bravi boci, questo è andare in montagna

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 8:55 am

cristi ha scritto:
Rutto ha scritto:Troverei più corretto il titolo:

Bravi boci, questo, secondo me, è andare in montagna

Ché di gusti e modi ce ne son tanti.


mai pensato di essere detentore del verbo...
logico che il titolo esprime un mio parere...uno può essere d'accordo come no. per esempio, rutto, tu come la vedi? :D


oh! questo si che è un bello spunto.
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Messaggioda VECCHIO » mar ott 22, 2013 8:57 am

cristi ha scritto:
Rutto ha scritto:Troverei più corretto il titolo:

Bravi boci, questo, secondo me, è andare in montagna

Ché di gusti e modi ce ne son tanti.


mai pensato di essere detentore del verbo...
logico che il titolo esprime un mio parere...uno può essere d'accordo come no. per esempio, rutto, tu come la vedi? :D


Se estremizzo la logica di "rutto", concludo che può parlare di montagna ed esprimere giudizi anche chi in montagna non ci va.
Ma così si ripete l'andazzo tipico italiano dove parlano di una cosa "solo" tutti quelli che non ne capiscono nulla e quasi tutti gli altri li seguono (Ueli insegna).
Il giudizio è sempre richiesto al primo che passa...... è più facile.
Abbiamo i garanti che non devono capirci niente..... così non ci penso.
Abbiamo i presidenti che provengono da altre esperienze.... vedono ampi spazi.
Però viviamo bene e giocondi !
La nostra associazione racconta solo l'alpinismo passato perchè non sa più cosa sia quello attuale...... e non le interessa.
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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 9:09 am

VECCHIO ha scritto:Se estremizzo la logica di "rutto", concludo che può parlare di montagna ed esprimere giudizi anche chi in montagna non ci va.
Ma così si ripete l'andazzo tipico italiano dove parlano di una cosa "solo" tutti quelli che non ne capiscono nulla e quasi tutti gli altri li seguono (Ueli insegna).
Il giudizio è sempre richiesto al primo che passa...... è più facile.
Abbiamo i garanti che non devono capirci niente..... così non ci penso.
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si secondo me è giusto che possa parlare di montagna sia qui che altrove ANCHE chi in montagna non ci va o che non abbia ripetuto quella determinata via oggetto della questione. Il diritto di opinione per me è sacrosanto. Seguito però dall'onestà intellettuale di chi parla o scrive di premettere se di quell'argomento ne sappia qualcosa oppure no, in modo che chi ascolta o legga possa pesare la sua opinione.
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Messaggioda VECCHIO » mar ott 22, 2013 9:19 am

Pié ha scritto:
VECCHIO ha scritto:Se estremizzo la logica di "rutto", concludo che può parlare di montagna ed esprimere giudizi anche chi in montagna non ci va.
Ma così si ripete l'andazzo tipico italiano dove parlano di una cosa "solo" tutti quelli che non ne capiscono nulla e quasi tutti gli altri li seguono (Ueli insegna).
Il giudizio è sempre richiesto al primo che passa...... è più facile.
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si secondo me è giusto che possa parlare di montagna sia qui che altrove ANCHE chi in montagna non ci va o che non abbia ripetuto quella determinata via oggetto della questione. Il diritto di opinione per me è sacrosanto. Seguito però dall'onestà intellettuale di chi parla o scrive di premettere se di quell'argomento ne sappia qualcosa oppure no, in modo che chi ascolta o legga possa pesare la sua opinione.


Di sicuro sì, se uno ha l'umiltà del sapere.
Direi di no, se uno ha l'arroganza dell'ignorante.
Onestà intellettuale nell'esprimere opinioni è impossibile perchè l'ignorante per definizione ignora.
Qui entriamo nella società dei diritti che ha dimenticato i doveri e le responsabilità.
Ti conosco come persona seria che si informa e ragiona, la maggioranza della gente non ha voglia di impegnarsi e di ragionare, nè tantomeno di assumersi delle responsabilità.
Però di esprimere giudizi sì, ne ha sempre voglia.
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Messaggioda OdinEidolon » mar ott 22, 2013 9:28 am

VECCHIO ha scritto:
Pié ha scritto:
VECCHIO ha scritto:Se estremizzo la logica di "rutto", concludo che può parlare di montagna ed esprimere giudizi anche chi in montagna non ci va.
Ma così si ripete l'andazzo tipico italiano dove parlano di una cosa "solo" tutti quelli che non ne capiscono nulla e quasi tutti gli altri li seguono (Ueli insegna).
Il giudizio è sempre richiesto al primo che passa...... è più facile.
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si secondo me è giusto che possa parlare di montagna sia qui che altrove ANCHE chi in montagna non ci va o che non abbia ripetuto quella determinata via oggetto della questione. Il diritto di opinione per me è sacrosanto. Seguito però dall'onestà intellettuale di chi parla o scrive di premettere se di quell'argomento ne sappia qualcosa oppure no, in modo che chi ascolta o legga possa pesare la sua opinione.


Di sicuro sì, se uno ha l'umiltà del sapere.
Direi di no, se uno ha l'arroganza dell'ignorante.
Onestà intellettuale nell'esprimere opinioni è impossibile perchè l'ignorante per definizione ignora.
Qui entriamo nella società dei diritti che ha dimenticato i doveri e le responsabilità.
Ti conosco come persona seria che si informa e ragiona, la maggioranza della gente non ha voglia di impegnarsi e di ragionare, nè tantomeno di assumersi delle responsabilità.
Però di esprimere giudizi sì, ne ha sempre voglia.


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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 10:20 am

VECCHIO ha scritto:Di sicuro sì, se uno ha l'umiltà del sapere.
Direi di no, se uno ha l'arroganza dell'ignorante.
Onestà intellettuale nell'esprimere opinioni è impossibile perchè l'ignorante per definizione ignora.
Qui entriamo nella società dei diritti che ha dimenticato i doveri e le responsabilità.
Ti conosco come persona seria che si informa e ragiona, la maggioranza della gente non ha voglia di impegnarsi e di ragionare, nè tantomeno di assumersi delle responsabilità.
Però di esprimere giudizi sì, ne ha sempre voglia.


beh per me sono concetti diversi che non vanno mischiati..
uno lo sa se una cosa la sa o no, se una determinata esperienza l'ha vissuta o no, o se una via l'ha salita o no. ed uno può dirlo con umiltà o con arroganza oppure far finta di niente.
poi uno può avere l'umiltà di ascoltare anche altre opinioni valutandole con quello che sa per rafforzare o cambiare la propria opinione. Oppure può avere l'arroganza di chi pensa che il confronto non serva perché di un argomento sa già tutto.
ed uno può ritenere umilmente che qualcun'altro abbia più esperienza e che quindi l'opinione altrui possa avere più peso, anche se magari non è d'accordo. oppure può avere l'arroganza di ritenere che l'esperienza non conti nulla.

nota: gli aggettivi umiltà ed arroganza li ho scritti con.. umiltà..
comunque ho capito quello che volevi dire e son d'accordo ed i giudizi non sono mai simpatici.

ps: beh seria.. sono pur sempre un cajano quindi tanto serio non posso esserlo.. :smt003 :wink:
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Messaggioda alberto60 » mar ott 22, 2013 14:16 pm

cristi ha scritto:
Rutto ha scritto:Troverei più corretto il titolo:

Bravi boci, questo, secondo me, è andare in montagna

Ché di gusti e modi ce ne son tanti.


mai pensato di essere detentore del verbo...
logico che il titolo esprime un mio parere...uno può essere d'accordo come no. per esempio, rutto, tu come la vedi? :D


già Rutto, Lei come la vede??
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Messaggioda Rutto » mar ott 22, 2013 14:50 pm

cristi ha scritto:
Rutto ha scritto:Troverei più corretto il titolo:

Bravi boci, questo, secondo me, è andare in montagna

Ché di gusti e modi ce ne son tanti.


mai pensato di essere detentore del verbo...
logico che il titolo esprime un mio parere...uno può essere d'accordo come no. per esempio, rutto, tu come la vedi? :D


Sulla via non ho niente di particolare da dire; volenterosi i ragazzi ad andar su per di là su roccia che forse era prevedibilmente rognosa; probabilmente altri che erano passati prima, avevano già previsto le magagne e questo li aveva fermati, non le difficoltà presunte.
In parole povere, cristi, se i due ragazzi hanno avuto voglia di chiodarsi 5/6 tiri di diedro marcio è una loro scelta, e il tuo, un apprezzamento molto personale. Affermare che "questo si che è andare in montagna!" è un'opinone estremamente soggettiva. In maniera molto pignola volevo solo ricordare che salire in artificiale un diedro sabbioso e strapiombante è uno dei tanti modi, non l'unico ne tantomeno il migliore, di andare per monti. Tutto qua. Mi bastava puntualizzare questo.

PS: Vecchio, se il tuo concione era rivolto a me, non hai capito un grancazzo di quello che volevo dire.
Rutto
 

Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 15:41 pm

Rutto ha scritto:Sulla via non ho niente di particolare da dire; volenterosi i ragazzi ad andar su per di là su roccia che forse era prevedibilmente rognosa; probabilmente altri che erano passati prima, avevano già previsto le magagne e questo li aveva fermati, non le difficoltà presunte.
In parole povere, cristi, se i due ragazzi hanno avuto voglia di chiodarsi 5/6 tiri di diedro marcio è una loro scelta, e il tuo, un apprezzamento molto personale. Affermare che "questo si che è andare in montagna!" è un'opinone estremamente soggettiva. In maniera molto pignola volevo solo ricordare che salire in artificiale un diedro sabbioso e strapiombante è uno dei tanti modi, non l'unico ne tantomeno il migliore, di andare per monti. Tutto qua. Mi bastava puntualizzare questo.

PS: Vecchio, se il tuo concione era rivolto a me, non hai capito un grancazzo di quello che volevo dire.


Permettimi Rutto, anche se probabilmente non sono io il più adatto a rispondere, a prescindere che giustamente ci sono tanti modi per andare in montagna, il complimento fatto da Cristi, perché di complimento si trattava mi sembra che ci potesse stare pienamente anche perché era evidente che era una sua opinione e non un valore assoluto. Detto questo voler ridurre una via di 1200 m di dislivello con "hanno avuto voglia di chiodarsi 5/6 tiri di diedro marcio è una loro scelta", come se fosse un qualunque diedro a bordo strada e non un diedro "sperso" sulla nord dell'Agnèr mi sembra quanto meno poco obbiettivo e parziale.

Non so, a volte ho l'impressione che il volersi fare ostinatamente censore della smitizzazione e normalizzatore delle emozioni ed altrui espressioni, celino la nostalgia per quelle stesse emozioni e l'amarezza per il non viverle più. Ma sicuramente mi sbaglio.
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Messaggioda VECCHIO » mar ott 22, 2013 16:22 pm

Piè, ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, vero e giusto,
però hai visto quello che succede se ognuno non ci mette umiltà, competenza e prescinde dalla responsabilità.
Costui va avanti per la sua strada senza cercare di comprendere ciò che dicono gli altri, i talebani fanno così, ma anche tutti gli altri fondamentalisti.

I ragazzi hanno avuto tanta voglia di salire, qualche passo (non tiri) di artificiale l'hanno fatto, A2 per la roccia cattiva e forse di più, ma han fatto tanta libera e hanno avuto tanta voglia di mettersi in gioco, non sono andati dove la "pappa era pronta e sicura" dove quasi tutti noi andiamo.

Ps:rutto, ciò che ho scritto non era rivolto a te e nemmeno prendeva spunto da ciò che hai scritto; non preoccuparti per il tuo sesso o per altro di tuo, non sono interessato minimamente.
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Messaggioda Rutto » mar ott 22, 2013 16:33 pm

Pié ha scritto:Permettimi Rutto, anche se probabilmente non sono io il più adatto a rispondere, a prescindere che giustamente ci sono tanti modi per andare in montagna, il complimento fatto da Cristi, perché di complimento si trattava mi sembra che ci potesse stare pienamente anche perché era evidente che era una sua opinione e non un valore assoluto. Detto questo voler ridurre una via di 1200 m di dislivello con "hanno avuto voglia di chiodarsi 5/6 tiri di diedro marcio è una loro scelta", come se fosse un qualunque diedro a bordo strada e non un diedro "sperso" sulla nord dell'Agnèr mi sembra quanto meno poco obbiettivo e parziale.

Non so, a volte ho l'impressione che il volersi fare ostinatamente censore della smitizzazione e normalizzatore delle emozioni ed altrui espressioni, celino la nostalgia per quelle stesse emozioni e l'amarezza per il non viverle più. Ma sicuramente mi sbaglio.


Si, in effetti ti sbagli.

Comunque non volevo fare nessuna polemica con cristi, sia ben chiaro, solo puntualizzare (sono pignolo). E a proposito di pignoleria, non son 1200 mt di via nuova, bensì 450 di variante.
Per me davvero la voglia e lo sbattimento di andar fin là sono un dato di fatto, nulla degno di celebrazione. Se apro una via con 5 ore di avvicinamento, ha per questo la via valore aggiunto? Secondo me no, è per questo che sostengo l'importanza del relativismo e della soggettività d'opinioni. Per me quel diedro ha le sue proprie caratteristiche, che sia lato strada o sulla nord dell'Agner. A te, Pié, l'alpinismo sulle strutture di fondovalle non t'ha insegnato niente? Il diedro del terrore è a 5 minuti dal parcheggio, se fosse sulla nord dell'Agner le difficoltà tecniche a parità di attrezzatura in loco per me non mutano, salvo qualche casino logistico in più, certo, ma non tale da farmi gonfiare il petto. Fare alpinismo è una scelta, un divertimento, non una missione. Se poi ti piace la roccia marcia anche quello rientra nei gusti, come se ti piace il gelato alla fragola, o al gusto puffo.

Poi è vero che per me è molto difficile rapportarmi con un cajano della madonna come te per cui tutto è mito. Comunque ci provo, anche se so di riuscire sgradevole. Il fatto è che trovo più importanti alcuni dettagli, rispetto ad altri che sono fondamentali per te, o per altri che la pensano come te.

Ok, Vecchio, se non era rivolto a me, ti chiedo scusa per i toni. Ciao.
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Messaggioda sö drèc » mar ott 22, 2013 17:01 pm

VECCHIO ha scritto:Piè, ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, vero e giusto,
però hai visto quello che succede se ognuno non ci mette umiltà, competenza e prescinde dalla responsabilità.
Costui va avanti per la sua strada senza cercare di comprendere ciò che dicono gli altri, i talebani fanno così, ma anche tutti gli altri fondamentalisti.


Mi sà che non ho capito ... :oops:

Dici che "costui" (rutto??) va avanti per la sua strada senza cercare di comprendere ecc.. ecc..

ma non è esattamente quello che stai facendo TU..??

Non mi sembra che stai ascoltando con umiltà chi ha opinioni diverse dalle tue...vai dritto per la tua strada...ma forse mi sbaglio...

e come direbbe il tacchino .....confusi saluti..
:roll:
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Messaggioda Callaghan » mar ott 22, 2013 17:02 pm

Rutto ha scritto:(...) Fare alpinismo è una scelta, un divertimento, non una missione(...)


ecco. questa secondo me è la discriminante tra chi ha il senso del relativo e chi quello dell'assoluto. da qui non si scappa. e soprattutto se non si è in grado di cogliere questo gradino, non si va da nessuna parte.

i comandamenti di VECCHIO e di tutti gli alpinistoni in genere partono proprio da questa incomprensione ed incomunicabilità: assoluto e relativo sono facce parallele di una stessa realtà.

quindi bravi bocia (ci mancherebbe!) ma per me l'alpinismo è anche altro ed il ripeterlo, che è anche altro, non è per invidiosa manchevolezza, ma per sottolineare, ad esempio, che l'alpinismo può avere altri contenuti contenuti oltre al VI+/A3 e 8 ore di avvicinamento su prati verticali.

e, VECCHIO, per parlare di avventura non c'è bisogno di conoscenza: l'avventura è mancanza di conoscenza per definizione, e quindi chiunque nella vita si sia mai posto nell'avventura, sa cosa è.

a questo proposito, VECCHIO, io ti metterei in un bosco della val d'Aveto da solo, così, tanto per farti capire che l'avventura, nella sua relatività, è assoluta.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Messaggioda Rutto » mar ott 22, 2013 17:07 pm

Prima di esser preso a pesci in faccia, doverosa precisazione: so bene che ci sono molti fattori che differenziano la Nord dell'Agner dalle pareti di Bardonecchia. Il punto è un altro: l'attribuzione di valore che ad esse diamo. Ma il dato psicologico, comunque importante, non dovrebbe, specie di questi tempi, sovrastare il dato tecnico in maniera così schiacciante come talvolta mi capita di leggere in certi commenti.
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Messaggioda Rutto » mar ott 22, 2013 17:10 pm

Per mia sfortuna Callaghan si esprime sempre molto meglio di me
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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 17:16 pm

Rutto ha scritto:Si, in effetti ti sbagli.

Comunque non volevo fare nessuna polemica con cristi, sia ben chiaro, solo puntualizzare (sono pignolo). E a proposito di pignoleria, non son 1200 mt di via nuova, bensì 450 di variante.
Per me davvero la voglia e lo sbattimento di andar fin là sono un dato di fatto, nulla degno di celebrazione. Se apro una via con 5 ore di avvicinamento, ha per questo la via valore aggiunto? Secondo me no, è per questo che sostengo l'importanza del relativismo e della soggettività d'opinioni. Per me quel diedro ha le sue proprie caratteristiche, che sia lato strada o sulla nord dell'Agner. A te, Pié, l'alpinismo sulle strutture di fondovalle non t'ha insegnato niente? Il diedro del terrore è a 5 minuti dal parcheggio, se fosse sulla nord dell'Agner le difficoltà tecniche a parità di attrezzatura in loco per me non mutano, salvo qualche casino logistico in più, certo, ma non tale da farmi gonfiare il petto. Fare alpinismo è una scelta, un divertimento, non una missione. Se poi ti piace la roccia marcia anche quello rientra nei gusti, come se ti piace il gelato alla fragola, o al gusto puffo.

Poi è vero che per me è molto difficile rapportarmi con un cajano della madonna come te per cui tutto è mito. Comunque ci provo, anche se so di riuscire sgradevole. Il fatto è che trovo più importanti alcuni dettagli, rispetto ad altri che sono fondamentali per te, o per altri che la pensano come te.

Ok, Vecchio, se non era rivolto a me, ti chiedo scusa per i toni. Ciao.


ti ringrazio per il cajano della madonna, ma sono solo un cajano semplice.. :wink:

per me a parità di impegno tecnico l'isolamento e lo stile di salita hanno un peso sull'impegno mentale che richiede una via. Questo non vuol dire che una via di fondovalle abbia meno valore di un altra o che una via di fondo valle non possa impegnare anche dal punto di vista mentale. Anzi. Ciò nonostante per quello che ho vissuto per me non è la stessa cosa.
Mi fai l'esempio della parete dei militi, ci sei stato ad arrampicare? io si, del diedro del terrore ho salito due tiri per errore raccordandomi poi alla gervasutti di destra che era la salita che volevamo fare. Sulla nord dell'agner non ci sono mai stato, ma sulle dirimpettaie pale si. Mi chiedi se avrebbe un valore diverso la salita della parete dei militi spostata sulle pale? valore no, il valore dell'esperienza ricavata sarebbe probabilmente lo stesso, ma l'impegno che mi avrebbe richiesto la salita penso sarebbe stato maggiore.
Sav dice che il diedro del terrore l'ha impegnato più del Livanos: ci credo. ma ciò non toglie che probabilmente se quella stessa via fosse stata sulla su alto lo avrebbe impegnato ancora di +.
E nel caso di una prima salita per me è un elemento che è giusto riconoscere. per te no? bene abbiamo opinioni diverse. posso chiederti su che base per te sia lo stesso? e non venirmi a ripetere la storia del nuovo mattino o dei sassisti che conosco, voglio sapere perchè per te sia lo stesso.
Hanno arrampicato su roccia marcia? bravi! ma non perché siano stati più bravi di quanto lo sarebbero stati se la roccia fosse stata sana. bravi perché nonostante la roccia marcia son stati capaci di venirne fuori, arrampicando anche su difficoltà alte in libera.
spero di essermi spiegato e ripeto che non sto qui a dire che questo sia meglio o più figo di quello e viceversa.
ciao
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Messaggioda Rutto » mar ott 22, 2013 17:26 pm

A me basta che le opinioni, anche quelle molto diverse, come la mia e la tua, possano convivere, essere comprese, e dibattute senza chiusure mentali o arroganti prese di posizione da parte di chi si sente offeso detentore della verità, in modo anzi che venga favorito il dibattito costruttivo. So che per molti un titolo può essere un dettaglio insignificante, una puttanata pretenziosa, ma la reazione al mio "appunto" sulla relatività dei giudizi è ben visibile in certi precedenti messaggi. Le accuse sono sempre le solite: ignoranza, o invidia.
C'è sempre una categoria di persone per cui hanno valore solo determinate vie, con certe caratteristiche, e in precisi posti. Che dialogo può mai esserci finchè c'è chi ti dice che non capisci un c.azzo e sei arrogante se non mi dai ragione sul valore di tal via? Quando, un giudizio vero sulla tal via potrà esser dato solo dai futuri ripetitori?
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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 17:35 pm

Rutto ha scritto:Prima di esser preso a pesci in faccia, doverosa precisazione: so bene che ci sono molti fattori che differenziano la Nord dell'Agner dalle pareti di Bardonecchia. Il punto è un altro: l'attribuzione di valore che ad esse diamo. Ma il dato psicologico, comunque importante, non dovrebbe, specie di questi tempi, sovrastare il dato tecnico in maniera così schiacciante come talvolta mi capita di leggere in certi commenti.


letto dopo :wink:
quello che non capisco è perché si voglia confondere l'esperienza umana, il divertimento o il piacere che si prova a salire una via con l'impegno che essa richiede..
per me sono cose diverse, e se una via ha richiesto che si tirassero fuori le palle per andarla a prendere, non vedo perché riconoscerglielo.
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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 17:42 pm

Rutto ha scritto:A me basta che le opinioni, anche quelle molto diverse, come la mia e la tua, possano convivere, essere comprese, e dibattute senza chiusure mentali o arroganti prese di posizione da parte di chi si sente offeso detentore della verità, in modo anzi che venga favorito il dibattito costruttivo. So che per molti un titolo può essere un dettaglio insignificante, una puttanata pretenziosa, ma la reazione al mio "appunto" sulla relatività dei giudizi è ben visibile in certi precedenti messaggi. Le accuse sono sempre le solite: ignoranza, o invidia.
C'è sempre una categoria di persone per cui hanno valore solo determinate vie, con certe caratteristiche, e in precisi posti. Che dialogo può mai esserci finchè c'è chi ti dice che non capisci un c.azzo e sei arrogante se non mi dai ragione sul valore di tal via? Quando, un giudizio vero sulla tal via potrà esser dato solo dai futuri ripetitori?


ok questo è chiaro e sono d'accordo. ..però mi concedi che la provocazione sul diedro era un filo esagerata?
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Messaggioda Pié » mar ott 22, 2013 17:44 pm

Rutto ha scritto:Prima di esser preso a pesci in faccia, doverosa precisazione: so bene che ci sono molti fattori che differenziano la Nord dell'Agner dalle pareti di Bardonecchia. Il punto è un altro: l'attribuzione di valore che ad esse diamo. Ma il dato psicologico, comunque importante, non dovrebbe, specie di questi tempi, sovrastare il dato tecnico in maniera così schiacciante come talvolta mi capita di leggere in certi commenti.


e dai su, spiega un po' qual è la tua opinione e non svicolare.
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