Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda c.caio » ven nov 14, 2014 17:38 pm

...il mio piccolo contributo alla discussione.
Saro' breve (e' gia stato scritto tutto e il contrario di tutto).

Popolo dei climber, come cacchio pensate si possano risolvere i problemi posti se alla base di tutto c'e' sempre e solo UNA questione?
I costi.
I costi dei materiali, delle richiodature, dei controlli ecc.ecc...... tutto ha un costo.
E' ipotizzabile un situazione diversa da quella che fino ad oggi ha permesso di scalare senza spendere un quattrino?
A parere mio no.
A parere mio tutte le ipotesi lette fin'ora (sovvenzioni, tassazioni, biglietti e via discorrendo) non sono realizzabili, a meno di cambiare completamente le regole del gioco il che significherebbe la fine dell'arrampicata.
Fine del mio intervento.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 13:08 pm

Altro caso, senza conseguenze fortunatamente.

E' saltato un FIX di sosta su "salto nel blu" a moneglia.

in liguria i prossimi candidati direi che sono muzzerone e capo noli...
Metto sotto il messaggio letto su altro forum:

“buongiorno a tutti,
ho appena ricevuto notizia che

ieri lunedì 8 Dicembre 2014 alla prima sosta della via in questione è saltato uno spit che visivamente era in ottimo stato ma corroso dall'interno.

notizia che ritengo attendibile al 100% poiché cordata di istruttori CAI che stanno già divulgando la notizia.

Essi hanno abbandonato la via poiché come suddetto, visivamente la protezione era in buone condizioni.
La rottura è avvenuta all'"appendersi" in sosta. Tutto ok perché l'altro spit ha tenuto correttamente.

credo debba essere informato l'apritore prima di pensare ad un eventuale riattrezzatura della via.

saluti
Emanuele”
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda giorgiolx » mer dic 10, 2014 13:24 pm

ma in marina come hanno risolto i problemi???

cioè, sulle navi o nei porti avranno anche pezzi o materiali sensibili simili a spit o ancoraggi, che materiali ussano?
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 13:48 pm

il problema non è come fare... il problema è chi paga.

:roll:

come sempre.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 13:50 pm

il problema è anche legato al fatto che prima non si sapeva. Adesso iniziano ad accadere i problemi ma molti non lo sanno, molti se ne fregano e pensano che non accade a loro.. molti non hanno le palle di rininciare a una meta bella e ambita per il rischio (ancora piccolo) che uno dei tremila fittoni posti si debba rompere e sia proprio il suo.

Quindi continuerà ad esserci gente che va .. a suo rischio e pericolo.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda giorgiolx » mer dic 10, 2014 14:06 pm

mikesangui ha scritto:il problema non è come fare... il problema è chi paga.

:roll:

come sempre.

mikesangui ha scritto:il problema è anche legato al fatto che prima non si sapeva. Adesso iniziano ad accadere i problemi ma molti non lo sanno, molti se ne fregano e pensano che non accade a loro.. molti non hanno le palle di rininciare a una meta bella e ambita per il rischio (ancora piccolo) che uno dei tremila fittoni posti si debba rompere e sia proprio il suo.

Quindi continuerà ad esserci gente che va .. a suo rischio e pericolo.



si beh questi commenti da massoni/complottisti/agentisegreti hanno anche sfracellato le palle...ci sono decine di topic simili nati come funghi ultimamente; dicono tuttti sempre le stesse cose , più o meno:
"c'è un problema, tutti lo sanno ma tutti tacciono e fanno finta di niente"


alcuni hanno anche aperto topic con scritto:
" se volessimo contribuire cosa possiamo fare? a chi ci dobbiamo rivolgere? a chi dobbiamo scrivere?"

nessuno risponde mai

allora se è un problema di soldi diteci a chi dobbiamo o a chi possiamo inviare un'offerta :roll:
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 15:29 pm

???

veramente in quel topic io ho scritto chiaramente cosa penso di fare io e cosa suggerisco di fare a (per lo meno quelli che sono interessati a parte della liguria) .

il problema è quello. E mi sembra anche semplice come problema. Poi ognuno si adoperi autonomamento come meglio credo.

L'alpinista era un avventuriero che si trovava la strada da solo... l'impressione è che il climber non sappia cosa fare se non vede una fila di fix.
:lol:

il mio massonico intervento era volto a far presente che forse anche in liguria non è il caso di andare a scalare sul mare, e ad avvisare eventuali cordate in partenza per "salto nel blu" . Punto.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda giorgiolx » mer dic 10, 2014 15:44 pm

mikesangui ha scritto:???

veramente in quel topic io ho scritto chiaramente cosa penso di fare io e cosa suggerisco di fare a (per lo meno quelli che sono interessati a parte della liguria) .

il problema è quello. E mi sembra anche semplice come problema. Poi ognuno si adoperi autonomamento come meglio credo.

L'alpinista era un avventuriero che si trovava la strada da solo... l'impressione è che il climber non sappia cosa fare se non vede una fila di fix.
:lol:

il mio massonico intervento era volto a far presente che forse anche in liguria non è il caso di andare a scalare sul mare, e ad avvisare eventuali cordate in partenza per "salto nel blu" . Punto.


si ok bravo, intervento inutile come il 90 % degli interventi su questo argomento; beh se mai sia utile in qualche modo questo forum

quindi, ricapitoliamo:

c'è un problema di materiali, bisognerebbe sostituire i materiali, servono soldi e nessuno vuole rimboccarsi le maniche...comunque state attenti perchè può essere che si rompano spit/ancoraggi a caso...il problema principale comunque resta che tutti se ne fottono e e nessuno fa niente di pratico se non parlare o scrivere su un forum...comunque la soluzione la sapete tutti, shshhhhhhhhhhhh :-$ :-$ :-$ :-$ , parlate piano...la soluzione la sapete tutti e tutti sapete cosa va fatto...capisc'ammmmè aummaumma

grazie, questo l'avevamo capito tutti da un pezzo!!!

cosa faccio allora? mi compro un makita e me lo porto dietro tutte le volte che vado in falesia e ogni volta cambio uno spit a caso mettendone uno in titanio??? ok, lo faccio...considera però che ho difficoltà a piantare un chiodo per un quadro a casa, ho una manualità pari a zero...allora poi ti avviso dove vado a sostituire, lo spit tiene a bomba il sale, non ti assicuro che sia inserito bene
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda Kinobi » mer dic 10, 2014 16:02 pm

.
Ultima modifica di Kinobi il sab dic 13, 2014 10:35 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda giorgiolx » mer dic 10, 2014 16:14 pm

Kinobi ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
alcuni hanno anche aperto topic con scritto:
" se volessimo contribuire cosa possiamo fare? a chi ci dobbiamo rivolgere? a chi dobbiamo scrivere?"

nessuno risponde mai

allora se è un problema di soldi diteci a chi dobbiamo o a chi possiamo inviare un'offerta :roll:


Giorgio,
ti do io una risposta.

Al momento non esite una soluzione valida al 100% o certificabile per alcuni siti.
Converrai con me che non è possibile dire "questa è una soluzione definitiva" e poi tra 15 anni scoprire che non era tale. Sarebbe una assunzione di rischio per ogni fornitore non accettabile.

Mettere del 316 (o 316L) non è una soluzione acettabile nel lungo periodo dove il 304 ha già dato problemi.
Il galvanizzato non è a norma.
Mettere del titanio con resina non certificata per oltre i tre anni (o per il titanio) non è una soluzione. Se prendi la briga di chiamare il fonritore italiano della resina dei resinati in titanio, ti dirà che non è approvata per il titanio.

Le soluzioni le ho proposte e sono usare del 1.4529 (ma si trovano solo che i tasselli). O trovare un fornitore che certifichi le serine per il titanio (cosa su cuiio mi sto muovendo prima di inziare (se mai iniziare) una produzione in titanio.
Posso sbagliarmi.

Detto questo leggendo i bugiardini sempre più lunghi del materiale per chiodatura, ti dicono che nulla è eterno. Addirittura siamo a meno dei 10 anni per il 316 (L).

Perciò, io come fornitore, climber e chiodatore, ti dico che al momento non c'è una soluzione "ufficiale" da applicare.
Ogni donazione, è perciò inutile se poi il problema non è risolto. E' un paliativo.
Come climbers l'unica cosa da preservare non è lo spit o la nostra scorza, ma bensì la roccia. Basta forare.
Se vuoi in PM ti giro la mia email (in francese) a Michel Piola.

Ciao,
E



secondo te ho capito anche mezza virgola di quello che hai scritto? secondo te io vado in falesia con il kit del bravo chimico mi gratto via un po di polvere da ogni spit, lo analizzo per vedere di cosa sono fatti? secondo te io capisco la differenza di modelli degli spit dalla placchetta??? ma se non riconosco neanche il modello di una fiat da una nissan...secondo te io sono in grado di piantare uno spit? e ti fideresti di volare su uno spit piantato da me???? bravo mona!!!

il discorso è un altro, da sempre ci sono i chiodatori che fanno per noi, noi ci fidiamo e pace...

fin'ora erano dei masochisti che spendevano soldi di tasca loro per chiodarci le falesie adesso le cose pare siano cambiate...prima piantavi un rivetto per appendere i salami e teneva adesso invece ci dite che ci è andata per anni e anni di stralusso ma che la festa sta finendo...ok capisco, mi fido di quello cha da più parti sento e ne prendo atto...

soluzione?...cosa posso fare? mi compro un makita e 40 spit in titanio e ne pianto uno ogni volta che vado in falesia...ok va bene

però mi fiderei più di un rivetto piantato da caio rispetto ad uno spit da 20 eventualmente piantato da me


quindi? forse non mi compro un makita...forse è meglio che chieda alle aziende produttrici cosa ci propongono e supporti il "caio" di turno della zona dove arrampico più spesso...

ah, sono andato una volta solo a traversella ma ho comprato la guida e il libro di caio...
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 16:42 pm

Guarda che a scalare mica te l'ha ordinato il medico... tantomeno lo scalare sul mare.

qui si parla di inox sul mare, vai in piemonte e puoi stere sereno (in relazione al probelma in oggetto).

Vuoi sapere cosa fare... ecco cosa fare.
Scala da altre parti. Come vedi la soluzione è semplice. E ci puoi arrivare da solo. come chiunque altro.

Non te lo devono mica dire i chiodatori.

di pareti ce n'è tante, la rinuncia è sempre amara, e siamo sempre più restii a rinunciare a qualcosa... società viziata quale siamo.

Decidi te se ne vale la pena.
cmq son d'accordo con kinobi su sto punto.

Sul mare... meglio non chiodare.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda PIEDENERO » mer dic 10, 2014 16:49 pm

mikesangui ha scritto:..Sul mare... meglio non chiodare.


allora, veniamo al dunque.

I CHIODATORI SCONSIGLIANO DI SCALARE SU PARETI CHIODATE A SPIT/FIX VICINE AL MARE

è questo che andrebbe scritto su ogni forum, rivista, blog, portale di arrampicata?



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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda Strapazzon » mer dic 10, 2014 16:53 pm

PIEDENERO ha scritto:
mikesangui ha scritto:..Sul mare... meglio non chiodare.


allora, veniamo al dunque.

I CHIODATORI SCONSIGLIANO DI SCALARE SU PARETI CHIODATE A SPIT/FIX VICINE AL MARE

è questo che andrebbe scritto su ogni forum, rivista, blog, portale di arrampicata?



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Scusate, ma sul mare include anche zone tipo finale? O in quel caso la salsedine non arriva a incidere?
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda giorgiolx » mer dic 10, 2014 17:00 pm

mikesangui ha scritto:Guarda che a scalare mica te l'ha ordinato il medico... tantomeno lo scalare sul mare.

qui si parla di inox sul mare, vai in piemonte e puoi stere sereno (in relazione al probelma in oggetto).

Vuoi sapere cosa fare... ecco cosa fare.
Scala da altre parti. Come vedi la soluzione è semplice. E ci puoi arrivare da solo. come chiunque altro.

Non te lo devono mica dire i chiodatori.

di pareti ce n'è tante, la rinuncia è sempre amara, e siamo sempre più restii a rinunciare a qualcosa... società viziata quale siamo.

Decidi te se ne vale la pena.
cmq son d'accordo con kinobi su sto punto.

Sul mare... meglio non chiodare.




infatti io abito a milano ma a finale ci sono andato una volta, mai stato in grecia, mai stato ad scalare a sud di bologna (comprende anche le isole se si eccettua due settimane in sardegna) e vado quasi solo in falesie che so "essere sicure"

però non è la salsedine, kinobi ha anche esteso il problema dicendo che non è solo la salsedine ma è un problema più esteso
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 17:26 pm

il problema della salsedine è un problema.
Ed è quello posto a tema del post.

intorno alla chiodatura si possono aprire milioni di "problemi", la durata, la certificazione, la posa, al bontà della roccia su cui è posta, il fatto che sia buona cosa chiodare in un certo posto piuttosto che no (che magari ci sono 40 m sopra delle lavatrici appese pronte a cadere) ... insomma.. lo sappiamo no che l'arrampicata è no sport pericoloso ?
Chi vuole l'arrampicata sicura al 100% su materiali eterni può anche smettere di scalare.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 17:28 pm

Strapazzon ha scritto:
Scusate, ma sul mare include anche zone tipo finale? O in quel caso la salsedine non arriva a incidere?


Finale è grande.. dipende dove...

Caprazoppa e tutto noli si beccano parecchio vento di mare (o il mare stesso come noli).

rian cornei e la valle dell'aquila prende vento da nord e sono dentro... la vedo più improbabile.

Perchè è sempre una questione di probabilità, mica di certezze.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda mikesangui » mer dic 10, 2014 17:36 pm

PIEDENERO ha scritto:
mikesangui ha scritto:..Sul mare... meglio non chiodare.


allora, veniamo al dunque.

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MANCA IL CORAGGIO DI AFFERMARLO?


Non generalizzare.

c'è un dibattito in corso a riguardo. Poi ognuno valuti.

Kinobi ha detto come la pensa.
E cmq non si parla solo di spit/fix.. i fittoni resinati hanno lo stesso problema.

Non c'è mancanza di coraggio nell'affermare delle cose. C'è , per fortuna, ancora l'idea che in arrampicata la sicurezza è nelle mani di chi scala e pertanto non serve uno che dichiari "LA LEGGE" per tutti... serve che ognuno si informi e valuti cosa si sente di fare.

Tre anni fa quando il tema iniziava a sentirsi, sul monte monaco son partito su una via, ho visto la condizione degli spit e ho chiesto alla cordata di ritirarsi ( o di calarmi, visto che eravamo in tre) perchè per me non valeva la candela.
ci siamo calati. E siamo andati a Calamncina dove abbiamo scalato in falesia, su un tiro la sosta a fittoni era anche peggio.. coperta di sale incrostato.
Abbiamo preso le precauzioni del caso.
Personalmente ritengo sia stata una scelta, punto. Non la legge.
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda pablo75 » mer dic 10, 2014 17:47 pm

mikesangui ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
mikesangui ha scritto:..Sul mare... meglio non chiodare.


allora, veniamo al dunque.

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Non generalizzare.

c'è un dibattito in corso a riguardo. Poi ognuno valuti.

Kinobi ha detto come la pensa.
E cmq non si parla solo di spit/fix.. i fittoni resinati hanno lo stesso problema.

Non c'è mancanza di coraggio nell'affermare delle cose. C'è , per fortuna, ancora l'idea che in arrampicata la sicurezza è nelle mani di chi scala e pertanto non serve uno che dichiari "LA LEGGE" per tutti... serve che ognuno si informi e valuti cosa si sente di fare.

Tre anni fa quando il tema iniziava a sentirsi, sul monte monaco son partito su una via, ho visto la condizione degli spit e ho chiesto alla cordata di ritirarsi ( o di calarmi, visto che eravamo in tre) perchè per me non valeva la candela.
ci siamo calati. E siamo andati a Calamncina dove abbiamo scalato in falesia, su un tiro la sosta a fittoni era anche peggio.. coperta di sale incrostato.
Abbiamo preso le precauzioni del caso.
Personalmente ritengo sia stata una scelta, punto. Non la legge.


d'accordo con te. ma la sicurezza è prima ancora nelle mani di chi fa sicura
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda c.caio » mer dic 10, 2014 18:18 pm

...considerando che negli ultimi anni e' decisamente calata l'affluenza a Traversella (per non dire "crollata", che suona male parlando di arrampicata), inizio a pensare che per la prossima stagione ci sara' un sensibile aumento di presenze.
:D :D :D

Nella profonda Valchiusella del profondo Nord Ovest non abbiamo i problemi delle falesie "vista mare"..... e questo potrebbe essere lo slogan per il futuro.
Venghino signori, venghino :)
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Re: Rottura ancoraggi inox in ambiente marino

Messaggioda Kinobi » mer dic 10, 2014 18:48 pm

.
Ultima modifica di Kinobi il sab dic 13, 2014 10:35 am, modificato 1 volta in totale.
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