PaoloPasto ha scritto:Immanuel Kinobi, calma!...
Caro,
je suis calmissimo.
L'UIAA mi ha fatto un favore enorme. Tu non hai idea.
Di fatto mi ha messo come venditore e chiodatore nella categoria dei delinquenti.
Come Venditore mi ha semplificato la vita: tutto quello che io vendo, non va bene secondo l'UIAA nel 80/85% dei siti che io conosca ini Italia. Perfetto, enorme scarico di respnsabilità. Sarà chi compra che si addossa le responsabilità.
Come chiodatore mi ha messo nella categoria dei delinquenti, che uso, ed userò materiale non idoneo alla totalità dei posti dove io penso di chiodare.
Almeno è tutto chiaro.
Qualcossa di nuovo? No, tutto che si sapeva se si allanga l'orizzonte temporale OLTRE i 50 anni.
Più volte, e più volte ho già espresso la mia opinione, che ripeto.
Per un comune ed una APT il bisiness del climbing deve essere valutato con un'analisi di costi e benefici. Parola chiave da FB o gugol "il videogame di Kalymnos". In questo forum più volte e più volte sono stato accusato di farmi gli affari miei. E ho cercato di fare gli affari miei anche in siti prestigiosi della scalata mondiale per vedere se il climbing che pare (nota la parola) sia un vero business da perseguire dalla amministrazioni.
Mi sono preso la briga di fare calcoli complessi, tipo quante persone andassero a Kalymnos, o San Vito lo Capo contando scooter, passando per ristoranti a contare i coperti, chiedere all'Anek quanti passaggi hanno nei mesi senza Ryanair e quanti da quando riprende la compagnia. Trovare l'addizionale IPEF di SVlC o di Kalymnos non è stato banale... Interessante è anche sulla mia pagina FB vedere il mio intervento sulla APT del Trentino. Ebbene, dai miei calcoli... rullo di tamburi, difficilmente il business del climbing è un business "intressante". Spesso non porta soldi. Certo, esternamente pare sia la manna dal cielo, ma, conti alla mano, calcolando di fatto ciò che resta nel luogo,.... beh, dai non è così evidente che sia un investimento "lungimirante". Sai il mio nome, e hai il mio cellulare, mi puoi chiamare per avere dettagliate spiegazioni.
Pochi sono i posti, tendente a pochissimo, che arrivano a break even (pareggio) con relazione tra investimento e ritorno.
Certo, se si va ad Ottobre a Kalymnos, o ad Arco, o a Finale nei mesi "buoni" pare che l'oro coli ovunque... peccato che
-l'IRPEF va al governo centrale, non a chi paga gli spit.
-alle volte i siti sono divisi tra dozzine di comuni, ma solo un comune paga gli spit.
- le migliaia di immondizie scaricate dai climbers, sono pagate dal contribuente anche quello che non ha benefici dal turismo...
Per cui i conti sono complessi, ma non è detto che arrivino ad esssere di colore nero, ma siano spesso in colore rosso.
Perchè?
Facile: i climbers sono pochi, con propensione all'aquisto bassa e dose di rischio elevata se paragonati a tante altre discipline o a tanti altri clienti. Paradossamente, se Arco puntasse sui vecchi tedeschi che vanno alle canarie piuttosto che su quelli giovani, certo, chiuderebbero 20 negozi, ma forse per le casse comunali sarebbe molto, molto meglio...
Ciao,
E
PS: i vecchi muoiono e se ne rifanno di nuovi. La roccia si lucida e diventa pianura...