pesa ha scritto:e' certamente apprezzabile che uno cerchi di farsi una sua idea andando a cercare notizie "alla fonte".
rimane sempre ver però, come già detto un po' di tempo fa, che le pubblicazioni scientifiche sono fatte dagli specialisti ad uso e consumo degli specialisti. e quindi la soluzione migliore rimane affidarsi a chi quelle cose le fa di mestiere.
ad esempio, è noto che il DNA di certi virus possa integrarsi nel nostro DNA. Il genoma è una roba piuttosto complicata, e c'è un continuum di sequenze, anche endogene (trasposoni) che possono andare a spasso per il genoma e integrarsi qua e la pure facendo danni seri (tumori), e certi virus, che fanno la stessa identica cosa (herpes, papilloma virus, etc).
al contrario, anche se non sono un esperto di 'ste robe, non mi risulta che siano noti meccanismi attraverso cui l'RNA dei vaccini a RNA possa integrarsi nel DNA delle cellule dell'ospite.
E in quanto alla capacità di omicron di evadere la risposta immunitaria, considerazioni di natura strettamente biochimica suggeriscono che la probabilità di una defaillance grave dei vaccini, cioè degli anticorpi suscitati dai vaccini attuali, sia tanto improbabile da essere virutalmente impossibile.
Ciao Pesa.
Non sono per niente d'accordo sul fatto che il comune cittadino debba affidarsi in modo acritico alle direttive politiche basate su evidenze scientifiche e sulle dichiarazioni di chi, tra gli esperti, comunica alla massa ciò che questa deve sapere.
Questa è parte del processo di costruzione della "realtà" a opera di decisori politici e scienziati in atto da sempre. Una volta questo compito era svolto dalla religione.
Ritengo che i comuni cittadini abbiano l'interesse e l'obbligo di informarsi anche su questioni complesse, magari anche a partire dal possesso di conoscenze e competenze limitate. Quanto più si escludono le persone dalla conoscenza, tanto più le si impoverisce e le si rende manipolabili, o controdipendenti.
Noi poveri ignoranti sbagliamo? Allora voi esperti avete il dovere (se avete una morale) o, in ogni caso, il vantaggio di cercare di spiegarci le cose in modo per quanto possibile piano, corretto e facendo riferimento a quell'ombra di "cosa in sé" che chiamiamo realtà e che per lo più ci sfugge, velata dai nostri sistemi linguistici e simbolici. Il vantaggio sta nel fatto che le società polarizzate sono molto peggio di quelle non polarizzate.
Se ti va di leggere un po', il modello che mi porta a pensarla così è: Human and nature dynamics (HANDY): Modeling inequality and use of resources in the collapse or sustainability of societies (qui:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0921800914000615).
Il fatto che tu stia costruendo (manipolando) la realtà ora è dimostrato dai seguenti fatti:
1. È lo stesso autore dell'articolo che ho citato più sopra a scrivere (copio-e-incollo): "The information presented in this review will help future vaccinees to weigh a risk versus benefit assessment"; lui parla di rivolgere la review ai vaccinees (l'analisi testuale è il mio campo), non to specialists; quindi tu stai proponendo una tesi (la scienza agli scienziati) che non è condivisa da tutti gli scienziati e non è nella
ding an sich (impossibile da attingere, ancor più in ambito sociopolitico), ma nel tuo - e quello di altri - sistema linguistico e simbolico di riferimento;
2. Circa la questione dell'articolo, sempre Doerfler scrive:
4.1. Note added in revision
At the height of an unprecedented pandemic, the rapid development of efficient SARS-CoV-2 vaccines was met with relief and admiration for experimental science (Sahin et al., 2021). Nevertheless, it will prove medically cogent to consider possible sequelae of vaccine injections into billions of humans. One 0.5 ml dose of recombinant adenovirus ChAdOx1-S of AstraZeneca reportedly contains 5 × 1010 particles of chimpanzee adenovirus 26 (Ad26) (
https://assets.publishing.service.gov.u ... 2.2021.pdf) that carry an equivalent of about 2.5µg recombinant Ad26 chimpanzee DNA. Adenovirus particles likely are taken up by cells of the lymphatic system and the liver, and their DNA will be transported to the cells’ nuclei. In this review, the evidence for insertion of adenovirus DNA into recipient genomes and its consequences has been presented.
(i) Adenovirus vector-based vaccines can lead to the integration of adenovirus DNA at unknown frequency and with unpredictable epigenetic consequences. It is conceivable that epigenetic effects might be noticed only years after vaccination.
(ii) The adenoviral genes still present in the adenovirus vector DNA might become trans-activated by cellular factors and lead to individually varying immune memory reactions that are experienced by vaccinees as transient post-vaccination symptoms. Fatal outcomes due to extreme immune reactions have fortunately been very rare events.
(iii)
SARS-CoV-2 RNA or segments of it, like the spike gene, can be reverse transcribed by LINE-1-encoded reverse transcriptases or other factors, and the thus synthesized DNA can become integrated at unknown frequencies and locations into the vaccinees’ genomes. Of course, the same is true for all SARS-CoV-2 infections. Hence, the risk of undesired integration events of SARS-CoV-2 RNA reverse transcripts upon SARS-CoV-2 infections appears similar to that upon vaccination with the mRNA-based Covid-19 vaccine.
These mechanisms of basic biology have to be considered in the context of mass vaccination programs of humans around the globe. Whether and how these mechanisms will play a predominant role in medicine in the future will have to be followed by critical meta-analyses. There is at present no viable alternative to the vaccination of billions of humans. The human population presently partakes in the exposure to foreign DNA in a huge experiment. After the completion of worldwide vaccinations, a
post-vaccination sentinel program should be set up to monitor the exacerbation of unexpected, possibly novel, human ailments in vaccinated individuals.
Lui segnala la possibilità che tramite
LINE-1-encoded reverse transcriptases or other factors frammenti del virus, spike protein compresa,
possono essere integrati nel genoma dei vaccinati; di qui il suo suggerimento di un sistema sentinella per monitorare il possibile sviluppo di nuove malattie nell'uomo. È un suggerimento prudenziale.
Quindi siete almeno 2 scienziati con opinioni diverse sull'argomento; tu stai forzando su 1; puoi magari rafforzare la tua posizione segnalando che almeno il 90% dei tuoi colleghi la pensa come te; e così si fa nella comunità scientifica su molti aspetti, p.e. sulla questione climatica; tuttavia, per me, anche i segnali deboli vanno ascoltati, a titolo prudenziale; proteggere la povera massa ignorante dalla complessità del mondo e della scienza che lo studia fornendo una versione semplificata delle cose mi sa tanto di Grande Inquisitore dostoevskiiano, che immagino tu conosca (anche se non hai studiato letteratura russa all'università); e in ogni caso stai diffondendo una tua versione del mondo, per quanto tu l'abbia co-creata con una buona parte dei tuoi colleghi;
3. Altro segnale debole che sottovaluti, e che secondo me è un indizio della possibilità che omicron evada il sistema immunitario anche di chi è stato vaccinato o ha fatto il covid, è che una delle tesi emergenti sulla maggiore rapidità di diffusione della variante è che essa non sia dovuta alla maggiore contagiosità di base rispetto a Delta (R0 stimato a 4 VS R0 stimato a 6 di Delta), ma alla sua maggiore capacità di evasione della risposta anticorpale (non di quella immunitaria) (cfr. Increased risk of SARS-CoV-2 reinfection associated with emergence of the Omicron variant in South Africa - Pre-print:
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.11.11.21266068v2; ancora una volta, legittimamente, tenti di venderci la tua realtà; e io tento di oppormi, altrettanto legittimamente. Anche se, devo dire, dal punto di vista metodologico sminuire un dato (quale quello che sembra emergere qui) richiamandosi al principio di autorità è un po' debolino come approccio argomentativo.
E anche l'argomentazione ad hominem, lo è.
In sintesi, dopo tutto questo scrivere, ti ribadisco la mia convinzione che un mondo nel quale la conoscenza sia diffusa, come volevano i padri costituzionali, sia meglio di un mondo nel quale la conoscenza è concentrata e spesso camuffata: è più creativo e meno ingiusto e consente alle persone, anche a noi poveracci ignoranti, di agire in modo più responsabile.
Quindi nei limiti del possibile, delle mie conoscenze e del tempo a mia disposizione, cercherò di esporre le mie tesi, circostanziandole e citando fonti affidabili, quando possibile. Ti invito a fare lo stesso.
Se vuoi fare diversamente, fai pure.
Sei libero di farlo.
E adesso chiudo davvero.
Ciao
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot