Paolo Rumiz

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Paolo Rumiz

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab mar 26, 2016 11:17 am

Un articolo di Paolo Rumiz per La Repubblica propone una riflessione sulla montagna e le sue modalità di fruizione, sull’alpinismo e gli sport ad alta quota, sulla natura e l’ambiente, sulle nostre responsabilità.

_____________________________________

Guardatelo bene. È un portatore nepalese-tipo. Smilzo, di sessanta chili. Ebbene, quell'uomo è capace di portare il doppio del suo peso dai quattro ai cinquemila metri di quota in un giorno solo, nutrendosi di una manciata di albicocche secche. Nessun grande alpinista occidentale ne sarebbe capace.

Penso a questo e mi dico che la nuova frontiera dell'alpinismo è ritrovare l'umiltà dei suoi limiti. Una frontiera che non sta da nessuna parte, è dentro di noi.

Ho arrampicato anch'io, quarant'anni fa. Ho aperto vie estreme con un grande alpinista triestino e so cosa significa sentirsi sperduti su un lenzuolo infinito di neve da ramponare o su una parete immensa giallo-grigia senza sapere cosa ci sarà dopo lo strapiombo. Ma poi ho smesso.

Il mondo degli scalatori palestrati mi aveva stancato. Mi lasciava un grande vuoto, e l'impressione di non aver mai conosciuto il silenzio dell'Alpe. Ho smesso anche di leggere libri di montagna. Produzioni letterarie immense su scalate estreme, nelle quali l'unica cosa da notare era la ripetizione dell'io.

Il fascismo era finito, ma c'era ancora quella cosa ridicola dell'uomo a torso nudo che mostra i muscoli alla montagna e le dice "Io ti vincerò".

E, troppo spesso, quelle spedizioni milionarie capaci di lasciarsi dietro solo immondizie e zero riconoscenza per i portatori di quota. Non ce n'era una tra le star di allora, e ce ne sono pochissime anche oggi, capaci di orientare, col loro carisma e la visibilità di cui godono, l'opinione pubblica verso un approccio all'Altissimo che non sia di saccheggio.

La parola d'ordine è rimasta l'abbattimento del limite. Più veloce, più ripido, sempre più su, fino al settimo, ottavo, nono grado con prospettiva di arrivare al ventesimo salendo sui polpastrelli, senza scarpe, d'inverno e a testa in giù.

Questa corsa verticale porta all'illusione blasfema che non vi siano più limiti, come accade per l'espansione del Pil e la bugia della crescita inarrestabile in un mondo dalle risorse in esaurimento. Ma a me che me ne importa di scalare vertiginose pareti himalayane se nel frattempo l'Appennino si desertifica e i ghiacciai scompaiono mostrando lo stato di sofferenza della Terra?

A che mi serve andare in montagna se non per capire la mia nullità rispetto alla natura e il mio obbligo di difenderla? Basta con i superuomini. A me basta somigliare solo al più misero dei portatori nepalesi.

~ Paolo Rumiz
Dalla parte del portatore nepalese
La Repubblica 20.03.2016

Salud
TSdG
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

http://www.sollevamenti.org
Avatar utente
tacchinosfavillantdgloria
 
Messaggi: 5276
Iscritto il: gio set 18, 2008 19:08 pm
Località: oderzo

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda bal » sab mar 26, 2016 12:15 pm

Mi ero sempre chiesto se fosse un omonimo o se fosse proprio lui uno dei compagni di Cozzolino. E se ne avesse scritto da qualche parte. Grazie del post, tacchino.
bal
 
Messaggi: 23
Iscritto il: mer set 18, 2013 20:45 pm
Località: Italia

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda espo » sab mar 26, 2016 17:21 pm

uno che non fa una cosa da 40 anni dovrebbe aver il buon gusto di starsene zitto e non parlare da stereotopi di buonismo.

ovviamente mi aspetto che chi trova giusto e bello questo articolo dopo averlo letto smetta di andar per monti. e valli e falesie e simili.

rumiz farebbe meglio a scrivere di quello che sa e non di quello che avebbe voluto sapere ma ha deciso che non fa per lui.

un altro pulpito che scarica le colpe del mondo su chi va in montagna dimenticando molte cose della Storia. la nostra di non troppi decenni fa e anche quella dei popoli delle alte montagne degli ultimi decenni.

questa volta mi ha profondamente deluso. ma la corsa al è tutto colpa nostra è troppo allettante di questi tempi in ogni tema. così possiamos empre avere il centro del mondo qua da noi ed espiare la nostra radice cristiana.

meglio andare per monti va....
massimo

Ci sono nomadi che si sentono a casa ovunque
altri che non si sentono a casa da nessuna parte

Io sono uno di questi.
Avatar utente
espo
 
Messaggi: 2674
Images: 3
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: trieste

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda scairanner » sab mar 26, 2016 22:25 pm

espo ha scritto:uno che non fa una cosa da 40 anni dovrebbe aver il buon gusto di starsene zitto e non parlare da stereotopi di buonismo.

ovviamente mi aspetto che chi trova giusto e bello questo articolo dopo averlo letto smetta di andar per monti. e valli e falesie e simili.

rumiz farebbe meglio a scrivere di quello che sa e non di quello che avrebbe voluto sapere ma ha deciso che non fa per lui.

un altro pulpito che scarica le colpe del mondo su chi va in montagna dimenticando molte cose della Storia. la nostra di non troppi decenni fa e anche quella dei popoli delle alte montagne degli ultimi decenni.

questa volta mi ha profondamente deluso. ma la corsa al è tutto colpa nostra è troppo allettante di questi tempi in ogni tema. così possiamos empre avere il centro del mondo qua da noi ed espiare la nostra radice cristiana.

meglio andare per monti va....


condivido, aveva cominciato benino, poi ha messo nel calderone solamente elementi di negatività, come se tutti quelli che frequentano la montagna potessero essere raffigurati dall'unico stereotipo di alpinista come quello descritto.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
Avatar utente
scairanner
 
Messaggi: 5968
Images: 9
Iscritto il: lun ago 26, 2013 22:10 pm
Località: est-iva

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab mar 26, 2016 23:06 pm

espo ha scritto:
ovviamente mi aspetto che chi trova giusto e bello questo articolo dopo averlo letto smetta di andar per monti. e valli e falesie e simili.



Beh io mi sento la coscienza a posto, ormai faccio praticamente solo plastica... :mrgreen:

Coerenti saluti
TSdG
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

http://www.sollevamenti.org
Avatar utente
tacchinosfavillantdgloria
 
Messaggi: 5276
Iscritto il: gio set 18, 2008 19:08 pm
Località: oderzo

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda otttoz » lun mar 28, 2016 9:44 am

iscritto dal 2008
rules.php
Avatar utente
otttoz
 
Messaggi: 1300
Images: 3
Iscritto il: sab mar 15, 2008 9:22 am

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda Luca A. » mar mar 29, 2016 11:20 am

Ho l'impressione che Rumiz (che stimo e apprezzo sempre moltissimo, sul comodino ho il suo ultimo libro) mostri qui qualche difetto:

- anzitutto, la ricerca del limite e della prestazione "un passo oltre" è inevitabile, è nella natura umana. Lui vorrebbe che questo processo diventasse più interiore che esterno: il tuo limite lo puoi trovare facendo "Bellavista" o il "Pesce" in free-solo e con una mano legata dietro la schiena, oppure diventando saggio e comprendendo il senso della vita anche salendo la cresta Cermenati della Grignetta; sarà vero ma è processo personale. La frase di Buzzati che ho nella mia firma dice questo suo stesso processo, ma ogni uomo che nasce deve fare certe tappe o a quegli esiti non ci arriverà. Rumiz nel 70 apriva vie sullo Spiz d'Agner Sud con Cozzolino, oggi che è anziano sta seduto a meditare in un faro su uno scoglio deserto (cfr il suo ultimo libro "Il ciclope") e questo gli dà un livello di conoscenza più alto e più profondo; d'accordo, ma sono fasi della vita individuale e non puoi chiedere a un ventenne di non fare lo stesso percorso per arrivare a capirlo.

- gli sfugge probabilmente l'attuale (oddio, già da un po' peraltro, eh nonnetto?) tendenza prettamente sportiva del no-limits. L'alpinismo eroico è finito da un pezzo, ora la ricerca del limite c'è ancora ma è fatta con spirito decisamente più ludico, disimpegnato, senza implicazioni superuomistiche né retoriche belliche. La foto di vetta oggi mostra linguacce e diti medi alzati. La montagna, piaccia o no, oggi è più luna-park che terreno di esercizio di conquista e di dominio. Mi sembra che questo gli sfugga.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
Avatar utente
Luca A.
 
Messaggi: 2011
Images: 12
Iscritto il: mer lug 13, 2005 8:30 am
Località: Milano

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mar mar 29, 2016 12:37 pm

espo ha scritto:uno che non fa una cosa da 40 anni dovrebbe aver il buon gusto di starsene zitto e non parlare da stereotopi di buonismo.

ovviamente mi aspetto che chi trova giusto e bello questo articolo dopo averlo letto smetta di andar per monti. e valli e falesie e simili.

rumiz farebbe meglio a scrivere di quello che sa e non di quello che avebbe voluto sapere ma ha deciso che non fa per lui.

un altro pulpito che scarica le colpe del mondo su chi va in montagna dimenticando molte cose della Storia. la nostra di non troppi decenni fa e anche quella dei popoli delle alte montagne degli ultimi decenni.

questa volta mi ha profondamente deluso. ma la corsa al è tutto colpa nostra è troppo allettante di questi tempi in ogni tema. così possiamos empre avere il centro del mondo qua da noi ed espiare la nostra radice cristiana.

meglio andare per monti va....


mi sembri un poco esagerato anche tu... :wink:

parla dell'alpinismo di punta e, per tanti, non ha tutti i torti...io "fustigherei" anche una certa esagerata smania di esibizionismo...anche sulle "piccole" salite di tanti alpinisti normali...comunque l'importante è andar per monti... :roll:
Avatar utente
sergio-ex63-ora36
 
Messaggi: 2598
Images: 22
Iscritto il: mar apr 25, 2006 0:58 am
Località: Giudicarie (TN)

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda flavmeister » mar mar 29, 2016 15:11 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:parla dell'alpinismo di punta e, per tanti, non ha tutti i torti...io "fustigherei" anche una certa esagerata smania di esibizionismo...anche sulle "piccole" salite di tanti alpinisti normali...comunque l'importante è andar per monti... :roll:


Onestamente, conoscendo il Rumiz scrittore, questo articolo sembra l'effetto di un post-sbornia. Parte da legittime considerazioni sul portatore nepalese per passare ai "palestrati", poi alle spedizioni milionarie, al duce a torso nudo, all'espansione del PIL a un fantomatico Appennino desertificato e poi chiedersi: "A che mi serve andare in montagna se non per capire la mia nullità rispetto alla natura e il mio obbligo di difenderla?". No, io vado in montagna perché mi piace e ci sto bene. Punto.
Il resto mi sembra un rancoroso borbottio un po' bisbetico.

Salute
Life is what happens to you
While you're busy making other plans
(J. Lennon)
Avatar utente
flavmeister
 
Messaggi: 297
Iscritto il: mar mar 31, 2009 16:25 pm
Località: Roma

Re: Paolo Rumiz

Messaggioda bucefalo » mar mar 29, 2016 15:29 pm

Condivido tutto quanto scritto da Rumiz e non smetterò mai di andare in montagna.
Di alpinisti sboroni ce ne sono fin troppi.

Snobistici saluti.
bucefalo
 
Messaggi: 51
Iscritto il: mer lug 28, 2004 0:00 am
Località: Macedonia


Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.