kurt Diemberger

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Andrea Orlini » ven set 12, 2008 11:12 am

Enzolino ha scritto:Bisogna intendersi cosa si intenda per "grande".

Al di la' della grandezza di ognuno in termini di dignita' personale, facendo i discorsi da bar personalmente considero grande un alpinista nella misura in cui ha allargato gli orizzonti delle possibilita' umane, nella misura in cui ha spostato piu' in la' le frontiere di cio' che era possibile.

Cio' non significa semplicemente aprire una nuova via, ma stabilire nuovi standard.

In questo senso non vedo Diemberger come uno dei piu' grandi alpinisti del mondo.
Certo, ha effettuato la prima ascensione di due 8000.
Ma in che misura la squadra o l'individuo hanno il loro ruolo?
Nonostante l'impegno del K2, non mi pare che Lacedelli e Compagnoni vengano considerati tra i piu' grandi al mondo, giusto per fare un esempio.

Sebbene sia difficile confrontare generazioni diverse, sempre in base al modo per cui considero "grande" un alpinista, facendo delle classifiche da bar, a me, prima di Diemberger, vengono in mente questi personaggi, considerando solo la montagna con ghiaccio e misto:
Walter Bonatti
Reinhold Messner
Riccardo Cassin
Herman Buhl
Albert Mummery
Jerzy Kukuczka
Krzysztof Wielicki
Chris Boninghton
Doug Scott
Tomo Cesen
Renato Casarotto
Cesare Maestri

...

E di sicuro ne sto ignorando altri.

Dopo le sue prime ascensioni, forse le sue ambizioni di cineoperatore, non mi pare Diemberger abbia cercato di effettuare ascensioni su nuove linee, ma sempre su vie normali.

Insomma, niente da dire sul lato umano, ma da un punto di vista alpinistico condiderarlo tra i piu' grandi del mondo, mi pare eccessivo, almeno a giudicare dalla biografia.
Ma forse dovrei vedere una sua serata per conoscerlo meglio ... non so ... :roll:

Sì, certo, la definizione di grande si presta a svariate interpretazioni.

"1957 Karakorum, Broad Peak, 8047 m
Prima ascensione assoluta, in stile Alpi Occidentali, senza portatori d'alta quota e senza bombole di ossigeno; con Hermann Buhl, Marcus Schmuck e Fritz Wintersteller. "

Forse quando l'hanno fatta, non intendevano creare o indicare nuovi standard (ma visto che nel mezzo di questo risicato gruppo c'era Bhul, forse l'idea c'era...) ma è certo che hanno dimostrato che si poteva salire su un ottomila senza ossigeno né portatori.
Ma erano troppo in anticipo sui tempi e non sono riusciti a creare una "mentalita"

Per me rimane un grande, indipendentemente da quante vie ha salito. Se dovessi confrontarlo con gli altri nomi citati potremmo, sempre chiacchiere da bar, constatare che Messner sui 14 ottomila ha compiuto solo una via nuova, contrariamente a quanto fatto invece da Kukuczka.
Che Mummery lo ricordiamo solamente per l'alone di mistero che circonda la sua salita all'Everest; che Cassin sì ha aperto nuovi orizzonti sulle alpi ma poco lo si ricorda per la spedizione sul McKinley (ma che comunque al di fuori della alpi, anche lui non ha creato un di più), ecc.

Tutti i nomi sopra sono stati e sono dei grandi; io lo aggiungo volentieri alla lista
:wink:

Ti consiglio vivamente, comunque, se nei hai la possibilità, di partecipare a una sua conferenza; è di una semplicità disarmante ed è un conferenziere eccellente.

ciao
Andrea Orlini
 
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Messaggioda Enzolino » ven set 12, 2008 11:43 am

Andrea Orlini ha scritto: Sì, certo, la definizione di grande si presta a svariate interpretazioni.

"1957 Karakorum, Broad Peak, 8047 m
Prima ascensione assoluta, in stile Alpi Occidentali, senza portatori d'alta quota e senza bombole di ossigeno; con Hermann Buhl, Marcus Schmuck e Fritz Wintersteller. "

Forse quando l'hanno fatta, non intendevano creare o indicare nuovi standard (ma visto che nel mezzo di questo risicato gruppo c'era Bhul, forse l'idea c'era...) ma è certo che hanno dimostrato che si poteva salire su un ottomila senza ossigeno né portatori.
Ma erano troppo in anticipo sui tempi e non sono riusciti a creare una "mentalita"

Per me rimane un grande, indipendentemente da quante vie ha salito. Se dovessi confrontarlo con gli altri nomi citati potremmo, sempre chiacchiere da bar, constatare che Messner sui 14 ottomila ha compiuto solo una via nuova, contrariamente a quanto fatto invece da Kukuczka.
Che Mummery lo ricordiamo solamente per l'alone di mistero che circonda la sua salita all'Everest; che Cassin sì ha aperto nuovi orizzonti sulle alpi ma poco lo si ricorda per la spedizione sul McKinley (ma che comunque al di fuori della alpi, anche lui non ha creato un di più), ecc.

Tutti i nomi sopra sono stati e sono dei grandi; io lo aggiungo volentieri alla lista
:wink:

Ti consiglio vivamente, comunque, se nei hai la possibilità, di partecipare a una sua conferenza; è di una semplicità disarmante ed è un conferenziere eccellente.
Infatti da quello che ho letto su di lui dev'essere un comunicatore straordinario ... ho letto sempre commenti positivi sulle sue conferenze ...

Ma per quanto ha fatto in ambito alpinistico, e' una figura che mi ispira meno degli altri ...

Mummery lo menzionavo piu' che altro per le sue ascensioni pionieristiche e senza guida ...

Messner avra' aperto una sola via nuova nell'Himalaya (peraltro sulla parete piu' grande del pianeta), ma ha effettuato la prima ascensione dell'Everest senza ossigeno, la prima solitaria integrale di un 8000 (Nanga Parbat) e la prima solitaria dell'Everest ed il primo concatenamento di due 8000 (GI e GII).
Dal mio punto di vista anche questi sono dei modi, forse anche piu' creativi, di stabilire nuovi standard, di abbattere barriere e di allargare frontiere ... per non parlare della sua famigerata via alla Sud dell'Aconcagua.

Su Cassin, tieni conto che appartiene alla generazione prima di Bonatti, e non solo fu escluso per l'ascensione al K2 per discutibili "motivi di salute", ma oltre al McKinley, guido' l'ascensione del difficile GIV (scalato da Bonatti e Mauri), che venne ripetuto molti anni dopo.

Ovviamente dipende da cosa si intende per "grandezza" ... termine che metto tra virgolette ... :wink:
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Messaggioda Andrea Orlini » ven set 12, 2008 12:00 pm

pardon... :cry:
ho scritto di Mummery e dell'Everest.... nell'impeto avevo letto Mallory :oops:
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Messaggioda Davide62 » ven set 12, 2008 20:27 pm

Messner mi pare che abbia salito ben più di una via nuova su un 8000.
Solo al Nanga Parbat ne ha aperte due in salita (Rupal e Diamir) e due in discesa sui medesimi versanti.
Anche sull'Hidden Peak con Habler è salito per una via nuova o sbaglio?
Mi sembra che anche nella traversata dai Gasherbrum non abbia percorso solo vie esistenti.


vabbè.......come spesso mi accade sono daccordissimo con Andrea, Diemberger è un conferenziere squisito, impossibile non apprezzarlo.

Sono pure daccordo con Enzolino anche se non ha citato Dougal Haston
:wink:
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Messaggioda Siloga66 » ven set 12, 2008 23:50 pm

Circa un mese fa o poco più, al Passo San Pellegrino c'era un auto del tipo Doblò o giù di lì e vicino c'era un tizio che faceva volare un aquilone. Era lì in zona e dormiva con il sacco a pelo in macchina. Disse che lui veniva spesso al passo perchè era un luogo ottimo per far volare il suo aquilone con il filo lungo ben 400 metri. Beh, signori miei: era Kurt.
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Messaggioda genk » sab set 13, 2008 9:06 am

Davide62 ha scritto:Messner mi pare che abbia salito ben più di una via nuova su un 8000.
Solo al Nanga Parbat ne ha aperte due in salita (Rupal e Diamir) e due in discesa sui medesimi versanti.
Anche sull'Hidden Peak con Habler è salito per una via nuova o sbaglio?
Mi sembra che anche nella traversata dai Gasherbrum non abbia percorso solo vie esistenti.


vabbè.......come spesso mi accade sono daccordissimo con Andrea, Diemberger è un conferenziere squisito, impossibile non apprezzarlo.

Sono pure daccordo con Enzolino anche se non ha citato Dougal Haston
:wink:

scusa, ma la diamir era la parete dove compì l'ascesa Herman Buhl, oppure intendevi che ha aperto un'ulteriore via?

cmq Diemberger è sicuramente uno dei grandi dell'alpinismo, poi secondo me è stato un po' troppo osannato...perchè ha fatto sì grandi cose, ma prima di lui ne metto altri che hanno fatto molte più cose e a livelli più duri, vedi Bonatti, Messner, Kammerlander...poi appunto resta il primo che ha salito la meringa, resta quello che andava in spedizione con Buhl, resta quello che ha fatto tante imprese e nuove scoperte
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Messaggioda Davide62 » sab set 13, 2008 13:58 pm

genk ha scritto:
Davide62 ha scritto:Messner mi pare che abbia salito ben più di una via nuova su un 8000.
Solo al Nanga Parbat ne ha aperte due in salita (Rupal e Diamir) e due in discesa sui medesimi versanti.
Anche sull'Hidden Peak con Habler è salito per una via nuova o sbaglio?
Mi sembra che anche nella traversata dai Gasherbrum non abbia percorso solo vie esistenti.


vabbè.......come spesso mi accade sono daccordissimo con Andrea, Diemberger è un conferenziere squisito, impossibile non apprezzarlo.

Sono pure daccordo con Enzolino anche se non ha citato Dougal Haston
:wink:

scusa, ma la diamir era la parete dove compì l'ascesa Herman Buhl, oppure intendevi che ha aperto un'ulteriore via?

cmq Diemberger è sicuramente uno dei grandi dell'alpinismo, poi secondo me è stato un po' troppo osannato...perchè ha fatto sì grandi cose, ma prima di lui ne metto altri che hanno fatto molte più cose e a livelli più duri, vedi Bonatti, Messner, Kammerlander...poi appunto resta il primo che ha salito la meringa, resta quello che andava in spedizione con Buhl, resta quello che ha fatto tante imprese e nuove scoperte

No, no Buhl è salito dal versante Rakiot, tanto per intenderci quello venuto alla ribalta questa estate per la risonanza mediatica dovuta all'incidente e ai soccorsi.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » sab set 13, 2008 14:12 pm

Siloga66 ha scritto:Circa un mese fa o poco più, al Passo San Pellegrino c'era un auto del tipo Doblò o giù di lì e vicino c'era un tizio che faceva volare un aquilone. Era lì in zona e dormiva con il sacco a pelo in macchina. Disse che lui veniva spesso al passo perchè era un luogo ottimo per far volare il suo aquilone con il filo lungo ben 400 metri. Beh, signori miei: era Kurt.


sei sicuro non fosse Steinkotter...gli assomiglia ed è un maestro di "aquilonistica"...

non sapevo lo fosse anche Dienberger...
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Re: kurt Diemberger

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » sab set 13, 2008 14:39 pm

Davide62 ha scritto:
Enzolino ha scritto:
granparadiso ha scritto:Che uomo...

potrebbe sembrare scontato ma
piu leggo i suoi libri e piu mi convinco che

è uno dei piu Grandi Alpinisti del Mondo
Vabbe' un po' scherzavo ... :wink:

Ma non mi sembra si possa definire uno dei piu' grandi alpinisti del mondo ... ha fatto la prima ascensione di due 8000 ... ma quelle himalayane erano anche ascensioni in cui la squadra contava piu' dell'individuo ...

Che abbia cavalcato la corrente delle spedizioni?

Magari qualcosa mi sfugge ma non capisco perche' lo esaltiate tanto ...

Ho letto Il Nodo Infinito, ma non mi ha entusiasmato ... ha un ritmo troppo lento per i miei gusti ...

Insomma, di sicuro sono ignorante sul personaggio ma non mi pare uno dei piu' grandi alpinisti del mondo ... :roll:

Ne elencherei minimo una decina prima di lui ... :?

Certamente non è stato un virtuoso ma indubbiamente lo annovererei tra i più grandi del suo tempo.
Poche prime ma moltissime ripetizioni in tempi veloci e con mezzi limitatissimi, innanzi tutto un ghiacciatore.
Sicuramente uno dei più grandi scrittori di letteratura alpina e non troverei una diecina di nomi prima del suo.
Il suo libro Tra zero e ottomila era avanti un ventennio.
In ogni caso è una personalità straordinaria, una specie di leggenda vivente, uno degli ultimi tramiti tra noi e i personaggi del calibro di Bhul.


son d'accordo con Davide...

personalmente ho avuto la fortuna di conoscerlo nel 1987 proprio l'anno dopo del K2...

salendo in treno a bologna per tornare a casa dall'università al mio socio (di scuola e corda) venne un coccolone... io non capii subito chi era il tipo seduto in scompartimento con noi...una volta tanto fummo molto contenti dell'estrema lentezza di quel viaggio :D ...ci trovammo di fronte una persona estremamente simpatica, disponibile, modesta, entusiasta, triste (ci parlò di Bhul e del chogolisa...ma con gentilezza ci fece capire che del k2 non aveva nessuna voglia parlare...)...si comporto con noi da "camerata" nel senso migliore del termine come lo intendono i "tedeschi"....ci tratto cioè da pari a pari, da compagni di passione (il nostro entusiasmo era trasparente... :oops: ) anche se noi eravamo reduci dalla "conquista" della normale del Bianco e del campanil Basso :lol: ...lui si mise a consigliarci i 5-6000 del Karakorum e dell'Indukusch 8O ...a consigliarci questo e quello...
gli "estorcemmo" ovviamente anedotti sulle sue cose più famose...gran Zebrù, cresta di Peterey, 8000, tutto il possibile su Bhul...la cosa a cui teneva di più era proprio Bhul e il suo stile, il muoversi leggeri e in autonomia anche laggiù come sulle alpi...

ps
la "serata" non ci costo nulla...ci offrì anche da bere nella sosta a Verona... :D
Ultima modifica di sergio-ex63-ora36 il sab set 13, 2008 14:42 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda SCOTT » sab set 13, 2008 14:39 pm

Trittiko ha scritto: ...

...

...certe imprese non possono e non potranno mai essere fatte se non si accettano i grossi rischi che comportano. Anche perchè, ma di questo ne sapete mooooolto più di me, in alpinismo si hanno una serie di componenti oggettive oltre che soggettive così variabili che possono facilmente sfuggire al controllo e anzi, non sono assolutamente controllabili....

:wink:


Detto questo...e premesso che si faccia tutto il possibile per pararsi il culo dai guai su cui si ha il "controllo"...mi vien da pensare che Kurt è diventato vecchio ...e pare "giochi con gli aqiloni" (?) ...e mi sento di affermare che, considerando le sue imprese, ha saputo gestire bene i rischi e affrontare le situazioni "difficili"... :wink: ...altrimenti vecchio non ci diventava... :roll:

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Messaggioda SCOTT » sab set 13, 2008 14:48 pm

@Enzolino:

Dire che Kurt non abbia contribuito a spostare oltre i limiti del possibile...dire che non era un'innovatore è (secondo me) voler negare l'evidenza... :roll:

Comunque... :? ...non ho voglia di stilare classifiche su chi è il "più grande" ... o su chi ha più capelli... :roll: ...trovo un tantino sterile la tua "polemica" anche se sono daccordo su alcune cose che hai scritto...
...però...
...K2 il nodo infinito è uno dei più bei libri che trattano di alpinismo che mi sia capitato di leggere (e credimi...sono molti) se lo hai trovato "noioso" ti consiglio di vedere il film "i predatori dell'arca perduta" ... vedrai che ti diverti... :P :lol:

:mrgreen: Scott.
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Messaggioda Siloga66 » sab set 13, 2008 14:51 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Circa un mese fa o poco più, al Passo San Pellegrino c'era un auto del tipo Doblò o giù di lì e vicino c'era un tizio che faceva volare un aquilone. Era lì in zona e dormiva con il sacco a pelo in macchina. Disse che lui veniva spesso al passo perchè era un luogo ottimo per far volare il suo aquilone con il filo lungo ben 400 metri. Beh, signori miei: era Kurt.


sei sicuro non fosse Steinkotter...gli assomiglia ed è un maestro di "aquilonistica"...

non sapevo lo fosse anche Dienberger...[/quote
:oops: :oops: :oops:
Figurademmerda.
Infatti era Steinkotter.
:oops: :oops: :oops:
Ho risposto al topic la sera tardi, durante una pausa del turno notte...capiscimi.
Pardòn.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » sab set 13, 2008 15:23 pm

Siloga66 ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Circa un mese fa o poco più, al Passo San Pellegrino c'era un auto del tipo Doblò o giù di lì e vicino c'era un tizio che faceva volare un aquilone. Era lì in zona e dormiva con il sacco a pelo in macchina. Disse che lui veniva spesso al passo perchè era un luogo ottimo per far volare il suo aquilone con il filo lungo ben 400 metri. Beh, signori miei: era Kurt.


sei sicuro non fosse Steinkotter...gli assomiglia ed è un maestro di "aquilonistica"...

non sapevo lo fosse anche Dienberger...

:oops: :oops: :oops:
Figurademmerda.
Infatti era Steinkotter.
:oops: :oops: :oops:
Ho risposto al topic la sera tardi, durante una pausa del turno notte...capiscimi.
Pardòn.


su, su..tranquillo...è l'età... :twisted: capita anche a mè... :evil:

ciao!
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Messaggioda genk » dom set 14, 2008 13:03 pm

Davide62 ha scritto:
genk ha scritto:
Davide62 ha scritto:Messner mi pare che abbia salito ben più di una via nuova su un 8000.
Solo al Nanga Parbat ne ha aperte due in salita (Rupal e Diamir) e due in discesa sui medesimi versanti.
Anche sull'Hidden Peak con Habler è salito per una via nuova o sbaglio?
Mi sembra che anche nella traversata dai Gasherbrum non abbia percorso solo vie esistenti.


vabbè.......come spesso mi accade sono daccordissimo con Andrea, Diemberger è un conferenziere squisito, impossibile non apprezzarlo.

Sono pure daccordo con Enzolino anche se non ha citato Dougal Haston
:wink:

scusa, ma la diamir era la parete dove compì l'ascesa Herman Buhl, oppure intendevi che ha aperto un'ulteriore via?

cmq Diemberger è sicuramente uno dei grandi dell'alpinismo, poi secondo me è stato un po' troppo osannato...perchè ha fatto sì grandi cose, ma prima di lui ne metto altri che hanno fatto molte più cose e a livelli più duri, vedi Bonatti, Messner, Kammerlander...poi appunto resta il primo che ha salito la meringa, resta quello che andava in spedizione con Buhl, resta quello che ha fatto tante imprese e nuove scoperte

No, no Buhl è salito dal versante Rakiot, tanto per intenderci quello venuto alla ribalta questa estate per la risonanza mediatica dovuta all'incidente e ai soccorsi.

è vero, ho verificato...però sul libro di Messner "La montagna nuda. Il Nanga Parbat, mio fratello, la morte e la solitudine" giurerei che sia scritto così.
cmq ragazzi, questa gente non è normale, ha qualcosa in più, qualcosa che la gente comune non ha e non può crearsi...c'è poco da fare
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Messaggioda Enzolino » ven set 19, 2008 0:18 am

SCOTT ha scritto:@Enzolino:

Dire che Kurt non abbia contribuito a spostare oltre i limiti del possibile...dire che non era un'innovatore è (secondo me) voler negare l'evidenza... :roll:

Comunque... :? ...non ho voglia di stilare classifiche su chi è il "più grande" ... o su chi ha più capelli... :roll: ...trovo un tantino sterile la tua "polemica" anche se sono daccordo su alcune cose che hai scritto...
...però...
...K2 il nodo infinito è uno dei più bei libri che trattano di alpinismo che mi sia capitato di leggere (e credimi...sono molti) se lo hai trovato "noioso" ti consiglio di vedere il film "i predatori dell'arca perduta" ... vedrai che ti diverti... :P :lol:
Per te Diemberger era tra i piu' grandi alpinisti.
Per me no.
Se era un grande ed innovativo lo era come tanti, inclusi un Lacedelli e Compagnoni che hanno scalato il K2 ma anche aperto nuove vie nelle Alpi.
Ma nessuno osanna questi due perche' non vanno in giro a dar conferenze.
Quindi su questo puoi aver ragione ... era un grande ...
Ma su queste valutazioni, si sa, si puo' dire tutto ed il suo contrario ... la lista serviva semplicemente a giustificare le mie affermazioni ...

Da quel che ho sentito e letto, posso solo dire che mi pare un gran comunicatore ed un grande alpinista, ma non tra i piu' grandi ... tutto qui ...

A me, il nodo infinito non e' piaciuto granche'.
Lento e mi ha richiesto una certa fatica per finirlo.
Forse solo il finale mi ha un po' preso, ma tra i piu' noiosi che abbia mai letto.

Comunque ... visti i tuoi gusti ti consiglio "Down by law" ... un film molto svelto che tiene parecchio svegli ... :smt003
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Messaggioda SCOTT » sab set 20, 2008 17:07 pm

...
Ma su queste valutazioni, si sa, si puo' dire tutto ed il suo contrario ... la lista serviva semplicemente a giustificare le mie affermazioni ...
...


:? ...bèh...come darti torto...

...ognuno ha le sue idee ed è libero di fare le proprie affermazioni... :wink:

:mrgreen: Scott.
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Diemberger

Messaggioda brunoz » lun set 22, 2008 9:45 am

Ciao !! :D

Diemberger grande.
Uomo/amico/compagno.
Una cosa su tutte: dopo essere arrivato solo in cima al Broad Peak (Buhl
era rimasto molto indietro, mentre Schmuck e Wintersteller erano già in
discesa dopo essere arrivati per primi in vetta) è sceso fino a Buhl, che
era in affanno, e lo ha "portato" in vetta, considerando che la gioia di un
"successo" sia solo parziale quando non condivisa.

Miao.
Bruno.
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