GRAM...potenzia la putenza..e trasformala in viulenza....

Messaggioda EasyMan » ven nov 15, 2013 10:39 am

Danilo ha scritto:però quelli come noi che non si allenano a secco hanno un enorme vantaggio:
se per un motivo o l'altro gli tocca fare uno stop forzato di qualche mese nel giro di un paio di uscite ritornano subito al top.
i grammisti invece..hai voglia a ritornare come quello di prima,devono ritornare a far tutto da capo.


Io penso che ognuno ha un livello consolidato e uno limite.
Normalmente il livello limite è maggiore del consolidato ed è quello che perdi subito mentre quello consolidato lo perdi molto molto molto più lentamente.

Dunque sia che ti alleni o no in caso di stop forzato il tuo livello limite lo perdi e il tempo di recupero di questo livello è abbastanza uguale sia se parliamo di 6/7/8.
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Messaggioda PIEDENERO » ven nov 15, 2013 14:14 pm

Lc ha scritto:articolo interessante (quello di Buda) che, tolti i fronzoli filosofici, poteva essere riassunto in una sola frase:

a parita' di tempo disponibile per arrampicare, e' meglio (piu' redditizio -> farai vie piu' dure) scalare che allenarsi a secco

con la quale sono globalmente daccordo sia per esperienza personale che per quello che posso vedere in giro.
Poi e' chiaro che ci sono eccezioni (che sono anche probabilmente giustificate sui gradi piu' alti -dall'8 in su'-), ma, nel contesto di questo forum in particolare, in cui ci sono centinaia di pagine di discussione se sia meglio sovraccaricare o diminuire la tacca per fare il 6c e se sia meglio fare la forza il martedi' o il giovedi' per essere in forma fra 3 mesi per il viaggio a Kalymnos e provare un settea, l'articolo in questione e' piu' che benvenuto per portare un po' di sano realismo.

Poi bisogna mettere in conto le disponibilita' di ognuno (se non hai roccia a portata di mano, fare trazioni e' sicuramente meglio di niente -quasi sempre-) e anche mettersi d'accordo su cosa vuol dire 'allenarsi': termine che non mi e' mai piaciuto in quanto implica, per me, fare dei sacrifici adesso per avere poi un ritorno futuro. In questo senso, sono pochi (spero) quelli che 'si allenano', ma sono molti di piu' quelli che semplicemente vanno a scalare sulla plastica (che -forse- non e' bello come arrampicare su roccia, ma che sicuramente e' piu' divertente che restare a casa a guardare la tele). Se invece il concetto di 'allenarsi' (non la sopporto sta parola) si spinge fino al fatto di lavorare le vie in falesia (magari perche' quelle piu' facili le hai gia' fatte tutte) piuttosto che passeggiare 4 gradi sotto al proprio limite, allora mi alleno sempre e non scalo mai, ma va bene cosi'.

Quoto. ottima sintesi. è come io ho inteso l'articolo. anche se a me è piaciuto pure l'aspetto filosofico.

io aggiungerei, ma non ho tempo, anche una riflessione sull'arrampicata in generale. ci si focalizza sempre troppo sull'arr. sportiva e poco sugli aspetti più mentali. su come arrampicare bene! con stile, con la padronanza del gesto, del passaggio.

mi pare che la sudditanza al grado non faccia percepire a molti anche gli altri aspetti ed è un peccato.

PS io sono una pippa ok ma cerco sempre di migliorare, di passare in libera di mungere il meno possibile e se riesco a fare un grado in più sono contento. ma sono molto più contento quando ho arrampicato bene.
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Messaggioda ncianca » ven nov 15, 2013 14:49 pm

Lc ha scritto:a parita' di tempo disponibile per arrampicare, e' meglio (piu' redditizio -> farai vie piu' dure) scalare che allenarsi a secco

Ehm? scritto così non lo condivido molto. Tu infatti poi dici che i tiri li lavori e che non ti piace chiamarlo allenamento. Però lavorare i tiri è allenante. Serve per liberare quel tiro che ha dei movimenti che prima ti fermavano. O no? Sennò che lavori i tiri a fare?

Anche a me non entusiasma il termine "allenamento". Sa di sfigato. Se ti alleni e poi non riesci passi per piciu. Questo è il grande dilemma di molti rosiconi che predicano il non me ne frega niente, non ho tempo, l'importante è divertirsi, etc. meglio non mettersi in gioco e irridere chi invece lo fa.

È vero anche il discorso che fai sul "fino ad un certo livello". Infatti il problema è proprio che fino "a quel livello", che può anche essere 6a, per quel che vale il grado, conviene arrampicare. Verissimo. Ma prima o poi ti scontri con un muro, fisico o mentale, mancanza di flessibilità, mancanza di forza, paura di volare, etc. e se vuoi avere qualche chance di abbattere quel muro ti conviene usare un metodo analitico come l'allenamento a secco, lo stretching o saltare dalla catena. Perché puoi arrampicare tutta una vita e non risolverlo mai quel problema e quindi non migliorare ovvero non solo arrampicare vie più dure, ma soprattutto arrampicare meglio, perché prima o poi contro quel muro ci sbatti di nuovo.

Io forse la direi in modo un po' diverso. A parità di tempo a disposizione io arrampicherei su roccia non perché sia più produttivo, ma perché per me è più bello.
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Messaggioda grizzly » ven nov 15, 2013 15:04 pm

Bon... adesso basta con le filosofie... andate a trasiuneeee!!! Bojafausss!!! :twisted:
Cosa si deve leggere nel topic dei grrraaaammm!!! :roll: ... :x
E chi vuole scalare raccogliendo le margherite che lo faccia in santa pace... e ca vada a puntifichè an piola... :lol:
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Messaggioda EasyMan » ven nov 15, 2013 15:05 pm

Lc ha scritto:Poi e' chiaro che ci sono eccezioni (che sono anche probabilmente giustificate sui gradi piu' alti -dall'8 in su'-), ma, nel contesto di questo forum in particolare, in cui ci sono centinaia di pagine di discussione se sia meglio sovraccaricare o diminuire la tacca per fare il 6c e se sia meglio fare la forza il martedi' o il giovedi' per essere in forma fra 3 mesi per il viaggio a Kalymnos e provare un settea, l'articolo in questione e' piu' che benvenuto per portare un po' di sano realismo.


Cioè? che sei fai l'ottoA sei leggittimato ad allenarti se fai il 6bi invece no?
Perchè?

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Messaggioda nuvolarossa » ven nov 15, 2013 15:08 pm

PIEDENERO ha scritto:PS io sono una pippa ok ma cerco sempre di migliorare, di passare in libera di mungere il meno possibile e se riesco a fare un grado in più sono contento. ma sono molto più contento quando ho arrampicato bene.


Caro Piede, il punto è che - salvo tu non ingolli una lattina di spinaci in scatola subito prima del crux - il grado in più lo fai solo se arrampichi bene.

Arrampicare bene è la conditio sine qua non per migliorare.
E per arrampicare bene devi allenarti, non ci sono _cazzi.
Puoi allenarti arrampicando su roccia, su plastica, al trave, al pan, al muro simmetrico, su un terrapieno di pietre, dove vuoi ma devi farlo, è parte integrante dell'arrampicare.

Pochi post più sopra dubitavi che i grandi facessero allenamento a secco.
Mi viene in mente Adamo che l'anno scorso, quindi con già nmila tiri di 9a nelle dita disse: il mio punto debole è la forza, non riesco nemmeno a fare una trazione monobraccio.

Bene, ha passato un inverno a fare 45 minuti di pan gullich appena alzato, prima di andare a scuola. Poi dopo sei ore di lezioni tornava a casa e si sparava in falesia o in sala. Vedi tu.

Io non capisco l'avversione per l'allenamento.
Per me è un piacere, è parte integrante del mio piacere di scalare.

Se voglio parlare bene una lingua devo studiarne la grammatica, l'analisi logica, la declinazione dei verbi, il vocabolario. Poi metto tutto insieme e cerco di costruire delle frasi di senso compiuto. La mia parlata diventerà tanto più fluida, elegante, efficace tante più ore avrò passato a secco a studiare e incrementare ogni singolo aspetto. :wink:

Buon training...
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Messaggioda PIEDENERO » ven nov 15, 2013 15:20 pm

nuvolarossa ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:PS io sono una pippa ok ma cerco sempre di migliorare, di passare in libera di mungere il meno possibile e se riesco a fare un grado in più sono contento. ma sono molto più contento quando ho arrampicato bene.


Caro Piede, il punto è che - salvo tu non ingolli una lattina di spinaci in scatola subito prima del crux - il grado in più lo fai solo se arrampichi bene.

Arrampicare bene è la conditio sine qua non per migliorare.
E per arrampicare bene devi allenarti, non ci sono _cazzi.
Puoi allenarti arrampicando su roccia, su plastica, al trave, al pan, al muro simmetrico, su un terrapieno di pietre, dove vuoi ma devi farlo, è parte integrante dell'arrampicare.

Pochi post più sopra dubitavi che i grandi facessero allenamento a secco.
Mi viene in mente Adamo che l'anno scorso, quindi con già nmila tiri di 9a nelle dita disse: il mio punto debole è la forza, non riesco nemmeno a fare una trazione monobraccio.

Bene, ha passato un inverno a fare 45 minuti di pan gullich appena alzato, prima di andare a scuola. Poi dopo sei ore di lezioni tornava a casa e si sparava in falesia o in sala. Vedi tu.

Io non capisco l'avversione per l'allenamento.
Per me è un piacere, è parte integrante del mio piacere di scalare.

Se voglio parlare bene una lingua devo studiarne la grammatica, l'analisi logica, la declinazione dei verbi, il vocabolario. Poi metto tutto insieme e cerco di costruire delle frasi di senso compiuto. La mia parlata diventerà tanto più fluida, elegante, efficace tante più ore avrò passato a secco a studiare e incrementare ogni singolo aspetto. :wink:

Buon training...

É che non ho tempo di spiegarmi bene. L argomento mi interessa non solo pe l aspetto sportivo. Ma, esagero, culturale

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Messaggioda EasyMan » ven nov 15, 2013 15:23 pm

PIEDENERO ha scritto:PS io sono una pippa ok ma cerco sempre di migliorare, di passare in libera di mungere il meno possibile e se riesco a fare un grado in più sono contento. ma sono molto più contento quando ho arrampicato bene.


Beh ma credo che anche chi si allena la pensa uguale.
Il top per me è se arrampico bene su una mia via al limite perchè in quel momento l'impossibile diventa possibile.

nuvolarossa ha scritto:Io non capisco l'avversione per l'allenamento.
Per me è un piacere, è parte integrante del mio piacere di scalare.


... è parte integrante del mio piacere di scalare poche parole che dicono tutto (secondo me ;) )
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Messaggioda Lc » ven nov 15, 2013 15:38 pm

EasyMan ha scritto:
Lc ha scritto:Poi e' chiaro che ci sono eccezioni (che sono anche probabilmente giustificate sui gradi piu' alti -dall'8 in su'-), ma, nel contesto di questo forum in particolare, in cui ci sono centinaia di pagine di discussione se sia meglio sovraccaricare o diminuire la tacca per fare il 6c e se sia meglio fare la forza il martedi' o il giovedi' per essere in forma fra 3 mesi per il viaggio a Kalymnos e provare un settea, l'articolo in questione e' piu' che benvenuto per portare un po' di sano realismo.


Cioè? che sei fai l'ottoA sei leggittimato ad allenarti se fai il 6bi invece no?
Perchè?

Cos' è che vi molesta nell'allenamento?


Niente mi molesta nell'allenamento in se: se uno vuole farsi una gara di trazioni al PG con i suoi amici o stabilire un nuovo record di sospensione sulla tacca da 0.5, ben venga.
Quello che mi molesta e' che leggendo questo forum si ha la netta impressione che molti credano che l'allenamento sia molto utile, per non dire indispensabile, su gradi dove invece non serve a niente: ho sbagliato un 6c? E via con la scheda 14 per porre rimedio al problema.
Faccio i rimbalzi al pan gullich ma non oso appena provare il 7a? E via di sospensioni sui mignoli quando il problema e' evidentemente altrove (nell'ordine: paura, incapacita' di usare i piedi decentemente, methodes sbagliate)
Fino al 7 compreso (circa) il miglior modo per progredire e' arrampicare e basta, come ha praticamente finito per ammettere anche il famoso Jolly.
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Messaggioda coniglio » ven nov 15, 2013 15:39 pm

pussate viààààààààà

http://www.forum.planetmountain.com/php ... hp?t=51453

c'ho ggrossa crisi, poca tenenza e tanti bastoni...
gram serviva a motivarmi! FUORI!

:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda nuvolarossa » ven nov 15, 2013 15:43 pm

Lc ha scritto:Fino al 7 compreso (circa) il miglior modo per progredire e' arrampicare e basta, come ha praticamente finito per ammettere anche il famoso Jolly.


7 quale? a, b o c?
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Messaggioda ncianca » ven nov 15, 2013 15:44 pm

PIEDENERO ha scritto:Io per allenamento intendo quello a secco. Sala boulder e indoor é pratica

Vuoi dire trave, PG e pannelli vari? Ah beh? Dimenticavo che con te mi scontro spesso con una barriera linguistica. Nessuno si dimentica la discussione sul "fare una via". Gesummaria. Non l'avessi mai fatto? [-o<

Beh, ti aiuto io. Da vero amico ti dico, senza scomodare la filosofia orientale, che l'allenamento come lo intendi tu per te è sicuramente controproducente. Evitalo. Vieppiù, anche il boulder lo è. Evita pure quello.

Tu devi fare pratica... in FALESIA! :twisted: :lol: :smt039

Sugli aspetti culturali del trave e del PG? sei nel topico sbagliato fratello. Qui il trave e il PG sono una religione e non di discutono. :evil:

Pussa via! Infidel. :smt043
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Messaggioda nuvolarossa » ven nov 15, 2013 15:45 pm

PIEDENERO ha scritto:É che non ho tempo di spiegarmi bene. L argomento mi interessa non solo pe l aspetto sportivo. Ma, esagero, culturale

Io per allenamento intendo quello a secco. Sala boulder e indoor é pratica


Ti sei spiegato bene invece, per questo ho usato la metafora dello studio di una lingua. E guarda bene le parole che ho posto in neretto! :wink:
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Messaggioda PIEDENERO » ven nov 15, 2013 15:55 pm

:lol:
sicuramente me le sono andate a cercare
sicuramente mi esprimo male.... e non ho tempo ora per spiegarmi meglio
sicuramente non mi tengo un c***o e arrampico male
e

penso che ognuno sia libero di fare il craxo che vuole....

ma ciavete una coda di paglia che ..l.miiiiiiiinchia che falò! :lol:
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Messaggioda coniglio » ven nov 15, 2013 15:57 pm

PIEDENERO ha scritto::lol:
sicuramente me le sono andate a cercare
sicuramente mi esprimo male.... e non ho tempo ora per spiegarmi meglio
sicuramente non mi tengo un c***o e arrampico male
e

penso che ognuno sia libero di fare il craxo che vuole....

ma ciavete una coda di paglia che ..l.miiiiiiiinchia che falò! :lol:



ora ti riconosco amico mio!!!

con tutte quelle tue strane domande a carattere esplorativo
su trazioni e travo
ero seriamente preoccupato...

un abbraccio. :D :D :D :D
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Messaggioda Lc » ven nov 15, 2013 15:58 pm

ncianca ha scritto:
Lc ha scritto:a parita' di tempo disponibile per arrampicare, e' meglio (piu' redditizio -> farai vie piu' dure) scalare che allenarsi a secco

Ehm? scritto così non lo condivido molto. Tu infatti poi dici che i tiri li lavori e che non ti piace chiamarlo allenamento. Però lavorare i tiri è allenante. Serve per liberare quel tiro che ha dei movimenti che prima ti fermavano. O no? Sennò che lavori i tiri a fare?

Anche a me non entusiasma il termine "allenamento". Sa di sfigato. Se ti alleni e poi non riesci passi per piciu. Questo è il grande dilemma di molti rosiconi che predicano il non me ne frega niente, non ho tempo, l'importante è divertirsi, etc. meglio non mettersi in gioco e irridere chi invece lo fa.

È vero anche il discorso che fai sul "fino ad un certo livello". Infatti il problema è proprio che fino "a quel livello", che può anche essere 6a, per quel che vale il grado, conviene arrampicare. Verissimo. Ma prima o poi ti scontri con un muro, fisico o mentale, mancanza di flessibilità, mancanza di forza, paura di volare, etc. e se vuoi avere qualche chance di abbattere quel muro ti conviene usare un metodo analitico come l'allenamento a secco, lo stretching o saltare dalla catena. Perché puoi arrampicare tutta una vita e non risolverlo mai quel problema e quindi non migliorare ovvero non solo arrampicare vie più dure, ma soprattutto arrampicare meglio, perché prima o poi contro quel muro ci sbatti di nuovo.

Io forse la direi in modo un po' diverso. A parità di tempo a disposizione io arrampicherei su roccia non perché sia più produttivo, ma perché per me è più bello.


quello che scrivi e' (sempre) interessante, ma resto della mia idea (che non e' poi cosi' diversa dalla tua, penso): prendi per esempio la via che ti respinge a finale che hai menzionato qualche pagina fa (che non conosco, ma ho un 'problema' simile in ogni falesia nel raggio di 50km..): in teoria, il modo piu' rapido per progredire su quella via e' continuare a tentarla fino a che ti esce, piuttosto che chiudersi in palestra e tornare un mese dopo con la speranza di essere piu' forte. Poi magari non puoi o non hai voglia, ma quello e' un altro discorso.
Quando parlo dei livelli piu' alti poi (premesso che -purtroppo- non ne ho esperienza diretta) penso che li l'allenamento a secco potrebbe essere piu' efficace perche', in aggiunta al fatto che tutti i problemi che limitano ai livelli piu' bassi sono gia' stati ampiamente superati, ti permette di agire con un lato "scientifico" (durate dello sforzo e del recupero, periodizzazione..) che il falesia e' difficile da rispettare.
Ma, ripeto, vale solo per livelli veramente alti: qui in zona mia ci sono decine e decine di arrampicatori di 8 (alcuni si affacciano al 9) e nessuno sembra molto portato sull'allenamento: sara' anche una differenza di abitudini..
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Messaggioda EasyMan » ven nov 15, 2013 16:05 pm

Lc ha scritto:Fino al 7 compreso (circa) il miglior modo per progredire e' arrampicare e basta, come ha praticamente finito per ammettere anche il famoso Jolly.


Si ho sentito molto spesso questa frase anche da persone meno "illustri" e secondo me è un gran falso.

Secondo me Jolly lo dice perchè quando sei così forte il 7a è una difficoltà banale.

Non siamo tutti uguali!!! C' è chi il 7a lo fà awista in pochi mesi altri in anni e anni.
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Messaggioda Lc » ven nov 15, 2013 16:06 pm

nuvolarossa ha scritto:
Lc ha scritto:Fino al 7 compreso (circa) il miglior modo per progredire e' arrampicare e basta, come ha praticamente finito per ammettere anche il famoso Jolly.


7 quale? a, b o c?


tenderei a dire 7c, ma non vorrei esagerare 8)

Ma, se capisco dove vuoi andare a parare, a partire dal 6c circa serve della forza, non si discute: quel che dico io e' che la forza necessaria ti viene 'meglio' provando le vie che facendo trave.
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Messaggioda ncianca » ven nov 15, 2013 16:11 pm

Lc ha scritto:quello che scrivi e' (sempre) interessante

Ti devo una birra.
Lc ha scritto:prendi per esempio la via che ti respinge a finale che hai menzionato qualche pagina fa (che non conosco, ma ho un 'problema' simile in ogni falesia nel raggio di 50km..): in teoria, il modo piu' rapido per progredire su quella via e' continuare a tentarla fino a che ti esce, piuttosto che chiudersi in palestra e tornare un mese dopo con la speranza di essere piu' forte.

Condivido al 90%. Aggiungo che sarebbe più utile lavorare quella via con una persona di livello paragonabile che arrampica con stile completamente diverso, per morfologia, per preferenza personale, per non importa quale motivo.

Evaaaaaaaaak!!!

Detto ciò. Un po' di viulenza credimi che lì serve eccome. Est modus in rebus. Non mi interessa essere così forte da strappare dalla parete quella microcanna. Voglio uscire nel modo più efficiente possibile? è un mondo difficile...
Ultima modifica di ncianca il ven nov 15, 2013 16:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » ven nov 15, 2013 16:16 pm

Lc ha scritto: in teoria, il modo piu' rapido per progredire su quella via e' continuare a tentarla fino a che ti esce, piuttosto che chiudersi in palestra e tornare un mese dopo con la speranza di essere piu' forte...


nel mio caso qui casca l'asino(coniglio)...
se uno non può, che deve fare? se uno si libera alle 20:00?
quantomeno nei periodi invernali/di lavoro/di buio presto.
ragion per cui, già da maggio, inizio ad allontanarmi dalla plastica.
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