http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8874801327
recensione su DOMENICA il sole 24 ORE 15/03/2009 di A.Casalegno
fà riflettere....
scusate ma...è stato volutamente segnalato in questa sezione...non solo per la lettura...

da generazione tepa sport » mer mar 18, 2009 10:04 am
da lasimonetta » mer mar 18, 2009 14:33 pm
da generazione tepa sport » mer mar 18, 2009 15:36 pm
da julius » mer mar 18, 2009 16:18 pm
da Enzolino » mer mar 18, 2009 16:35 pm
da lasimonetta » mer mar 18, 2009 18:04 pm
generazione tepa sport ha scritto:A.Casalegno scrive......
"... Non ammiro dunque Hermann Buhl. Nè Karl Unterkircher, fortissimo e simpatico alpinista di Selva di Val Gardena, precipitato il 15 luglio 2008 mentre tentava una difficile via nuova al Nanga Parbat...."
da crodaiolo » mer mar 18, 2009 18:39 pm
julius ha scritto:..Su questo punto mi viene in mente un bellissimo e umanissimo passaggio del libro di Reinhard Karl (Montagna vissuta tempo per respirare )...quando impegnato sul Capitan "improvvisamente" ha voglia di scendere e tornare a casa a dire alla sua donna che l'ama e che la vorrebbe sposare...
da Sbob » mer mar 18, 2009 19:22 pm
Enzolino ha scritto:Trovo che ridurre la passione per l'alpinismo ad un atto egocentrico sia una recente forma di retorica.
Personalmente la considero piu' una vocazione, una chiamata a cui l'alpinista si sente di rispondere e per la quale puo' sentirsi diviso tra doveri familiari e quelli nei confronti della propria vocazione.
da lasimonetta » mer mar 18, 2009 19:55 pm
Sbob ha scritto:ma sappi che lo stai facendo solo per te stesso.
da granparadiso » mer mar 18, 2009 23:14 pm
luigi dal re ha scritto:in effetti c'è da pensare.
Io spesso mi chiedo se valga la pena,soprattutto quando avvengono degli incidenti,poi la risposta è sempre la stessa...
da granparadiso » mer mar 18, 2009 23:25 pm
sbob ha scritto:ma sappi che lo stai facendo solo per te stesso.
da Gibolla » mer mar 18, 2009 23:34 pm
da Enzolino » gio mar 19, 2009 9:52 am
Forse tu, ma io non mi sento figo se vado in montagna.Sbob ha scritto:Enzolino ha scritto:Trovo che ridurre la passione per l'alpinismo ad un atto egocentrico sia una recente forma di retorica.
Se smetti di andare in montagna chi ci rimette? Esclusivamente tu. Quindi direi che e' un atto egoistico, come andare al mare, uscire a prendersi una birra. Lo fai perche' ti fa star bene.Personalmente la considero piu' una vocazione, una chiamata a cui l'alpinista si sente di rispondere e per la quale puo' sentirsi diviso tra doveri familiari e quelli nei confronti della propria vocazione.
Mah... io capisco il discorso della vocazione quando si rivolge agli altri. Il medico che parte con Medici senza Frontiere, il prete che va a cacciarsi nelle favelas... quelli rinunciano a tutto per aiutare gli altri...
Ma per favore, smettiamola di sentirci fighi perche' andiamo a farci i cavoli nostri.
Poi, se e' la cosa che ti fa sentir vivo, fallo... ma sappi che lo stai facendo solo per te stesso.
da Sbob » gio mar 19, 2009 10:55 am
Enzolino ha scritto:Forse tu, ma io non mi sento figo se vado in montagna.
Per me non rappresentano solo un superficiale piacere edonistico, ma fanno parte di me, della mia natura. Sono una fonte di crescita per me, ma anche per gli altri.
Non e' una soddisfazione egoistica, ma una soddisfazione del se' in relazione con quello degli altri. E cosi', mia moglie si rende conto che quando vado ad arrampicare sono molto piu' amorevole, dolce, simpatico ed una luce speciale brilla nei miei occhi.
Quando ho conosciuto mia moglie, le ho detto sin dall'inizio che non avrei rinunciato alla montagna, e quindi lei ha fatto una scelta consapevole.
Allo stesso modo, quando lei va a ciaspolare da sola o con altri, io son contento per lei e per il bambino.
E non vedo l'ora di portarci anche il bambino in montagna, perche' son convinto sia un'esperienza molto educativa.
Poi c'e' il discorso sul rischio.
Io faccio cose per le quali son sicuro di non ammazzarmi, altrimenti non le farei. Il rischio e' relativo, per cui giudicare chi fa cose che a noi sembrano rischiose, e' solo una forma di controllo sociale, niente di piu'.
da Enzolino » gio mar 19, 2009 11:30 am
da julius » gio mar 19, 2009 14:27 pm
crodaiolo ha scritto:julius ha scritto:..Su questo punto mi viene in mente un bellissimo e umanissimo passaggio del libro di Reinhard Karl (Montagna vissuta tempo per respirare )...quando impegnato sul Capitan "improvvisamente" ha voglia di scendere e tornare a casa a dire alla sua donna che l'ama e che la vorrebbe sposare...
sbaglierò... ma il libro era "Yosemite- arrampicare nel paradiso verticale"
dove Reinhard, durante un bivacco per la salita di Son of Heart,
"si guarda allo specchio" e molto spudoratamente si vomita addosso... :
" nell'oscurità sei nudo e la facciata che ti sei costruito per il giorno è senza effetto di notte,
quando apri le frontiere verso te stesso, quando rimugini i tuoi segreti,
quei segreti che solo tu conosci e che non dirai mai a nessuno...
Che razza di libertà è quella che ti lascia andare sempre in montagna?
Da solo in montagna, diventi un solitario, forse anche un introverso, un eccentrico, una figura tragica.
Quando sarai sposato potrai sempre ancora andare in montagna.
E adesso hai una donna che ti ama, che puoi amare, e tu idiota stai qui a martellar le pietre.
La libertà totale non è la libertà più grande.
Rinuncia a qualcosa, e riceverai di più..."![]()
Immenso
da Sbob » gio mar 19, 2009 14:29 pm
Enzolino ha scritto:Ecco, se ora, pur avendo un figlio, vado in montagna a praticare alpinismo e mi danno dell'egoista ... ebbene ... sento che questo giudizio non corrisponde alla realta' ...
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