Falesie titaniche

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Re: Falesie titaniche

Messaggioda #giacco# » gio nov 26, 2015 20:43 pm

wolf jak ha scritto:Mi piace molto la soluzione francese: falesie certificate oppure territori d'avventura, dove non sei garantito di niente legalmente (ma se l'ha chiodata il Caio di turno sei tranquillo che non ti ammazzi)


woh woh woh, attenzione!
spiegare meglio, pare interessante
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda ProcioneFalesio » gio nov 26, 2015 22:26 pm

wolf jak ha scritto: Mi piace molto la soluzione francese: falesie certificate oppure territori d'avventura, dove non sei garantito di niente legalmente (ma se l'ha chiodata il Caio di turno sei tranquillo che non ti ammazzi)


Occhio che qui qualcuno può sentirsi chiamato in causa.. :lol:
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda ProcioneFalesio » gio nov 26, 2015 22:28 pm

#giacco# ha scritto:
wolf jak ha scritto:Mi piace molto la soluzione francese: falesie certificate oppure territori d'avventura, dove non sei garantito di niente legalmente (ma se l'ha chiodata il Caio di turno sei tranquillo che non ti ammazzi)


woh woh woh, attenzione!
spiegare meglio, pare interessante


http://www.planetmountain.com/News/show ... eyid=42364
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda PaoloPasto » ven nov 27, 2015 0:29 am

Immanuel Kinobi, calma!
Innanzitutto la prima volta che ho arrampicato in modo "organizzato" è stato a Finale nel 1975 sulla Via del Gufo, fatta rigorosamente da secondo dietro l'Apritore (la maiuscola è d'obbligo, informarsi sul nome), con i Galibier ai piedi e con l'uso di una staffa sul passo che oggi danno 4c.
Puoi immaginare quanta voglia io abbia di omologazione, certificazione, regolamentazione, "controllazione" e tutto quanto finisca in "zione".
Tu sei liberissimo di trovarti un bosco, una placca muschiosa dentro lo stesso, una fessura di qualsiasi tipo e piantarci dentro tutto quello che ti pare.
CI mancherebbe.
Se così non fosse più, tanto varrebbe darsi ai funghi.
La localizzazione che ho fatto io è stata ben precisa.
Ho parlato di un posto agli onori delle riviste, sede di un festival (e non entro nel merito del successo..), meta di migliaia di climbers da all around the world (beh, quasi..), dove l'arrampicata sta diventando un elemento non marginale dell'economia locale.
E come San Vito ci sono ormai tanti posti, con libri dedicati, relazioni su internet e, soprattutto, chiodatori conosciuti.
Forse sbaglio, ma un incidente in uno di questi posti non credo che possa più passare sotto il capitolo "fatalità".
Bene.
Lo studio dell'UIAA ormai è scritto, cancellarlo direi che è difficile.
Quello che ho ipotizzato io, sicuramente in modo provocatorio, NON è un intervento della PP.AA. nella gestione delle falesie che abbiano queste caratteristiche.
Abbiamo tutti noi quotidianamente dimostrazione dell'inefficienza di questa soluzione in settori ben più importanti dell'arrampicata.
Ho semplicemente detto che una struttura privata, inevitabilmente autorizzata da qualcuno a operare sul territorio, potrebbe forse coniugare il proprio business con quel concetto di "sicurezza" che ormai mi sembra imprescindibile in talune località.

Una domanda.
Chi di voi andrebbe domani a chiodare a San Vito, oppure a Kalymnos, oppure fate voi, utilizzando il materiale che gli pare e scrivendo il proprio nome alla base del tiro?

Ovvio poi che la mia è solo un'opinione.
Però sarei curioso di leggere di alternative possibili e percorribili.

Un caro saluto,

Paolo Pastorino - Genova
Ultima modifica di PaoloPasto il ven nov 27, 2015 9:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Kinobi » ven nov 27, 2015 8:42 am

PaoloPasto ha scritto:Immanuel Kinobi, calma!...


Caro,
je suis calmissimo.
L'UIAA mi ha fatto un favore enorme. Tu non hai idea.
Di fatto mi ha messo come venditore e chiodatore nella categoria dei delinquenti.
Come Venditore mi ha semplificato la vita: tutto quello che io vendo, non va bene secondo l'UIAA nel 80/85% dei siti che io conosca ini Italia. Perfetto, enorme scarico di respnsabilità. Sarà chi compra che si addossa le responsabilità.
Come chiodatore mi ha messo nella categoria dei delinquenti, che uso, ed userò materiale non idoneo alla totalità dei posti dove io penso di chiodare.
Almeno è tutto chiaro.
Qualcossa di nuovo? No, tutto che si sapeva se si allanga l'orizzonte temporale OLTRE i 50 anni. =D>

Più volte, e più volte ho già espresso la mia opinione, che ripeto.
Per un comune ed una APT il bisiness del climbing deve essere valutato con un'analisi di costi e benefici. Parola chiave da FB o gugol "il videogame di Kalymnos". In questo forum più volte e più volte sono stato accusato di farmi gli affari miei. E ho cercato di fare gli affari miei anche in siti prestigiosi della scalata mondiale per vedere se il climbing che pare (nota la parola) sia un vero business da perseguire dalla amministrazioni.
Mi sono preso la briga di fare calcoli complessi, tipo quante persone andassero a Kalymnos, o San Vito lo Capo contando scooter, passando per ristoranti a contare i coperti, chiedere all'Anek quanti passaggi hanno nei mesi senza Ryanair e quanti da quando riprende la compagnia. Trovare l'addizionale IPEF di SVlC o di Kalymnos non è stato banale... Interessante è anche sulla mia pagina FB vedere il mio intervento sulla APT del Trentino. Ebbene, dai miei calcoli... rullo di tamburi, difficilmente il business del climbing è un business "intressante". Spesso non porta soldi. Certo, esternamente pare sia la manna dal cielo, ma, conti alla mano, calcolando di fatto ciò che resta nel luogo,.... beh, dai non è così evidente che sia un investimento "lungimirante". Sai il mio nome, e hai il mio cellulare, mi puoi chiamare per avere dettagliate spiegazioni.
Pochi sono i posti, tendente a pochissimo, che arrivano a break even (pareggio) con relazione tra investimento e ritorno.
Certo, se si va ad Ottobre a Kalymnos, o ad Arco, o a Finale nei mesi "buoni" pare che l'oro coli ovunque... peccato che
-l'IRPEF va al governo centrale, non a chi paga gli spit.
-alle volte i siti sono divisi tra dozzine di comuni, ma solo un comune paga gli spit.
- le migliaia di immondizie scaricate dai climbers, sono pagate dal contribuente anche quello che non ha benefici dal turismo...
Per cui i conti sono complessi, ma non è detto che arrivino ad esssere di colore nero, ma siano spesso in colore rosso.
Perchè?
Facile: i climbers sono pochi, con propensione all'aquisto bassa e dose di rischio elevata se paragonati a tante altre discipline o a tanti altri clienti. Paradossamente, se Arco puntasse sui vecchi tedeschi che vanno alle canarie piuttosto che su quelli giovani, certo, chiuderebbero 20 negozi, ma forse per le casse comunali sarebbe molto, molto meglio...
Ciao,
E
PS: i vecchi muoiono e se ne rifanno di nuovi. La roccia si lucida e diventa pianura...
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda PaoloPasto » ven nov 27, 2015 9:56 am

Emanuele,
io non ho mai detto che la "mano pubblica" (Comuni, ATP oppure chissacosaltro) debbano/possano prendere in mano la gestione di un sito di arrampicata.
Ero già convinto prima di iniziare a scrivere che questa non sarebbe stata una strada percorribile.
I calcoli che hai fatto, ai quali credo ciecamente, direi che lo dimostrano.
Ho detto invece che una struttura privata potrebbe (condizionale d'obbligo) avere lo spazio per provarci.
Non ho la minima idea del numero climbers/giornate/anno di San Vito oppure di Kalymnos.
Butterei lì però qualche migliaia.
Ecco che una tip per giocare di 5/10 Euro al giorno crea già una base di partenza da non disprezzare del tutto.
Ovvio che senza un supporto pubblico - non economico, ma logistico - non si va da nessuna parte.
Essenziale poi il supporto (che già c'è) da parte delle figure che dal flusso di climber possano trarre vantaggi (ristoranti, campeggi, etc.).
D'altra parte, se in Francia esistono posti come Orpierre dove un intero paese campa sull'arrampicata (facendosi ovviamente carico della manutenzione delle falesie), non vedo perché non si potrebbe provare una cosa del genere anche qui in Italia.

In ogni caso vale ancora quello che ho scritto prima a chiusura.
Alternative sensate?

Paolo
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Danilo » ven nov 27, 2015 10:53 am

PaoloPasto ha scritto:
....Alternative sensate?

Paolo


toglier tutto..
fine dei problemi
il forum è morto
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda #giacco# » ven nov 27, 2015 11:49 am

sono andato a rileggermi l'intervista a Philippe Brass, di qualche mese fa, linkata da procione e citata da wolf jack.
quando era uscita mi sembrava una chiacchierata un po' pesante e un po' astratta, la lessi di sfuggita.
oggi ne capisco meglio il senso.

1. mi sembra molto sensata la divisione tra siti "certificati" e siti che non lo sono, e che possono continuare a esistere proprio in quanto terreno d'avventura. secondo questa definizione, l'avventura può essere una via a friend, ma anche viaggiare su spit inox in una falesia non certificata.

2. la privatizzazione di una falesia ha senso se questa sorge su un terreno privato. Oppure deve passare dalla concessione del terreno da parte del comune/regione/stato al privato che la gestirà. come le spiagge "private" (esempio scottante perchè trattasi di attivita pressochè illegali, visto che le coste non sarebbero privatizzabili per legge. e qui parliamo di falesie spesso affacciate sul mare).
Oppure la falesia potrebbe essere gestita dalla amministrazione pubblica.
in ogni caso mi sembra una situazione che non si applica alla maggior parte delle falesie,
sbaglio?
che poi mi pare che sia kinobi che paolopasto non la vedano in modo così diverso.

3. in linea di massima la legge dovrebbe servire per semplificare e chiarire i rapporti tra privati e i rapporti tra un privato e la comunità/società/Stato. mi pare che il tema in discussione (certificazione/privatizzazione/pagamento delle falesie) si possa applicare a quei siti che vengono in qualche modo "gestiti" da qualcuno, o utilizzati come terreno di manifestazioni.
se la APT di arco pubblica/pubblicizza le falesie come parte del patrimonio turistico, dovrà accertarsi e magari farsi carico della adeguata chiodatura.
gli organizzatori di san vito fest non sono prorietari della falesia, nè, credo, siano gli unici chiodatori. però organizzano un pubblico evento in un sito pubblico, saranno responsabili della struttura su cui l'evento si svolge.

ora, questa forma secondo me è valida solo per i casi, come questi, in cui si confrontano 2 figure (il climber e l'organizzatore di qualcosa).
non mi pare sia applicabile al signor Tizio (per non dire Caio :mrgreen: ) che per conto suo chioda una parete. e al signor Sempronio che passa di lì e ci sale sopra.
il limite in questo caso sarebbe la non "pubblicabilità" di quel sito in quanto non certificato.

tornando al caso francese, mi sembra adattarsi a questa situazione. considerare i siti non certificati automaticamente terreno d'avventura.
altrimenti si potrebbe profilare un futuro con falesie certificate-e pubblicate sulle guide- e falesie "clandestine".

che non sarebbe neanche male: dai fuseaux fluo degli anni '90 alla mimetica grigia, le info sulle falesie che girano sulla darknet, le capsule con i disegni dei tiri da ingoiare prendendo il volo per Olbia... #-o
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda onoff » ven nov 27, 2015 12:24 pm

PaoloPasto ha scritto: Innanzitutto la prima volta che ho arrampicato in modo "organizzato" è stato a Finale nel 1975


E l'ultima volta che hai arrampicato quando è?
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Kinobi » ven nov 27, 2015 12:36 pm

PaoloPasto ha scritto:Ecco che una tip per giocare di 5/10 Euro al giorno crea già una base di partenza da non disprezzare del tutto.


OT
Un climber italiano di 1,73 cm per 71 kg che si fa capre in 5 lingue parlò con autorità di un'isola greca. Dopo che lo interpellarono.
Propose la tasse DISUMANA di 1 euro al giorno per i climbers. Da raccogliere, previa visione di ritorno del biglietto aereo di ritorno, al porto (quasi unico accesso all'isola).
La leggenda narra che le facce delle autorità diventarono pallide, e paventarono reticenza dei climbers e difficoltà di farlo, nonché "gli alberghi mai ci diranno quanta gente hanno e per quanto". Così dice la leggenda.
Fine OT.
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda PaoloPasto » ven nov 27, 2015 12:44 pm

Domenica scorsa a Toirano.
La domenica precedente invece ero in Tete d'Aval.
Quella ancora precedente a Traversella dall'Amico Caio.
Dal 18 al 27 ottobre sono poi stato a San Vito.
A Capodanno a Leonidio, nel Peloponneso.

Devo continuare?? :D :D

Salutoni.
Paolo
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda PaoloPasto » ven nov 27, 2015 13:00 pm

Emanuele,
guarda che non è che io ambisca a pagare un ticket ogni volta che vado ad arrampicare.
Sto semplicemente fantasticando su una soluzione per una situazione di cui è difficile prevedere gli sviluppi.
L'unica soluzione che ho letto in alternativa alla mia è quella di Danilo: "Toglier tutto.."
Forse ne esistono altre?

Il Presidente direbbe:
Pessimisti saluti.

Paolo
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda pablo75 » ven nov 27, 2015 13:06 pm

kinobi ha già detto tutto

e invito chi azzarda paragoni con la francia, a gettare solo un'occhiata sul sito del ministero sport francese, su quello del turismo, su quello della ffme (e al peso che viene loro dato a livello centrale ma soprattutto culturale). basta anche leggere rapporti come questo:
http://www.ladocumentationfrancaise.fr/var/storage/rapports-publics/114000369.pdf

siamo sulla stessa distanza che corre tra un alpine club con presidente mick fowler e un club alpino con presidente umberto martini :mrgreen:

istituire terreni d'avventura non certificati qui in italia? :mrgreen: :mrgreen:

terreni sportivi certificati da gestire? immagino solo la faccia del sindaco o dell'assessore delegato di Finale, Sperlonga o Palermo, il giorno che gil bussa alla porta dell'ufficio la locale associazione "giovani chiodatori volontari e volenterosi" per riattrezzare al titanio un migliaio di vie di arrampicata del suo comune, sventolandogli il comunicato della uiaa :mrgreen:
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda ProcioneFalesio » ven nov 27, 2015 13:17 pm

PaoloPasto ha scritto:
....Alternative sensate?

Paolo


Arrampicare trad come gli inglesi..

Però però se spendi 300 € (penso?) per un set di friends e sessantina per un set di dadi e una trentina per fettucce, cordini e moschettoni qualcuno giustamente dirà perché non me li dai a me e vedrai come te lo spitto a prova di bomba qualche monotiro (non necessariamente al titanio)! :wink:
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Kinobi » ven nov 27, 2015 13:49 pm

PaoloPasto ha scritto:Emanuele,
guarda che non è che io ambisca a pagare un ticket ogni volta che vado ad arrampicare.
Sto semplicemente fantasticando su una soluzione per una situazione di cui è difficile prevedere gli sviluppi.
L'unica soluzione che ho letto in alternativa alla mia è quella di Danilo: "Toglier tutto.."
Forse ne esistono altre?

Il Presidente direbbe:
Pessimisti saluti.

Paolo


Vado al bar, prendo birra e pago.
Vado in piscina, nuoto e pago.
Vado al mare a guardare le donne in topless: pago per il lettino ed ombrellone.
Sfida a calcetto e pago.
Giro in camper e mi braccano per pagare.
Parcheggio dadavantinati al bar andando a scalare, e prendo il caffè.
Io non ho problemi a pagare 1 euro ogni giorno che scalo.
Non vedo dove è il problema.
Al Bolt Found di Glaros a Kalymnos , che non ha mai comprato mezzo spit da me, ho dato 50 neuro l'ultima volta. Ci sono andato X volte a K…
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Kinobi » ven nov 27, 2015 13:51 pm

PaoloPasto ha scritto:A Capodanno a Leonidio, nel Peloponneso.


OT
Drive South, Nedousa.
Fidate.
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda #giacco# » ven nov 27, 2015 14:29 pm

pablo75 ha scritto:istituire terreni d'avventura non certificati qui in italia? :mrgreen: :mrgreen:

terreni sportivi certificati da gestire? immagino solo la faccia del sindaco o dell'assessore delegato di Finale, Sperlonga o Palermo, il giorno che gil bussa alla porta dell'ufficio la locale associazione "giovani chiodatori volontari e volenterosi" per riattrezzare al titanio un migliaio di vie di arrampicata del suo comune, sventolandogli il comunicato della uiaa :mrgreen:


ma infatti, il terreno d'avventura NON dovrebbe essere istituito.
l'albero che cresce dietro casa mia, e su cui mi posso arrampicare se voglio, mica è istituito come terreno d'avventura. esiste, semplicemente. per organizzarci un festival d'arrampicata, giustamente, andrebbe attrezzato e certificato.

se i sindaci non cacceranno soldi, quelle falesie resteranno coi loro fix inox, con un rischio un po' aumentato di incidenti (ricordo comunque che parliamo di numeri estremamente bassi) (rischio= gravi infortuni:numero di giorniclimber per anno).

l'alternativa sarebbe l'interdizione a tutti i siti, ma in questo caso penso, seriamente, che l'arrampicata continuerà a svolgersi come attivita clandestina , formalmente vietata ma non perseguita nei fatti, dal momento che numericamente i casi di gravi infortuni saranno troppo pochi per diventare un problema di ordine pubblico.
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda PaoloPasto » ven nov 27, 2015 16:00 pm

OT @Emanuele

Manfatti.
Ho in canna una visita lì e un prosieguo a Zobolo.
Gracias per la suggestion
P.
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda Kinobi » ven nov 27, 2015 17:37 pm

PaoloPasto ha scritto:OT @Emanuele

Manfatti.
Ho in canna una visita lì e un prosieguo a Zobolo.
Gracias per la suggestion
P.



8O
Forato scooter per arrivarci.
Roccia a tratti gialla.
Esposta a sud.
Place so-so.
Corrosione da far terrore sul monumento della foresta pietrificata.
Croste de sale per terra.
Vedi te.
Però parcheggio comodo.
Aggiornato a Estate 2014
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Re: Falesie titaniche

Messaggioda al » ven nov 27, 2015 17:46 pm

c.caio ha scritto:Il problema era quello di riuscire a scrivere con una penna in assenza di gravita'... vedasi all'interno delle navicelle spaziali.
Gli americani spesero milioni di dollari per progettare una penna il cui inchiostro non fluttuasse per la navicella, i russi usarono le matite senza spendere alcun soldo in ricerche.
:D :D :D


una soluzione è:
al mare nuotare
alla montagna scalare.

però mi pare troppo sovietica
al
 
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