da nuvolarossa » mar mar 10, 2009 23:49 pm
Sono contrario agli obblighi laddove in gioco ci sono le mie scelte e le mie libertà.
La sicurezza per decreto è l'illusione che va più di moda in questi tempi, con il solo effetto di rendere ancor più dure le facciate quando capitano.
Sono due visioni del mondo, è inutile.
Vedo i bambini in bici con il casco, sugli sci con il casco, bambini che non giocano più per le strade e sono triste per loro. Crescono in un mondo reso ovattato e ancor più pericoloso da quegli stessi adulti incapaci di dar loro un senso di sicurezza che provenga da dentro. Adulti isterici e con millemila timori personali che riversano sulla società e sui propri figli, adulti che che hanno l'ansia di normare qualunque aspetto del vivere perchè hanno il terrore di spazi veramente liberi, dove uno possa decidere anche di rischiare la propria pelle, e ne hanno terrore perchè quegli spazi di libertà ricordano loro quanto poco libera sia la loro vita.
Come ha già detto qualcuno è una china pericolosa, tra un pò nei ristoranti sarà vietato servire pasti completi a chi è in sovrappeso (per chi già sorride irridente è una proposta già avanzata da parlamentari), dare da bere oltre al secondo bicchiere, magari fare sci alpinismo con grado di pericolo 4 e così via, sempre per il tuo bene per carità. E piano piano ci troveremo come insetti imprigionati nella tela di un ragno.
E' già così.
Mi domanderai che cosa io vorrei che fossero? Più vicini alla roccia, muoversi come un albero al vento, parlare come l?acqua che casca. Ma essi sono lontani dalle radici, oramai precipitano.
Io non predico, dico la mia come voi, chi predica sono quelli che vogliono limitare, regolare, normare, impedire, dare l'illusione di una finta sicurezza, una sicurezza artificiale e lo vogliono fare per te, per il tuo bene. Stanno arrivando a dirti che non morirai mai, la morte verrà eliminata per legge, saremo tutti tenuti in vita con dei bei tubicini, non preoccupatevi, stiamo lavorando per voi.
Quanto a mettere a rischio le vite di altri, nessun infortunato lo fa. Chi opera nel soccorso non è obbligato, sa a che cosa va incontro, sa che è un'attività pericolosa e se sceglie di farla non ha certo il diritto di dire state a casa se no io potrei rischiare la vita. Piuttosto si faccia pagare il soccorso tutte le volte che si accerti che l'incidente è avvenuto per imprudenza grave, ignoranza di come ci si muove in ambienti a rischio, sottovalutazione del pericolo.
A bientot