bravi boci, questo è andare in montagna

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 14:30 pm

cristi ha scritto:
alpinismo=andare in montagna.
scuola di vita= saper superare le difficoltà il che tradotto in alpinismo può essere quella data dal dislivello per arrivare al rifugio o al passo stracamarazzi lontano dalla protezione che ti porta verso l'ignoto. ad ognuno la propria scuola di vita, ma non venitemi a dire che altri sport ti possono dare lo stesso.
poi c'è la pubblicità dei ringo che ti dice che nei momenti difficili bisogna crederci...buon giorno e intanto te magni biscotti 8)
quindi, in sunto per non creare casino. per me l'alpinismo è scuola di vita perchè mi ha insegnato ad affrontare e a superare le difficoltà, mi ha bastonato ridimensionandomi e facendomi imparare anche con dolore cos'è l'umiltà, mi fa vedere i miei limiti ma che son li anche per essere superati.
traduci tutto questo nella vita normale...

OT: Funkazzista son pieno di piastrine nuove che ti aspettano :D


in questo senso penso che tanti sport possano insegnare qualcosa che venga buono nella vita. Io ho fatto tanti (ma tanti) anni a nuotare, e il nuoto come sport individuale mi ha insegnato che non si bara e non ci sono medicine miracolose: se si vuol ottenere qualcosa c'è da allenarsi seriamente e far fatica. In questo senso anche l'arrampicata me l'ha confermato.
Quello che l'alpinismo, in generale, mi ha insegnato in più è stato assumermi totalmente la resposabilità delle scelte che in piena libertà avevo preso. Ecco anche il valore della piena libertà nel rispetto degli altri è un'altra cosa che mi ha insegnato. Ed il valore del legame con i compagni di cordata, ed insisto sul termine che in pieno tempo di "smitizzazione" si vuole ridurre a socio. Io penso che una persona con la quale ti leghi, condividi una salita, le emozioni di questa salita ed alla quale affidi la tua vita sia molto più che un socio.
Detto questo credo che l'alpinismo non sia uno sport ma una passione che possa bruciare più o meno forte, se non altro perché non esistono regole condivise e non esiste competizione sulla base delle stesse regole. Se no non staremmo qui ogni volta a tirar fuori i soliti argomenti triti e ritriti che però sono sempre validi ed attuali. Poi per me ci sono anche altri motivi, ma tanto so che non verrebbero.. condivisi :smt003

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Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 14:31 pm

e comunque.. -6-
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Messaggioda funkazzista » mer ott 23, 2013 14:33 pm

cristi ha scritto:... per me l'alpinismo è scuola di vita perchè mi ha insegnato ad affrontare e a superare le difficoltà, mi ha bastonato ridimensionandomi e facendomi imparare anche con dolore cos'è l'umiltà, mi fa vedere i miei limiti ma che son li anche per essere superati.

Insomma tutte cose che si dicono anche degli altri, oh si, sport! :D
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Re: scuola di vita

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer ott 23, 2013 14:56 pm

emanuele ha scritto: l'alpinismo sia presente che passato è costellato di episodi di falsità, superbia, arroganza, vanità, saccenteria e meschinità


Non diversamente, direi, da tutte le altre attività umane.

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Messaggioda funkazzista » mer ott 23, 2013 15:01 pm

Pié ha scritto:... non esiste competizione sulla base delle stesse regole...

Prima salita, prima libera, prima solitaria, prima invernale, prima femminile, prima in stile alpino... devo continuare? :mrgreen:

Stupide provocazioni a parte, quoto quello che dici sulla cordata: quando anche il rischio entra in gioco la faccenda cambia.
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Re: scuola di vita

Messaggioda alberto60 » mer ott 23, 2013 15:15 pm

emanuele ha scritto:anch'io credevo quando avevo 15 anni che la montagna e soprattutto l'alpinismo fossero una delle condizioni ottimali per migliorare, per maturare e imparare a vivere meglio, ma negli anni l'esperienza e la conoscenza mi hanno portato a pensare che la vera scuola di vita ce l'hai nel quotidiano e soprattutto nelle relazioni famigliari; l'alpinismo sia presente che passato è costellato di episodi di falsità, superbia, arroganza, vanità, saccenteria e meschinità


per tutti gli esempi che hai fatto, direi appunto!! scuola di vita.

Le vie si fanno per se stessi e non per gli altri. Sono convinto che i due ragazzi la via l'hanno fatta tutta per loro. Poi l'hanno resa pubblica ma questo che vuol dire che sono degli sboroni?
No semplicemente hanno raccontato la loro avventura.
Una via sulla nord dell'Agner, sulla Civetta, sul Burel, fatta in un certo stile non è la stessa cosa che una via a 10 metri dalla strada magari facendo sicura seduto sulla macchina. Li c'è l'ingaggio, la lontananza, centinaia di metri di parete sopra e sotto, la roccia di cacca. Se poi è sulla nord del K2 è ancora peggio/meglio dipende come la vedi....
In determinate situazioni non puoi chiedere la sostituzione come in una partita di calcio.
Perché in determinate situazioni o luoghi chi detta le regole non è l'alpinista ma è la natura.
Non lo sai quando il seracco verrà giù ma ci devi passare di sotto.
L'alpinismo ti può insegnare qualcosa? Credo proprio di si . Ad esempio a fare delle scelte. Per te e per il tuo compagno.
Ultima modifica di alberto60 il mer ott 23, 2013 15:37 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Piero26 » mer ott 23, 2013 15:30 pm

alpinismo= scuola di vita

dipende da tante cose, in primis da che vita tiene l'alpinista e come si rapporta con l'alpinismo, Cristi probabilmente ha un buon rapporto..

Per quello che mi riguarda non è stata una scuola di vita, la vedo come uno scarico di tensione e puro egoismo :oops: l'importante è capirlo e correggere il tiro in base al quotidiano. meglio tardi che mai..
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Messaggioda il Duca » mer ott 23, 2013 15:42 pm

funkazzista ha scritto:
Pié ha scritto:... non esiste competizione sulla base delle stesse regole...

Prima salita, prima libera, prima solitaria, prima invernale, prima femminile, prima in stile alpino... devo continuare? :mrgreen: .


Allora anche Amundsen, raggiungendo per primo il Polo Sud, ha vinto una gara sportiva? O Armstrong (quello della luna) lo definiresti uno sportivo?
L'alpinismo non è uno sport perchè, come diceva bene Piè, non ha regole che lo definiscono in modo netto, come invece tutti gli sport.
E poi in alpinismo, a differenza di qualsiasi sport, il vero rapporto non è fra due competitori e una pratica, ma tra l'uomo e il terreno stesso di gioco: la montagna. Nello sport il campo deve praticamente essere il più invisibile possibile, per permettere una certa neutralità (infatti si reclama per le zolle folli di San Siro). In alpinismo invece è la montagna, con le sue condizioni, a essere un elemento determinante, si tratta del rapporto dell'uomo con "l'oggettività" della montagna, che è lì che l'uomo la scali o no.
Come potremmo parlare dell'alpinismo come pratica puramente personale, se non lo sleghiamo da regole nette, quale altro sport lo è?
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer ott 23, 2013 15:54 pm

Beh, allora dovremmo porci il problema di definire che cosa sia uno "sport", e temo che potremmo discutere a lungo.

Comunque, Cassarà ha scritto "la morte del chiodo" proprio per affrontare la questione. E in effetti le gare di arrampicata, che, quelle sì, si possono definire sport vero e proprio, si svolgono in ambiente artificiale e programmato, con regole definite e cercando di limitare i fattori "esterni".

E cosa dovremmo dire dell'escursionismo? È un'attività all'aria aperta, che implica sforzo fisico, e si pratica per il gusto di farla. È uno sport o che altro?

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Messaggioda funkazzista » mer ott 23, 2013 15:58 pm

il Duca ha scritto:
funkazzista ha scritto:
Pié ha scritto:... non esiste competizione sulla base delle stesse regole...

Prima salita, prima libera, prima solitaria, prima invernale, prima femminile, prima in stile alpino... devo continuare? :mrgreen: .


Allora anche Amundsen, raggiungendo per primo il Polo Sud, ha vinto una gara sportiva? O Armstrong (quello della luna) lo definiresti uno sportivo?
L'alpinismo non è uno sport perchè, come diceva bene Piè, non ha regole che lo definiscono in modo netto, come invece tutti gli sport.
E poi in alpinismo, a differenza di qualsiasi sport, il vero rapporto non è fra due competitori e una pratica, ma tra l'uomo e il terreno stesso di gioco: la montagna. Nello sport il campo deve praticamente essere il più invisibile possibile, per permettere una certa neutralità (infatti si reclama per le zolle folli di San Siro). In alpinismo invece è la montagna, con le sue condizioni, a essere un elemento determinante, si tratta del rapporto dell'uomo con "l'oggettività" della montagna, che è lì che l'uomo la scali o no.
Come potremmo parlare dell'alpinismo come pratica puramente personale, se non lo sleghiamo da regole nette, quale altro sport lo è?

A differenza di molti sport, l'alpinismo in se non è competitivo, mentre invece gli alpinisti spesso lo sono. Questo penso sia assodato.
Dire che non esiste competizione sulla base delle stesse regole, secondo me, è falso.
E questo ovviamente vale anche per l'arrampicata, il bouldering, ecc.

Poi ripeto: se non vi piace chiamarlo sport perché è riduttivo (come tutte le etichette d'altronde), chiamatelo pure in un altro modo, non penso che sia una questione fondamentale.
Semplicemente non capisco perché ci si scandalizzi tanto se qualcuno lo chiama "sport".
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Re: scuola di vita

Messaggioda OdinEidolon » mer ott 23, 2013 15:58 pm

emanuele ha scritto:anch'io credevo quando avevo 15 anni che la montagna e soprattutto l'alpinismo fossero una delle condizioni ottimali per migliorare, per maturare e imparare a vivere meglio, ma negli anni l'esperienza e la conoscenza mi hanno portato a pensare che la vera scuola di vita ce l'hai nel quotidiano e soprattutto nelle relazioni famigliari; l'alpinismo sia presente che passato è costellato di episodi di falsità, superbia, arroganza, vanità, saccenteria e meschinità


Boh, l'alpinismo come l'ho vissuto io e' stato quasi solo un'esperienza positiva. Ho avuto la fortuna di non aver a che fare con gente arrogante o fastidiosa, se non per poco. Quelli che ho trovato, li ho subito allontanati. Appunto per il fatto che l'alpinismo e' essenzialmente egoista, non ho mai dovuto confrontarmi con altri su chi e' piu' o meno figo, ne' lottare per la paternita' di una via o di un'idea. C'e' anche da dire pero' che sono molto scarso, sicuramente a livelli piu' elevati c'e' molta piu' competizione.

Naturalmente ho sofferto tanto - sia fisicamente che psicologicamente che emotivamente - specie quando un amico ci ha lasciato cadendo su una croda delle nostre parti. Ho imparato anche a conoscere, testare e a spostare i miei limiti. Ma soprattutto ho imparato il rispetto e la tolleranza per le idee e le esperienze altrui.

Ho giocato a calcio per molti anni, e tutto questo non l'ho trovato. Anzi, ho anche avuto la sfortuna di avere compagni mediocri e anche un mister che ci incitava a comportarci scorrettamente. Non voglio dire che il calcio faccia schifo: per me non ha funzionato bene e non credo che in fondo possa offrire gli stessi insegnamenti e le stesse esperienze che ti puo' dare l'almpinismo. Ma e' solo la mia opinione, e sicuramente esistono controesempi.
Strenuousness is the immortal path and sloth is the way of death.
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Messaggioda il Duca » mer ott 23, 2013 16:00 pm

In questo senso secondo me l'alpinismo può essere una scuola di vita: è una scelta libera che però, una volta scelta costringe ad una presa di responsabilità, trattandosi di instaurare un rapporto con una realtà dura che non consente molti compromessi. Se voglio scalare una parete la devo scalare così com'è, cercando nella parete stessa l'appoggio o la presa che mi permettano di salire, adattandomi alle condizioni che trovo, perchè non c'è spazio per i reclami. Imparando ad arrangiarmi o a mollare (quando bisogna). E la montagaga insegna l'umiltà, così come l'esaltazione. Insegna che abbiamo dei limiti che vanno accettati, ma insegna anche che a volte possiamo tirare fuori risorse che neppure sospettavamo di avere.

Ciò non toglie che anche nel mondo dell'alpinismo, come in tutto ilresto del mondo, non possano esserci una marea di coglioni :twisted:
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Messaggioda funkazzista » mer ott 23, 2013 16:03 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Beh, allora dovremmo porci il problema di definire che cosa sia uno "sport", e temo che potremmo discutere a lungo.
...
E cosa dovremmo dire dell'escursionismo? È un'attività all'aria aperta, che implica sforzo fisico, e si pratica per il gusto di farla. È uno sport o che altro?

Manfatti, è solo questione di parole...
Sa faccio una gara di corsa è sport, ma se vado a correre per i fatti miei dietro casa cos'è? :-k
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Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 16:04 pm

funkazzista ha scritto:
Pié ha scritto:... non esiste competizione sulla base delle stesse regole...

Prima salita, prima libera, prima solitaria, prima invernale, prima femminile, prima in stile alpino... devo continuare? :mrgreen:



non ho scritto che non c'è competizione, ho scritto che non c'è competizione sulla base di regole condivise, nel senso che le condizioni, che spesso fanno la differenza, in montagna non sono mai uguali. se no saremmo ancora a sportroccia e l'arrampicata sportiva (quindi inteso competizioni dove il terreno di gioco è quello, è omologato ed è uguale per tutti) non sarebbe sulla plastica. E questo è un aspetto.
L'altro aspetto è che anche in una prima salita io e te possiamo scornarci per passare in libera e non forare per salire una parete per primi, ma se arriva uno che fora e sale in AE (guarda che termini fighi che ti sfoggio) passa per primo e bagna il naso a tutte e due. Ed hai voglia a dire che non è giusto, che non vale..
:wink:
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Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 16:06 pm

funkazzista ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Beh, allora dovremmo porci il problema di definire che cosa sia uno "sport", e temo che potremmo discutere a lungo.
...
E cosa dovremmo dire dell'escursionismo? È un'attività all'aria aperta, che implica sforzo fisico, e si pratica per il gusto di farla. È uno sport o che altro?

Manfatti, è solo questione di parole...
Sa faccio una gara di corsa è sport, ma se vado a correre per i fatti miei dietro casa cos'è? :-k


Dieta :twisted:
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Messaggioda il Duca » mer ott 23, 2013 16:08 pm

funkazzista ha scritto:...


No, per l'amor di dio, nessuno scandalo :D

Per rispondere (in parte) al Tacchino: anche l'escursionismo secondo me non è Sport, almeno quanto non lo è farsi un giro in barca a remi sul lago d'Endine. Poi se faccio una gara di cannottaggio allora è diverso, come è diverso fare skyrunning.
Ultima modifica di il Duca il mer ott 23, 2013 16:09 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 16:09 pm

funkazzista ha scritto:A differenza di molti sport, l'alpinismo in se non è competitivo, mentre invece gli alpinisti spesso lo sono. Questo penso sia assodato.
Dire che non esiste competizione sulla base delle stesse regole, secondo me, è falso.
E questo ovviamente vale anche per l'arrampicata, il bouldering, ecc.

Poi ripeto: se non vi piace chiamarlo sport perché è riduttivo (come tutte le etichette d'altronde), chiamatelo pure in un altro modo, non penso che sia una questione fondamentale.
Semplicemente non capisco perché ci si scandalizzi tanto se qualcuno lo chiama "sport".


Ma si, si fa per parlare.. penso che il tutto sia dovuto al fatto che probabilmente si danno definizioni diverse di "sport". Sbaglio o gli inglesi lo chiamano sport? però mi sembra che diano alla parola sport anche qualche connotazione diversa dalla nostra.
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Messaggioda funkazzista » mer ott 23, 2013 16:10 pm

Pié ha scritto:
funkazzista ha scritto:
Pié ha scritto:... non esiste competizione sulla base delle stesse regole...

Prima salita, prima libera, prima solitaria, prima invernale, prima femminile, prima in stile alpino... devo continuare? :mrgreen:



non ho scritto che non c'è competizione, ho scritto che non c'è competizione sulla base di regole condivise, nel senso che le condizioni, che spesso fanno la differenza, in montagna non sono mai uguali. se no saremmo ancora a sportroccia e l'arrampicata sportiva (quindi inteso competizioni dove il terreno di gioco è quello, è omologato ed è uguale per tutti) non sarebbe sulla plastica. E questo è un aspetto.
L'altro aspetto è che anche in una prima salita io e te possiamo scornarci per passare in libera e non forare per salire una parete per primi, ma se arriva uno che fora e sale in AE (guarda che termini fighi che ti sfoggio) passa per primo e bagna il naso a tutte e due. Ed hai voglia a dire che non è giusto, che non vale..
:wink:

Si, la mia era un po' una provocazione... anche se sulle "regole" ci sarebbe qualcosa da dire perché, in fondo, ci sono.

Come ho scritto dopo l'alpinismo non è competitivo, ma gli alpinisti spesso si :mrgreen:
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Messaggioda il Duca » mer ott 23, 2013 16:13 pm

funkazzista ha scritto:Come ho scritto dopo l'alpinismo non è competitivo, ma gli alpinisti spesso si :mrgreen:


Su questo sono d'accordissimo, io in primis! :wink:
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Messaggioda Pié » mer ott 23, 2013 16:24 pm

funkazzista ha scritto:Si, la mia era un po' una provocazione... anche se sulle "regole" ci sarebbe qualcosa da dire perché in fondo, ci sono.


ci sarebbero.. e la prima sarebbe il buonsenso.. :wink:
è che dai alla fine fa te tutti i termini che si è inventati in falesia per darsi buone le salite. da en libre siamo passati alla rothpunk. poi da lì e le pink point, e le top rope, e i primi rinvii già passati e le.. io conosco solo queste ma immagino che ce ne saranno altre..
e l'on sight e il flash e il lavorato e il more lavorato e il super lavorato..
e se lancio in catena vale oppure no..

figurati te in montagna..

funkazzista ha scritto:Come ho scritto dopo l'alpinismo non è competitivo, ma gli alpinisti spesso si :mrgreen:


..la carne è debole

:mrgreen:
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