Vado con ordine:
giuba ha scritto:triplo e quadruplo mi pare che siano veramente un'eagerazione.
Capisco che non c'è da fidarsi di un muretto qualsiasi (e fai bene). Allora guardati questo link, che spero sia abbastanza autorevole, in cui c'è - più esteso - pari pari quello che ho scritto nel mio precedente post.
http://www.sast.it/fileadmin/user_uploa ... o_2007.pdfKinobi ha scritto:giuba ha scritto:Cmq non mi avete ancora detto quanto tengono i cordini della foto
Perbacco, nessuno te lo potrà mai dire.
Perché? A parte il discorso nel link precedente che già mi sembra più che esaustivo c'è anche un altro argomento. In Europa da un po' di anni esistono le norme EN che sono obbligatorie per i produttori, a differenza delle UIAA che sono facoltative.
Per i cordini la norma di riferimento è la EN564 che deve essere riportata sulla targhetta del cordino stesso o sul rocchetto, nel caso di vendita a metro. Oltre alla norma deve essere inoltre riportato il diametro e la resistenza di carico. Quindi puoi stare sicuro che il tuo cordino di x mm di diametro tiene, come minimo, x^2 * 20, indipendentemente dalla marca e da altri fattori.
Sbob ha scritto:La prescrizione del triplo o quadruplo nodo deriva dal fatto che facendo meno giri il nodo si *sfila* prima che il cordino si spezzi
I agree
Sbob ha scritto:Per quanto basso, il punto di fusione del dyneema è 150 gradi, e nel post si parlava addirittura di fusione della calza, che invece è in nylon e fonde a 220 gradi. In entrambi i casi sfido chiunque a prendere in mano una roba a quella temperatura senza ustionarsi.
Nelle manovre normali il materiale si scalda un po', ma si tratta di poche decine di gradi.
I don't agree. Andrea parlava di una situazione di soccorso organizzato, in cui si usano in genere statiche di 90-100 mt con carichi elevati (operatori + barella + ...) e lunghe calate. In queste situazioni si possono raggiungere temperature elevate che fanno fondere la calza esterna certo, ma possono intaccare anche l'interno. Questo problema si ha, ad esempio, anche sulle normali corde di calata statiche o dinamiche con alcuni freni (TUBA).
Certo se pesi 60 kg e fai una doppia di 20 mt usando un dynema per l'autobloccante forse non succede niente. Ma perché rischiare? Allora, come dici tu:
Sbob ha scritto:Detto questo, per un prusik o simili preferisco il kevlar, che anche sbagliando tutte le manovre di questo mondo non fonderà mai.
giuba ha scritto:Ok...quindi il fatto che diminuisca il carico di rottura nella pratica non ce ne può fregare nulla dato che per fare sicura si spera che tutti usino metodi DINAMICI.

No, no ci frega eccome. Tu devi sapere esattamente il carico di rottura di ogni componente che utilizzi nella catena di sicurezza. Che poi la sicura sia dinamica va bene ma non ti esime dal dimensionare correttamente l'intera catena di sicurezza.
giuba ha scritto:X sbob: toricamente ti dò ragione. Nella pratica però non credo si "sfili" tanto facilmente il doppio inglese.

You tube docet. Se guardi certi video .... te caghi sotto. Se sfila se sfila. Certo non se lo tiri "a mano" ma se ci metti il carico giusto si sfila eccome.
giuba ha scritto:Avrei un'altra domandina veloce, il solo marchio UIAA garantisce qual'cosa?
Si, ma è troppo lungo da spiegare e poi è già stato fatto qui:
Kinobi ha scritto:OT: fatti un giro sul mio mini forum. Domandi tante cose che li sono state esaurientemente trattate e condensate.
E
e adesso mi vado a iscrivere al forum di Kinobi e me lo leggo.
A proposito dopo anni che la possiedo e la uso mi sono accorto di questa fettuccia:

Ma c'entri qualcosa te?
un saluto a tutti, e poi basta con le riposte serie, un po' di cazzeggio please

L'alpinismo è un'attività sfiancante.