quote="Count Vankel"]
Beppe CM ha scritto:La forza in arrampicata. Mah ?
Come molti, sin da quando ho iniziato ad arrampicare (sportiva) ho fatto molto allenamento per la forza e trazioni al travo.
Ma oggi, dopo un po? d?esperienza, mi chiedo veramente quanto mi sia servito ed abbia realmente inciso quest?allenamento.
Se uno guarda il fisico dei climbers ne vede di tutti i tipi. Adam Ondra, 16 anni, fisico quasi anoressico: sembra essere oggi tra i migliori al mondo. Chris Sharma, anche lui uno dei migliori ma però un bel fisico, quasi simile a quello di un ginnasta. Jolly Lamberti ha una schiena da culturista e fa il 9A. Nel suo libro afferma di saper fare 8 trazioni su un braccio. Ma il 9A lo fa anche la Josune Bereciartu che ha un fisico da indossatrice e sembra trasparente. Non penso proprio riesca a fare trazioni su un braccio. Così come non penso ci riesca Dave Graham che in certi video sembra uscito da un campo di concentramento (e in Dosage 5 guarda Dani Andrada che, invece, ci riesce) o Steve McClure (Hotel Supramonte in libera!) che sembra un bambino. Sull?ultimo numero di Pareti in copertina c?è il nostro Gianluca Daniele che ha fatto un 9A a Sperlonga. Impressionante il suo fisico. Dice, nell?intervista, che si allena ogni giorno a secco con il travo che ha sul balcone ed esce su roccia solo nel fine settimana. Ma Daila Ojeda, (8B a vista),che sarà un 50 kg di donna, volteggia sui tetti e iper ?strapiombi delle grotte spagnole (rif. Dosage 5). E così tutte le top climber donne compresa la nostra Jenni Lavarda, o Beth Rodden o la stessa Linn Hill.
Fare una trazione su un braccio equivale (quasi) dal punto di vista della forza pura (non chiaramente da quello energetico) a trazionare con due ma con una zavorra pari al proprio peso attaccata all?imbrago. Ma chi ci riesce? Provate a immaginarvi di farlo e di farlo magari su una tacca e non alla sbarra.
E? la scoperta dell?acqua calda ma vedo spesso sottovalutato il fatto che contino e siano determinanti i muscoli dell?avambraccio piuttosto che i dorsali o i bicipiti. Soprattutto, che i muscoli dell?avambraccio non siano troppo ipertrofici perchè questi muscoli schiacciano (cito Lamberti), ?spremono? i vasi e capillari venosi ostacolando così il ritorno del sangue al cuore. Da qui la ?ghisa? che poi è una specie di congestione di sangue nel muscolo.
Conta allora 1) pesare poco 2) avere una forza ?nervosa? 3) non avere troppa massa muscolare?
Qual è la vostra esperienza nel rapporto tra forza e prestazioni? Potremmo provare a raccogliere due dati: qual è il vostro grado a vista e la vostra prestazione alla tacca del travo (ad esempio, da 2 cm), in termini di quanti kg (zavorra + vostro peso) tenete in sospensione per 5 s?
ciao Beppe.
ti riporto la mia esperienza
ho iniziato a scalare a novembre. per tre mesi sono andato in palestra ad allenarmi. ho scalato solo 6 volte. le prime 3 avevo abbandonato wushu sanda, quindi il mio fisico si stava abituando ad uno sforzo diverso: applicavo forza in maniera differente, la resistenza era diversa; è aumentata la tensione mentale e la rigidità quindi non riuscivo bene a vedere i passaggi e movimenti che dovevo fare su roccia.
io peso 84 kg sono alto 187cm. ho ripreso arti marziali ed ho abbandonato la palestra. essendo il sanda una disciplina in cui combatti, quindi devi usare tutti gli aspetti del corpo umano, la forza, la resistenza al fiato, la
concentrazione mentale e il respiro, con l'arrampicata, le 3 successive volte in cui sono andato a scalare sono migliorato tantissimo e non mi è servito nessuno allenamento da boulder perché molti dei movimenti basi li avevo assimilati e li ho potuti applicare successivamente con + dinamismo e forza mentale. io ho scalato massimo sul 6b+. ora ho smesso di arrampicare perché devo recuperare degli esami e perché mi sto facendo sanda, e ti dirò il fatto di non sentirmi dipendente dalla montagna o falesia che sia, mi fa stare bene. sono sicuro che quando tornerò a scalare, il mio approccio sarà molto + sereno e il mio stile di arrampicata sarà ancora + diverso. dei momenti di stacco servono a volte a farti vedere le cose in maniera diversa. ora secondo me ti fai sovrastare troppo dai pensieri come forza resistente, forza esplosiva, forza massimale,resistenza etc etc. + scali, + capirai come devi sviluppare il tuo fisico.
ci sono 4 aspetti da considerare:
l'aspetto mentale: è sicuramente + produttivo essere concentrati e sapere utilizzare il respiro( e non il contrario) e pensare ai movimenti piuttosto che andare a pomparsi in palestra x fare boulder( se pure due ore in palestra fanno di + di una giornata in falesia). ci sono persone che al posto dei bicipiti hanno delle pallette da tennis e fanno i 9a.
l'aspetto fisico: è necessario avere molta forza nelle dita e resistenza, ma è anche vero che è la mente che condiziona il corpo. puoi essere definito e allenato fisicamente quanto vuoi, ma se la tua mente ti blocca per qualsiasi motivo, quella caratteristiche fisiche, diventano un deficit e ti sembra di crollare e di aver buttato tempo e fatica.
l'aspetto emotivo: qualsiasi sentimento inconscio ( che tu non riesci a capire da dove provengano:passato, presente, futuro) che esce fuori durante l'arrampicata, molte volte viene visto come se l'allenamento fisico fosse fatto male e senza metodo. se riuscissi a consapevolizzare da dove provengono quegli stati d'animo, riusciresti a tramutare quelle sfiducia emotiva in forza fisica.
lo streching (yoga): metto yoga tra parentesi perché questo non è altro che streching controllato dal respiro. è il respiro (quindi noi) che controlla lo streching e non quanto + tiriamo e cerchiamo di allungare. se intendi l'arrampicata come yoga in movimento, riusciresti ad avere un approccio meno duro con la roccia, meno da "pippe mentali sulle ripetizioni al trave" o schede di allenamento. la forza e la resistenza nelle gambe, mani e braccia si sviluppa con metodo e senza strafare.[/quote]
..ciao beppe!
che dire....ogni climber ha le sue particolarità fisiche e ci sono quelli più predisposti ad una cosa piuttosto che ad un altra......certo è che con l'allenamento giusto e perseveranza tutti possono ottenere ottimi risultati.
io mi alleno metodicamente da due anni esatti.peso 60kg x 169
traziono monobraccio alla tacca da 1.5 cm
traziono monobraccio con 10 kg di sovraccarico alla sbarra
traziono monodito
sospendo monobraccio su tacca da 1 cm
al pan gullich,su tacche buone(3-4cm)lancio monobraccio
..è solo questione di trovare l'allenamento perfetto per se stessi..e dedicarci tutto il tempo necessario..