mikesangui ha scritto:(...)
Sul discorso dell'inquinamento siamo ai limiti del ridicolo... stiamo a calcolare quanto inquina una mucca? .. quanti si chiedono quanto inquina l'uomo.. o banalmente le nostre auto? in rapporto alla mucca forse vanno fatte sparire prima quelle.
Se l'idea è di sterminare gli inquinatori ... la mucca dovrebbe stare tranquilla.
non capisco cosa vuoi dire.
sono uomini quelli che allevano vacche, e sono gli stessi che poi viaggiano in macchina. e sulla pericolosità dell'uomo in quanto tale non ci piove.
ci piove moltissimo invece sulla tua affermazione che "sul discorso dell'inquinamento siamo ai limiti del ridicolo": l'impatto degli allevamenti intensivi di bestiame è sufficientemente provato, impatto dovuto al fatto non tanto che le vacche scoreggiano come dei maiali, ma che se i culi che scoreggiano sono milioni, invece che 100, la cosa cambia.
http://www.maps.unipd.it/sites/maps.uni ... -11-14.pdfquesta è una presentazione casalinga, semplice ed abbastanza chiara.
e, sempre per restare in tema, è interessante, scientificamente parlando, come la sinergia tra vegetale ed animale possa essere letale per l'ambiente: su buona parte dei territori deforestati (da noi) dell'amazzonia si coltiva soia, che poi viene fatta ingurgitare ai bovini allevati in loco. filiera corta dunque. e, appunto, letale. (vedi anche Christel Cederberg, U. Martin Persson, Kristian Neovius, Sverker Molander, Roland Clift. Including Carbon Emissions from Deforestation in the Carbon Footprint of Brazilian Beef. Environmental Science & Technology, 2011)
se poi si considera il fatto, più volte da me sottolineato, come energeticamente sia un insulto al secondo principio della termodinamica produrre fagioli con cui nutrire bestie che servono a noi come nutrimento, il quadretto è completo.
semplicemente si è perso nell'ultimo centennio, il lume della ragione, invaghiti come siamo (costretti o semplicemente attirati), dalle meraviglie dell'economia.
come più volte detto, io sono onnivoro, e se proprio debbo dirla tutta, i vegani mi stansulcazzo, come idea.
però, per quel che vale, la carne la mangio quando è molto festa (più o meno come si faceva un centinaio di anni fa, perchè, a parte i maiali, è meglio un uovo oggi che una gallina domani), e cerco di essere, utopicamente, il meno invasivo possibile.
ma non sempre riesco, anzi: direi che la mia impronta ecologica assomiglia più a una cagata di piccione, piuttosto che ad una sana boassa di vacca. in falesia ci vado in macchina, e, quando posso, assicuro direttamente dall'auto, ascoltando jimi hendrix. acquisto per la mia mania oggetti sulla cui produzione non voglio vigliaccamente sapere nulla: mi cagherebbeilcazzo di dover rinunciare ad acquistare l'ennesimo paio di vapor velcro se sapessi come le fanno, o l'ultimo rinvio dmm. e ho anche comprato (ma poi mai più) abbigliamento marmot, il cui area manager italiano è uno che rimpiange gheddafi.
che roba buffa l'uomo, neh?
ciao