tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Pesa, non sono un intenditore di geopolitica, ma l'affermazione che uno (per fare un esempio) come Orban abbia "abbracciato gli ideali della liberaldemocrazia" mi lascia un po' perplesso.
Rispetto all'età Eltsin, io lo vedo, più che come un "avvicinamento fra est e ovest", come un periodo in cui la Russia è stata data in pasto agli oligarchi, con un peggioramento delle condizioni materiali della maggior parte della popolazione. Poi che Eltsin andasse a genio agli americani, non mi stupisce, visto che con lui la Russia ha sostanzialmente cessato di essere un antagonista globale com'era stata l'URSS. Purtroppo però era prevedibile che i russi non accettassero questo ridimensionamento e cercassero di riprendersi il proprio status, e quindi il controllo su quello che considerano il "cortile di casa" (ciò che fanno tutte le grandi potenze da che mondo è mondo). Ora non so come andrà a finire questa storia: finora un prezzo altissimo è stato pagato - in primis dagli ucraini, che si trovano un paese devastato e milioni di profughi: poi dai russi, che subiscono ingenti perdite di militari e danni economici per le sanzioni: poi consideriamo l'economia globale (si parla di probabili carestie nei paesi più poveri per l'aumento dei costi di cereali ed energia). Last but not least, in questo frangente passa in secondo piano la questione ecologica, e le ripercussioni di questa cosa temo che le vedremo presto, a livello planetario.
Detto ciò, io continuo a sperare che si arrivi il prima possibile a una forma di compromesso che permetta di fermare questo massacro e scongiurare il rischio di un'ulteriore escalation. Come si possa fare, ovviamente non lo so: io il massimo che sono riuscito a escogitare è mettere fuori la bandiera della pace, e mi rendo conto che come intervento non avrà un'influenza decisiva sul corso degli eventi.
Limitati saluti
TSdG
Oh Tacchino, porta pazienza, ma cosac'entra Orban!?
Tu hai presente cosa ha significato la caduta del muro di Berlino in quegli anni? Le speranze che ha suscitato nei milioni di persone di oltre cortina, da Tirana a Riga? Non te la ricordi piu' l'emozione che ha generato anche da noi? È stata un'onda di entusiasmo e speranze che ha condizionato tutti gli anni 90, e che ha dileguato lentamente nel decennio successivo.
Per cui sì, senza dubbio alcuno la prospettiva di sottrarsi al giogo Russo e alle angustie del sistema comunista facendo propri gli standard occidentali ha suscitato grandi entusiasmi in tutta l'Europadell'est.
Il caso della Russia sarà pure stato diverso, ma non c'entra niente:
io stavo dicendo che per capire bisogna provare a contestualizzare. E l'umore, cioè le speranze la fiducia,e in generale la visione del futuro in quegli anni erano molto diverse da quelle di oggi.
Per cui un conto è, con l'aiuto del senno di poi, riconoscere gli errori. Cosa molto diversa è attribuire all'occidente la responsabilità di ogni male.
Oltretutto così suggerendo implicitamente che qua (occidente) stiano esseri senzienti ai quali possano essere imputate colpe e responsabilità. E dall'altra parte (Russia) animali privi di intelligenza e volontà che agiscono solo in ragione di istinti primordiali.