Renzi kaputt, #ciaone e adesso?

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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda coniglio » gio ott 30, 2014 18:51 pm

vero.
ho caricato la foto da un quotidiano on line ieri.
fra l'altro ricordo che ne avevamo pure parlato qui sul forum.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda El Rojo » gio ott 30, 2014 18:53 pm

Caro Segretario generale Fiom CGIL Landini,

La giornata di oggi a Roma è solo la punta di un iceberg che le dovrebbe far capire che tutti i lavoratori e di tutte le categorie se si rifiutano di essere “flessibili e competitivi” continueranno a prendere “bastonate”, perché a monte deve essere difesa la rigidità dell’euro.
Mi spiego meglio: per recuperare quella competitività erosa dal cambio rigido, si dovrà continuare con la progressiva svalutazione del lavoro e il buon Fassina ce lo dice esplicitamente http://www.youtube.com/watch?v=lVroCmRQmxg quindi l’art 18, il jobs act http://scenarieconomici.it/art-18-nessu ... ca-suicida http://scenarieconomici.it/dottor-job-act-mister-hartz/ sono solo degli effetti che si collocano alla causa principale legata ad un sistema monetario il quale è fatto principalmente per la libera circolazione senza regole dei capitali tutelando i creditori e non certamente i lavoratori.

Da anni noto che il sindacato lotta sugli effetti ma mai sulla causa, o meglio indica cause molto secondarie come la corruzione, l’evasione ed in genere i malcostumi, per carità, fenomeni da condannare, ma che non sono alla base della crisi europea. La deflazione che affligge i principali paesi dell’eurozona, certamente non è dovuta alla corruzione o all’evasione, bensì è un metodo di governo insieme alla disoccupazione, per rendere il costo del lavoro ridotto per poter vincere la concorrenza dei mercati esteri, attrarre aziende straniere in Italia e limitare le importazioni dall’estero. Chiamiamola anche austerità competitiva.

L’euro è disinflazione anzi ormai deflazione, (vero nemico dei lavoratori e non l’inflazione) e quindi essenzialmente continuo abbattimento dei prezzi per recuperare competitività e questo comporta contrazione continua degli stipendi, cosa che non accadrebbe se fossimo dotati di moneta sovrana flessibile. Pertanto il sindacato ha il dovere morale di rimettere in discussione l’architettura monetaria europea, ovvero l’euro, altrimenti le istanze dei lavoratori saranno destinate a finire su di un binario morto.
Avrà capito quindi il motivo della richiesta di “flessibilità” sulla pelle dei lavoratori? perchè non può essere chiesta quella stessa flessibilità sulla moneta.
Questa logica mercantilista è racchiusa in una valuta che tanto valuta non è bensì un metodo di governo per bastonare sia metaforicamente che realmente i lavoratori con la complicità della sinistra europeista…

Quindi caro Landini può essere consapevole che in questa euro-crisi è emersa la verità sulla quale la sinistra leopoldin-europeista , che lei giustamente contestava ieri, sta più a destra della destra e affinchè il sindacato non prenda questa strada che la storia non perdonerà, le consiglio ( ma io non sono nessuno intendiamoci) di rivendicare una laicità monetaria, ovvero di rimettere in discussione il sacro dogma dell’euro.


http://scenarieconomici.it/euro-contro- ... o-landini/
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda El Rojo » gio ott 30, 2014 19:21 pm

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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda PIEDENERO » gio nov 06, 2014 12:10 pm

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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda Sbob » gio nov 06, 2014 16:57 pm

La storia dell'Euro che causa la deflazione per abbassare i prezzi non mi convince. Quantomeno e' contraddittoria con la tesi secondo cui l'Euro ci vieta di svalutare (leggasi: importare inflazione) per impedirci di abbassare i prezzi. Delle due l'una...
O forse l'importante e' sparare sull'Euro che ormai e' di moda e fa figo.
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda Sbob » gio nov 06, 2014 17:11 pm

Il ruolo dei sindacati, come l'atteggiamento di Renzi nei loro confronti, mi sembrano figli della stessa cultura che si e' diffusa negli ultimi 30 anni. Una cultura sostanzialmente individualista che nega la rivendicazione di diritti in quanto appartenente ad una classe sociale comune.
I sindacati sono diventati strumento di rappresentanza dei soli "vecchi", anche perche' sono gli unici ad essere iscritti. Ha levato gli scudi sull'articolo 18, ma non ha detto nulla sui co.co.co & simili. Insomma, va bene la precarieta', purche' contro gli "altri".
Idem per le pensioni, va bene tagliarle a morte e ritardarle, purche' non si tocchino i "diritti acquisiti". Quindi riforma si', ma solo per chi arriva dopo.

Nel nostro paese non esiste l'idea di giustizia, esiste solo quello di privilegio. Come i pensionati difendono il loro diritto acquisito, lo fanno i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e lo fanno pure i politici con le loro pensioni.

Come, i privilegi dei politici sono ingiusti? Nel momento stesso in cui ammettiamo che esistano lavoratori di serie A e di serie B, pensionati di serie A e di serie B, dobbiamo ammettere che esistano persone di serie A e di serie B.

Dopo che hanno preso i giovani e i precari, tocca ai lavoratori con contratto. E non c'e' piu' nessuno a difenderli. Anzi, temo che una buona parte dei giovani precari tifi per chi attacca i sindacalisti.
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda espo » gio nov 06, 2014 17:14 pm

Sbob ha scritto:
O forse l'importante e' sparare sull'Euro che ormai e' di moda e fa figo.


la memoria corta di quanto eravamo poveri con la lira ormai si è persa. così come si è perso il fatto di quanto siamo ricchi con l'euro.

o qualcuno forse pensa che con una moneta nazionale gli attacchi speculativi e i costi di importazione li possiamo sopportare senza della "vera" povertà?

"stranamente" le aziende che sono meno in crisi sono quelle che esportano e che dovrebbero esser svantaggiate da una moneta forte.

è la ns gestione dell'italia che deve cambiare. qualsiasi congiuntura internazionale o trattato o quanto altro non c'entra un piffero.

basta far un giro in austria per capire. con la lira prendere un caffè era cosa da ricchi. con l'euro è diventato cosa da poveri. e tutto costa come il giorno del passaggio...

sparare su euro, europa, germania o altro è solo un modo per deviare la pancia del paese dalle vere cause dei ns mali. che siamo noi stessi
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda espo » gio nov 06, 2014 17:17 pm

Sbob ha scritto:Nel nostro paese non esiste l'idea di giustizia, esiste solo quello di privilegio. Come i pensionati difendono il loro diritto acquisito, lo fanno i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e lo fanno pure i politici con le loro pensioni.



esatto. sfruttamento totale del tuo prossimo. da ogni punto di vista.

e d'altronde quello che chiede al gente ai politici nn è di far le cose bene. ma di farle bene per loro.... e merda gli altri.

il nostro nemico siamo noi stessi
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda VYGER » sab nov 08, 2014 14:16 pm

Sbob ha scritto:La storia dell'Euro che causa la deflazione per abbassare i prezzi non mi convince. Quantomeno e' contraddittoria con la tesi secondo cui l'Euro ci vieta di svalutare (leggasi: importare inflazione) per impedirci di abbassare i prezzi. Delle due l'una...
O forse l'importante e' sparare sull'Euro che ormai e' di moda e fa figo.


Mi permetto di obiettare.

La sequenza casuale è € -> si abbassano prezzi -> deflazione, non invertendo punto 2 e punto 3, come lei suggerisce. Deflazione, è, appunto, l'abbassamento dei prezzi.
E l'€ mica ci vieta di svalutare. BCE opera con l'unico obiettivo di regolare l'inflazione, mantenendola sul 2%, né più, né meno.
Ora l'inflazione core è abbondantemente sotto [area € è allo 0,4% - http://sdw.ecb.europa.eu/].
BCE sta svalutando euro tramite una serie di operazioni che non è il caso di aprofondire in questa sede [TLTRO, ABS et alia].
E infatti € è passato da 1,40 su $ a circa 1,24, da maggio.
Guardi un po' che cosa è successo all'esportazione di beni e servizi dall'area euro al resto del mondo da quando € è stato svalutato [dati qui: http://sdw.ecb.europa.eu/quickview.do?SERIES_KEY=158.IEAQ.Q.I7.N.V.B11.Z.S2.A1.S.1.X.E.Z&start=&end=&submitOptions.x=0&submitOptions.y=0&trans=BF.

Immagine

E guardi che cosa è successo alla disoccupazione, nel frattempo:

Immagine.

Quindi, riassumendo, se € si svaluta, aumentano le esportazioni, ma non aumenta l'occupazione.
Anzi, sembra esistere una correlazione inversa tra inflazione e disoccupazione: se la prima si abbassa, la seconda si alza.
Il fenomeno è provocato dal fatto che l'attuale modello di produzione in ambito europeo mira a ottenere un aumento dell'export tramite svalutazione della moneta, compressione dei salari e riduzione dei posti di lavoro [produzioni a bassa intensità di lavoro].
Di qui inflazione in calo.
La correlazione tra deflazione e disoccupazione ha come sottostante il fatto che la disoccupazione è uno dei fattori che alimentano la contrazione del mercato interno, in una logica perversa facile da intuire.

Che cosa ha causato, in Italia, la defunzione del mercato interno?

1. Il fatto che il costo del lavoro in Germania [e, meno, in Francia] è più basso del costo del lavoro in Italia; quindi in particolare la Germania, anche perché le sue manifatture lavorano meglio di quelle italiane, riesce a venderci i propri prodotti a prezzi molto più bassi rispetto a quelli che potrebbero esporre i nostri produttori;
2. Il fatto che Monti, come dichiarato in intervista pubblica ben nota a molti, per ridurre lo scompenso della bilancia dei pagamenti italiana per beni e servizi in favore di Francia e, soprattutto, Germania causato dai fattori di cui sopra, ha attuato una politica di innalzamento generale della tassazione e di taglio delle spese pubbliche che ha depresso il mercato interno; la cura ha avuto effetto: la nostra situazione debitoria estera è migliorata; ma il paziente sta morendo [qui: http://www.unioncamere.gov.it/download/3074.html trova i dati annuali della nati-mortalità delle imprese italiane].

La politica macroeconomica che sta perseguendo l'UE consiste nell'aumentare la competitività del sistema Europa in un'ottica di austerità [quindi con intervento nullo di rifinanziamento degli Stati tramite il bilancio della BCE, ma, al tempo stesso, abbattendo il costo del lavoro - cfr. supra]. Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi [cfr. intervento di giovedì di Draghi].

La politica macroeconomica perseguita da USA, Japan e Great Britain punta all'aumento della competitività del sistema tramite l'acquisto, da parte delle rispettive banche centrali, di titoli di Stato [sì, so che USA sta concludendo il QE]; con ciò il bilancio dello Stato va in pesante passivo; ma si alimenta sia il mercato estero [tramite svalutazione competitiva] sia quello interno [tramite finanziamento delle spese del sistema amministrativo]. Guardi gli indici di crescita di USA, GB e Japan, i tassi di disoccupazione e i tassi di inflazione...
Sono un po' diversi dai nostri.

So che non è una panacea: la disoccupazione USA bassa è abbastanza farlocca. E c'è parecchia povertà anche là. Tuttavia le cose sembrano andare un po' meglio che da noi.

La BCE potrebbe avviare un proprio programma di acquisto di titoli di Stato dei Paesi UE [cfr. il discorso del succitato Draghi].
Questo sicuramente svaluterebbe ancor di più € e rilancerebbe le esportazioni.
Tuttavia, quanto all'Italia, non servirebbe a rilanciare il mercato interno, se non per poco, perché, a breve, torneremmo in pesante passivo di bilancio con la Germania. E arriverebbe un altro Monti ad ammazzarci di tasse.

Uscire dall'€ e ripristinare la £ - o analogo - consentirebbe all'Italia di condurre in proprio lo sporco gioco della svalutazione competitiva, riducendo drasticamente il valore del debito che abbiamo nei confronti dei teutoni e reimportando il nostro debito statale.

Funzionerebbe?
Non lo so.
Aumenterebbero i costi per l'approvvigionamento energetico e di materie prime?
Forse.
Però l'oil è passato da 105 $ a 75 $ al barile in 5 mesi. Ma non mi pare che la nostra economia abbia visto chissà quale particolare rilancio.
Sarebbe meglio efficientare le amministrazioni pubbliche, alleggerendole?
Forse...
Però, se si riduce il numero dei dipendenti pubblici, voglia o no, si alimenta la spirale deflattiva [non le spiego come, eh?].

Certo, le cose non stanno andando molto bene, adesso.
E le prospettive sono peggio.
Sì, siamo in una bella trappola...

Saluti.
E auguri!

:lol:
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab nov 08, 2014 17:58 pm

Sbob ha scritto:Il ruolo dei sindacati, come l'atteggiamento di Renzi nei loro confronti, mi sembrano figli della stessa cultura che si e' diffusa negli ultimi 30 anni. Una cultura sostanzialmente individualista che nega la rivendicazione di diritti in quanto appartenente ad una classe sociale comune.
I sindacati sono diventati strumento di rappresentanza dei soli "vecchi", anche perche' sono gli unici ad essere iscritti. Ha levato gli scudi sull'articolo 18, ma non ha detto nulla sui co.co.co & simili. Insomma, va bene la precarieta', purche' contro gli "altri".
Idem per le pensioni, va bene tagliarle a morte e ritardarle, purche' non si tocchino i "diritti acquisiti". Quindi riforma si', ma solo per chi arriva dopo.

Nel nostro paese non esiste l'idea di giustizia, esiste solo quello di privilegio. Come i pensionati difendono il loro diritto acquisito, lo fanno i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e lo fanno pure i politici con le loro pensioni.

Come, i privilegi dei politici sono ingiusti? Nel momento stesso in cui ammettiamo che esistano lavoratori di serie A e di serie B, pensionati di serie A e di serie B, dobbiamo ammettere che esistano persone di serie A e di serie B.

Dopo che hanno preso i giovani e i precari, tocca ai lavoratori con contratto. E non c'e' piu' nessuno a difenderli. Anzi, temo che una buona parte dei giovani precari tifi per chi attacca i sindacalisti.


In effetti adesso prendersela coi sindacati va molto di moda, e pare che per i Renzi di turno insultare i sindacati sia una scorciatoia sicura per prendersi gli applausi.

Ora, a parte che parlare di "sindacati" in generale mi sembra un po' vago - una cosa è la UIL, un'altra i COBAS; l'UGL non è la FIOM eccetera - poi mi sembra che si dimentichino alcune cose.

La globalizzazione è stata senz'altro un'arma molto potente per scardinare il potere contrattuale dei lavoratori. Probabilmente si poteva far meglio per trovare dellecontromisure, ma credo si debba riconoscere che non era facile.

Poi a me lascia comunque un po' perplesso quando sento la gente criticare il sindacato come se fosse qualcosa di esoterico che "dovrebbe fare" delle cose.
Per essere tutelati dai sindacati, mi verrebbe da dire, sarebbe utile 1) iscriversi, 2) dedicare un po' del proprio tempo alle attività del sindacato stesso. Quando sento i colleghi dire che non si iscrivono, né tantomeno partecipano agli scioperi, perché non vogliono rimetterci dei soldi, salvo poi criticare i sindacalisti perché non fanno un tubo e pensano solo ai propri interessi (!), mi verrebbe voglia di fare qualche osservazione acida. Poi per quieto vivere si lascia anche perdere.

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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda pesa » dom nov 09, 2014 14:08 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Quando sento i colleghi dire che non si iscrivono, né tantomeno partecipano agli scioperi, perché non vogliono rimetterci dei soldi, salvo poi criticare i sindacalisti perché non fanno un tubo e pensano solo ai propri interessi (!), mi verrebbe voglia di fare qualche osservazione acida.
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ammetterai però che i sindacati, più o meno tutti, hanno svilito il ruolo dello sciopero trasformandolo da strumento di lotta in strumento meramente dimostrativo.

cosa caxxo mi significa uno sciopero di 4 ore per manifestare contro la "cosa X"?!

questa estate mi è capitato di assistere ad uno sciopero delle ferrovie di 1 ora!!
motivo: atto di protesta contro trenitalia per via di un incidente in cui un operaio si era gravemente ferito.

se pensi che ci sia un vero problema di sicurezza, non scioperi per 1 ora. blocchi tutto finchè la cosa non viene risolta, o finchè non sei alla fame. e dopo ever spiegato alla gente i tuoi motivi. così magari, chissà, anzichè attirare l'odio degli utenti, magari riuscirai ad averne qualcuno in più dalla tua parte.

di serietà c'è tragica carenza. ma da tutte le parti, non solo in chi governa.
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda VYGER » dom nov 09, 2014 22:44 pm

Per ampliare il dibattito.
Da rischiocalcolato: http://www.rischiocalcolato.it/2014/11/maggior-parte-dellitalia-vive-in-unaltra-dimensione-spazio-fuori-dalla-realta.html.
E da ilgrandebluff: http://www.ilgrandebluff.info/2014/09/no-way-out-for-italy-la-parabola-dei-3.html.
In sintesi, ogni opzione [€, £, altro] sembra andare nella direzione di un default più o meno controllato del nostro Paese.
Sursum corda...
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda pesa » lun nov 10, 2014 13:06 pm

VYGER ha scritto:...In sintesi, ogni opzione [€, £, altro] sembra andare nella direzione di un default più o meno controllato del nostro Paese.
Sursum corda...


Sursum corda? nel senso che non ci rimane che la preghiera?

mi parrebbe più consono un si salvi chi può
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda VYGER » lun nov 10, 2014 13:43 pm

In effetti...
Tuttavia, come nota wikipedia, "L'espressione è usata nel linguaggio abituale come una forma di incoraggiamento, come a dire 'Su col morale'." [http://it.wikipedia.org/wiki/Sursum_corda].
Insomma, corajo.

Certo che questi cuori che si innalzano all'inizio dell'atto sacrificale centrale nel rito della Messa potrebbe avere anche una certa qual risonanza archetipica come espressione del nostro sacrificio collettivo [di noi peones] sull'altare del profitto.

Dicono che dopo si risorga.
Speriamo...

:roll:

Ok, ok...
La prossima volta parlo come mangio...
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda Sbob » lun nov 10, 2014 15:24 pm

VYGER ha scritto:
Sbob ha scritto:La storia dell'Euro che causa la deflazione per abbassare i prezzi non mi convince. Quantomeno e' contraddittoria con la tesi secondo cui l'Euro ci vieta di svalutare (leggasi: importare inflazione) per impedirci di abbassare i prezzi. Delle due l'una...
O forse l'importante e' sparare sull'Euro che ormai e' di moda e fa figo.


Mi permetto di obiettare.

La sequenza casuale è € -> si abbassano prezzi -> deflazione, non invertendo punto 2 e punto 3, come lei suggerisce. Deflazione, è, appunto, l'abbassamento dei prezzi.
E l'€ mica ci vieta di svalutare.

Quello che trovo insensato e' che qualche tempo fa era di moda dire che "per colpa dell'Euro l'Italia non puo' piu' svalutare (la lira) per cui non esporta piu'", e che "per colpa dell'Euro costa tutto piu' caro".
Ora si sente l'opposto. L'importante mi sembra essere dare contro all'Euro.

[...]Quindi, riassumendo, se € si svaluta, aumentano le esportazioni, ma non aumenta l'occupazione.

Ricavare una regola economica da una serie di qualche anno di dati mi sembra un po' azzardato.
Ci sono altre spiegazioni, a mio parere piu' semplici. Ad esempio che la crisi economica ha causato un calo del potere d'acquisto e un aumento della disoccupazione che a sua volta hanno causato la deflazione. E che la svalutazione dell'Euro ha avuto modesti effeti sulle esportazioni che ancora non si riflettono nell'occupazione.

( A proposito di accuse all'Euro: c'e' chi rimpiange quando l'Italia svalutava la lira e cosi' esportazioni ed occupazione crescevano tanto, ma per colpa dell'Euro non si puo' piu' fare)

Anzi, sembra esistere una correlazione inversa tra inflazione e disoccupazione: se la prima si abbassa, la seconda si alza.

Considerando che sia disoccupazione e deflazione sono entrambi figli di una crisi economica, la cosa non stupisce. Pero' se fosse vero quello che dici come regola generale non dovrebbe esistere la stagflazione.


La politica macroeconomica che sta perseguendo l'UE consiste nell'aumentare la competitività del sistema Europa in un'ottica di austerità [quindi con intervento nullo di rifinanziamento degli Stati tramite il bilancio della BCE, ma, al tempo stesso, abbattendo il costo del lavoro - cfr. supra]. Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi [cfr. intervento di giovedì di Draghi].

La politica macroeconomica perseguita da USA, Japan e Great Britain punta all'aumento della competitività del sistema tramite l'acquisto, da parte delle rispettive banche centrali, di titoli di Stato [sì, so che USA sta concludendo il QE]; con ciò il bilancio dello Stato va in pesante passivo; ma si alimenta sia il mercato estero [tramite svalutazione competitiva] sia quello interno [tramite finanziamento delle spese del sistema amministrativo]. Guardi gli indici di crescita di USA, GB e Japan, i tassi di disoccupazione e i tassi di inflazione...
Sono un po' diversi dai nostri.

Questione culturale, la Germania ha impresso nella memoria la Repubblica di Weimar.
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda VYGER » lun nov 10, 2014 17:56 pm

Buongiorno, sig. Sbob.

Non le rispondo punto per punto. Non ho tempo.
Comunque la mia opinione è che l'€ sia tra i fattori che hanno contribuito a rendere così grave la crisi attuale.
L'€ ai valori attuali consente alla Germania, dotata di un'ottima manifattura, di:

- mantenere di fatto una posizione di predominio in ambito europeo quanto all'esportazione [il rapporto tra € e $ dovrebbe essere a 1.7, per rispettare il reale valore dell'economia tedesca e a 1.0 o giù di lì per rispettare il valore della nostra]; la Germania ha di fatto operato una svalutazione competitiva tramite la creazione di un mercato unico basato sull'€;
- avere un mercato interno europeo ampio e senza vincoli doganali, grazie al quale [così come grazie a una legge del lavoro che rende i costi del lavoro particolarmente bassi] può vendere i propri prodotti a prezzo inferiore rispetto a quanto sarebbe in grado di fare, p.e., l'Italia.

La invito a guardare i dati della produzione industriale europea usciti oggi, soprattutto in un'ottica comparativa [grafico qui: http://intermarketandmore.finanza.com/italia-produzione-industriale-ai-minimi-ci-sorpassa-anche-la-spagna-69706.html]. In Europa vanno tutti male, fuorché la Germania.

Avrà anche le aziende migliori d'Europa, però...
Almeno la possibilità che forse non tutti i tedeschi, ma almeno alcune grandi lobby tedesche abbiano giocato sporco va contemplata.
Consideri che, in virtù di uno dei più classici circoli viziosi dell'economia, "a chi ha, sarà dato; a chi non ha, ciccia...". Se le mie aziende vanno, avrò risorse per investire, fare ricerca, formare, fare innovazione... Se no, no... E se no, le aziende vanno ancora meno.
E poi i kapitalisten téutoni hanno remore a svalutare € non perché temono un effetto Weimar, ma perché, da ricchi possidenti, desiderano non veder andare in fumo il 20 o il 30% del valore accumulato in questi anni.

Su deflazione e stagflazione, ok.
Volevo solo indicarle il processo che - secondo me - è in atto adesso.
È molto probabile che andremo in stagflazione se l'Italia uscirà dall'€; siccome abbiamo un'economia debole [e siccome i mercati speculeranno mirando a far fuori il pollo italico], ogni tentativo della Banca d'Italia di creare moneta per finanziare il bilancio dello Stato [fattosi voragine] andrà a vuoto. E la povera nuova £ perderà progressivamente valore con un'inflazione a due cifre [beh, dài, al 50% in una prima fase; poi boh...].

Per questo scrivevo che non abbiamo molte alternative...
Mi sa che resteremo nell'euro finché la situazione sarà insostenibile anche per le autorità UE.
Poi probabilmente euro a due velocità.

Le ribadisco che a me € è anche simpatico...
È che continuo a pensare che, un po' di male, ce lo abbia fatto.
Poi condivido con lei che stiamo attraversando una crisi di livello mondiale, che ha tra le altre cause:

1. L'aumento esponenziale della produttività [e la produttività non può aumentare all'infinito];
2. L'invecchiamento della popolazione in Europa;
3. La globalizzazione dei mercati e delle popolazioni, che ha avviato processi di revisione al ribasso del costo del lavoro;
4. Probabilmente altro ancora.

Ok, chiudo con la discussione.
Ogni tanto è anche divertente discutere.
Ma qui bisogna lavorare.
O come si fa a sostenere il PIL [che continua a scendere]?

Ourevuàr...
:lol:
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda MarcoS » mar nov 11, 2014 20:44 pm

alle prossime elezioni di primavera votateli, votateli, votateli.




DI MARCO BERSANI

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Si inti­tola «Una nuova poli­tica indu­striale dei ser­vizi pub­blici locali: aggre­gare e sem­pli­fi­care» la rela­zione svolta dal pre­si­dente di Cassa Depo­siti e Pre­stiti, Franco Bas­sa­nini al con­ve­gno di Fede­ru­ti­lity del 14 otto­bre scorso a Roma. Si tratta di 24 pagine in cui Bas­sa­nini (pros­simo pre­mier in pec­tore?) enu­clea le linee guida sui ser­vizi pub­blici locali, non a caso dive­nute poi nor­ma­tive con­crete con il decreto «Sblocca Ita­lia» e con la Legge di stabilità.

Qual è la filo­so­fia di fondo? Tra­sfor­mare i ser­vizi pub­blici locali, a par­tire dall’acqua, da garanti di diritti uni­ver­sali in mer­cato red­di­ti­zio e com­pe­ti­tivo al ser­vi­zio dei grandi capi­tali finan­ziari.



«L’obiettivo da per­se­guire è quello di porre le con­di­zioni per­ché nascano ope­ra­tori di grandi dimen­sioni, capaci di com­pe­tere con i grandi players euro­pei anche nei mer­cati emer­genti» dice Bas­sa­nini, rile­vando come nei com­parti ener­ge­tico, idrico e rifiuti ope­rino attual­mente 1.115 società ter­ri­to­riali che, nel dise­gno suo e del governo, dovranno dive­nire non più di 4–5 colossi mul­tiu­ti­lity. Tutto que­sto con­si­de­rato neces­sa­rio per garan­tire 5 miliardi di investimenti/anno nei ser­vizi idrici, altri 5 nell’igiene urbana e 1 nella distri­bu­zione del gas.Impos­si­bile ricor­dare al “nostro” come gli inve­sti­menti, in que­sti anni di società per azioni e di col­lo­ca­mento in Borsa, siano crol­lati a meno di un terzo rispetto a quelli che face­vano le vitu­pe­rate muni­ci­pa­liz­zate, per­ché Bas­sa­nini è troppo con­cen­trato su un altro obiet­tivo: il taglio dra­stico dei posti di lavoro: «(..) rispetto agli attuali 1.100 ope­ra­tori com­ples­sivi dei tre com­parti, occorre pre­ve­dere una loro ridu­zione a 60–190, ed è auspi­ca­bile che si arrivi ad un numero vicino all’estremo infe­riore dell’intervallo».

Obbligo alla fusione tra società di ser­vizi pub­blici locali, gestore unico per ogni ambito ter­ri­to­riale otti­male (che vanno ride­fi­niti su scala almeno regio­nale), ruolo di «con­trollo» esterno o con quote di asso­luta mino­ranza degli enti pub­blici e aumento delle tariffe: ecco il puzzle per con­se­gnare tutti i beni comuni ter­ri­to­riali ai quat­tro colossi col­lo­cati in Borsa che già fre­mono ai binari di par­tenza: A2A, Iren, Hera e Acea (con la chicca di pre­ve­dere per il com­parto rifiuti la costru­zione di 97 inceneritori!). E per farlo, il governo Renzi ha inse­rito nella Legge di sta­bi­lità la pos­si­bi­lità per gli enti locali di spen­dere fuori dal patto di sta­bi­lità le cifre rica­vate dalla ven­dita delle loro quote nei ser­vizi pub­blici locali.

Ma chi inve­stirà nei ser­vizi pub­blici locali final­mente con­se­gnati ai capi­tali finan­ziari?

Cassa Depo­siti e Pre­stiti, attra­verso finan­zia­menti diretti (3 miliardi di euro già inve­stiti nel trien­nio 2011–2013) o con i pro­pri fondi equity FSI (500 milioni a dispo­si­zione per favo­rire le fusioni ter­ri­to­riali) e F21 ( già attivo nei ser­vizi idrici, nella distri­bu­zione del gas, ener­gie rin­no­va­bili, rifiuti, in auto­strade, aero­porti e tlc). Natu­ral­mente con inte­res­santi joint ven­ture con capi­tali stra­nieri, a par­tire dal colosso cinese State Grid Cor­po­ra­tion of China, che, con la bene­di­zione estiva di Renzi, ha acqui­sito il 35% di Cdp Reti, la società di Cassa Depo­siti e Pre­stiti, che tiene in pan­cia il 30% di Snam (gas) e il 29,85% di Terna (ener­gia elettrica).

Come si può intuire, siamo di fronte al più pesante attacco sinora ten­tato ai beni comuni e alla loro gestione ter­ri­to­riale e par­te­ci­pa­tiva. Vogliono chiu­dere defi­ni­ti­va­mente la straor­di­na­ria sta­gione refe­ren­da­ria. Vogliono con­se­gnare le nostre vite alla finanza.

Occorre rea­gire in ogni luogo. Il tempo è ora.

Marco Bersani (Attac Italia)

Fonte: www.ilmanifesto.,info

7.11.2014
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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda coniglio » gio nov 13, 2014 12:38 pm

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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda coniglio » gio nov 13, 2014 18:44 pm




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Re: governo Renzi, emblema di coerenza, rinnovamento e auton

Messaggioda PIEDENERO » gio nov 13, 2014 22:02 pm

Girano film hard “Governo Renzi”: pornostar muore per autocombustione anale


COCKVILLE (BJ) – Si è spenta ieri, dopo essersi accesa, la 32enne pornostar di origini russe Jennyfer Ingoy. L’attrice (il cui vero nome era Anja Ingoy, ndR) aveva riportato gravi ustioni a causa di un’autocombustione partita dal retto durante la lavorazione del film porno ‘Governo Renzi‘.
Jennyfer si trovava negli studi di produzione di Cockville e aveva appena finito di girare la scena madre dell’ultimo capolavoro hard del regista Antonio Guisantes. La gang bang finale con 976 maschi doveva brillare per megalomania e sfrontatezza, in un tripudio di sodomia totale che, secondo Guisantes, “rappresentava un’allegoria del rapporto tra l’attuale gruppo dirigente italiano e il singolo contribuente”.
Le riprese erano andate benissimo, con la Ingoy in forma strepitosa che si faceva inculare a raffica dal gruppo, calandosi perfettamente nella parte del cittadino medio e battendo, di passaggio, il precedente record mondiale per numero di uomini in una gang bang che resisteva dai tempi del Governo Berlusconi II.
Conclusa la scena, Jennyfer aveva indossato un accappatoio e, mentre si accingeva a brindare con colleghi e autori al successo della prova, un improvviso – involontario – peto ha infranto un precario equilibrio. Le anse del suo retto sfregiato erano talmente surriscaldate da incendiare quella miscela gassosa di metano e idrogeno, provocando una potente autocombustione. Inutile l’immediato ricovero in ospedale, le gravissime ustioni sono risultate fatali. I funerali avranno luogo domani pomeriggio nella chiesa di Santa Sasha da Grey; per l’occasione colleghi e amici dell’attrice si presenteranno a mezz’asta.





http://www.lercio.it/girano-film-hard-g ... one-anale/
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