Cima alle Coste...strano paragone

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Cima alle Coste...strano paragone

Messaggioda federicopiazzon » lun nov 24, 2008 11:50 am

Ieri ripetuta Zilinderweg...bella,nel genere.
Per me che non sono capace è stressante da paura!

Per chi abita distante e non ha mai potuto apprezzare trattasi di uno specchio di calcare molto ruvido e grigio alta 300m circa sdraiato con qualche impennata tutta aderenza e niente in mano con diff fino al VI(il più non farebbe fastidio) con 24 protezioni in loco, NON INTEGRABILI.

Gli illuminati che percorsero per primi tale via negli anni '80 sono Reiser ed Enthofer; lo fecero con pochi chiodi e molto verosimilmente senza avere i pressione nello zaino. Poi vennero aggiunti 2 pressione, poi 2 spit(assai mal messi)... rimane psicologicamente pesante nonostante il pessimo "restyling".
Medesimo discorso si può fare per la parte bassa di Sole Nascente del grande Salvaterra, li affianco, che forse è ancora più sprotetta sul "facile" e più di ricerca.

Ora molte cordate sono passate su quella parete aprendo vie con bella arrampicata, molto ripetute, di alcune parlano un po' tutti nell'ambiente..vengono chiamate gioielli :?:

Fatto sta che a 20 anni di distanza su difficoltà di poco maggiori vengono utilizzati gli spit in maniera seriale
(anche sugli itinerari con mire "alpinistiche") la ricerca del punto di minor resistenza si perde, si perde il coraggio di partire dal chiodo e senza riferimenti, in placca aperta, andare a cercare la via senza sapere tra quanti m si rinvierà...

Il grado medio in libera degli arrampicatori ha fatto passi da gigante in questi 20 anni.. come mai il più delle volte questo sembra non dia un impulso positivo all'alpinismo?

Per favore non mi rispondete che la valle ormai è un parco giochi ed è giusto così..le falesie li intorno hanno 25-30 anni di storia ma le cose sono cambiate negli ultimi 15! In Dolomiti è la stessa cosa...
E' un fatto(grave secondo me) culturale!
Capita di parlare con alpinisti con curriculum pieni zeppi di fior fiore di vie a cui chiedo com'è la tale gran classica impegnativa che ha segnato la storia della zona e loro dicendomi che non è bella perchè ha tratti friabili o qualche chiodo brutto mi indicano come meritevole la solita via insulsa spittata/semispittata che non si può certo segnalare per aver significato qualcosa ma fa 7a...cosa devo pensare??E' progresso o involuzione?
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Messaggioda MarcoS » lun nov 24, 2008 13:01 pm

ti chiedi perché? solito discorso.
Almeno nelle linee generali, e semplificando, ché non ho tempo né voglia di buttar giù pappardelle più circostanziate, per me si può parlare di:

- spirito dei tempi

- evoluzione della tecnica pura ma, in genere, molto meno di mente e spirito (o a scapito di questi), a differenza di quello che era lo "spirito del tempo" degli anni di rieser. E la "colpa" non è - o non è completamente -dello spit.

- delega della responsabilità ad "altro" da noi (materiale, chiodatore.....)
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Messaggioda alberto60 » lun nov 24, 2008 13:29 pm

senza dubbio è lo spirito dei tempi.

Non si ha la voglia ne lo stimolo di andare oltre le colonne d'ercole.

Tanta gestualità, tecnologia, grado.... ma poco spirito d'avventura.
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Messaggioda federicopiazzon » lun nov 24, 2008 13:38 pm

Sono una pippa e abbastanza coniglietto...ma sta storia quando ci penso mi fa na gran TRISTEZZA!
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Messaggioda federicopiazzon » lun nov 24, 2008 13:49 pm

MarcoS ha scritto:. E la "colpa" non è - o non è completamente -dello spit.



Sono d'accordo, però lo spit aiuta tanto...
rimane il fatto che ci sono vie(spesso d'epoca) che non oserei nemmeno pensare di provare nonostante siano spittate...e non per il grado!


Mi chiedo però cosa spinga certi personaggi, magari dalle ottime capacità tecniche, ad attrezzare gli itinerari per la ripetizione anzichè per la realizzazione in sè...
Mi chiedo perchè dietro certe vie si leggono anche nomi dai quali ci si aspetterebbe tutt'altro.. e non parlo di figli di questi tempi!!
Mi chiedo se non stiamo solo consumando roccia e rubando spazio per l'esplorazione alle generazioni future..
Mi chiedo dove e a cosa porteranno altri anni di questo trend..
Mi chiedo se la gente un po' di paragoni e di valutazioni le fa o fa finta di non accorgersene..
Mi chiedo se non sono solo un cazzone che non ha voglia di allenarsi per andare a fare le vie moderne serie con gli spit distanti un kiloparsec :oops: :?:
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Messaggioda crodaiolo » lun nov 24, 2008 14:03 pm

mi chiedo anch'io : perchè aprire un nuovo topic invece di riprendere il discorso interrotto ? :wink:

http://www.forum.planetmountain.com/php ... t=zilinder

dove :
NASTY BOY ha scritto:Fatta l'anno scorso
Roccia ovviamente meno bella delle vie moderne vicine(specialmente nei diedrini e fessure), la chiodatura non è abbondante chiodi e martello per le soste sono consigliabili, via da cercare tra placche diedrini e qualche ciuffo d'erba comunque alpinistica
Drugo Lebowsky ha scritto:... e diciamolo.
grande valore storico, ma non propriamente bella.

se uno va a farla è perchè vuol fare una via del siòr Rieser.


NASTY BOY ha scritto:effettivamente non mi ha entusiasmato.
diciamo che con quello che c'è ad arco uno solitamente non va a ravanare su una via così ma con i soci patiti di storia dell'alpinismo bisogna essere pazienti.



nasty, nasty... cosa mi tocca sentire!
sei proprio un ragazzaccio :evil:


e il drugo che ti dà pure corda ... :!: 8O
:lol:
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Messaggioda pasasò » lun nov 24, 2008 14:10 pm

sembra che Arco stia diventando un bel rocciodromo... io mi auspico che qualcuno autolimiti al più presto il proprio ego perchè moltissime linee cagose a spit di ultimissima generazione mi sembra che innalzino un po' troppo il livello di entropia della nostra biosfera. Perchè? Per chi?

per fortuna ci sono ancora tante belle linee classiche ed avventurose passate intonse nei tempi, magari per pochi e che a me, non essendo per ora in grado di salirle mi piace personalmente guardare dal basso e sognare sognare sognare...
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello
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cima alle coste

Messaggioda emanuele » lun nov 24, 2008 15:06 pm

- su cima alle coste ci sono poche "vie classiche" e molte "moderne" e il fatto, federico, che le ultime siano più frequentate e apprezzate è il risultato del livello al quale si è arrivati con l'arrampicata moderna: ogni gallo vuole cantare, ogni alpinista vuole il proprio nome segnato sulla roccia o sulla guida che ne descrive gli itinerari, ogni "accademico" cerca di lasciare una traccia, una testimonianza del proprio passaggio o del proprio ardire e...per poter dire qualcosa di nuovo rispetto al vetero-classico si usano gli spit, che fanno l'unica differenza; perfino scalet, un classico, con luna e i falò, ha "dato l' esempio"(per me "cattivo"), poi sono arrivate le casinò royale-profondi bush,mariposa libre,transeamus,ummagumma,ecc.ecc., tutte, senza distinzione, obiettivamente, costituiscono, assieme alle grillate lì vicino, un passo indietro nell'alpinismo e allo stesso tempo un passo avanti per quanto riguarda la sicurezza(=eliminazione rischio)!
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Messaggioda Siloga66 » mar nov 25, 2008 10:06 am

Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mar nov 25, 2008 10:20 am

Siloga66 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".


sulle placche hai ragione...ma appena sei in cima tiri diritto e vai alla via dell'anniversario così ti sfoghi... :twisted:

la valle ha ancora tutti i suoi "banchi di prova" ( e diarrea perpetua a chi li tocca...) siamo noi che non abbiamo più voglia di andarci... :wink:
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Messaggioda Siloga66 » mar nov 25, 2008 13:12 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".


sulle placche hai ragione...ma appena sei in cima tiri diritto e vai alla via dell'anniversario così ti sfoghi... :twisted:

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Ah ecco, mi pareva strano che non comparissi tu, o cavalier difensof della Sorcavalley :wink: .
Lo so che ci sono ancora vie con le contropalle in zona. Alcune le ho fatte, altre no. Potrei citare chessò...la via degli amici, il secondo pilastro del Casale, la Loss-Pilati. Tuute vie che nulla hanno da invidiare a certe pareti dolomitiche. Con questo non voglio dire che non frequento lo stesso la valley: domenica ero con Quiloficco a fare Romantica sulla Mandrea (non l'avevo ancora fatta) e mi ci sono divertito un casino. Dico solo che alcune vie io le avrei lasciate come erano anche sulle placche: Gabri-Camilla, amicizia, Luna 85 per esempio. Anche le vie di Cima alle Coste mi sono sempre piaciute (quelle che ho fatto). Però cominciano ad essere un po strette l'una all'altra anche lì, almeno nella parte bassa (lo scudo).
Brontolo, brontolo, ma quando in dolomia mi ghiaccio gli attributi sono sempre lì anch'io a fare il pecoronen, vedi?
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Messaggioda beppe 53 » mar nov 25, 2008 14:00 pm

Concordo con Emanuele e Siloga, dipende sempre da quel che uno cerca: la valle per me è una bella preparazione per iniziare la stagione e poi andare in dolomiti. Certo che invece della Katia (senza togliere la bellezza a questa od altre vie storiche) od una via alle placche o una via grilliana uno si può sempre perdere sulla Via dei Naufraghi od altre che mantengono ancora uno spirito alpinistico (...il missile, la kerouac, siebenschlafer, charlie brown, la massarotto ...ed altre).
La via sportiva, superprotetta, e non importa quale difficoltà, appartiene ad un altro pianeta.
ciao
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Dormono le cime dei monti e le vallate, i declivi, i burroni,....
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Messaggioda federicopiazzon » mar nov 25, 2008 14:58 pm

@ siloga e beppe
la questione non è che ci siano o meno le vie ingaggiate e seriamente alpinistiche...su quello non si discute! Basta andare su per gli amici anniversario alba chiara ecc ecc

Il problema è che nessuno si muove più in quella direzione e nessuno fa più Alpinismo Nuovo...
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Messaggioda tu » mar nov 25, 2008 15:12 pm

[quote="federicopiazzon"]
Il problema è che nessuno si muove più in quella direzione e nessuno fa più Alpinismo Nuovo...[/quote]

ma che te frega?
fallo tu l'alpinismo nuovo.
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Messaggioda federicopiazzon » mar nov 25, 2008 16:24 pm

.....................
Ultima modifica di federicopiazzon il mar nov 25, 2008 20:28 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar nov 25, 2008 19:54 pm

federicopiazzon ha scritto:
...... nessuno fa più Alpinismo Nuovo...


Ciao... :D
Scusami..ma non capisco cos'è Alpinismo Nuovo.... :roll:
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Messaggioda federicopiazzon » mar nov 25, 2008 20:25 pm

Ciao!

Se leggi il thead penso si capisca però...
Ben lungi da me chiedere che si faccia qualcosa di nuovo nel senso di mai fatto prima...intendo semplicemente CHE QUASI NESSUNO APRE NUOVE VIE ALPINISTICHE!!

O meglio che per ogni cordata che apre una via nuova all'anno ce ne sono 10 che aprono sportivo/semisportivo(ma sopratutto turistico) 50 vie all'anno----> una proporzione di 500:1.

Ho preso la valle del Sarca perchè è un ottimo esempio di come quello che alcuni anni fa era un "tempio" per gli alpinisti di tutto il nord italia e mezzo centro sia stato snaturato e trasformato..ma il discorso si può ampliare a quasi dappertutto!

Spero che non avessi frainteso, l'espressione se decontestualizzata suona quasi ridicola e sopratutto potrei essere forse l'ultimo ad usarla...ma forse nemmeno.
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar nov 25, 2008 22:38 pm

federicopiazzon ha scritto:Ciao!

Se leggi il thead penso si capisca però...
Ben lungi da me chiedere che si faccia qualcosa di nuovo nel senso di mai fatto prima...intendo semplicemente CHE QUASI NESSUNO APRE NUOVE VIE ALPINISTICHE!!

O meglio che per ogni cordata che apre una via nuova all'anno ce ne sono 10 che aprono sportivo/semisportivo(ma sopratutto turistico) 50 vie all'anno----> una proporzione di 500:1.

Ho preso la valle del Sarca perchè è un ottimo esempio di come quello che alcuni anni fa era un "tempio" per gli alpinisti di tutto il nord italia e mezzo centro sia stato snaturato e trasformato..ma il discorso si può ampliare a quasi dappertutto!

Spero che non avessi frainteso, l'espressione se decontestualizzata suona quasi ridicola e sopratutto potrei essere forse l'ultimo ad usarla...ma forse nemmeno.


OK...
Ma il rapporto 500:1(almeno qui nelle nostre Alpi) non è dovuto al quasi esaurimento delle possibilità di salire per linee logiche..leggesi:fessure ,diedri,camini,placche con buchi per chiodi...etc...?
E poi...lascia che i piu' vadano sulle Grillate..che se non altro lasciano decongestionate le tue amate classiche!!
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Messaggioda Chief Tambaler » mer nov 26, 2008 10:21 am

Siloga66 ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".


sulle placche hai ragione...ma appena sei in cima tiri diritto e vai alla via dell'anniversario così ti sfoghi... :twisted:

la valle ha ancora tutti i suoi "banchi di prova" ( e diarrea perpetua a chi li tocca...) siamo noi che non abbiamo più voglia di andarci... :wink:

Ah ecco, mi pareva strano che non comparissi tu, o cavalier difensof della Sorcavalley :wink: .
Lo so che ci sono ancora vie con le contropalle in zona. Alcune le ho fatte, altre no. Potrei citare chessò...la via degli amici, il secondo pilastro del Casale, la Loss-Pilati. Tuute vie che nulla hanno da invidiare a certe pareti dolomitiche. Con questo non voglio dire che non frequento lo stesso la valley: domenica ero con Quiloficco a fare Romantica sulla Mandrea (non l'avevo ancora fatta) e mi ci sono divertito un casino. Dico solo che alcune vie io le avrei lasciate come erano anche sulle placche: Gabri-Camilla, amicizia, Luna 85 per esempio. Anche le vie di Cima alle Coste mi sono sempre piaciute (quelle che ho fatto). Però cominciano ad essere un po strette l'una all'altra anche lì, almeno nella parte bassa (lo scudo).
Brontolo, brontolo, ma quando in dolomia mi ghiaccio gli attributi sono sempre lì anch'io a fare il pecoronen, vedi?


Allora...anch'io dico la mia.
Effettivamente certe vie sulle placche sono ultraspittate.....
quasi ovunque si può azzerare...
effettivamente la gabri camilla era un banco di prova vero...
qualcuno su quel tiro si è fatto veramente male...
comunque, io noto che sulle placche, se trovi tiri di 6a, la via è ancora pulita, se invece è tutto quinto (rita etc....) trovi tutto unto...
questo per dire che il livello medio non è altissimo e la richiodatura non è sempre stimolo per far salire le masse sulle placche...
IN CONCLUSIONE...la richiodatura sulle placche è stata eccessiva...se si metteva uno spit ogni due, era abbastanza: la paura rimaneva (uno spit ogni 4 metri circa, circa 8 metri di volo...) ma c'era un buon margine di sicurezza...
Io la penso così...non sono un purista...ma nemmeno un ferratista... :oops:
Montagna vissuta: tempo per respirare....
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Messaggioda Siloga66 » mer nov 26, 2008 10:48 am

Chief Tambaler ha scritto:
Siloga66 ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".


sulle placche hai ragione...ma appena sei in cima tiri diritto e vai alla via dell'anniversario così ti sfoghi... :twisted:

la valle ha ancora tutti i suoi "banchi di prova" ( e diarrea perpetua a chi li tocca...) siamo noi che non abbiamo più voglia di andarci... :wink:

Ah ecco, mi pareva strano che non comparissi tu, o cavalier difensof della Sorcavalley :wink: .
Lo so che ci sono ancora vie con le contropalle in zona. Alcune le ho fatte, altre no. Potrei citare chessò...la via degli amici, il secondo pilastro del Casale, la Loss-Pilati. Tuute vie che nulla hanno da invidiare a certe pareti dolomitiche. Con questo non voglio dire che non frequento lo stesso la valley: domenica ero con Quiloficco a fare Romantica sulla Mandrea (non l'avevo ancora fatta) e mi ci sono divertito un casino. Dico solo che alcune vie io le avrei lasciate come erano anche sulle placche: Gabri-Camilla, amicizia, Luna 85 per esempio. Anche le vie di Cima alle Coste mi sono sempre piaciute (quelle che ho fatto). Però cominciano ad essere un po strette l'una all'altra anche lì, almeno nella parte bassa (lo scudo).
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Allora...anch'io dico la mia.
Effettivamente certe vie sulle placche sono ultraspittate.....
quasi ovunque si può azzerare...
effettivamente la gabri camilla era un banco di prova vero...
qualcuno su quel tiro si è fatto veramente male...
comunque, io noto che sulle placche, se trovi tiri di 6a, la via è ancora pulita, se invece è tutto quinto (rita etc....) trovi tutto unto...
questo per dire che il livello medio non è altissimo e la richiodatura non è sempre stimolo per far salire le masse sulle placche...
IN CONCLUSIONE...la richiodatura sulle placche è stata eccessiva...se si metteva uno spit ogni due, era abbastanza: la paura rimaneva (uno spit ogni 4 metri circa, circa 8 metri di volo...) ma c'era un buon margine di sicurezza...
Io la penso così...non sono un purista...ma nemmeno un ferratista... :oops:


qualcuno su quel tiro si è fatto veramente male...
E questo è il lato che si contrappone a quello che ho detto sopra: il tiro della Gabri-Camilla è stato snaturato. E qui ci siamo. Però è anche vero che qualcuno lì si è fatto molto male in passato. La domanda è: quanto vale una vita umana? E qui, seppur vado contro a quello che dico io stesso, meglio uno spit che un "collega" morto.

se invece è tutto quinto (rita etc....)
Moment please: la Rita è sempre stata di terzo con qualche passo di quarto. Tanto per fare il pignolo... :wink:
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