da VECCHIO » gio nov 03, 2016 18:04 pm
da Kinobi » gio nov 03, 2016 20:13 pm
da PIEDENERO » gio nov 03, 2016 20:34 pm
da tacchinosfavillantdgloria » gio nov 03, 2016 20:46 pm
da Kinobi » ven nov 04, 2016 9:09 am
da falciatore » ven nov 04, 2016 10:11 am
da il Duca » ven nov 04, 2016 10:20 am
falciatore ha scritto:centomila giovani che lavorano è si una risorsa, infatti versano di contributi alle casse statali ben più di quanto richiedano, permettendo all'Italia di pagate pensioni della nostra società sempre più vecchia.
da Kinobi » ven nov 04, 2016 10:31 am
falciatore ha scritto:È vero, su circa 140 mila immigrati che han chiesto asilo politico l'Italia paga quelle cifre, che facendo la moltiplicazione fa comunque una cifra molto esigua. Consideriamo però che oltre a dover rispettare leggi internazionali sull'asilo politico per l'Italia avere centomila giovani che lavorano è si una risorsa, infatti versano di contributi alle casse statali ben più di quanto richiedano, permettendo all'Italia di pagate pensioni della nostra società sempre più vecchia. D'altronde il fenomeno dell'immigrazione viene addirittura incentivare in paesi come Israele dove il problema dell'invecchiamento viene sentito maggiormente e in qualsiasi caso non è un fenomeno che si possa arginare. La polemica potrebbe vertire invece su chi in tasca questi soldi dallo stato, quanto ci sia di marcio in certe associazioni che letteralmente sfruttano questi incentivi senza poi mettere in campo risorse per far si che l'immigrato riesca a intraprendere un percorso di integrazione.
da Kinobi » ven nov 04, 2016 10:36 am
il Duca ha scritto:falciatore ha scritto:centomila giovani che lavorano è si una risorsa, infatti versano di contributi alle casse statali ben più di quanto richiedano, permettendo all'Italia di pagate pensioni della nostra società sempre più vecchia.
Quanti di questi lavorano o lavoreranno (non in nero)?
Non siamo proprio l'America dei secoli passati
da il Duca » ven nov 04, 2016 10:47 am
Kinobi ha scritto:il Duca ha scritto:falciatore ha scritto:centomila giovani che lavorano è si una risorsa, infatti versano di contributi alle casse statali ben più di quanto richiedano, permettendo all'Italia di pagate pensioni della nostra società sempre più vecchia.
Quanti di questi lavorano o lavoreranno (non in nero)?
Non siamo proprio l'America dei secoli passati
Certo, non siamo più l'Amerika.
Ma meglio in nero che nulla. Dopo tutto, la leggenda narra, c'è già un +20% del PIL di nero fatto dagli autoctoni per cui....
da Kinobi » ven nov 04, 2016 11:15 am
il Duca ha scritto:Kinobi ha scritto:il Duca ha scritto:falciatore ha scritto:centomila giovani che lavorano è si una risorsa, infatti versano di contributi alle casse statali ben più di quanto richiedano, permettendo all'Italia di pagate pensioni della nostra società sempre più vecchia.
Quanti di questi lavorano o lavoreranno (non in nero)?
Non siamo proprio l'America dei secoli passati
Certo, non siamo più l'Amerika.
Ma meglio in nero che nulla. Dopo tutto, la leggenda narra, c'è già un +20% del PIL di nero fatto dagli autoctoni per cui....
Sì, ma se lavorano in nero non saranno loro a pagare le pensioni. Questo era il concetto.
Comunque tra i più incazzati del "nuovo" trattamento dei migranti ci sono i vecchi immigrati. Quelli che hanno dovuto navigare nella burocrazia per ottenere il permesso di soggiorno, che si sono fatti un culo così per trovarsi un lavoro con cui campare; quelli che fanno ancora code allucinanti davanti alle questure per avere l'ennesimo timbro, e pagano una marea di tasse. Quelli che vengono dagli stessi paesi da cui provengono gli attuali richiedenti asilo (vedi Senegal), quindi dalla medesima situazione, e non capiscono questa disparità di trattamento. Come al solito è un gran pasticcio in cui qualcuno ci guadagna, come al solito, a spese di chi le tasse le paga da anni, i soliti poveri coglioni.
E certo tutto questo non è colpa dei migranti, che cercano di sistemarsi, ma di chi li gestisce, di qua e di là del Mediterraneo.
Per il resto sono assolutamente d'accordo con te, Kinobi.
da Sbob » ven nov 04, 2016 18:17 pm
Kinobi ha scritto:Quelli che richiedono asilo politico sono un'altra cosa. Hanno dei diritti, ma sapendo loro che sono un costo per la società, dovrebbero avere anche dei doveri: che ne so, se non trovano lavoro, sfalcaire l'erba sulle strade, pulire i boschi, raccogliere immondizie dietro i semafori ecc.
da Sbob » ven nov 04, 2016 18:20 pm
Kinobi ha scritto:Perché altrimenti vengono da noi e non vanno in Arabia Saudita?
da VYGER » sab nov 05, 2016 15:06 pm
da Kinobi » sab nov 05, 2016 15:12 pm
da bustomail » sab nov 05, 2016 18:35 pm
da scairanner » sab nov 05, 2016 18:46 pm
VYGER ha scritto:Dovrei scrivere pagine e pagine [è parte del mio lavoro], ma non posso.
Ammenoché non mi paghiate almeno il 5% del budget di progetto (che ormai non mi dà più nessuno).
Circostanzio alcune affermazioni di altri forumisti.
Per la distinzione tra immigrati e richiedenti protezione, gli immigrati regolari richiedono il visto d'ingresso per vari motivi presso l'ambasciata italiana del loro Paese. Arrivati nel nostro Paese chiedono il Permesso di Soggiorno (e lo rinnovano a scadenza, se riescono). Tutti gli altri, compresi coloro che non riescono a rinnovare il PdS, sono clandestini.
Info qui: http://www.portaleimmigrazione.it/immigrazionenet/nuova_procedura.aspx.
I richiedenti protezione sono persone che si presentano ai confini del nostro Paese e dichiarano di ricercare, appunto, protezione internazionale.
Qui info sullo status: http://www.interno.gov.it/it/temi/immigrazione-e-asilo/protezione-internazionale (garantito dalla Costituzione in virtù dell'adesione dell'Italia alla Carta dei Diritti dell'Uomo e alla Convenzione di Ginevra).
Qui info sulla procedura: http://www.meltingpot.org/La-procedura-per-il-riconoscimento-della-protezione.html#.WB3L5LU2ztQ
Il trattamento riservato ai richiedenti è normato da protocolli stabiliti da UNHCR (agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e, per le parti di propria competenza, da UE.
In Italia il protocollo di riferimento è stabilito dal programma SPRAR: http://www.sprar.it/. Siccome i Comuni afferenti al sistema SPRAR sono pochi, le Prefetture periodicamente emettono bandi per la selezione di soggetti for profit e non profit che garantiscano la seconda accoglienza. In tutti i casi le Prefetture stabiliscono come riferimento suddetto programma. Qui trovate il manuale: http://www.sprar.it/images/SPRAR_-_Manuale_operativo_2015.pdf.
Come notava Tac, i 35 € sono spesi per lo più per l'attuazione del protocollo di accoglienza. I richiedenti ricevono un pocket money di € 2,5/die. Per fare una valutazione dell'impatto di spesa per lo Stato Italiano, i 2500 richiedenti ospitati attualmente in provincia di Brescia costano € 31.937.500. Di questi, € 2.281.250 vanno ai richiedenti (€ 912,5 annui a persona). I restanti contribuiscono a costituire, bene o male, il PIL provinciale. Questi i ricavi medi lordi per uno degli imprenditori bresciani operanti nel settore: http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_agosto_31/riva-l-imprenditore-profughi-ogni-ragazzo-vale-5-euro-giorno531-mila-all-anno-7e0a652a-6f45-11e6-856e-2cdca5568f05.shtml.
Invito a leggere questo report del Ministero dell'Interno per info più certe su costi e benefici: http://www.asylumineurope.org/sites/default/files/resources/ministry_of_interior_report_on_reception_of_migrants_and_refugees_in_italy_october_2015.pdf
I costi sono sostenuti al 50% ca dallo Stato Italiano e al 50% dall'UE.
Quanto alla kafkiana questione del lavoro e del volontariato dei richiedenti protezione, per pratica quotidiana so che:
- i lavori socialmente utili sono raccomandati dal Ministero dell'Interno, ma di rado effettuati, perché necessitano di Convenzione tra ente attuatore (chi accoglie) ed ente che inserisce i richiedenti a titolo di volontariato; la convenzione deve prevedere che le persone siano coperte da assicurazione; molte case assicuratrici non assicurano, in quanto i richiedenti non sono in grado di esibire carta di identità; spesso aggiriamo la questione formulando assicurazioni collettive; inoltre molte Amministrazioni Pubbliche, anche se in teoria favorevoli all'accoglienza, non avviano azioni in questo senso perché promuovere l'accompagnamento dei richiedenti comporterebbe l'elevato rischio di perdere consenso politico;
- il lavoro quo talis non può essere effettuato tramite voucher in quanto, per l'incasso di un voucher, il richiedente dovrebbe avere il codice fiscale alfanumerico su tessera magnetica (ovviamente i richiedenti che hanno la fortuna di aver ricevuto il CF alfanumerico su tessera magnetica prima di questa circolare dell'AdE (http://www.cgil.lombardia.it/wp-content/uploads/2016/08/circolare-codice-fiscale.pdf ) possono; da suddetta circolare si evince che con il CF numerico ora in vigore i richiedenti possono lavorare; tuttavia:
* le agenzie private di recruiting chiedono la CI (Carta di Identità);
* i Centri per l'Impiego, per l'iscrizione al servizio, la dichiarazione di inoccupazione, il reperimento di lavoro, l'avvio di tirocini o corsi di formazione gratuiti chiedono la CI; idem i CFP (Centri di Formazione Professionale);
Purtroppo molti Comuni non intendono rilasciare la CI ai richiedenti come previsto da queste Linee Guida Interno-ANCI (http://www.interno.gov.it/it/notizie/li ... rnazionale) per motivi non dichiarati. Quindi i richiedenti non possono avere accesso al lavoro regolare. Sono già bravi se lavorano in nero.
Per allietare ulteriormente il quadro, segnalo che le attuali statistiche di riconoscimento delle istanze vedono un tasso di diniego pari al 60% (altrove anche maggiore - qui: http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/agosto_2016_2.pdf). Quindi di qui a un anno dei 2500 richiedenti ospitati in provincia di Brescia, 1500 saranno per strada (riceveranno foglio di via, ma non potranno tornare in patria).
Inoltre, con una previsione di crescita della popolazione africana a 2,5 miliardi di persone nel 2065 e un correlativo calo della popolazione europea dai 740 milioni attuali ai 690 previsti, è facile immaginare che cosa succederà.
Per gli inglesofoni, suggerisco anche il risk report del World Economic Forum 2016 (http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/agosto_2016_2.pdf) sui rischi previsti per il futuro immediato e per quello a medio termine. Le migrazioni forzate sono identificate tra le principali sfide.
I tre macro scenari di qui a 20 anni prevedono in alternativa:
a) caos calmo (isole di ordine in un mare di anarchia);
b) grandi aggregazioni vagamente repressive;
c) una guerra mondiale.
Benvenuti nella globalizzazione 2.0.
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Ok, 1h e 30' di post, a € 50,00/h, fa € 75,00.
Chi sgancia?
da VYGER » sab nov 05, 2016 20:31 pm
scairanner ha scritto:oggi sono buono, ma te li sei meritati tutti, grazie per il pensiero (ps: perchè nei quotidiani non spiegano le cose così chiaramente?...)
da #giacco# » dom nov 06, 2016 10:40 am
Kinobi ha scritto:
Di quest'ultimi, ti posso mandare una foto tra 3 ore che ci passo davanti, di quelli che stazionano fuori dal centro commerciale every-given-day.
Hanno dei diritti, ma sapendo loro che sono un costo per la società, dovrebbero avere anche dei doveri: che ne so, se non trovano lavoro, sfalcaire l'erba sulle strade, pulire i boschi, raccogliere immondizie dietro i semafori ecc. A stare in un centro di accoglienza, non giova a loro o a noi.
E' gente che è scappata dalla guerra, per cui sanno arrangiarsi e se si fanno male nel raccogliere immondizie, li rimandi a casa loro, così presteranno attenzione nel non farsi male nel raccogliere immondizie
da Kinobi » dom nov 06, 2016 13:54 pm
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