Babbuccio ha scritto:Sarà che mi sbaglio ma ero convinto di essere tra il passo del torrone e il rif Allievi quando ho visto i fatti . Pensavo ad un incidente ma poi arrivato al rifugio sono stato informato cosí . Il nome del politico non lo ricordo , per me sono tutti uguali .rampiki' ha scritto:Babbuccio ha scritto:Pensi che in valle non sia già stato fatto ??scairanner ha scritto:
Hai ragione!
Se facessi la guida io, chiederei l'elicottero anche per raggiungere gli attacchi delle vie in estate, vuoi mettere?
Nota guida alpina con noto cliente di professione POLITICO .
Valle di Zocca anni fa ......
Secondo me era Val Porcellizzo, comunque direbbe "acqua passata" … parli del romano?
Rampiki , se sei la persona che penso sarebbe bello conoscere il tuo parere sulla decisione del Popi...
La decisione è libera e la rispetto; anche io sono stato a volte un heli-guida quando in valle lo facevano diverse guide anni fa, adesso magari lo rifarei di meno e già in Val di Zocca non si potrebbe più andare (zona riserva). Si faceva solo raramente e solo in caso di ricchi clienti, i quali essendo ricchi hanno pochissimo tempo per scalare e sorbirsi così la mezza giornata di salita al rifugio, visto che non siamo né al Bianco dove arrivi in funivia né in Dolomiti dove ci arrivi sotto in auto. Nessuna tiritera su questioni etiche ("dai che saliamo a piedi"), niente volevano sentire, volevano solo "praticare".
Immagino che con l'heliski sia la stessa cosa, in quel caso uno vuole sciare e basta e per legge è la guida che deve accompagnarlo con l'uso dell'elicottero e nei fuoripista.
Quello che stride è il modo in cui è stata diffusa la crociata, dilagante e a tratti offensiva verso la categoria guide (vedi facebook, gognablog che censura etc), riferendosi ad un'attività che come già detto è legale nelle poche zone dove si può fare, qui in Valtellina sviluppata sistematicamente solo a Livigno (un mondo a parte) ed in pochissime zone no SIC.
Dimettersi per nobili cause, ma fatto così lo leggo anche come il voler fare il guru della "montagna ideale per se stessi", ignorando che il mondo che ci gravita dentro ha preso una piega diversa da 30 anni fa e conseguentemente sulle Alpi è cambiato anche il mercato per le guide, per le giovani guide appena uscite dai corsi che tentano di vivere a tempo pieno di questa bella ma difficile professione accettando quello che a loro è permesso di fare. Guide Alpine figlie di un nuovo tempo di consumo o di "luna park", ma anche loro amano la montagna quanto i vecchi hiper-puristi. E non pensano né hanno in mente di distruggerla con un parziale uso di elicottero che in pochi minuti va e sparisce (a danneggiare la montagna ci pensano già le colonne di auto o i ben più visibili impianti di risalita se per questo, cose dette e stradette).
Che si vorrebbe fare, qual'è l'obiettivo di questa piccola cagnara? Che il collegio delle guide vada a Roma a far cambiare le leggi per limitare una professione già sostanzialmente limitata? Sbandierando la montagna che fu ed appelandosi a codici etici che non esistono?