da tntbonatti » lun ott 21, 2013 11:59 am
Caro AlbertAgort,
sono un imprenditore della provincia di Lecco.
Conduco un?azienda di famiglia nata nel 1965.
Premetto che nessuno è casto, puro e verginello, ma generalizzare riguardo il mondo imprenditoriale mi sembra abbastanza stupido.
Tu parli di incapacità dell?impresa di ammettere le proprie mancanze; sicuramente una delle cause della ?merdosa? situazione attuale è anche questa.
Non è facile ammettere i propri errori, tuttavia è fondamentale rendersene conto e rimediare.
Non è certo, invece, accusando in maniera così generica e superficiale che si migliora.
Da ipocrita, incapace e poco lungimirante quale sono, mi sento un po? in imbarazzo a rispondere ad un luminare quale sei tu, tuttavia provo a dare il mio parere.
La crisi che stiamo vivendo è frutto di parecchi fattori, alcuni estremamente lontani da noi (gente comune), altri, invece, vicinissimi.
Sui primi non indago neppure, in quanto penso che nessuno di noi possa intervenire singolarmente ed in maniera decisiva.
Sugli altri fattori, invece, penso che ognuno di noi possa fare qualcosa.
Sto parlando del fatto che TUTTI, ma dico TUTTI, prima della crisi abbiamo vissuto un po? sopra le righe (chi più e chi meno).
Finanziamenti, leasing, prestiti ecc. ci hanno in qualche maniera illuso che tutto andasse bene.
Perché qualcuno mi dovrebbe finanziare per comprare un televisore o un cellulare?
Perché mi ?prestano? i soldi per andare in vacanza o comprare beni di secondaria importanza?
Forse, se così succede, è perché non c?è rischio, perché va tutto bene.
Ok allora posso anche permettermi qualche sfizio.
Questo era l?atteggiamento diffuso prima della crisi (banalizzato con parole semplici, in quanto, come ti ho detto, sono ignorante).
Poco o tanto, tutti ci siamo comportati così; guardiamoci allo specchio e siamo sinceri.
Oggi, purtroppo, ci siamo resi conto che la coperta è corta e lo abbiamo capito in ritardo.
Siamo tutti ?colpevoli? di ciò che sta accadendo.
Non è questione di miopia di una o dell?altra categoria.
Se un?azienda va male, va male anche chi ci lavora.
Basare il proprio giudizio sulle categorie è come tornare indietro di decenni con la lotta sindacale e ?padrone ladro?.
Penso che da qualche anno si possa parlare di collaborazione nelle aziende.
Certo non in tutte; ci sarà sempre il figlio di buona donna che spreme i propri collaboratori.
Quello però, a mio modesto parere, non è un imprenditore, bensì un gratta**lo.
Chi si comporta così ti assicuro che non ?sfrutta? per categorie; sfrutta e basta!!!
Si tratti pure di dipendenti, di aziende fornitrici o altro, il suo scopo è spremere e non crescere insieme e collaborare.
Questo tipo di atteggiamento è una delle cause principali di perdita di aziende e ?cervelli? in Italia.
ATTENZIONE però!!!
Così come ci sono gratta**li tra gli imprenditori, ce ne sono altrettanti tra i collaboratori.
C?è chi sfrutta la malattia, chi prende la disoccupazione o la cassa e parallelamente fa lavoretti in nero, chi fa lo ?scarica-barili? anche nei confronti dei colleghi, chi porta rimborsi spese ?gonfiati?, chi aggiunge qualche oretta di straordinario quando è in trasferta, chi ?perde tempo? in vari modi, ecc.
Sommiamo questi due atteggiamenti e vediamo cosa ne viene fuori; di certo niente di positivo.
Non voglio ergermi in alcun modo ad esempio; tutt?altro.
Reputo soltanto primario il rispetto del lavoro e della proprietà altrui.
Se lavoro bene è giusto che venga riconosciuto e non sfruttato.
Se lavoro con i piedi, non posso aspettarmi grandi cose.
Il concetto della famiglia che funziona bene, se c?è unione tra i componenti è paragonabile (non di certo uguale vista la naturale differenza di valori sentimentali) ad un ambito lavorativo.
Nella mia azienda, come dappertutto, c?è gente più o meno capace, più o meno volonterosa.
Quello di cui vado fiero è che posso dire di non aver mai ?sfruttato? nessuno, bensì di aver cercato di costruire un RAPPORTO di lavoro.
Nonostante gli alti ed i bassi, i momenti di tensione, le discussioni e gli errori di tutti (in primis i miei), alla base ci sta sempre il rispetto.
Per concludere AlbertAgort ? non fare il gratta**lo ed inizia a distinguere, non a generalizzare, altrimenti anche tu rischieresti di essere assimilato nella categoria degli ipocriti, miopi ed incapaci ?
? ripensandoci ? continua così, anzi rincara la dose, almeno possiamo accoglierti nella nostra congrega ed incontrarci al prossimo raduno.
A presto