autoassicurazione per arrampicare da soli

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda Marco Anghileri » lun dic 18, 2006 11:16 am

Enzolino ha scritto:
Una delle cose che mi spaventa, invece, andando con la corda, e' che si incastri mentre salgo. Allora, una volta, alla Sud della Marmolada, in inverno, decisi di salire sulla Don Chishotte col soloist ma lasciando libero un capo senza nodo per il forte vento. A circa 200 metri ho sentito un sibilo, sssshhhh ... ed ho visto la corda sfilare via dal soloist a causa del suo stesso peso. Mi giro intorno ma non c'era nessuno che poteva passarmi la corda ... c'era da cagarsi sotto per la situazione surreale, ma per fortuna ero su una fessura di IV+ e ho disarrampicato per 15 metri per raggiungere la corda ... poi vabbe', il vento aumentava e, a 300 metri dalla base, ho deciso di scendere ... :( :D

Ciao

Lorenzo


... 8O 8O :? aiuto, ti sei giocato un bel Jolly quella volta :!:
immagino la sensazione provata nei velocissimi attimi in cui hai sentito quel tremendo sibilo di sfilo :?
mamma mia...che stringimento di chiappe :) :lol: :wink:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 11:18 am

Non ho detto che slegati non è una vera solitaria, ma che certe solitarie le fai solo legato e per me hanno più valore.
Sono per mia indole uno a qui piace esplorare, scoprire e certe "esplorazioni" le puoi fare solo assicurato (più o meno protetto).
Non ho neppure detto che le salite free-solo sono preparate, ho detto che si fanno su vie che si conoscono, direttamenete o indirettamente; su vie su cui sai che cosa troverai (poi ci sono certe salite molto preparate e sono quasi sempre quelle importanti).
Chi si fa la propria salita slegato, senza ambizioni da prima pagina, si sceglie una bella via, si legge bene la relazione, se può parla con qualcuno che già l' ha fatta e, a volte, la fa prima in cordadta (o già l' ha fatta).
Bravo, bravissimo, vivrà un' esperienza bellissima (lo so, l' ho fatto pure io, anche se poche volte).
Però, per quanto bello e forte, aprire una via in solitaria con la corda, resta un emozione molto più renumertativa ed intensa.
Chi poi apre una via in solitaria legato, lunga, difficile, magari in quota e su roccia così-così, ha più merito alpinistico di chi si spara una via dura e senza rete.
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Messaggioda Marco Anghileri » lun dic 18, 2006 11:29 am

:D :D ...l'importante è che non si dimentichi di precisare se ha utilizzato il
GRI-GRI MODIFICATO
nelle sue manovre... :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 11:33 am

Marco Anghileri ha scritto::D :D ...l'importante è che non si dimentichi di precisare se ha utilizzato il
GRI-GRI MODIFICATO
nelle sue manovre... :lol: :lol: :lol:
Giusto:
l' arrampicata in solitaria si divede in due grandi branche, quella con il grigri modificato e quella senza.
Poi ci sono le sottosezioni, che comprendono l' uso o no della corda :smt003
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Messaggioda Enzolino » lun dic 18, 2006 11:41 am

Marco Anghileri ha scritto:
Enzolino ha scritto:
Una delle cose che mi spaventa, invece, andando con la corda, e' che si incastri mentre salgo. Allora, una volta, alla Sud della Marmolada, in inverno, decisi di salire sulla Don Chishotte col soloist ma lasciando libero un capo senza nodo per il forte vento. A circa 200 metri ho sentito un sibilo, sssshhhh ... ed ho visto la corda sfilare via dal soloist a causa del suo stesso peso. Mi giro intorno ma non c'era nessuno che poteva passarmi la corda ... c'era da cagarsi sotto per la situazione surreale, ma per fortuna ero su una fessura di IV+ e ho disarrampicato per 15 metri per raggiungere la corda ... poi vabbe', il vento aumentava e, a 300 metri dalla base, ho deciso di scendere ... :( :D

Ciao

Lorenzo


... 8O 8O :? aiuto, ti sei giocato un bel Jolly quella volta :!:
immagino la sensazione provata nei velocissimi attimi in cui hai sentito quel tremendo sibilo di sfilo :?
mamma mia...che stringimento di chiappe :) :lol: :wink:
Un iniziale sentimento di terrore l'ho avuto quando ho visto il capo della corda scendere giu' ... e la cosa che mi ha impressionato e' che, improvvisamente, a 200 metri, tutt'intorno coperto di bianco e senz'anima viva, dovevo resettare il mio atteggiamento mentale da "assicurato con la corda" a "slegato" ... per fortuna ho vuto un po' di sangue freddo ... brrr ... :( :D

Roberto, forse il tuo discorso ha senso per vie di piu' giorni, dove effettivamente la condizione mentale acquista una dimensione tutta sua ... comunque secondo me e' anche questione di gusti ... a me piace arrampicare e non ho la pazienza di, oltre a calarmi e salire con le jumar, anche recuperare il saccone, che magari ogni tanto si incastra ... :cry:
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Messaggioda Marco Anghileri » lun dic 18, 2006 11:41 am

Roberto ha scritto:
Marco Anghileri ha scritto::D :D ...l'importante è che non si dimentichi di precisare se ha utilizzato il
GRI-GRI MODIFICATO
nelle sue manovre... :lol: :lol: :lol:
Giusto:
l' arrampicata in solitaria si divede in due grandi branche, quella con il grigri modificato e quella senza.
Poi ci sono le sottosezioni, che comprendono l' uso o no della corda :smt003


mmmmh...forse è un pò meglio messa così:
- due grandi branche, quella con l'uso della corda e quella no.
poi c'è la sottosezione, che comprende l'uso del grigri modificato o altro sistema...
:wink:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 11:47 am

Marco Anghileri ha scritto:mmmmh...forse è un pò meglio messa così:
- due grandi branche, quella con l'uso della corda e quella no.
poi c'è la sottosezione, che comprende l'uso del grigri modificato o altro sistema...
:wink:
Banale e scontato ... con o senza corda cambia poco :smt033 , sono piccole, leggere, quasi impalpabili sfumature, è il grigri modificato che fa la differenza :smt080
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Messaggioda Marco Anghileri » lun dic 18, 2006 11:56 am

Roberto ha scritto:
Marco Anghileri ha scritto:mmmmh...forse è un pò meglio messa così:
- due grandi branche, quella con l'uso della corda e quella no.
poi c'è la sottosezione, che comprende l'uso del grigri modificato o altro sistema...
:wink:
Banale e scontato ... con o senza corda cambia poco :smt033 , sono piccole, leggere, quasi impalpabili sfumature, è il grigri modificato che fa la differenza :smt080


...comincio quasi a sospettare che tu abbia una percentuale sulle vendite dalla Petzl... :-k
e che la sera prima di andare a letto gli canti la ninna nanna al tuo piccolo grigri modificato :-({|=
che tenero... :smt007 :lol:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 12:01 pm

Enzolino ha scritto:...
Roberto, forse il tuo discorso ha senso per vie di piu' giorni, dove effettivamente la condizione mentale acquista una dimensione tutta sua ... comunque secondo me e' anche questione di gusti ... a me piace arrampicare e non ho la pazienza di, oltre a calarmi e salire con le jumar, anche recuperare il saccone, che magari ogni tanto si incastra ... :cry:

L' intensità del coinvolgimento in una salita in solitaria è sempre fortissima, da soli si riesce a vivera la scalata a pieno, senza mediazioni con altri, sei tu e la parete.
Slegati questa emozione è al suo estremo, specie se si è su difficoltà prossime al proprio limite.
Ma per me, la vera intima "compenetrazione fisica e psichica" con una parete e starci più giorni, dormirci dentro, vivere all' unisono con essa, esserne parte.
Questa fantastica e assoluta sensazione la puoi vivere solo se sei attrezzato, non si sono storie, è al di la delle possibilità del pur più bravo scalatore in free-solo.
Da solo, in una tendina montata su una cengetta, a tanti metri da terra, magari aspettando che smetta di far brutto tempo, pronto per approfittare della giornata giusta.... sono disposto a scendere e risalire, attrezzare soste e "jumarare" per chilometri, ma io vivo la mia montagna, sono parte di essa e non per una "veloce scalata" al sole in free-solo.
Sarò "pesante" e laborioso, meno estetico e fluido, ma scopro, metro dopo metro, la mia intima realtà di "solitario" in mantagna.
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Messaggioda fabri » lun dic 18, 2006 18:56 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:...
Roberto, forse il tuo discorso ha senso per vie di piu' giorni, dove effettivamente la condizione mentale acquista una dimensione tutta sua ... comunque secondo me e' anche questione di gusti ... a me piace arrampicare e non ho la pazienza di, oltre a calarmi e salire con le jumar, anche recuperare il saccone, che magari ogni tanto si incastra ... :cry:

L' intensità del coinvolgimento in una salita in solitaria è sempre fortissima, da soli si riesce a vivera la scalata a pieno, senza mediazioni con altri, sei tu e la parete.
.....
Ma per me, la vera intima "compenetrazione fisica e psichica" con una parete e starci più giorni, dormirci dentro, vivere all' unisono con essa, esserne parte.
Questa fantastica e assoluta sensazione la puoi vivere solo se sei attrezzato, non si sono storie, è al di la delle possibilità del pur più bravo scalatore in free-solo.
Da solo, in una tendina montata su una cengetta, a tanti metri da terra, magari aspettando che smetta di far brutto tempo, pronto per approfittare della giornata giusta.... sono disposto a scendere e risalire, attrezzare soste e "jumarare" per chilometri, ma io vivo la mia montagna, sono parte di essa e non per una "veloce scalata" al sole in free-solo.
Sarò "pesante" e laborioso, meno estetico e fluido, ma scopro, metro dopo metro, la mia intima realtà di "solitario" in mantagna
.



Cosi piacerebbe viverla a me, Hai tutta la mia invidia :D 8)
Le solitarie mi affascinano non poco. Ho sempre fatto anche uscite da solo in ogni attività che ho praticato, non per mancanza di compagni ma per scelta.
Ho fatto anche solitarie in montagna ma tutte in giornata, sia autoassicurato che in libera.
Sono d?accordo con Enzolino che per uscite brevi la libera è piu appagante, e l?ultima volta che sono andato è stata una delle esperienze montane più belle ed emozionanti in assoluto.
Una situazione come quella descritta da Roberto però... è un sogno, magari in un?altra vita con un altro lavoro?.
:oops: :cry:


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Messaggioda alter-ego » lun dic 18, 2006 19:40 pm

Roberto ha scritto:Non ho detto che slegati non è una vera solitaria, ma che certe solitarie le fai solo legato e per me hanno più valore.
Sono per mia indole uno a qui piace esplorare, scoprire e certe "esplorazioni" le puoi fare solo assicurato (più o meno protetto).
Non ho neppure detto che le salite free-solo sono preparate, ho detto che si fanno su vie che si conoscono, direttamenete o indirettamente; su vie su cui sai che cosa troverai (poi ci sono certe salite molto preparate e sono quasi sempre quelle importanti).
Chi si fa la propria salita slegato, senza ambizioni da prima pagina, si sceglie una bella via, si legge bene la relazione, se può parla con qualcuno che già l' ha fatta e, a volte, la fa prima in cordadta (o già l' ha fatta).
Bravo, bravissimo, vivrà un' esperienza bellissima (lo so, l' ho fatto pure io, anche se poche volte).
Però, per quanto bello e forte, aprire una via in solitaria con la corda, resta un emozione molto più renumertativa ed intensa.
Chi poi apre una via in solitaria legato, lunga, difficile, magari in quota e su roccia così-così, ha più merito alpinistico di chi si spara una via dura e senza rete.


Robbè, continuo a trovare le tue parole troppo assolutiste. Io sono partito diverse volte in solitaria senza conoscere la via e la relazione. A volte senza corda, a volte l'ho usata solo quando non me la sentivo più. Senza ambizioni da prima pagina, su montagne dimenticate. E non mi sento assolutamente una mosca bianca o un pazzo incoscente, molti altri fanno così, lo fanno regolarmente. Semplicemente danno la priorità alla scalata slegato e alla scalata libera. Poi c'è chi si porta la corda e la usa solo in casi estremi, a volte solo psicologicamente, per non dover ridiscendere. E chi non la porta del tutto.
Rispetto assolutamente il tuo modo di intendere le solitarie, ma continuo a non condividere il tuo pensiero quando dici che senza dubbio queste esperienze siano più appaganti, più vere, più, più...
Sono semplicemente diverse ed ognuno trova la propria dimensione dove meglio crede. Dire che chi fa solitarie slegato generalmente è gente che prova e riprova e poi si fa il tiretto al sole non corrisponde assolutamente a verità, perchè sono molti e molti di più quelli che percorrono ogni giorno la montagna slegati, anche su vie che non conoscono, e di cui non leggerai mai nulla. Vie magari facili, ma non per questo meno importanti nell'esperienza personale di ogni alpinista.
Personalmente le massime soddisfazioni le ho avute proprio in queste circostanze, e le mie esperienze non mi sembrano assolutamente di serie B rispetto a quelle che ho fatto, molto più macchinosamente, con la corda.
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Messaggioda Enzolino » lun dic 18, 2006 19:42 pm

Roberto ha scritto: L' intensità del coinvolgimento in una salita in solitaria è sempre fortissima, da soli si riesce a vivera la scalata a pieno, senza mediazioni con altri, sei tu e la parete.
Slegati questa emozione è al suo estremo, specie se si è su difficoltà prossime al proprio limite.
Ma per me, la vera intima "compenetrazione fisica e psichica" con una parete e starci più giorni, dormirci dentro, vivere all' unisono con essa, esserne parte.
Questa fantastica e assoluta sensazione la puoi vivere solo se sei attrezzato, non si sono storie, è al di la delle possibilità del pur più bravo scalatore in free-solo.
Da solo, in una tendina montata su una cengetta, a tanti metri da terra, magari aspettando che smetta di far brutto tempo, pronto per approfittare della giornata giusta.... sono disposto a scendere e risalire, attrezzare soste e "jumarare" per chilometri, ma io vivo la mia montagna, sono parte di essa e non per una "veloce scalata" al sole in free-solo.
Sarò "pesante" e laborioso, meno estetico e fluido, ma scopro, metro dopo metro, la mia intima realtà di "solitario" in mantagna.
... bello ... come lo descrivi fa pensare che, col passare del tempo in parete, diventi tu stesso montagna, che ti entra dentro piano piano, sia nella buona che nella cattiva sorte, come lo stillicidio, anche attraverso gesti tecnici come il calarsi o il salire con le jumar ... ma forse bisogna esserci portati, ci vuole pazienza, tenacia e resistenza mentale ... e oggi siamo abituati al tutto e subito ... :wink:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 20:48 pm

Io tutta 'sta gente che va in giro senza corda in parete non la vedo proprio, ne avessi mai incontrato uno alla ricerca dell' attimo fuggente adrenalitico e pure quelli con la corda mi sembra che siano adavvero pochi... eppure è da un pezzo che bazzico l' ambiente :wink:
In un epoca di sicurezze, certificazioni, omologazioni e ASL che controllano tutto, di gente che ha voglia di rischiare ne vedo sempre meno 8)
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Messaggioda stefano91 » lun dic 18, 2006 21:00 pm

Roberto ha scritto:in epoca di sicurezze, certificazioni, omologazioni e ASL che controllano tutto, di gente che ha voglia di rischiare ne vedo sempre meno 8)


Non so, dato che sono un povero pivellino :cry: ,ma nn è forse meglio così?? Io in montagna ci vado consapevole dei rischi, ma cerco di ridurli il più possibile.
Filosoficamente penso che nn ci sia grossa differenza tra la solitaria con o sensa corda, di fatto la corda nn serve che a garantire la sicurezza.....io se dovessi arrampicare in solitaria, anche se può essere limitante, lo farei quanto meno assicurato, se nn per me almeno per coloro che mi verrebbero a prendere (rischiando) se mi succedesse qualcosa :roll:
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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 21:03 pm

Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto: L' intensità del coinvolgimento in una salita in solitaria è sempre fortissima, da soli si riesce a vivera la scalata a pieno, senza mediazioni con altri, sei tu e la parete.
Slegati questa emozione è al suo estremo, specie se si è su difficoltà prossime al proprio limite.
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... bello ... come lo descrivi fa pensare che, col passare del tempo in parete, diventi tu stesso montagna, che ti entra dentro piano piano, sia nella buona che nella cattiva sorte, come lo stillicidio, anche attraverso gesti tecnici come il calarsi o il salire con le jumar ... ma forse bisogna esserci portati, ci vuole pazienza, tenacia e resistenza mentale ... e oggi siamo abituati al tutto e subito ... :wink:
Hai colto il messaggio, è quello che intendo.
Una salita free-solo è un modo leggero, estetico, appagante, ma una delle pequliarità è la velocità.
E' infatti bello anche per questo, perché si riesce a fare una via di 300 metri in un ora o anche meno; c'è addirittura chi ne approfitta per fare dei record di velocità.
E' innegabile che sia bello salire in questo modo una via, ma a parte quello che vado ripetendo sull' aprire una via in solitaria, io apprezzo molto la vita di parete, il sentirmi parte di essa, il non sentirmi un passante frettoloso e preso solo dal suo bel gesto.
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Messaggioda alter-ego » lun dic 18, 2006 21:21 pm

certo ad andar per falesie non ne vedi molti :twisted: ma sulle Alpi ce ne sono tanti, più di quanto tu non pensi. Mi sembra piuttosto difficile che tu possa incontrarli tutti in una volta sola, nello stesso posto dove sei tu :roll: Ad esempio io amo anche fare sci-alpinismo da solo, ed è un'attività altamente rischiosa. Forse più che arrampicare col gri-gri. Eppure tu non immagini quanti lo facciano. Io vado poche volte all'anno, ma incontro sempre gente da sola ed altri che come me hanno la stessa passione.
Poi se vogliamo finirla lì su una battuta, dicendo che chi ricerca la sicurezza è comunque la maggioranza...sono costretto a darti ragione :evil:

Ma il senso del mio intervento in qs topic non era questo, Mi dava semplicemente da riflettere questo fanatismo per il gri-gri modificato e lo dimostrano le continue e reiterate richieste. A me non sembra, per ribaltare la risposta di Roberto, che siano tanti quelli che si cacciano su una paretazza per più giorni in solitaria per fondersi con la montagna. Anzi ne vedo assai pochi. E allora tutti questi col gri-gri finalmente modificato dove vanno? In falesia? Non mi sembra che in tutto questo c'entri il rapporto in solitudine con la montagna, nè l'armonia con la roccia per i motivi che ho messo sul tappeto. A me pare, pur senza generalizzare, per carità, che sotto ci sia un bel po' di emulazione. Quasi che fare certe vie in solitaria "valga di più". Sto provocando, evidentemente, ma è ben più che una semplice sensazione.

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Messaggioda gug » lun dic 18, 2006 22:05 pm

alter-ego ha scritto:certo ad andar per falesie non ne vedi molti :twisted: ma sulle Alpi ce ne sono tanti, più di quanto tu non pensi. Mi sembra piuttosto difficile che tu possa incontrarli tutti in una volta sola, nello stesso posto dove sei tu :roll: Ad esempio io amo anche fare sci-alpinismo da solo, ed è un'attività altamente rischiosa. Forse più che arrampicare col gri-gri. Eppure tu non immagini quanti lo facciano. Io vado poche volte all'anno, ma incontro sempre gente da sola ed altri che come me hanno la stessa passione.
Poi se vogliamo finirla lì su una battuta, dicendo che chi ricerca la sicurezza è comunque la maggioranza...sono costretto a darti ragione :evil:

Ma il senso del mio intervento in qs topic non era questo, Mi dava semplicemente da riflettere questo fanatismo per il gri-gri modificato e lo dimostrano le continue e reiterate richieste. A me non sembra, per ribaltare la risposta di Roberto, che siano tanti quelli che si cacciano su una paretazza per più giorni in solitaria per fondersi con la montagna. Anzi ne vedo assai pochi. E allora tutti questi col gri-gri finalmente modificato dove vanno? In falesia? Non mi sembra che in tutto questo c'entri il rapporto in solitudine con la montagna, nè l'armonia con la roccia per i motivi che ho messo sul tappeto. A me pare, pur senza generalizzare, per carità, che sotto ci sia un bel po' di emulazione. Quasi che fare certe vie in solitaria "valga di più". Sto provocando, evidentemente, ma è ben più che una semplice sensazione.

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Messaggioda Roberto » lun dic 18, 2006 22:20 pm

alter-ego ha scritto:certo ad andar per falesie non ne vedi molti :twisted: ma sulle Alpi ce ne sono tanti, più di quanto tu non pensi. Mi sembra piuttosto difficile che tu possa incontrarli tutti in una volta sola, nello stesso posto dove sei tu :roll: Ad esempio io amo anche fare sci-alpinismo da solo, ed è un'attività altamente rischiosa. Forse più che arrampicare col gri-gri. Eppure tu non immagini quanti lo facciano. Io vado poche volte all'anno, ma incontro sempre gente da sola ed altri che come me hanno la stessa passione.
Poi se vogliamo finirla lì su una battuta, dicendo che chi ricerca la sicurezza è comunque la maggioranza...sono costretto a darti ragione :evil:

Ma il senso del mio intervento in qs topic non era questo, Mi dava semplicemente da riflettere questo fanatismo per il gri-gri modificato e lo dimostrano le continue e reiterate richieste. A me non sembra, per ribaltare la risposta di Roberto, che siano tanti quelli che si cacciano su una paretazza per più giorni in solitaria per fondersi con la montagna. Anzi ne vedo assai pochi. E allora tutti questi col gri-gri finalmente modificato dove vanno? In falesia? Non mi sembra che in tutto questo c'entri il rapporto in solitudine con la montagna, nè l'armonia con la roccia per i motivi che ho messo sul tappeto. A me pare, pur senza generalizzare, per carità, che sotto ci sia un bel po' di emulazione. Quasi che fare certe vie in solitaria "valga di più". Sto provocando, evidentemente, ma è ben più che una semplice sensazione.

M
La maggior parte di chi ha un grigri modificato non va da nessuna parte, vorrebbe andare, ma "tra il dire ed il fare....".

Se c'è poca gente che va slegata, ce ne è di meno che va legata in solitaria su una viona in apertura con più giorni in parete, anzi, direi che è proprio una specie in via di estinzione.

Forse un po di scalatori senza corda ci saranno pure, ma tutti abbondantemente sotto il proprio livello, notevolmente in sicurezza da incidenti. Ti assicuro che andare legati in solitaria, ma al livello massimo che si ha, senza compromessi e in condizioni ambientali vere, è tutta un altra cosa.
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Messaggioda alter-ego » lun dic 18, 2006 22:22 pm

Roberto ha scritto:
alter-ego ha scritto:certo ad andar per falesie non ne vedi molti :twisted: ma sulle Alpi ce ne sono tanti, più di quanto tu non pensi. Mi sembra piuttosto difficile che tu possa incontrarli tutti in una volta sola, nello stesso posto dove sei tu :roll: Ad esempio io amo anche fare sci-alpinismo da solo, ed è un'attività altamente rischiosa. Forse più che arrampicare col gri-gri. Eppure tu non immagini quanti lo facciano. Io vado poche volte all'anno, ma incontro sempre gente da sola ed altri che come me hanno la stessa passione.
Poi se vogliamo finirla lì su una battuta, dicendo che chi ricerca la sicurezza è comunque la maggioranza...sono costretto a darti ragione :evil:

Ma il senso del mio intervento in qs topic non era questo, Mi dava semplicemente da riflettere questo fanatismo per il gri-gri modificato e lo dimostrano le continue e reiterate richieste. A me non sembra, per ribaltare la risposta di Roberto, che siano tanti quelli che si cacciano su una paretazza per più giorni in solitaria per fondersi con la montagna. Anzi ne vedo assai pochi. E allora tutti questi col gri-gri finalmente modificato dove vanno? In falesia? Non mi sembra che in tutto questo c'entri il rapporto in solitudine con la montagna, nè l'armonia con la roccia per i motivi che ho messo sul tappeto. A me pare, pur senza generalizzare, per carità, che sotto ci sia un bel po' di emulazione. Quasi che fare certe vie in solitaria "valga di più". Sto provocando, evidentemente, ma è ben più che una semplice sensazione.

M
La maggior parte di chi ha un grigri modificato non va da nessuna parte, vorrebbe andare, ma "tra il dire ed il fare....".

Se c'è poca gente che va slegata, ce ne è di meno che va legata in solitaria su una viona in apertura con più giorni in parete, anzi, direi che è proprio una specie in via di estinzione.

Forse un po di scalatori senza corda ci saranno pure, ma tutti abbondantemente sotto il proprio livello, notevolmente in sicurezza da incidenti. Ti assicuro che andare legati in solitaria, ma al livello massimo che si ha, senza compromessi e in condizioni ambientali vere, è tutta un altra cosa.



beh, su questo siamo d'accordo :roll: :wink:
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Messaggioda gug » lun dic 18, 2006 22:29 pm

gug ha scritto:
alter-ego ha scritto:certo ad andar per falesie non ne vedi molti :twisted: ma sulle Alpi ce ne sono tanti, più di quanto tu non pensi. Mi sembra piuttosto difficile che tu possa incontrarli tutti in una volta sola, nello stesso posto dove sei tu :roll: Ad esempio io amo anche fare sci-alpinismo da solo, ed è un'attività altamente rischiosa. Forse più che arrampicare col gri-gri. Eppure tu non immagini quanti lo facciano. Io vado poche volte all'anno, ma incontro sempre gente da sola ed altri che come me hanno la stessa passione.
Poi se vogliamo finirla lì su una battuta, dicendo che chi ricerca la sicurezza è comunque la maggioranza...sono costretto a darti ragione :evil:

Ma il senso del mio intervento in qs topic non era questo, Mi dava semplicemente da riflettere questo fanatismo per il gri-gri modificato e lo dimostrano le continue e reiterate richieste. A me non sembra, per ribaltare la risposta di Roberto, che siano tanti quelli che si cacciano su una paretazza per più giorni in solitaria per fondersi con la montagna. Anzi ne vedo assai pochi. E allora tutti questi col gri-gri finalmente modificato dove vanno? In falesia? Non mi sembra che in tutto questo c'entri il rapporto in solitudine con la montagna, nè l'armonia con la roccia per i motivi che ho messo sul tappeto. A me pare, pur senza generalizzare, per carità, che sotto ci sia un bel po' di emulazione. Quasi che fare certe vie in solitaria "valga di più". Sto provocando, evidentemente, ma è ben più che una semplice sensazione.

M



...scusate: mia figlia Ilaria ha pasticciato ed è uscito questo messaggio muto :oops: :oops:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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