quanto conta giocare in casa?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda cristiano_bonetti » ven mar 16, 2007 13:17 pm

Aggiungo un episodio che da molto l'idea dei rischi del 'fuori casa' ... un po' di tempo fa due ragazzi, sembravano anche abbastanza sicuri di sé, nella falesia dove vado di solito, tentano un 7b, non arrivano in catena e, dopo vari tentativi, uno dice: "va be'dai, facciamo il 6b vicino e recuperiamo il rinvio".
Risultato: non chiudono neanche il 6b e passano l'intero pomeriggio a cercare di calarsi da una pianta sopra la falesia che, per raggiungerla, ci si deve scuoiare tra i rovi, facendo venir giù una piccola frana e dondolando in strapiombo nel tentativo di recuperare il materiale ...
Tutto ciò sotto gli sguardi impietosi e i sogghigni di tutti i presenti che, me compreso, avranno pensato: "ecco i due minchioni di turno ..." :lol:
Ecco, forse è proprio la paura di fare questa fine che fa venire il braccino in trasferta ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda fedeneg » ven mar 16, 2007 13:28 pm

Ciao!!!
Sei quello che è stato a Berlino con Lucio Dalla, che era un po' triste e molto grande??? :smt003

Scusa... ma mi è venuta, non ho resistito!!!.... :lol:
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Re: quanto conta giocare in casa?

Messaggioda Roberto » ven mar 16, 2007 13:59 pm

Enzolino ha scritto:
alter-ego ha scritto:...nel calcio si gioca un turno in casa ed uno fuori casa. In falesia io vedo sempre più gente saltare il turno fuori :roll: :roll: Una volta si era contenti di andar fuori... oggi lo si teme come il fuoco. Voi che gap avete tra quello che abitualmente fate nella "vostra" falesia e fuori?
Io ricado nella categoria opposta ... tornare nelle stesse falesie mi annoia e quindi cerco di andare in quelle nuove. Per questo non riesco a "lavorare" le vie ... e credo che questo per me sia un limite ... :cry:

Credo che uno dei motivi per cui si preferisce rimanere in casa sia il fatto che lo stile e le vie conosciute sono all'interno della nostra "comfort zone", per cui tutto e' piu' o meno sotto controllo, la prestazione appaga l'ego (autostima ed eterostima) e tutti son felici e contenti, non si rischiano brutte figure eccetera ma ... non si impara a muoversi su terreni diversi ... quando accade e prendiamo bastonate su difficolta' basse rispetto a quelle dei nostri terreni congeniali, allora e' frustrazione e' alta e ci si sente incoraggiati ad arrampicare prevalentemente nelle falesie "di casa" ...

Questa e' la mia impressione ... :wink:
Non vale per me, che in casa continuo a fare figuracce con amici e conoscenti, mentre fuori spesso mi tolgo delle soddisfazioni.
Ma dipende anche dal modo in cui si va in casa, se si cerca di fare solo le vie congeniali, evitando quelle che basta un niente e non vengono più, ecco che si lavora sull' autostima e sull' ego, ma se si è liberi da atteggiamenti, se si scala per il gusto, magari per mettersi alla prova, senza paura di fallire, ecco che le bastonate te le pigli anche a casa (e io ne so qualcosa).
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Messaggioda alter-ego » ven mar 16, 2007 19:08 pm

virgulto ha scritto:Si al covolo ci sono stato, e mi ricordo di aver trovato i gradi molto duri, ma ti dirò preferisco le falesie gradate strette, che quelle larghe, sono molto severo nei miei confronti, per cui è inutile che faccio un 7c a vista in una falesia x quando in altre per uscire da un 7b devo fare i salti mortali...
Comunque non è assolutamente vero che nel camaiorese c'è solo canne, anzi direi il contrario, vai a cannelot, prova LA GALLA (7B/C) e vedrai che l'annoterai tra le piu belle vie che hai fatto


ho fatto megera a vista...ma non mi ricordo che settore era. Poi sono stato all'isola e ne ho fatto un altro molto bello che traversa verso destra, un 7b+. Ma non mi ricordo il nome. Sono un disastro e qui sottomano non ho la guida della Toscana... A Candalla invece Slip in the Tongue. Vedo che l'hai citata, forse perchè facile da fare a vista? Io comunque l'avevo fatta flash con un local che mi telecomandava :oops: :roll:
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Messaggioda alter-ego » ven mar 16, 2007 19:09 pm

cristiano_bonetti ha scritto:Aggiungo un episodio che da molto l'idea dei rischi del 'fuori casa' ... un po' di tempo fa due ragazzi, sembravano anche abbastanza sicuri di sé, nella falesia dove vado di solito, tentano un 7b, non arrivano in catena e, dopo vari tentativi, uno dice: "va be'dai, facciamo il 6b vicino e recuperiamo il rinvio".
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Tutto ciò sotto gli sguardi impietosi e i sogghigni di tutti i presenti che, me compreso, avranno pensato: "ecco i due minchioni di turno ..." :lol:
Ecco, forse è proprio la paura di fare questa fine che fa venire il braccino in trasferta ...


:lol: :lol:
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Re: quanto conta giocare in casa?

Messaggioda alter-ego » ven mar 16, 2007 19:13 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:
alter-ego ha scritto:...nel calcio si gioca un turno in casa ed uno fuori casa. In falesia io vedo sempre più gente saltare il turno fuori :roll: :roll: Una volta si era contenti di andar fuori... oggi lo si teme come il fuoco. Voi che gap avete tra quello che abitualmente fate nella "vostra" falesia e fuori?
Io ricado nella categoria opposta ... tornare nelle stesse falesie mi annoia e quindi cerco di andare in quelle nuove. Per questo non riesco a "lavorare" le vie ... e credo che questo per me sia un limite ... :cry:

Credo che uno dei motivi per cui si preferisce rimanere in casa sia il fatto che lo stile e le vie conosciute sono all'interno della nostra "comfort zone", per cui tutto e' piu' o meno sotto controllo, la prestazione appaga l'ego (autostima ed eterostima) e tutti son felici e contenti, non si rischiano brutte figure eccetera ma ... non si impara a muoversi su terreni diversi ... quando accade e prendiamo bastonate su difficolta' basse rispetto a quelle dei nostri terreni congeniali, allora e' frustrazione e' alta e ci si sente incoraggiati ad arrampicare prevalentemente nelle falesie "di casa" ...

Questa e' la mia impressione ... :wink:
Non vale per me, che in casa continuo a fare figuracce con amici e conoscenti, mentre fuori spesso mi tolgo delle soddisfazioni.
Ma dipende anche dal modo in cui si va in casa, se si cerca di fare solo le vie congeniali, evitando quelle che basta un niente e non vengono più, ecco che si lavora sull' autostima e sull' ego, ma se si è liberi da atteggiamenti, se si scala per il gusto, magari per mettersi alla prova, senza paura di fallire, ecco che le bastonate te le pigli anche a casa (e io ne so qualcosa).


Roberto, io all'opposto di te sono uno che si ricorda tutto. Se venissi a scalare con me in una delle "mie" falesie potrei, volendo, fare una splendida figura. Ma ciò non cambia il livello reale che ho, che è quello che hai visto a Grotti. Magari vado meglio in altri stili, ma non si possono sempre cercare scuse. Anche a me, poi, come a Virgulto, piace essere severo con me stesso.
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Messaggioda virgulto » ven mar 16, 2007 21:21 pm

Bravo perchè megera non è facile e si trova a saratoga ,all'isola avrai fatto canna tonante,
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Messaggioda ehi man » sab mar 17, 2007 13:14 pm

alter-ego ha scritto: Probabilmente fu un caso, ma non andò così altrove...per esempio in Veneto. Mai stato al Covolo? :wink: :roll:


il covolo sta a 20 min da casa mia, eppure torno sempre a casa con le orecchie basse, specie se è da un po' che non ci vado :cry: :roll:

certo alter che devi aver preso una bella legnata, mi sembra che quando citi il covolo è sempre per dire che lì i gradi son stretti :lol: :lol: . ma ti è piaciuto almeno? forse è tu preferisci di più tiri lunghi di continuità.


io non sono un falesista duro e puro per cui non faccio testo, ma quelle poche volte che vado fuori casa arrampico meglio, il che non vuol dire che faccio gradi più alti, visto che non ho la mentalità di lavorare i tiri. il fatto di arrampicare meglio, penso sia dovuto alla concentrazione più elevata che ci metto. anche quando sono al secondo giro di una via sbagliata a vista di poco di solito arrampico assai peggio... questione di stimolo visto che per me l'a vista è lo stimolo maggiore in falesia, dopo lo stimolo intestinale :lol: :lol: 8)

rispondendo ad enzolino, penso che chi va sempre o quasi nella stessa falesia, non sia solo perchè ha paura di uscire ecc... magari può essere perchè in quella falesia ci sta bene, ci si rilassa, si gode del paesaggio, si può accendere un fuoco e bersi un bottiglia di vino abbrustolendo due salsiccie... cose così insomma.
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Messaggioda Roberto » sab mar 17, 2007 13:22 pm

ehi man ha scritto:...
...rispondendo ad enzolino, penso che chi va sempre o quasi nella stessa falesia, non sia solo perchè ha paura di uscire ecc... magari può essere perchè in quella falesia ci sta bene, ci si rilassa, si gode del paesaggio, si può accendere un fuoco e bersi un bottiglia di vino abbrustolendo due salsiccie... cose così insomma.

Infatti io vado spessissimo a Grotti, ma non certo perchè le vie mi risultano facili, anzi, nonostante la mia assidua frequentazione le mazzate sono all' ordine del giorno.
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Messaggioda alter-ego » sab mar 17, 2007 13:36 pm

ehi man ha scritto:
alter-ego ha scritto: Probabilmente fu un caso, ma non andò così altrove...per esempio in Veneto. Mai stato al Covolo? :wink: :roll:


il covolo sta a 20 min da casa mia, eppure torno sempre a casa con le orecchie basse, specie se è da un po' che non ci vado :cry: :roll:

certo alter che devi aver preso una bella legnata, mi sembra che quando citi il covolo è sempre per dire che lì i gradi son stretti :lol: :lol: . ma ti è piaciuto almeno? forse è tu preferisci di più tiri lunghi di continuità.


io non sono un falesista duro e puro per cui non faccio testo, ma quelle poche volte che vado fuori casa arrampico meglio, il che non vuol dire che faccio gradi più alti, visto che non ho la mentalità di lavorare i tiri. il fatto di arrampicare meglio, penso sia dovuto alla concentrazione più elevata che ci metto. anche quando sono al secondo giro di una via sbagliata a vista di poco di solito arrampico assai peggio... questione di stimolo visto che per me l'a vista è lo stimolo maggiore in falesia, dopo lo stimolo intestinale :lol: :lol: 8)

rispondendo ad enzolino, penso che chi va sempre o quasi nella stessa falesia, non sia solo perchè ha paura di uscire ecc... magari può essere perchè in quella falesia ci sta bene, ci si rilassa, si gode del paesaggio, si può accendere un fuoco e bersi un bottiglia di vino abbrustolendo due salsiccie... cose così insomma.


Ma, guarda, alla fine ho fatto solo un 7a (brutto) sulla destra. Lo stile è violento e sicuramente ha bisogno di adattamento. Ci sono falesie che lo richiedono più di altre, il Covolo credo sia una di queste. A Ceredo mi son trovato meglio. Podenzoi e Campo Solangna ancora meglio.

Anche io non mi sento molto motivato a "lavorare" fuori. Rare volte rifaccio un secondo giro se non mi viene a vista. Ma così facendo fuori non realizzi mai qualcosa di duro...e un po' mi rode, devo essere sincero. In certi posti "senti" che potresti fare qualcosa di bello, come al cimitero di Candalla...dove vedevo tiri veramente spettacolari, oppure anche a Bassilandia, ma poi non hai tempo e parti lasciando perdere. Alla fine preferisci farti un po' di tiri a vista, e magari li sbagli anche, piuttosto che lavorarti e magari portarti a casa un solo tiro in tutta la vacanza, Non so se avete visto arrampicare i tedeschi, loro hanno questa mentalità. Preferiscono spendere tutta la vacanza per un tiro che girare ed arrampicare
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Messaggioda Roberto » sab mar 17, 2007 13:40 pm

E' anche questione di carattere, io ad esempio mi affeziono anche ai luoghi e tendo a tornarci all' infinito. Ciò vale dalla trattoria alla parete.... alla moglie :smt055
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Re: quanto conta giocare in casa?

Messaggioda Giampo » sab mar 17, 2007 14:01 pm

alter-ego ha scritto:
(...) Anche a me, poi, come a Virgulto, piace essere severo con me stesso.


Ragazzi, perchè mi dite queste cose? :smt005
A me, che mi condono tutto! :wink:




Comunque, interessante sto topic!
che in fondo (vabbè, lo so', manco in superficie :cry: )non sono un arrampicatore, ho così modo di entrare un pò nella (nelle) mentalità di chi é arrampicatore
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Re: quanto conta giocare in casa?

Messaggioda Roberto » sab mar 17, 2007 14:19 pm

Giampo ha scritto:[Ragazzi, perchè mi dite queste cose? :smt005
A me, che mi condono tutto! :wink:
Comunque, interessante sto topic!
che in fondo (vabbè, lo so', manco in superficie :cry: )non sono un arrampicatore, ho così modo di entrare un pò nella (nelle) mentalità di chi é arrampicatore
Arrampicare è salire per roccia su pareti, il grado non fa l' arrampicatore, casomai l' arramicatore bravo: Giampo sei dei nostri :wink:
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Messaggioda Davide62 » sab mar 17, 2007 14:41 pm

Il mio livello mi permette di prendere bastonate ovunque 8) .
Soffro di più lontano dalle mie abituali zone non fosse altro che per una questione paesaggistica :roll:
Talvolta temo di più i posti che maggiormente frequento proprio perchè li conosco e sono "vessato" psicologicamente da alcuni tiri di "riferimento".
Viceversa mi capita di essere più "costruttivo" in posti nuovi.

OT
Mò che hai cambiato l'avatar ti riconosco alter- :wink:
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Messaggioda il mago di napoli » sab mar 17, 2007 16:16 pm

io non gioco mai "in casa"


sarà forse perchè "casa" non saprei dire dove sia




dunque a vista e lavorato ovunque
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Messaggioda Enzolino » sab mar 17, 2007 21:17 pm

ehi man ha scritto: rispondendo ad enzolino, penso che chi va sempre o quasi nella stessa falesia, non sia solo perchè ha paura di uscire ecc... magari può essere perchè in quella falesia ci sta bene, ci si rilassa, si gode del paesaggio, si può accendere un fuoco e bersi un bottiglia di vino abbrustolendo due salsiccie... cose così insomma.
Si, certo.

Mi viene in mente una via di 8a che Alain Robert fa slegato periodicamente per vedere la sua forma fisica di cui racconta nel suo libro ... lui parla quasi di un legame affettivo con quella via ...

A volte certe falesie in certi ambienti ispirano qualcosa di magico, e solo essere la' e' una fonte di ispirazione ...

A volte torno in una falesia in cui conosco bene le vie, per ripeterle in stili diversi, come a nut e friend oppure slegato .... oppure cercare di farle tutte in giornata ... l'importante e' che ci sia un po' di novita' e sfida ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda alter-ego » lun mar 19, 2007 8:38 am

Davide62 ha scritto:
OT
Mò che hai cambiato l'avatar ti riconosco alter- :wink:


riconoscerai il posto! La foto è troppo piccola, non si vede che avevo tutta la faccia insanguinata :? :? Tuttavia quel giorno ho imparato che in montagna non si è invincibili...sarà banale ma ognuno trova il giorno in cui lo scopre :? :?
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Messaggioda lingerie » lun mar 19, 2007 10:25 am

x me fuori casa è scalare su calcare e simili .....

mentre in casa gneiss granito etcc...


effettivamente quando trovo il calcare abbasso decisamente la testa :wink:

il gap è di un grado buono faccio fatica ma secondo me' e un problema di testa ..parto gia' col pensiero che prendero' bastonate... :wink:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

(SCOTT)
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Messaggioda Roberto » lun mar 19, 2007 10:44 am

Immodestamente, io mi sento a casa se ho qualcosa da scalare :lol:
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Messaggioda najaru » lun mar 19, 2007 19:10 pm

io sono sfigato ma adoro andare ad arrampicare in posti nuovi anche se al primo approccio (di solito tutto il primo giorno) faccio fatica ad adattarmi
direi cmq che in zonacosta azzurra prendo molte piu bastonate che altrove a parte alcuni settori isolati;
Bonne Grimpe
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