Jack78 ha scritto:andrea86 ha scritto:innanzitutto vi ringrazio per le risposte che mi avete dato...
parlavo di utilizzare le ciaspole perchè non faccio scialpinismo!
non avevo pensato al fatto di aspettare un pò di tempo dopo un periodo di nevicata....esce l'ignoranza!!
Per la compagnia in effetti...andrei da solo come ultima spiaggia, in caso non riuscissi a convincere nessuno, ma visto quanto mi dite è meglio di no....mi ero fatto uno specie di castello di carta!!
Rimando la decisione...in questi giorni proverò qualche salita nella vicina Val Camonica...poi vedrò cosa fare!!
vi ringrazio ancora per il tempo che avete speso
ciao Andrea!!
Concordo pienamente con gli smiles preoccupati di Angron....
Se d'estate andare al Margherita è "una passeggiata che si posson permetter quasi tutti",...in inverno è tutt'altra storia.... specialmente in solitaria e senza fare le giuste valutazioni....

Probabilmente quel F+ fà passare troppo in secondo piano l'ambiente, la quota, lo sviluppo....etc etc ....

Nell'estate di 2 anni fà mi è successo di trovare un ragazzo che, nonostante non avesse la minima esperienza su ghiacciaio oltre quota 3000, stava salendo in mezzo alla nebbia, ad orario tardissimo, in solitaria, senza picozza, .... verso il Margherita

finalmente qualcuno ha colto il senso delle mie preoccupazioni...
il tentativo di "impresa" di Andrea (non me ne voglia

) mi ha fatto preoccupare già dalle prime righe che ha scritto
andrea86 ha scritto:Ho visto il reportage fatto da "grigna" in febbraio sulla salita alla capanna margherita e mi è venuta voglia di ripeterla!
personalmente sono dell'idea che uno una salita se la deve sentire, non tentarla per spirito di emulazione
andrea86 ha scritto:Sono salito alla Punta Gnifetti 4 anni fa in luglio, ma in inverno è tutt'altra cosa è. Sapete dirmi il periodo migliore di salita, avevo pensato fine gennaio, sono un pò ignorante in fatto di alpinismo invernale!
Pensavo di utilizzare ciaspole e ramponi durente la salita e poi si vedrà...
mi preoccupa, e non molto, quel "si vedrà"... una salita compiuta in condizioni non ottimali non può essere improvvisata. In inverno anche il più semplice dei percorsi può nascondere insidie pericolose... presenza di neve, basse temperature, giornate corte che necessitano una certa velocità... il tutto in un ambiente che richiede una certa preparazione già in condizioni estive (quota, sviluppo).
andrea86 ha scritto: Per la compagnia in effetti...andrei da solo come ultima spiaggia, in caso non riuscissi a convincere nessuno
dopo tutto quello che hai scritto sopra, l'idea di andare solo è quello che mi preoccupa di più...
Presumendo da quello che hai scritto, non hai molta esperienza per quanto riguarda neve, ghiaccio e condizioni invernali in genere...
Ti consiglio un avvicinamento graduale alle alte quote... piano piano arriveranno i risultati e con essi anche le soddisfazioni.
ciao a.
