funkazzista ha scritto:Forse quoto a sproposito, perché VYGER (probabilmente) parla di fortuna nel campo degli affari, però mi viene in mente una serata di Bonatti, a cui ho assistito secoli fa, quando mi aveva molto colpito perché aveva negato con forza di essere stato fortunato.
Non ricordo le parole esatte, ma il succo era che la fortuna non c'entrava niente e doveva solo ringraziare la sua preparazione e la capacità di saper rinunciare.
Pur con tutto il rispetto per il personaggio, mi permetto di dubitare.

In effetti mi riferivo al contesto nel quale Bonatti ha sviluppato la sua carriera alpinistica, con un pubblico competente e pronto a recepire il racconto dell'alpinismo che lui proponeva, molto più semplice da capire dell'attuale quanto a obiettivi e tecniche di progressione. Inoltre gli alpinisti - o i pretendenti alpinisti - di punta in Italia non erano numerosi come ai giorni nostri. E, per finire, c'erano più obiettivi significativi ancora da realizzare.
Insomma, il mondo era ancora in via di esplorazione.
Oggi tutto è già visto, già fatto, già sperimentato.
Il recit d'ascension [si scrive così?] è sempre meno in voga, sostituito dal report, magari video.
Ai giorni nostri un giovane alpinista che voglia mantenersi con reportage delle proprie salite non farebbe molta strada.
Poi, pur condividendo che Bonatti fosse alpinista molto scrupoloso [d'inverno dormiva sulla terrazza di casa per prepararsi ai bivacchi in quota, cosa che lo ha sicuramente temprato per le imprese sul Bianco e in Karakorum; e ha concluso la sua carriera alpinistica a circa 40 anni, quando era consapevole che non aveva più il fisico degli anni migliori], però...
Se avessero ceduto gli spuntoni raggiunti con la corda a mo' di lazo per trovare una via d'uscita al cul de sac in cui si era cacciato se non erro durante la solitaria al Dru...
... ciao Mario.
Anzi, ciao Walter [anzitempo].
Insomma, ha avuto una discreta fortuna anche come alpinisten.
Oh, poi - magari - con lo sguardo laser era riuscito a capire che le scaglie avrebbero tenuto, eh?
Chi può dirlo?
Chiacchiere da bar, eh?
Niente affermazioni ex cathedra.

Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot