spit della via accanto mi sono inventato una manovra evasiva che mi ha permesso di recuperare tutti i miei rinvii e di non lasciarci nemmeno il maillon che ormai pensavo di dover sacrificare!
in conclusione quindi, ottima esperienza, istruttiva e psicologicamente importante.
questa è ovviamente solo il contributo di un ultimo arrivato, ma penso di essermi fatto l'idea che la caduta sia parte imprescindibile dell'arrampicata, vi saprò dire quando poi i voli si faranno più consistenti, magari su chiodature più rade...

L'arrampicata è quella disciplina consistente nel desiderio di subire dolore fisico o umiliazioni, dal quale il soggetto che vi si sottopone si aspetta di conseguire un appagamento emotivo..