pittolo ha scritto:pittolo ha scritto:
una voce fuori dal coro.....
a me piace andare veloce(secondo le mie possibilità avviamente )
Il passo durante l'avvicinamento il ritmo della scalata e delle manovre, la discesa tutte cose che devono fluire veloci e lisce..... ovviamente il tutto non deve essere forzato.
Vedere gente che "piciulia" in parete e magari averla davanti......no grazie, piuttosto sto con i piedi per terra....
Il gusto della montagna sta anche nella prestazione personale, chi non ha goduto superando bene e velocemente un passaggio scagli la prima pietra!
secondo me non hai proprio capito il senso del topic
In che senso??
nel senso che oggi tanti si concentrano maniacalmente sulle prestazioni e sui gradi spesso dimenticandosi di aspetti quali
-la storia di un luogo (alpinistica e non)
-l'ambiente che lo circonda
-il gusto di godersi quello che si sta facendo
-la saggezza e la fantasia di guardare piu in la del proprio naso.
quanti arrampicatori oggi vanno a fare vie senza sapere nemmeno chi le ha aperte ?
E poi non è da sciocchi cercare in tutti i modi di aggiungere patacche al medagliere senza veramente godersi quello che si sta facendo ?
Spesso non riesce a dare il giusto valore a tante cose... qualche volta si arriva a casa nervosi e frustrati per non essere riusciti a raggiungere l'obiettivo senza rendersi conto invece di quanta fortuna abbiamo avuto...
poi nessuno vieta di andare veloci e nemmeno sfidare i propri limiti, cose che fanno parte del gioco

"Forse essere vivi è proprio questo:andare alla ricerca degli istanti che muoiono". Muriel Barbery dall'Eleganza del Riccio