Il forum e il giornalismo di montagna

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Il forum e il giornalismo di montagna

Messaggioda Roberto » lun gen 08, 2007 13:00 pm

Un forum come questo dovrebbe essere considerato dai giornalisti/editori come laboratorio, per sondare quali sono i veri interessi del pubblico, di chi le riviste le legge, ed invece, paradossalmente, ci ritroviamo noi ad essere inconsapevoli giornalisti di montagna, mettendo le news, approfondendole e giudicandole.
I veri addetti ai lavori, i professionisti della comunicazione scritta, dovrebbero darsi una regolata.
Il forum in realtà fa giornalismo non professionistico ma diretto, spontaneo e costruttivo.
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Re: Il forum e il giornalismo di montagna

Messaggioda n!z4th » lun gen 08, 2007 14:26 pm

Roberto ha scritto:Un forum come questo dovrebbe essere considerato dai giornalisti/editori come laboratorio, per sondare quali sono i veri interessi del pubblico, di chi le riviste le legge, ed invece, paradossalmente, ci ritroviamo noi ad essere inconsapevoli giornalisti di montagna, mettendo le news, approfondendole e giudicandole.
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Re: Il forum e il giornalismo di montagna

Messaggioda n!z4th » lun gen 08, 2007 14:27 pm

n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Un forum come questo dovrebbe essere considerato dai giornalisti/editori come laboratorio, per sondare quali sono i veri interessi del pubblico, di chi le riviste le legge, ed invece, paradossalmente, ci ritroviamo noi ad essere inconsapevoli giornalisti di montagna, mettendo le news, approfondendole e giudicandole.
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da dove ti escono queste perle :?:

chapeau :!:


:wink:

dici che i massmedia dovrebbero tenerci più in considerazione :?:

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Messaggioda Roberto » lun gen 08, 2007 15:39 pm

Sarà perché ora c'è meno "rumore di fondo" nel forum, sarà la coincidenza della mancata notizia della solitaria a Pizzo Badile sul sito madre, ma questo "nostro" forum mi da l' idea che è vigile ed attento, subito sulla notizia e pronto ad approfondirla.
In alcuni casi gli stessi artefici sono giornalisti di se stessi, senza mediazioni e fraintendimenti.
Il forum deve crescere in questo senso e se accade, per le riviste vere, sempre in ritardo, sempre parziali, saranno cavoli.
Piano piano sempre più esponenti di punta aderiscono a questa sorta di blog collettivo ed il loro contributo e diretto e veloce.

Come qualcuno saprà, nelle notre spedizioni, se pur modeste come obiettivi, abbiamo tenuto uno stretto contatto con il forum, con bollettini ogni tre gg sullo stato della salita.
Un forumista (Riccardo_mn o Silvio) era sempre pronto a rispondere al mio satellitare, con il quale raccontavo come andava la nostra avventura e subito postava in un topic, in modo che il forum potesse seguire la vicenda.... ditemi voi quale rivista può questo.
Mi direte "Va bè, ma voi non siete Tizio o Caio, non fate notizia".... daccordo, ma noi siamo stati un esempio, un modo per dimostrare che non servono grandi mezzi per stare sulla notizia e questo lo si può fare solo grazie al forum.
Coltiviamo questo forum mediatico e non avremo più bisogno di leggere riviste :wink:
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Messaggioda bummi » lun gen 08, 2007 16:16 pm

Roberto ha scritto:Sarà perché ora c'è meno "rumore di fondo" nel forum, sarà la coincidenza della mancata notizia della solitaria a Pizzo Badile sul sito madre, ma questo "nostro" forum mi da l' idea che è vigile ed attento, subito sulla notizia e pronto ad approfondirla.
In alcuni casi gli stessi artefici sono giornalisti di se stessi, senza mediazioni e fraintendimenti.
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Ma così Roberto mi togli tutto quello che volevo dire. Mannaggia a te, hai già detto tutto!
In effetti tu nel tuo piccolo hai dimostrato di aver capito bene che una copertura immediata della notizia è ben più importante di un fotografo di spedizione, prassi sempre più abituale fra i c.d. "BIG". Pensa che bella cosa sarebbe, se invece della telefonata a Roma, Monaco o Seattle, ci fosse un vero corrispondente che racconta una spedizione via internet scrivendo dal campo base, stando in contatto via radio con gli alpinisti sulla montagna. Non me ne voglia il buon Silvio ma le parole ed il patos trasmessi dal giornalista che vive la spedizione stando lì sul campo sarebbero ben diverse da quelle ritrascritte dopo una telefonata seduto in ufficio.
Secondo me poi non sarebbe nemmeno un costo così terribile e probabilmente anche ampiamente ammortizzabile con degli sponsor. A suo tempo la cronaca su internet in tempo reale di Humar che saliva la Sud del Dhaulagiri ebbe un numero di visitatori pazzesco. Editori svegliatevi ;-)
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Messaggioda ICE&DRY » lun gen 08, 2007 18:39 pm

Roberto ha scritto:Sarà perché ora c'è meno "rumore di fondo" nel forum, sarà la coincidenza della mancata notizia della solitaria a Pizzo Badile sul sito madre, ma questo "nostro" forum mi da l' idea che è vigile ed attento, subito sulla notizia e pronto ad approfondirla.
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Come qualcuno saprà, nelle notre spedizioni, se pur modeste come obiettivi, abbiamo tenuto uno stretto contatto con il forum, con bollettini ogni tre gg sullo stato della salita.
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Argomento molto interessante e stimolante il tuo, complimenti!
Io comunque tenderei a non generalizzare e a non puntare così all'indice tutte le riviste del settore, perchè evidentemente se la situazione è questa vuol dire o che al pubblico in generale va bene così o che forse ancora nessuno si è "ribellato" a questo sistema: sta quindi a noi appassionati di montagna cercare di stimolare una discussione costruttiva sul tema.
Potrebbe essere una bella cosa se le notizie arrivassero direttamente dal "fronte" come fa ad esmpio Simone Moro (facile mi direte per uno con i suoi mezzi) e comunque alcune riviste fanno scrivere direttamente gli articoli dagli stessi autori delle salite...Intanto potremo rendere questo forum sempre più ricco di informazioni, foto, resoconti su determinate salite, aperture di vie nuove effettuate da persone "normali" che però sono da tenere in considerazione...
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Messaggioda bummi » lun gen 08, 2007 18:48 pm

ICE&DRY ha scritto:Argomento molto interessante e stimolante il tuo, complimenti!
Io comunque tenderei a non generalizzare e a non puntare così all'indice tutte le riviste del settore, perchè evidentemente se la situazione è questa vuol dire o che al pubblico in generale va bene così o che forse ancora nessuno si è "ribellato" a questo sistema: sta quindi a noi appassionati di montagna cercare di stimolare una discussione costruttiva sul tema.
Potrebbe essere una bella cosa se le notizie arrivassero direttamente dal "fronte" come fa ad esmpio Simone Moro (facile mi direte per uno con i suoi mezzi) e comunque alcune riviste fanno scrivere direttamente gli articoli dagli stessi autori delle salite...Intanto potremo rendere questo forum sempre più ricco di informazioni, foto, resoconti su determinate salite, aperture di vie nuove effettuate da persone "normali" che però sono da tenere in considerazione...


Forse non hai letto il luogo dove questa discussione è scaturita.
Il fatto che le riviste facciano scrivere gli articoli dai protagonsti non è che sia una cosa così positiva. O meglio sarebbe una cosa positiva se poi seguissero anche degli articolo giornalistici di commento alle salite e/o un minimo di critica. Così invece l'impressione è che riviste, alpinisti e case editrici siano sempre più invischiate a vicenda in un rapporto "do ut des", per non dire di peggio. Il risultato è che si parla sempre delle stesse zone e degli stessi protagonisti appiattendo tutto il movimento sotto un unico angolo visuale.
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Messaggioda Roberto » lun gen 08, 2007 22:10 pm

PlanetMountain, o una rivista simile, potrebbe organizzare un servizio simile per una spedizione seria, con un resoconto puntuale e dettagliato sul procedere dellaoperazione
Il pubblico sarebbe attento e presente; gli appassionati potrebbero sentirsi parte della storia, contemporanei e partecipi, anche se a distanza.
Per chi come noi, appassionati e fruitori della montagna in vari aspetti, immagina o, come nel mio caso, ha partecipato ad avventure simili (anche se su livelli diversi), seguire in "diretta" l' evolversi della scalata sarebbe un emozione attiva, non il solito resoconto deolla rivista, a cosegià fatte.
Un' evoluzione del concetto news.
Il niostro forum questo lo ha già fatto nel 2003, 2004, 2005 e 2006, per le nostre spedizioni.
Siete stati partecipi della nostra ansia, della paura di non farcela, dell' attesa, della soddisfazione della riuscita o della delusiane della rinuncia.... perché non provare con qualche big senza spocchia e senza timore di far brutte figure?
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » lun gen 08, 2007 23:11 pm

date troppe cose per scontate....

a me per esempio di far lo spettatore in diretta interessa poco, molto poco...

è come andare allo stadio, preferisco andare in campo....

finita "la partita", invece, mi piace parlarne o sentirne raccontare, ma non mi interessa sapere se chi sta in parete si sta soffiando il naso o a mangiato speck a pranzo...

può essere diverso se è un amico... :wink:
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Messaggioda alter-ego » mar gen 09, 2007 9:36 am

così Daneri nell'ultimo editoriale di Pareti:

"Come era lecito attendersi, l'editoriale del numero scorso, dedicato ad Arco e dintorni, ha prodotto un buon numero di reazioni. Positive (molte), messe per iscritto o trasmesse per telefono, negative o perplesse (alcune), conosciute per interposta persona o prodotte dal festival dell'anonimato pavido che sono i forum internet. Insomma, nessuno che abbia avuto il coraggio di sfruttare il diritto di replica che la rivista è obbligata ad ospitare (in questo caso pure volentieri). Esporsi in prima persona, lo so bene, è potenzialmente foriero di grane: ma è anche uno degli indizi di collegamento tra cervello e bocca... Come dice Guccini "Fatevi avanti voi con il fiato corto..."."

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Messaggioda Roberto » mar gen 09, 2007 10:17 am

Non so di che editoriale parla GD, non ho letto la sua rivista, ma il fatto che l 'anonimato faccia parlare chi generalmente preferisce zittirsi è vero e, se a volte è fastidioso sentir critiche gratuite nascosta da un nik, altre è costruttivo superare certe titubanze.
Personalmente preferisco i nik trasparenti, dove se vuoi puoi risalire al proprietario, non mi piace nascondermi.
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Messaggioda marinoroma » mar gen 09, 2007 10:23 am

ottimo spunto, complimenti.
le idee e gli approfondimenti che si possono trovare su di un forum attivo come questo o altri, frutto di discussioni nate da una passione indicibile, dovrebbero essere sorvegliati dai giornalisti del settore, le discussioni potrebbero essere condensate in maniera veramente avvincente da persone che hanno il dono della scrittura, mi immagino un L. Coen che riassume tutta la vicenda Maestri per esempio, lo divorerei con gli occhi.

certo se le riviste adesso offrono piu' foto e performance che storie e approfondimenti é perché il pubblico lo vuole, ma questa é l'annosa polemica sulla tele "se fa schifo e la gente la guarda vuol dire che la gente vuole lo schifo..... "
é troppo banale messa in questi termini, tralascia tutta una serie di condizionamenti di sponsor, pubblicità, mancanza di voglia e capacità di scrivere.
Il bisogno di qualità, di scrittura di alto livello c'é ed é alto, non per niente passiamo ore a discutere di una frase di Messner a 20 anni dalla sua pubblicazione e rimaniamo affascinati per non piu' di 10 secondi a vedere Sharma danzare su di una via da extraterrestri e poi ne siamo assuefatti.

vi cito un mail che avevo scritto ad un giornalista del settore qualche mese fà a proposito di questi temi (spero non si risenta se mi permetto), il quale poi mi ha molto gentilmente risposto ma con una certa dose di disillusione




Buonasera

Ho appena letto il suo l'articolo su Lafaille ed é effettivamente singolare il silenzio mediatico sulla sua scomparsa, poco o niente neanche in Francia. Ma siamo sicuri che sia `poi cosi' singolare ? A cosa si é ridotto il rapporto tra stampa e alpinismo (taccio per pudore di quello TV-alpinismo) ?
A poco piu' di niente: la conta dei morti per valanghe, le vette raggiunte dal ministro Alemanno, gli anniversari (tra cui spicca la massiccia copertura per la spedizione italiana al K2, la meno significativa dal punto di vista alpinistico degli ultimi anni ?..), la polemica di Maestri (ma si badi bene, solo per dire che si é riaccesa la polemica, non certo per analizzarla) e un patetico abbozzo d'informazione per lo piu' di decessi celebri (Lafaille, Berhault, etc).

Un Coen, un Mura, un Clerici che abbiano ancora voglia di scrivere e parlare dei monti, degli uomini che fanno l'alpinismo, della passione che anima il popolo della Montagna non mi sembra ce ne siano piu' o forse non hanno lo spazio per esprimersi.

DA qualche parte avevo letto che A. Oggioni il lunedi mattina prima di andare in fabbrica passava al Corriere a raccontare a D. Buzzati le imprese del fine settimana. Sono (grandi) personaggi del passato, non piu' riproponibili oggi e la stampa é cambiata, eppure??. Eppure la passiona che anima tutti coloro che vanno in montagna non cambia. Cambiano le tecniche e le attrezzature, il rischio diminuisce, i soccorsi sono ormai efficacissimi e le comunicazioni immediate eppure l'amore che ci spinge a salire in alto ogni fine settimana rimane lo stesso e anche la nostra voglia di leggere storie di montagna.

Io penso che la vera "informazione" sulla montagna (e di altri campi naturalmente) si trasmetta adesso su internet, nei numerosi forum, blog e siti personali. Scrivo ma soprattutto leggo spesso il Forum di Planet Mountain, dove personaggi famosi e meno famosi fanno capolino a raccontarci le loro esperienze. Recentemente abbiamo avuto l'onore di avere interventi di E. Salvaterra, di ritorno dalla via Maestri al Torre e il livello e la godibilità degli interventi é stata altissima. I giornali non hanno molte possibilità di competere in questo senso, eppure qualcosa mi dice che un giornalista volenteroso potrebbe tirare fuori ancora stupendi articoli andando a spulciare cosa si dice la comunità alpinistica di internet.

Spero di non averla annoiata troppo e le mando un sincero saluto da appassionato della montagna
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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Messaggioda bummi » mar gen 09, 2007 10:34 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:date troppe cose per scontate....

a me per esempio di far lo spettatore in diretta interessa poco, molto poco...

è come andare allo stadio, preferisco andare in campo....

finita "la partita", invece, mi piace parlarne o sentirne raccontare, ma non mi interessa sapere se chi sta in parete si sta soffiando il naso o a mangiato speck a pranzo...

può essere diverso se è un amico... :wink:


A te può anche non piacere, ma a suo tempo la scalata di Humar sulla Sud del Dhaulagiri seguita in diretta sul suo sito internet produsse accessi record, assolutamente strabilianti per un'ascensione alpinistica. Segno che il pubblico interessato a cose simili ci sarebbe, basta andarlo a prendere.
Avere un giornalista che scrive bene ed è in grado di mettere in parole le emozioni vissute al campo base seguendo in diretta una scalata sarebbe un bel modo per fare giornalismo di montagna sfruttando le risorse che internet ci dà. Senza contare che un costo simile potrebbe essere facilmente ammortizzato con degli sponsor, anzi secondo me si finirebbe anche per guadagnarci discretamente. Certo, come dice giustamente Roberto, probabilmente non sarebbero tanti i c.d. BIG disposti a mettersi in gioco.
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Messaggioda alter-ego » mar gen 09, 2007 10:46 am

mah, io non credo che sia un segno del cambiamento dei tempi, semplicemente adesso non vedo questi bravi giornalisti in grado di fare bene questo mestiere e soprattutto non vedo per cosa lo dovrebbero fare, per passione forse? Magari un cassarà che lavorava a tempo pieno a Tuttosport poteva permettersi di scrivere per passione "La morte del chiodo", ma oggi? Credo insomma che il buon giornalismo sia legato ai bravi giornalisti, ma se questi non hanno nessuna possibilità di retribuzione in questo sistema attuale, ovviamente si scade nella mediocrità.

Sinceramente non vedo nei forum internet la soluzione. non dimentichiamo che ci sono decine di forum, non solo questo dove stiamo noi...certo un giornalista potrebbe prendere spunto, peraltro Vinicio mi sembra ci abbia già provato per qualche suo articolo, ma tutto finisce lì. Il forum di rockfax mi sembra abbia 10.000 utenti, eppure alla fine chi tiene le fila dell'informazione in inghilterra non sono loro. Ugualmente in francia frequento camp to camp, ma dai giornalisti di montagna è stato definito "un'accolita di quattro escursionisti che non capiscono niente". Io rimango perplesso...è il solito problema di internet, che è difficile discernere ciò che è fumo da ciò che è arrosto...e alla fine l'unico modo di distinguere sono le credenziali, cioè sapere da dove viene. E questo in un forum il 90 per cento delle volte non è possibile, perchè vige il gioco dell'anonimato.

Dunque io penso che questo fenomeno vada preso per quello che è, senza fare castelli in aria. E' sicuramente vero che ci sono spunti interessanti, che si arriva presto sulla notizia...ma ancora una volta resterei con i piedi per terra. A leggere Bummi, penso che per scrivere certe cose sia veramente disilluso del suo lavoro e ciò mi rattrista molto :roll: :cry:
Ultima modifica di alter-ego il mar gen 09, 2007 10:48 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda bummi » mar gen 09, 2007 10:47 am

marinoroma ha scritto:...
certo se le riviste adesso offrono piu' foto e performance che storie e approfondimenti é perché il pubblico lo vuole, ma questa é l'annosa polemica sulla tele "se fa schifo e la gente la guarda vuol dire che la gente vuole lo schifo..... "
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Direi che in queste tre frasi hai condensato bene la situazione. Una rivista che vuole essere autorevole avrebbe il dovere morale di produrre tendenza, dovrebbe essere consapevole che essa in un modo o nell'altro condiziona i gusti dei suoi lettori e più in generale del movimento.
Detto questo mi chiedo: oltre ai protagonisti che parlano di se stessi e degli articoli "tecnici" su escursioni e ascensioni, cosa troviamo oggi sulle riviste? Dove sono finiti gli articoli di Andrea Gobetti e Alberto Paleari, con cosa sono stati rimpiazzati?
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Messaggioda Roberto » mar gen 09, 2007 14:04 pm

Che un forum come il nostro possa rimpiazzare le mancanze delle riviste è una provocazione, i limiti di questo mezzo sono evidenti a tutti, il vero motivo del topic è sul fatto che le riviste (a maggior ragione questa rivista: Planet Mountain) dovrebbero prendere spunto dal forum che spesso arriva prima ed in modo diretto e analogico, sulla notizia.
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Messaggioda alter-ego » mar gen 09, 2007 14:21 pm

Roberto ha scritto:Che un forum come il nostro possa rimpiazzare le mancanze delle riviste è una provocazione, i limiti di questo mezzo sono evidenti a tutti, il vero motivo del topic è sul fatto che le riviste (a maggior ragione questa rivista: Planet Mountain) dovrebbero prendere spunto dal forum che spesso arriva prima ed in modo diretto e analogico, sulla notizia.


è vero quello che dici. Hai presente due o tre giorni fa che solleticavo e spronavo Marchino a raccontarci della sua nuova avventura in Africa e lui mi ha risposto "Aspetta, lo leggerai su planetmountain". Ma quanto devo aspettare? :evil: :evil: per una cosa che magari si può raccontare in modo informale? Questo è un esempio, senza nessuna malignità nei confronti di marchino, di come la "news" su internet potrebbe essere superata da una sezione di un forum, dove c'è una news che viene pubblicamente discussa. Questa sì che mi pare un'idea concreta ed è forse quello che volevi dire tu

M :wink:
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Messaggioda Roberto » mar gen 09, 2007 14:33 pm

Quella di Marchino è una scelta, da parte mia non condivisibile.
"Discorrendo" di una propria salita nel forum, il resoconto è sempre molto diverso dall' articolo di una rivista, che è mediato da un giornalesta, che per bravo che possa essere, da una sua impronta al racconto (se non addirittura lo influenza), con il risultato che a volte quello che esce non è proprio quello che intendeva l' intervistato, o per lo meno non è diretto come una bella chiacchierata in diretta sul forum, con tanto di approfondimento e domande dirette ai protagonisti.
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Un vecchio resoconto a proposito del topic

Messaggioda marco vegio » mar gen 09, 2007 17:34 pm

Posto un vecchio resoconto di un convegno tenuto a Trento un paio di anni fa... riguarda, come capirete, il rapporto tra internet, l'editoria di montagna e il mondo alpinistico... Interessanti spunti, credo...

Internet e la montagna
Considerazioni sulla conferenza di Trento ?La montagna nella rete?
Il rapporto tra il mondo della montagna e internet è stato il tema di una conferenza tenutosi all?aula magna dell?università di Trento a margine del Filmfestival.
L?evento si è tenuto davanti ad una platea numerosa, composta quasi completamente da alpinisti di punta e da operatori del settore internet. Moderatore è stato Marco Albino Ferrari, profondo conoscitore di storia dell?alpinismo nonché direttore del mensile di cultura di montagna ALP. Accanto a lui, dietro alla cattedra riservata ai relatori, erano seduti, Livio Sposito (caporedattore del Sole 24 Ore), Dario Rodriguez (direttore di Desnivel, mensile spagnole del settore), Mark Synnot (alpinista americano autore negli ultimi 3 anni di altrettante spedizioni seguite da internet) e Luca ?Rampikino? Maspes (alpinista e coordinatore di un sito internet sulla montagna).
Dopo una lunga introduzione storica del moderatore i vari relatori hanno parlato della loro personale esperienza con il nuovo mezzo mediatico. Esperienze, singolari, in alcuni casi di amore ? odio, spesso di matrimoni in cui si sopportano a malapena gli obblighi contrattuali in nome di una sponsorizzazione.
Il direttore di Desnivel, per esempio, ha ammesso si essersi imbarcato in questa avventura esclusivamente per non rimanere fuori dal mercato, dal momento che tutti le riviste hanno un loro sito sul web. Rodriguez è parso particolarmente preoccupato dello scadimento della qualità giornalistica e dei pericoli di plagio che secondo lui internet amplificherebbe, quasi fossero peculiarità del nuovo mezzo di comunicazione e non realtà nate e diffuse da tempo sulla carta stampata. Il giornalista spagnolo, non sa evidentemente che scritti firmati da alpinisti famosi, di pessima qualità letteraria, vengono pubblicate su alcune riviste del settore solo perché i loro autori li consegnano gratuitamente alle redazioni.
All?intervento di Rodriguez segue una interessante introduzione di Luca Maspes sulle differenze tra un sito personale (il suo) ed uno ?di lavoro? il nuovo portale ? database go-mountain.com. Il primo, ben congegnato, molto spettacolare è progettato con tecnologia d?avanguardia che forse oscura un po? troppo i reali contenuti del sito, ma finalizza bene l?esigenza di promozione personale del suo proprietario. Go-mountain.com, invece, è tutt?altra cosa. Una descrizione sui suoi contenuti la trovate nella pagina dei Link, qui basta dire che il sito è stato costruito in maniera graficamente molto scarna per poter offrire in maniera rapida e senza inutili attese un servizio ai suoi visitatori. Maspes, rispondendo parzialmente alle critiche di Rodriguez, fa presente che quello che comparirà sul sito da lui coordinato è il frutto di una redazione molto selezionata, in grado di offrire notizie verificate di prima mano e costantemente aggiornate.
Mark Synnot, espone le sue esperienze di alpinista in spedizione, che per accordi presi con lo sponsor deve rispondere quotidianamente e personalmente alle e-mail ricevute. L?americano ammette di non aver sempre adempito ai propri obblighi contrattuali, ma che per chi come lui vive esclusivamente di alpinismo internet è una risorsa irrinunciabile, per la quale si può accettare qualche compromesso.
Impostazione che viene rifiutata dalla vecchia guardia dei giornalisti e/o alpinisti, tra i quali Cassarà, Silvia Metzeltin Buscaini e Kurt Diemberger. Quest?ultimo racconta con grande fastidio una sua esperienza di esplorazione in Himalaya quando, finalmente trovato il valico cercato per tanto tempo, uno dei membri della spedizione gli ricorda che occorre scrivere immediatamente alla Quokka.com di San Francisco le sue impressioni. Ai presenti, tuttavia, viene omesso di dire che la cosa era stata pianificata in precedenza, costituendo il fulcro su cui si poggiava l?intera sponsorizzazione.
Fa da contraltare Maurizio Oviglia, forte arrampicatore piemontese trasferitosi in Sardegna da molti anni, dove è alla costante e continua ricerca di itinerari su roccia e recentemente contattato per curare un sito internet al servizio dei numerosissimi appassionati di arrampicata che raggiungono l?isola da tutto il mondo in ogni periodo dell?anno. Secondo Oviglia l?informazione diretta che giunge da internet deve essere comunque vista come complementare a quella della carta stampata. Le finalità che i due mezzi di comunicazione perseguono sono diversi, ne consegue che diversi sono anche i livelli di qualità espressi da ognuno.
La conferenza si è conclusa senza l?annunciato dibattito, che sarebbe stato sicuramente molto interessante, per la presenza in sala di numerosi curatori di siti internet di montagna.
Concludendo, è emerso ancora una volta come internet costituisca una grande occasione di libertà fuori dai tempi e dal giro delle poche case editrici del settore. Per gli alpinisti una risorsa da gestire direttamente per ricercare nuove sponsorizzazioni, per chi scrive un mezzo indipendente con cui far sentire la propria voce e per gli utenti un servizio dove recepire notizie immediate, sia pure di diversa qualità e provenienza, ma con una possibilità di personalizzazione senza precedenti.

Che dire dunque, soppesati i pro e i contro di questa strana relazione, quella dei tempi "lenti" della montagna e quella della velocità del web?
Credo che purtroppo esista ancora una enorme diffidenza da parte della cosiddetta "vecchia guardia" dovuta in parte ad un pensare ancora in parte romantico ed in parte alla possibilità di affacciarsi sul mercato di potenziali "concorrenti".
E' strano infatti che molti di questi grandi personaggi, alpinisti giornalisti scrittori, siano così restii ad accettare che i tempi cambino per difendere uno pseudo-romanticismo che, sinceramente, è da tempo sparito dalle vette?
D'altra parte come non pensare alla possibilità di avere informazioni velocemente, cosa di cui dovrebbero gioire le redazioni? La tragica scomparsa dello sherpa Babu Chiri, il più veloce salitore dell'Everest nonché l'unico uomo ad aver dormito sulla cima più alta della Terra, è rimbalzata dal Nepal all'Occidente nel giro di poche ore dai fatti: i tempi della stampa ne avrebbero dato notizia -se e quando- almeno due mesi dopo?
Internet può essere un ottimo metodo di circolazione delle notizie, con la stessa fallacia della carta stampata ma con il mezzo interessante della smentita/rettifica immediata, cosa che, risaputamente, non è certo caratteristica dell'editoria; certo la veridicità delle notizie può far sorgere qualche dubbio ma di "bufale" son pieni i giornali?
Al contrario, crediamo sia proprio Internet a permettere una verifica rapida ed efficace delle notizie pubblicate sul web, soprattutto nel ristretto mondo della montagna ed in particolare dell'alpinismo.
Perché, per finire, questo ci è parso assente dai discorsi dei "contrari" alla rete: la ristrettezza dell'utenza e la sua discreta "preparazione" sui temi della questione e, ancora, il fatto che Internet diviene sempre più un mezzo per dare informazioni pratiche, indicazioni rapide, suggerimenti.
A chi vorrà tramandare emozioni, rimane, come è sempre stato, il libro, pensato, meditato, scritto con la lentezza che ben si addice al pensiero ed al ricordo. E non a caso i vari Cassarà, Buscaini e Diemberger sono stati ottimi scrittori?
marco vegio
 
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Messaggioda alter-ego » mar gen 09, 2007 20:15 pm

gulp 8O 8O 8O c'è voluto un tema come questo per stanare il Vegio in persona, che onore! :wink: la cosa che mi sorprende di più è che, nonostante tutto si muova velocissimo, ciò che si era detto allora pare ancora valido! :roll: 8O Per certe cose il mondo di internet mi pare non si evolva, ne parlavo l'altra sera a cena con un professore di filosofia...lo trovo un tema appassionante, peccato che non ci sia più Buzz con cui litigare :roll: :evil: :lol:
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