da Pyotr » lun mar 24, 2014 22:20 pm
da pesa » lun mar 24, 2014 23:09 pm
giudirel ha scritto:Sarebbe interessante capire se la necessità di produrre maggiore reddito per acquistare cibi integrali e bio, che comporta come automatica conseguenza un maggiore stress al soggetto che produce il reddito e probabilmente anche ll'ambiente che lo circonda, fa sì che il bilancio complessivo dell'operazione sia realmente vantaggioso.
da Persephone84 » mar mar 25, 2014 9:12 am
giudirel ha scritto:La cosa buffa degli zuccheri è che sono molecole con uno o più atomi di carbonio asimmetrici e che una torta allo specchio non sarebbe dolce...![]()
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Pyotr ha scritto:Ma giusto per sapere, quanti chimici o pseudo tali ci sono in questo forum?
da giorgiolx » mar mar 25, 2014 9:44 am
Persephone84 ha scritto:giudirel ha scritto:La cosa buffa degli zuccheri è che sono molecole con uno o più atomi di carbonio asimmetrici e che una torta allo specchio non sarebbe dolce...![]()
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Per questo ti sei guadagnato una standing ovation!!!![]()
geniale!!
Pyotr ha scritto:Ma giusto per sapere, quanti chimici o pseudo tali ci sono in questo forum?
io dovrei essere un chimico, o per lo meno così dice la laurea appesa al muro ...
è da ieri che leggo la conversazione e mi trovo a quotare e stra-quotare quanto scritto da Pyotr e Sbob.
c'è una paura insensata della chimica e dei derivati del petrolio fondamentalmente per scarsa dimenstichezza con l'argomento (la chimca è difficile e la biochimica ancora di più, checchè se ne dica).
parlando in maniera strettamente chimica: cancelliamo, per favore, l'idea che le sostanze sono più sane se ricavate da prodotti naturali. le molecole sono molecole, non hanno consapevolezza della loro provenienza; di solito quello che è nocivo sono i sottoprodotti, o i prodotti di degradazione presenti, anche solo in tracce, nelle sostanze. e i by-product si trovano soprattutto nei composti di origine naturale, perchè sono initrinseci nei metodi di estrazione. i prodotti di sintesi sono sempre più puri, ammesso che la sintesi sia fatta bene, ma questo è un altro discorso e si aprirebbe un mondo...
parlando di vita quotidiana: l'aspartame è un prodotto di sintesi, non naturale. per quanto sia FDA che EFSA hanno dimostrato che i pericoli correlati all'assunzione di aspartame siano leggende metropolitane (ammesso che si rispetti la soglia limite di 40 mg/kg die), non mi sento di consigliarlo al posto del saccarosio... piuttosto meglio imparare a bere il caffè amaro...
il glutammato è diverso: è naturale, ma è una fonte di sodio, quindi nocivo per gli ipertesi. anche se apporta meno sodio del sale da cucina a parità di peso, ha un sapore diverso, e abitua il palato a "mangiare salato", entrando così in un circolo vizioso...
potrei continuare così per molte sostanze quali vitamine, proteine, cosmetici ecc...
ergo, come dicevano i latini, "est modus in rebus"... usiamo la testa e pensiamo a cosa mangiamo/usiamo, quanto ne mangiamo/usiamo e soprattutto ci serve?
da Sbob » mar mar 25, 2014 9:55 am
giorgiolx ha scritto:voi siete invasati...oltre alla chimica vi fanno il lavaggio del cervello...se rileggi a fondo quello che hai scritto ti accorgerai di aver scritto dei concetti che non stanno ne in cielo ne in terra...l'età dell'illuminismo è finita da 200 anni ...
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da Luca A. » mar mar 25, 2014 10:03 am
giorgiolx ha scritto:...che una molecola è una molecola siamo tutti d'accordo
però quando mangio aglio non mangio solo la molecola che fa abbassare la pressione...ma molte altre(non parlo di gusto)
da giorgiolx » mar mar 25, 2014 10:07 am
Sbob ha scritto:giorgiolx ha scritto:voi siete invasati...oltre alla chimica vi fanno il lavaggio del cervello...se rileggi a fondo quello che hai scritto ti accorgerai di aver scritto dei concetti che non stanno ne in cielo ne in terra...l'età dell'illuminismo è finita da 200 anni ...
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Ma stai scherzando o dici sul serio?!?
da giorgiolx » mar mar 25, 2014 10:11 am
Luca A. ha scritto:giorgiolx ha scritto:...che una molecola è una molecola siamo tutti d'accordo
però quando mangio aglio non mangio solo la molecola che fa abbassare la pressione...ma molte altre(non parlo di gusto)
Questo è un discorso più serio e lo condivido.
Ci sono state in passato discussioni accese ad esempio sulla vanillina. La vanillina si può o estrarre dal baccello di vaniglia, o produrre per sintesi. Alla fine, è ovvio (o dovrebbe esserlo) che le due molecole sono UGUALI (salvo che siano prodotte e purificate malamente e che il risultato finale sia sporco di qualche reagente o solvente utilizzato nella sintesi...). Che siano UGUALI è vero anche a livello analitico, al massimo per cercare di capire se una è artificiale o naturale bisogna (come diremmo noi milanesi) "andare nelle gambe del diavolo", dosando ad esempio le abbondanze isotopiche relative dell'H o del C; ma sono sottigliezze da sofista non so quanto difendibili ad esempio in una perizia per controversia legale.
Ora il punto è: ha senso merceologicamente distinguere commercialmente una vanillina naturale da una artificiale, se sempre vanillina è, identica sotto ogni aspetto anche analitico?
A mio parere l'unica possibilità è distinguere non "vanillina" da "vanillina" ma "vanillina pura" (naturale o artificiale non ha senso) da "estratto di vaniglia", cioè una miscela di aromi estratti dalla pianta, che -come l'aglio di cui parlava giustamente Giorgio- contengono una quantità di aromi minori che possono determinare un "bouquet" diverso ed eventualmente (ma è difficilissimo dimostrarlo anche perché siamo a livelli quantitativi infinitesimali) effetti biologici diversi.
Sul discorso che un alimento non sia semplicemente la somma dei suoi componenti chimici principali (cioè più abbondanti o semplicemente più noti) ci sono degli interessanti libri, divulgativi e molto piacevoli da leggere, di un certo Michael Pollan, editi da Adelphi. Li consiglio a chi è interessato all'argomento, non richiedono competenze specialistiche.
E' ovvio in sostanza che mangiare non è semplicemente introdurre la somma di tot grassi, tot carboidrati, tot proteine, tot vitamine (come potremmo fare assumendo un cocktail di pastigliette) ma è già biologicamente qualcosa di più complesso (per tutta una serie di composti minori, che anche in una stupida verdura sono decine o centinaia) e soprattutto è una attività umana, relazionale e sociale molto più ricca. Questo sì.
da cinetica » mar mar 25, 2014 10:21 am
da uli » mar mar 25, 2014 10:25 am
cinetica ha scritto:qualcuno mi spiega l'omeopatia e la memoria dell'acqua per favore![]()
da giudirel » mar mar 25, 2014 10:41 am
Pyotr ha scritto:Ma giusto per sapere, quanti chimici o pseudo tali ci sono in questo forum?
da nuvolarossa » mar mar 25, 2014 10:41 am
uli ha scritto:cinetica ha scritto:qualcuno mi spiega l'omeopatia e la memoria dell'acqua per favore![]()
ecco volevo dirlo io: a "pensionare" i secoli passati incarnandoli nell'illuminismo (700), positivismo (800), riduzionismo (900) ci rimane il misticismo (imperituro)
da giudirel » mar mar 25, 2014 10:43 am
giorgiolx ha scritto:soprattutto l'idea che l'uomo si può sostituire alla natura è un aberrazione
da uli » mar mar 25, 2014 10:44 am
nuvolarossa ha scritto:uli ha scritto: ci rimane il misticismo (imperituro)
E anche l'ignoranza (anche quella imperitura).
da Sbob » mar mar 25, 2014 10:48 am
giorgiolx ha scritto:Sbob ha scritto:giorgiolx ha scritto:voi siete invasati...oltre alla chimica vi fanno il lavaggio del cervello...se rileggi a fondo quello che hai scritto ti accorgerai di aver scritto dei concetti che non stanno ne in cielo ne in terra...l'età dell'illuminismo è finita da 200 anni ...
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Ma stai scherzando o dici sul serio?!?
sono serio, sono serio...la chimica ormai è imprescindibile per il nostro stile di vita, non discuto questo, ha portato un sacco di migliorie alla nostra vita ma come tutte le cose c'è anche il rovescio della medaglia e per la chimica il rovescio è mostruoso...e soprattutto l'idea che l'uomo si può sostituire alla natura è un aberrazione cioè...manco gli illuministi del '700
da Luca A. » mar mar 25, 2014 10:48 am
giorgiolx ha scritto:comunque ci sta, uno che studia chimica ovviamente ha professori chimici che tendono a tirare acqua al loro mulino
da pesa » mar mar 25, 2014 11:04 am
Luca A. ha scritto:giorgiolx ha scritto:comunque ci sta, uno che studia chimica ovviamente ha professori chimici che tendono a tirare acqua al loro mulino
Beh però questo è come dire che in un forum dove si discute (anche) di montagna non dovrebbero starci degli alpinisti (o escursionisti o F.F., eccetera) perché sono troppo di parte.
da giudirel » mar mar 25, 2014 11:05 am
da Persephone84 » mar mar 25, 2014 11:11 am
giorgiolx ha scritto:Persephone84 ha scritto:giudirel ha scritto:La cosa buffa degli zuccheri è che sono molecole con uno o più atomi di carbonio asimmetrici e che una torta allo specchio non sarebbe dolce...![]()
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Per questo ti sei guadagnato una standing ovation!!!![]()
geniale!!
Pyotr ha scritto:Ma giusto per sapere, quanti chimici o pseudo tali ci sono in questo forum?
io dovrei essere un chimico, o per lo meno così dice la laurea appesa al muro ...
è da ieri che leggo la conversazione e mi trovo a quotare e stra-quotare quanto scritto da Pyotr e Sbob.
c'è una paura insensata della chimica e dei derivati del petrolio fondamentalmente per scarsa dimenstichezza con l'argomento (la chimca è difficile e la biochimica ancora di più, checchè se ne dica).
parlando in maniera strettamente chimica: cancelliamo, per favore, l'idea che le sostanze sono più sane se ricavate da prodotti naturali. le molecole sono molecole, non hanno consapevolezza della loro provenienza; di solito quello che è nocivo sono i sottoprodotti, o i prodotti di degradazione presenti, anche solo in tracce, nelle sostanze. e i by-product si trovano soprattutto nei composti di origine naturale, perchè sono initrinseci nei metodi di estrazione. i prodotti di sintesi sono sempre più puri, ammesso che la sintesi sia fatta bene, ma questo è un altro discorso e si aprirebbe un mondo...
parlando di vita quotidiana: l'aspartame è un prodotto di sintesi, non naturale. per quanto sia FDA che EFSA hanno dimostrato che i pericoli correlati all'assunzione di aspartame siano leggende metropolitane (ammesso che si rispetti la soglia limite di 40 mg/kg die), non mi sento di consigliarlo al posto del saccarosio... piuttosto meglio imparare a bere il caffè amaro...
il glutammato è diverso: è naturale, ma è una fonte di sodio, quindi nocivo per gli ipertesi. anche se apporta meno sodio del sale da cucina a parità di peso, ha un sapore diverso, e abitua il palato a "mangiare salato", entrando così in un circolo vizioso...
potrei continuare così per molte sostanze quali vitamine, proteine, cosmetici ecc...
ergo, come dicevano i latini, "est modus in rebus"... usiamo la testa e pensiamo a cosa mangiamo/usiamo, quanto ne mangiamo/usiamo e soprattutto ci serve?
voi siete invasati...oltre ad insegnarvi la chimica vi fanno il lavaggio del cervello...se rileggi a fondo quello che hai scritto ti accorgerai di aver scritto dei concetti che non stanno ne in cielo ne in terra...l'età dell'illuminismo è finita da 200 anni ...
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