
riporto cio' che mi hanno trasmesso i miei avi,coloro che cavalcavano le crode in modo genuinoe per passione
dicesi via di roccia,l'avvanzare in parete guadagnando metro dopo metro sudandoli tutti,cercando i punti deboli verso l'alto
dicesi via il sostare in modo naturale quando la roccia lo permette,cio che si usa in sosta,poi lo si recupera
vincere una via vuol dir farlo con corda in vita e pesanti scarponi ai piedi
in via sono ammessi ranci di trippa e grappa,il resto e' vietato
in sosta e' permesso solo parlar di gnocca e fumar la pipa orobica,possibilmente con erbe di sottobosco

dalla via si esce impolverati e fa figo con le braghe sbrindellate

se si sceglie da scendere dalla via,solo tecnica di calata con corda a sfrego(ci si infiamma le palle ma quando si e' giu si va fieri

la placca e' da evitare come la peste in una via..se non ci sono alternative ..vincere direttamente la placca,ma ricordarsi che non si sta facendo la vera scalata
camini,diedri e tetti alzano il livello della via..e dell'alpinista

in via non sono ammessi nel raggio di 20 mt spit,fix,golfari,catene,..e' vietato usare aggeggi tipo frienders,dadi ferrosi..sleale usare cordini moderni ultracolorati
in via non deve mancare nella dotazione...mazzetta,ciodi,cunei di legno orobico,canapini
scommetto che qua in questo forum saran ben pochi che possono dire..."ho scalato una via.."
