
Per il sentiero che dalla cima di M.Mileto precipita su Sulmona, quasi con un unico tuffo di 1500 metri, non trovo le parole: entusiasmante, esaltante, commovente (per dirla con Tavernello).
La discesa ha una continuità formidabile e si incontra di tutto, sia dal punto di vista tecnico che dell?ambiente. Cominciando a scendere sui larghi pietrosi pendii innevati della vetta si passa poi nella faggeta e la traccia scompare quasi dentro il tappeto di foglie secche. Usciti dal bosco il sentiero scivola sul filo di una aerea crestina rocciosa e incredibilmente rimane ben percorribile in sella, eccetto un tratto brevissimo. Poi tornanti e tornanti, sulla costa ripidissima e assolata, dominata dalle rocce: passaggi rocciosi durissimi e pietraie, mentre attorno compaiono le roverelle e il prato profuma ormai di erbe mediterranee. Infine un pezzo scorrevole ma tortuoso, dentro la foresta di ginepri ad altezza d?uomo. Solo quando ormai tutto il dislivello è stato consumato, il sentierino atterra, con un ripidone tossico da gran finale, su una sterrata che in meno di un km ci porta alle auto
Un grazie ai Pegiuori per la loro compagnia, per la scoppiettante e rilassata allegria con cui si accostano al difficile ambiente dalla montagna invernale

Un grazie speciale a Tavernello che ha progettato questa discesa fantastica

Grazie a Coyote Irrequieto per essere uscito dalla tana per venirci incontro e passare un po? di tempo in nostra compagnia, nell?irrefrenabile caos e buon umore del dopo gita

Grazie infine a End, boss incontrastato di Magliano, per averci aperto anzi tempo le porte del locale paradiso culinario

No, ne manca uno: grazie per la pazienza con la quale mi avete permesso di scattare ben 85 immagini. Alcune sono belle, appena possibile ci sarà una pagina dedicata sul mio sito
