arca ha scritto:Effettivamente si fa corsi per tutto, tranne che per chi chioda itinerari d'arrampicata sportiva (qualche nozione di geologia, di tecnica dei materiali, di giurisprudenza....tutto sommato è quello che già si fa con gli istruttori CAI o le GA con corde e attrezzi d'arrampicata, i kN, le forze di arresto, e tutte ste menate...). Magari succede che vai in un posto chiodato con materiali tutti testati, posizionati alla perfezione e non si è accorto che lo sperone sopra le catene vien giù da un momento all'altro, giusto per fare un esempio...Io sarei anche per la odierna, caotica deregulations perchè l'orgasmo perforatore di chi ha un trapano dalle mie parti ha prodotto un numero di vie che non riesco più a starci dietro: belle, brutte, roccia sana o di merda...almeno ci sono, ed egoisticamente sono io che decido dove e come salirle. A dare tutto in mano a professionisti, ho paura che si vada a finire come con le GA: non ce ne è mai abbastanza...
...sono sostanzialmente daccordo.
La questione non e' semplice e non vedo grandi vie di mezzo.... nel senso che oggi chiunque puo' mettersi a chiodare vie, sia facendo lavori ben fatti sia discutibili (in termini di sicurezza). L'alternativa e' farlo professionalmente con tutto cio' che comporta, albo dei professionisti, falesie "garantite", norme, responsabilita' ecc.ecc.ecc.ecc.ecc....
Tra le due soluzioni io sono per la deregulation, senza ombra di dubbio perche', fino a prova contraria (e qui se ne' gia' ampiamente discusso in topic piu' o meno simili) non si sono mai verificati incidenti significativi per il cedimento degli spit, delle soste e quant'altro. Capisco se ogni fine settimana ci fossero morti, incidenti e quant'altro dovuto a pessimi lavori, ma questo non succede e quindi va bene cosi'.
Il giorno che tutto dovesse essere certificato si aprirebbero le porte dei tribunali e ad ogni graffio si finirebbe dagli avvocati ed e' molto meglio che l'arrampicata sia ancora vissuta come una attivita' rischiosa dove ognuno deve essere ben in grado di valutare quel che fa.