MarcoS ha scritto:....se invece prendi in esame tutto un insieme di cose con uno spettro un po' più ampio, è tutt'altro che remota la possibilità che quello che tu chiami erroneamente complotto, sia in effetti invece un ben più prosaico episodio di guerra politico/commerciale come tanti altri.
E' stata controllata solo WV perche' esiste quasi solo WV nel mercato diesel americano. Almeno su questo punto non c'e' da tirare in ballo "strane coincidenze".
Che la notizia sia stata sfruttata per secondi fini, non so. Certamente gli enti americani sono meno teneri con gli stranieri che con i proprio produttori, la cosa non ci deve stupire.
Nel caso specifico poi c'e' proprio una frode: quando si fanno i test di emissione in USA chiedono esplicitamente se c'e' qualche dispositivo che disabilita le modalita' di bassa emissione sul campo (generalmente messi per condizioni di emergenza o guasto) e loro hanno barrato la casellina 'no'.
Aggiungi che i crucchi da qualche tempo fanno i maestrini con tutti, per cui la notizia dei crucchi che fregano e' assai gustosa per i giornali.
Da un punto di vista commerciale, senza bisogno di tirare in ballo TTIP e altre teorie dei massimi sistemi, l'ascesa del diesel in USA puo' aver preoccupato i produttori di auto americane, che non padroneggiano quella tecnologia: al posto loro avrei certamente finanziato controlli sulle effettive emissioni dei diesel. Se si dimostra che il diesel WV non puo' superare le norme anti inquinamento e offrire prestazioni buone, l'ascesa di WV in USA con i motori diesel va a ramengo - il che e' ben piu' preoccupante per un'azienda che dover spendere qualche centesimo in piu' per un dispositivo di sicurezza.