Artificiale negletta

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda federicopiazzon » mar lug 22, 2008 13:22 pm

Roberto ha scritto:
s111887 ha scritto:metre ci siamo e siete cosi gentili..

ripassiamo la progressione?


ok.. lasciamo da parte la corda con cui assicurarsi..

metto sulla parete lo skyhook ad esempio,
poi gli metto la staffa, che rimane collegata alla daisychain,
bounch test...
poi si sale..

ok??
e con il gancio fiffi?!? ci si aggancia al moschettone per non sbilanciarsi quando si mette lancoraggio successivo..

giusto?

lo so non capisco un c***o.. ma...
Il fiffi serve restare statici sul punto più comodo per attrezzare l' ancoraggio successivo, senza calare per elasticità della corda o distrazione del compagno. Serve anche a non gravare il secondo di cordata, che non deve resate sempre in tiro per tenere in primo in posizione.
Nel momento del bounce-test (la prova dell' ancoraggio successivo) si resta agganciati con il fiffi, ma si grava con tutto il peso (con qualche dosato strattone) sull' ancoraggio da provare.


Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!
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Messaggioda gug » mar lug 22, 2008 14:52 pm

Io uso il fi-fi della Petzl e lo trovo molto comodo: su vie di artificiale tradizionale, ma anche dovendo attrezzare coi friend (come sulla Taldo-Nusdeo l'anno scorso) mi sono sempre trovato molto bene riuscendo ad allungarlo e ad accorciarlo velocemente.
Rimane comunque un fi-fi per cui è utile quando bisogna appendersi e poter accorciare la longe, mentre l'allungamento è più laborioso che agganciare un moschettone su un anello di una daisy chain, per cui non penso che sia adatto all'utilizzo per tenere le staffe.
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Messaggioda alberto60 » mar lug 22, 2008 17:17 pm

Per imparare ad usare bene le staffe non usare subito il fiffi per agganciarti all'ancoraggio successivo.

Prima impara bene le posizioni da tenere sulle staffe, che sono 2:

-Quella completamente in piedi con i piedi incrociati da usare nei tratti non strapiombanti, fino alla verticale.

-Quella seduto con la gamba ripiegata sotto il culo da usare nel tratti strapiombanti.

Una volta imparate bene queste due tecniche allora puoi usare il fiffi per faticare meno e agganciarti per posizionare l'ancoraggio successivo.
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Messaggioda s111887 » mar lug 22, 2008 17:34 pm

ok proverò..

grazie..
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Messaggioda Roberto » mar lug 22, 2008 18:09 pm

federicopiazzon ha scritto:
Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!

Perché raddoppierebbe il carico? :?
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Messaggioda gug » mer lug 23, 2008 8:37 am

Roberto ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:
Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!

Perché raddoppierebbe il carico? :?


Perchè all'ancoraggio sarebbe applicata due volte la tensione della corda, mentre se si sta allongiati solo una volta.
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Messaggioda Roberto » mer lug 23, 2008 9:48 am

gug ha scritto:
Roberto ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:
Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!

Perché raddoppierebbe il carico? :?


Perchè all'ancoraggio sarebbe applicata due volte la tensione della corda, mentre se si sta allongiati solo una volta.
Non sono convinto della giustezza di quasta teoria :? .... non si tiene in considerazione che se si sta appesi direttamente all' ancoraggio, lo si è in modo statico, senza dissipazioni, mentre la corda che torna al compagno, tra discensore, lunghezza della corda (e relativa elasticità), protezioni e compagnia cantando, assorbe un bel po di forza.
Poi, se vogliamo fare i pignoli, in solitaria la corda è assicurata alla sosta e non c' è nessuno appeso, quindi in realtà non c' è alcun altro peso a gravare sull' ancoraggio .... che forza dovrei raddoppiare?
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Messaggioda Fabius » mer lug 23, 2008 13:23 pm

Roberto ha scritto:
gug ha scritto:
Roberto ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:
Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!

Perché raddoppierebbe il carico? :?


Perchè all'ancoraggio sarebbe applicata due volte la tensione della corda, mentre se si sta allongiati solo una volta.
Non sono convinto della giustezza di quasta teoria :? .... non si tiene in considerazione che se si sta appesi direttamente all' ancoraggio, lo si è in modo statico, senza dissipazioni, mentre la corda che torna al compagno, tra discensore, lunghezza della corda (e relativa elasticità), protezioni e compagnia cantando, assorbe un bel po di forza.
Poi, se vogliamo fare i pignoli, in solitaria la corda è assicurata alla sosta e non c' è nessuno appeso, quindi in realtà non c' è alcun altro peso a gravare sull' ancoraggio .... che forza dovrei raddoppiare?


Immagina di essere trattenuto da una corda fissata alla sosta e rinviata nel moschettone agganciato all'ancoraggio. Trascura il solo attrito tra la corda e il moschettone infilato nell'ancoraggio. Ora a un capo della corda ci sei appeso tu, mettiamo 65 kg. La corda è tensionata con 65 kg. Quindi sull'ancoraggio gravano 65 kg provenienti dalla corda che viene verso di te e 65 kg della corda che va in sosta. Dato che le corde sono pressoché parallele la forza risultante è la somma aritmetica delle forze quindi 120 kg verso il basso.
Per avere l'equilibrio dell'ancoraggio si deve avere una reazione vincolare di 120 kg.
Se invece ti appendi con un gancio ovviamente lo sforzo sull'ancoraggio è solo il tuo peso. E' però vero che fai movimenti dinamici tipo tipo bounch test con uno spezzone di corda cortissimo appeso all'ancoraggio manca quasi completamente l'azione elastica della corda e quindi lo sforzo istantaneo sull'ancoraggio può essere ben superiore al tuo peso.
Spero di aver chiarito e di aver ben ricordato la fisica :oops:
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Messaggioda federicopiazzon » mer lug 23, 2008 13:50 pm

Roberto ha scritto:
gug ha scritto:
Roberto ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:
Sopratutto perchè essere sorretti dalla corda sull'ancoraggio(anzichè da dasy o fifì o sistema regolabile) raddoppia il carico a cui l'ancoraggio(generalmente merdoso) è sottoposto!

Perché raddoppierebbe il carico? :?


Perchè all'ancoraggio sarebbe applicata due volte la tensione della corda, mentre se si sta allongiati solo una volta.
Non sono convinto della giustezza di quasta teoria :? .... non si tiene in considerazione che se si sta appesi direttamente all' ancoraggio, lo si è in modo statico, senza dissipazioni, mentre la corda che torna al compagno, tra discensore, lunghezza della corda (e relativa elasticità), protezioni e compagnia cantando, assorbe un bel po di forza.
Poi, se vogliamo fare i pignoli, in solitaria la corda è assicurata alla sosta e non c' è nessuno appeso, quindi in realtà non c' è alcun altro peso a gravare sull' ancoraggio .... che forza dovrei raddoppiare?


Robbè..la teoria sulle carrucole!
Se stai appeso a carrucola su qualcosa raddoppi lo sforzo su quel qualcosa.
La dinamicità non centra...ha un influenza-minima- solo se provi ad alzarti ma poi ti riappoggi all'ancoraggio, tuttavia(tranne nel caso di scivolone) la vel con cui ti riappoggi all'ancoraggio è bassissima quindi il vantaggio che ti da l'elasticità è molto minore dello svantaggio dovuto alla carrucola.
Agli albori dell'artif le staffe non c'erano e il peso del 1° era sostenuto tutto a carrucola sul chiodo..era il principale motivo di fuoriuscita dei chiodi..
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Messaggioda alberto60 » mer lug 23, 2008 14:45 pm

ma qui si tratta di imparare ad usare le staffe a fare della scalata in artif. mica di fare un corso di fisica.

Ma quanti problemi vi fate?? Ma come siete complicati.

I chiodi fuoriescono perchè son messi a cacchio e se son messi a cacchio, lo si vede dalla loro posizionamento o lo si sente dal loro rumore quando si piantano, non si tirano in AO ma si usano le staffe con delicatezza. Da qui l'importanza di saperle usare bene . Altro che fifi e problemi di carrucole e fisica varia.
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Messaggioda s111887 » gio lug 24, 2008 10:24 am

alberto60 ha scritto:
....

Ma quanti problemi vi fate?? Ma come siete complicati.

I chiodi fuoriescono perchè son messi a cacchio e se son messi a cacchio, lo si vede dalla loro posizionamento o lo si sente dal loro rumore quando si piantano, non si tirano in AO ma si usano le staffe con delicatezza. Da qui l'importanza di saperle usare bene . Altro che fifi e problemi di carrucole e fisica varia.


anche se piove.... :lol: :lol:
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Messaggioda s111887 » gio lug 24, 2008 10:36 am

a parte le cazzate..

ho fatto la spesa.. ho comprato:

2 scalette wallstep della Petzl a 7 gradini
3 cliffhanger (captain hook Cassin) di diverse misure
2 cliff petzl con punta arotondata
2 cliff petzl con punta appuntita

serve altro??
serve un fi-fi?
dove si trovano i rurp ed altro? conoscete negozi on line??

poi mi procurerò anche tutto l'ambaraban per la risalita, staffe e jumar..
ma per adesso mi attacco a monotiri per imparare..

cmq ho vatto un mutuo ventennale..
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Messaggioda s111887 » gio lug 31, 2008 10:14 am

Sono appena tornato dal bracco (palestra di rocia vicino a saluzzo)..

Subito dietro al rifugio c'è un masso alto 7-8 metri, il sentiero gli passa sopra e ci sono uno spit ed un chiodo..

Ho buttato la corda dall'alto e con un chinc ho fatto autosicura..
Così ho potuto provare a salire in artificiale..

Tutto con i cliffhanger e gli skyhook, una figata!!!

Ci va un attimo per abituarsi ed a imparare le manovre, a volte anche inventarle...

Bello bello..devo continuare..
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Messaggioda s111887 » mar set 02, 2008 15:21 pm

Cosa mi consigliate??

Big Wall Climbing: Big Wall
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oppure

Big Wall Climbing: Elite Technique
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Messaggioda federicopiazzon » mar set 09, 2008 19:59 pm

Il primo l'ho letto..mi ha deluso perchè mi aspettavo molto di più da un grande, in più i disegni sono inguardabili(comunque abbastanza capibili..)
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Messaggioda aka » sab set 13, 2008 12:46 pm

c***o ragazzi...anch'io sono un "appassionato dilettante" di aid climbing e, quando ho visto questo topic riesumato dai bui meadri dell'oblio ai quali sembrava consegnato tra le pagine del foum, giuro che per un attimo ho provato un moto di commozione interna che mi ha istantaneamente distolto dal libro che stavo studiando! Subito dopo la commozione si era trasformata in pianto aperto e senza indugio ho buttto via il libro, ho ripreso la tastiera e mi sono immerso nello scorrimento attento delle pagine. Così senza indugiare ancora eccomi qua a rompervi i cojjoni!
Vorrei farvi un paio di domane alle quali da autodidata sono riuscito a darmi solo una risposta insicura: ma di quikfix della petzl ne basta uno o ne servono due (ciascuno al posto di una daisy)? E cosa pensate che sia meglio il quik fix o quello che ha fatto la metolius di recente (adesso non mi ricordo come si chiama ma appena lo trovo lo specifico)?
Per cominciare questo è quanto, un grazie anticipato anche per l'eventuale sopportazione che vorrete dimostrarmi nel rispondere e scusate se mi sono dilungato...
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nozioncine di artificiale

Messaggioda beda » sab set 20, 2008 10:07 am

Concordo sul fatto che si trova ben poco in letteratura sull?artificiale, o almeno in quella classica italiana e nei manuali di arrampicata che girano adesso sul mercato. Ho trovato su un libro (testo tecnico delle guide alpine - comitato tridentino) alcune pagine dedicate all?arrampicata in artificiale e alle manovre base di progressione, ovvero ciò che interessa tutti quegli arrampicatori che vogliono cimentarsi con questa tecnica in modo autodidatta. Ho pensato che sarebbe stato utile. Premetto che non si parla né di copperheads, né di spiribuzzi da deformare.
Attendo commenti, correzioni e precisazioni su quanto scritto in queste pagine.

Ciao
beda

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Messaggioda beda » gio set 25, 2008 9:40 am

Anche su "IL GRANDE LIBRO DELLA MONTAGNA" di Cox e Fulsaas, 20 Euri, Mondadori, vi è un ampio capitolo dettagliato riguardo alla progressione in artificiale (36 pp).
Ciao

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Messaggioda Fokozzone » ven set 26, 2008 16:58 pm

Per tornare all' origine del topic, se l' artificiale è negletta: beh, io la negligo! Perché in artif la difficoltà va di pari passo col pericolo.
Mentre in libera possono esistere vie estreme per difficoltà, ma non pericolose, in artificiale sopra l' A3 new age, cominciano a comparire i teschietti sulle relazioni.
Mi sembra la differenza tra il poker e il bridge, senza la scommessa il poker è molto meno interessante e chiunque sceglierebbe il bridge.
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Messaggioda aka » ven set 26, 2008 17:08 pm

Penso che d'altronde chiunque abbia deciso di praticare artif. abbia preso coscienza di questo "piccolo particolare"...L'essenza del gioco in fondo è tutta lì e da lì ne trae anche valore!
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