Ed Viesturs "in vetta senza scorciatoie"

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Ed Viesturs "in vetta senza scorciatoie"

Messaggioda carlovaldiscalve » mar ott 02, 2007 21:00 pm

Ed Viesturs è certamente uno dei più grandi scalatori himalayani di tutti i tempi, dodicesimo a raggiungere tutti e 14 ottomila, quinto a farlo interamente senza ossigeno e primo americano, che è arrivato ben 21 volte su di un 8000, delle quali 6 sull'everest. dimostra di essere un grande scalatore, non solo per i traguardi raggiunti, ma soprattutto per il coraggio di rinunciare a un Everest a soli 100 metri dalla vetta e in piena ipossia..., o di non attribuirsi lo Shishapangma o il Broad Peak, raggiunti solo in cima secondaria o anticima,una persona onesta oltre che brava.Stupisce come Viesturs, in tutto il libro, non si rallegri per la conquista del K2, ma anzi la consideri il suo più grande errore, visto il rocambolesco raggiungimento e l'oggettivo rischio corso con Scott Fischer, ma fa parte del suo personaggio: saper tornare indietro è una dote non comune negli alpinisti, vuoi per l'esaltazione che entra dentro e che genera una sorte di senso di immortalità, vuoi per gli obblighi con gli sponsor, vuoi per la perdita di volontà e per il fatalismo che subentra nel cuore e non ultimo la fama da difendere, ebbene lui lo ha fatto anche in vista della punta, all'attacco finale.un alpinista il cui motto è:raggiungere la cima è facoltativo ,tornare indietro è obbligatorio.un grande direi
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Messaggioda Sholkenar » mer ott 03, 2007 16:09 pm

Lo ho ordinato l'altro giorno il libreria e dovrebbe essere arrivato oggi, non vedo l'ora di leggerlo...
Che senso ha scalare una montagna?... Ciò che conta è sapere di aver compiuto qualcosa.
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Messaggioda carlovaldiscalve » mer ott 03, 2007 21:03 pm

luigi dal re ha scritto:sto finendo di leggerlo,mi è piaciuto abbastanza...e non sapevo nemmeno chi fosse
io l'ho letto in 2 giorni,mi è piaciuto molto,anche per me era uno sconosciuto,una piacevole sorpresa
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Messaggioda Davide62 » mer ott 03, 2007 21:12 pm

Grazie per questa informazione, non mancherò di acquistarlo. :wink:
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Messaggioda carlovaldiscalve » gio ott 04, 2007 20:06 pm

luigi dal re ha scritto:azz...in due giorni ...ta nè propi gnit da fè!!!!
:D magari!!!!!!l'ho letto lo scorso fine settimana,mi sono fatto prendere, normalmente ci tengo un mese a leggere un libro.
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven ott 26, 2007 11:48 am

cosa riporta e come commenta la tragedia dell'Everest ? (nella quale è stato di fondamentale aiuto)

e soprattutto come definisce quel verme di 'aria sottile' ? (non lo nomino neanche....)

e che dice invece di Anatolj Boukreev ? (un mito)
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Messaggioda carlovaldiscalve » ven ott 26, 2007 22:26 pm

la definisce il peggior disastro della storia dell'everest e scrive un bel capitolo al riguardo.quella primavera del '96 la parete sud dell'everest era affollata come non mai,una squadra taiwanese di 5 persone,una sudafricana di 21,una squadra di 9 persone inglesi danesi e finlandesi,un piccolo team americano di 6 e due grandi spedizioni clienti la mountain madness di 23 persone e la adventure consultants di 26.la squadra di Ed era la imax ed erano li per girare un documentario.di Boukreev dice:senza ossigeno supplementare era stato il primo a raggiungere la cima il 10 maggio,dopo la tragedia molti misero in discussione le decisioni e le azioni compiute quel giorno,avrebbe dovuto far ricorso all'ossigeno per avere una riserva di forza nel caso i suoi clienti si fossero messi nei guai?non è mia abitudine giudicare il prossimo con il senno di poi ma io stesso sono sempre ricorso a quell'ausilio portando dei clienti sull'everest per quell'esatto motivo.in seguito boukreev subi critiche per non aver aiutato i clienti in difficoltà,per i detrattori più severi fu il gesto di una scalatore egoista,boukreev ripetè insistentemente di aver seguito alla lettera gli ordini di Scott che gli aveva chiesto di scendere al colle sud per preparare il tè e raccogliere le bombole da portare su a chi ne aveva bisogno;a questo punto Ed dice:certo potrebbe anche essere vero quello che dice ma per me non ha senso,si rimane con il proprio gruppo per prevenire un disastro non lo si abbandona per prepararsi alla catastrofe.
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven ott 26, 2007 23:52 pm

allora per me è un altro che non capisce un ca@@o

riserva di forza ? ma se quei tirapiedi che si son salvati l'ha portati giù lui in mezzo alla bufera !
doveva usare l'ossigeno ? se non è stato neanche sufficente per gli escursionisti che si sono tirati dietro !

grazie, mi hai fatto cambiare idea, non compero il libro

sbagliavo a pensare bene di lui, lo immaginavo molto più intelligente

questo accanimento contro Anatolj è dettato dall'invidia, dev'esser stato un gran figo, e probabilmente ha scopato le mogli di quei pirla che ne parlano male, dev'essere andata così

di sicuro a tanti ne ha fatto e ne avrebbe ancora fatto mangiare una valanga di powder sugli 8000

di solito non penso male degli americani, ma tra questo e quell'altro sono messi proprio bene...

(era talmente messo male per la mancanza di ossigeno, che il giorno dopo si è fatto il Lhotse da solo/senza ossigeno/nella pausa caffè)
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Messaggioda bugspietri » sab ott 27, 2007 12:14 pm

Nulla toglie al fatto che Boukreev fosse un'alpinista eccezionale, un grande, una promessa...
Ma fare la guida è una cosa diversa: non stai più lavorando per te stesso! Hai una responsabilità e sei pagato (profumatamente) per questo!!!
Purtroppo credo che questi siano concetti sfuggenti per certi alpinisti e per certe scuole di pensiero dell'alpinismo... sono i migliori, certo! Allora si organizzino le loro spedizioni grandiose e lascino stare quelle commerciali in cui non c'è spazio per rivendicare qualcosa per se ma solo da aiutare i clienti in difficoltà!
Poi in realtà non amo troppo giudicare i grandi alpinisti, ognuno fa le proprie scelte.
la montagna può essere severa!!!
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Messaggioda lucasignorelli » sab ott 27, 2007 12:43 pm

bugspietri ha scritto:Nulla toglie al fatto che Boukreev fosse un'alpinista eccezionale, un grande, una promessa...
Ma fare la guida è una cosa diversa: non stai più lavorando per te stesso! Hai una responsabilità e sei pagato (profumatamente) per questo!!!


...che è esattamente quello che Anatoly fece, salvando la vita di tre persone del team di cui lui era guida. Infatti, la sua spedizione ebbe solo una vittima (Scott Fisher, il capo), mentre la maggior parte dei morti furono in quella di Rob Hall (di cui Anatoly non faceva parte). In montagna contano i risultati, non la teoria.

'Sta storia è stata chiarita un milione di anni fa, e sinceramente mi da parecchio fastidio che Viestur, un bravo cineasta ed alpinista, ma un pessimo scrittore (secondo me) ogni tanto la tiri fuori per non contraddire quanto da lui incautamente affermato ai tempi.

Ho discosso la storia del 1996 con almeno 20 alpiinisti himalayani, fra cui alcuni che hanno guidato gruppi in cima all'Everest anche due o tre volte, e TUTTI mi hanno detto la stessa cosa - che date le circostanze del 1996, Anatoly fece l'unica cosa ragionevole (oltre che la cosa che aveva concordato in anticipo di fare) e che le sue azioni salvarono vite, e NON ne misero in pericolo. La storia dell'ossigeno è una minchiata terrificante (la fisiologia di Anatoli non era quella di un comune mortale, e comunque l'uso dell'ossigeno non è così semplice come lo fanno in molti), e su Anatoly all'Everest sono state dette un sacco di balle.

Quanto a Krakauer, sarebbe ora che chiedesse scusa, e magari avesse il coraggio di raccontare cosa stava facendo LUI la notte che Anatoli uscì da solo, in mezzo alla tempesta, a 8000 metri per cercare gli alpinisti dispersi. Io lo sentito raccontare da uno che Anatoli lo conosceva bene...
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Messaggioda carlovaldiscalve » sab ott 27, 2007 20:21 pm

quilodicoequilonego ha scritto:allora per me è un altro che non capisce un ca@@o

riserva di forza ? ma se quei tirapiedi che si son salvati l'ha portati giù lui in mezzo alla bufera !
doveva usare l'ossigeno ? se non è stato neanche sufficente per gli escursionisti che si sono tirati dietro !

grazie, mi hai fatto cambiare idea, non compero il libro

sbagliavo a pensare bene di lui, lo immaginavo molto più intelligente

questo accanimento contro Anatolj è dettato dall'invidia, dev'esser stato un gran figo, e probabilmente ha scopato le mogli di quei pirla che ne parlano male, dev'essere andata così

di sicuro a tanti ne ha fatto e ne avrebbe ancora fatto mangiare una valanga di powder sugli 8000

di solito non penso male degli americani, ma tra questo e quell'altro sono messi proprio bene...

(era talmente messo male per la mancanza di ossigeno, che il giorno dopo si è fatto il Lhotse da solo/senza ossigeno/nella pausa caffè)
dico che è difficile giudicare quello che dice Ed,quelli erano dei passaggi di un capitolo lungo,di Anatolj dice anche per esempio il brillante scalatore Kazako era l'alpinista più forte delle 2 squadre" di Rob e Scott".poi scrive:esistono diverse linee di ragionamento riguardo ai motivi che spinsero il kazako ad agire in quel modo sull'everest,una di queste è il resoconto di Jon in "aria sottile",in un altro libro intitolato" everest 1996-cronaca di un salvataggio impossibile" Anatolj confutò le accuse di Jon attaccando a sua volta Krauker.poi dice che la versione migliore è in "un posto in cielo-i diari di un eroe inconsapevole" una narrazione basata sui diari di Anatolj e scrive anche:a chiunque fosse interessato alla tragedia del '96 raccomando di leggere questo testo prima di giudicare lo scalatore Kazako,quei diari postumi rappresentano l'unica sua possibilità di difesa dopo la sua morte e a parer mio descrivono al meglio il suo carattere straordinario.ora mi metto alla caccia di questi libri,sono poco documentato ma credo che per giudicare Ed devi leggere il libro,uno scalatore che ha portato in salvo molti alpinisti rinunciando alla vetta.
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Messaggioda Giampo » sab ott 27, 2007 20:39 pm

carlovaldiscalve ha scritto: (...) ora mi metto alla caccia di questi libri (..)


penso che questo tuo sia un ottimo proposito.
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Messaggioda quilodicoequilonego » sab ott 27, 2007 21:57 pm

OT

mi è venuto un dubbio: ma agli yankee stanno sulle balle di più i pellerossa o i russi ?

può essere un aspetto fondamentale della polemica, anzi, magari è l'unico motivo, attorno al quale è stata imbastito un giallo perfetto

e agli americani poco gli frega della reputazione di un misero kazako, che ha messo in gioco la sua vita per salvare qualche ricco yankee

e l'artefice, quello che ha tolto la responsabilità ai Capi spedizione (uno americano, ovviamente non aiutati dalle condizioni meteo) scaricandola sull'eroe,
se ne stava a dormire in tenda beato,
mentre i suoi 'fratelli' erano fuori agonizzanti nella bufera,
e l'odiato russo rischiava la pelle per portarli in salvo

bas@@@@@
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Messaggioda carlovaldiscalve » dom ott 28, 2007 18:08 pm

Giampo ha scritto:
carlovaldiscalve ha scritto: (...) ora mi metto alla caccia di questi libri (..)


penso che questo tuo sia un ottimo proposito.
comunque non sarà il fatto di leggere i vari libri che mi farà dare torto a uno o all'altro,molte volte tante persone giudicano per partito preso e niente li fa mai cambiare idea (esclusi i politici),gli unici che possono giudicare per certo sono quelli che erano lassù,almeno quelli che sono tornati!!!.
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Messaggioda bugspietri » dom ott 28, 2007 19:41 pm

quilodicoequilonego ha scritto:e l'artefice, quello che ha tolto la responsabilità ai Capi spedizione (uno americano, ovviamente non aiutati dalle condizioni meteo) scaricandola sull'eroe,
se ne stava a dormire in tenda beato,
mentre i suoi 'fratelli' erano fuori agonizzanti nella bufera,
e l'odiato russo rischiava la pelle per portarli in salvo

bas@@@@@


BEH ODDIO... A me nn pare che scott ne esca così tanto bene! E se anche all'inizio rob sembra quasi santificato...verso la fine anche su di lui preme il peso di certe responsabilità.
Si è fatto sicuramente qualche errore di troppo lassù (a partire dall'arrivare così oltre il tempo limite in vetta... un rischio TROPPO GROSSO come riprova anche quel che è successo quest'estate sul K2).
Penso che ognuno abbia fatto i suoi... si tratta di scelte + o - condizionate dalla quota, dagli accordi, da se stessi... a seconda dei punti di vista e di quelli che si considerano i doveri o gli eroismi di certi personaggi ne possono uscire descrizioni molto diverse!!!
Certo...Krakauer nn ha mosso un dito!!!
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Messaggioda Giampo » dom ott 28, 2007 23:29 pm

carlovaldiscalve ha scritto:
Giampo ha scritto:
carlovaldiscalve ha scritto: (...) ora mi metto alla caccia di questi libri (..)


penso che questo tuo sia un ottimo proposito.
comunque non sarà il fatto di leggere i vari libri che mi farà dare torto a uno o all'altro,molte volte tante persone giudicano per partito preso e niente li fa mai cambiare idea (esclusi i politici),gli unici che possono giudicare per certo sono quelli che erano lassù,almeno quelli che sono tornati!!!.


Non vorrei averti dato (come temo) un'impressione di saccenteria, col mio stringato precedente intervento.
ti prego di scusarmi se così fosse! :?

Confermo però che si tratta di due buone letture.

"Everest 1996" dà modo di ascoltare, come è giusto che sia, anche l'altra campana sulla tragedia del '96.
In più, se si riesce ad avere una visuale più larga, fornisce tutti gli elementi per una ragionata critica alle spedizioni commerciali sul tetto del mondo. Questo grazie (anche ma non solo) alla contraddittorietà che Boukreev individua e riconosce nel suo comportamento, stretto tra la voglia d'avventura e la necessità di procacciarsi i mezzi per poterla vivere.

Il consiglio di lettura è ancora di più motivato per "Un posto in cielo - diari di un eroe incosapevole".
Quest'algtro libro porta lo sguardo su un'anima pura, quella di Boukreev, che rimane tale nonostante le 'ingenue furbizie' che egli mette in atto per potersi inserire nel giro delle spedizioni alpinistiche commerciali.
Ci fa inoltre vivere 'in diretta' la fine di una scuola alpinistica, quella sovietica, con una propria connotazione tecnica e morale e con la diaspora dei suoi elementi di punta. Almeno di quelli più intraprendenti, perché gli altri . . . che fine avranno fatto?


Insomma, . . . buone letture! :wink:
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Messaggioda timopro » lun ott 29, 2007 17:10 pm

Credo che parlare di 8000 senza mai esserci stati è un po da sapientoni-chiacchieroni-presuntuosi!!

Ed è per questo che non credo sia giusto dare colpe a quello o a quell' altro

La tragedia del 96 sull' Everest ha dimostrato quanto sia stata commercializzata la scalata sul tetto del mondo!! anche a persone che era meglio che stavano sul divano di casa (clienti)

Io mio sono fatto le mie valutazioni sull' accaduto...

Son stati commessi un infinità di errori da parte di tutte le spedizioni che il 10 maggio hanno salito la vetta!!

tenendo presente che bisogna distinguere una guida da un cliente!!

Le 2 grosse spedizioni di Scott Fischer e Bob Hall:
1)nessun cliente aveva una radio portatile e solo qualche guida l' aveva!

2)Durante la salita c'era confusione i clienti salivano soli e le guide non erano a stretto contatto con il/i clienti.

3)Il fatto che una guida (A. B.) non usasse l' ossigeno supplementare non è cosa giusta, ma ha avuto il consenso del suo capo (S. Fischer)
Quindio la responsalilità non cade solo su Anatoli.

4)Il fatto di aver cmq. continuato la salita senza rispettare l' orario stabilito
le 13 ev max le 14 per la cima.

5)Krakauer nel suo libro ha raccontato chiaramente i fatti, non da la colpa ad Anatoli, critica il fatto che non abbi usato l' ossigeno!E cmq ha sempre lodato il salvataggio di Anatoli.

Krakauer era comunque un cliente e come detto chi non è mai stato su un ottomila non può rendersi conto di cosa vuole dire essere la su!
Anatoli era un grande non era il suo primo 8k!!!

Io non credo che sia giusto appunto dare la colpa a quello o a quell' altro!!

La spedizione dell IMAX ha cmq salvato molte vite dando loro tutto quello che poteva servire!
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun ott 29, 2007 20:11 pm

immagino che neanche tu ci sia stato su un 8mila, vero ?

allora gli altri sarebbero sapientoni-chiacchieroni-presuntuosi, e tu invece puoi sparare sentenze ? curiosa sta storia :-k

dici che non è vero che il verme ha scaricato colpe su Anatolj, ma le polemiche che ne sono seguite sono vere, o sono leggende metropolitane ?

se come dici hai letto (per curiosità, oltre al libro del verme, cos'altro hai letto ?), dovresti saperlo che le scorte d'ossigeno delle spedizioni di Scott e Bob erano scarse, e se a lui non è servito, qualcuno l'ha trovato e usato, magari il verme mentre dormiva tranquillo

come è già stato riportato, il fatto che Boukreev non avesse usato l'ossigeno per lui era normalissimo, infatti solo lui e lo sherpa hanno avuto la forza di uscire a oltre 8mila, di notte, nella bufera, a cercare i dispersi ed a trascinarli alle tende

e ricordati che lui, pochi giorni dopo queste vicessitudini, senza nessun programma, senza aiuti, da solo e senza ossigeno, ha salito il Lhotse di corsa, con un tempo record

per farti capire a cosa gli serviva l'ossigeno....

la storia dell'ossigeno, serve solo al verme per vender libri, ed a contrastare il fatto che il russo ha salvato gli americani, che per lui probabilmente è stata una bella purga
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